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Autore: Maico    07/06/2015    2 recensioni
|introduzione rivista|
Cap. XXXIV
-Scordatelo testa d'ananas! Non lo metterò mai!
Nico ormai stava urlando nel negozio di costumi, attirando l'attenzione di non poche persone. Ma a lui non importava, non avrebbe mai messo quel coso!
-Dai pulce! È adattissimo per te!
Will gli sventolò sotto il naso il costume da Dracula, con tanto di denti finti in mano.
-No!- ribatté il moro quasi facendo uscire uno scheletro dal terreno per picchiare Will.
Cap. XXXV
-Questo..- sussurrò appoggiando le labbra sulla bocca schiusa del biondo -È il mio regalo di Natale per te.
-Dovrei farmi mettere k.o. più spesso.
-Dovresti smetterla di piombare improvvisamente le vigilie di Natale. Non ho nessun regalo decente.
Entrambi stettero stretti in silenzio per un po', prima che Will rise stingendoselo al petto.
-Beh, questo regalo improvvisato mi piace molto..
Cap. XXXVI
Il cielo era bianco. Bianco accecante.
Forse avrebbe nevicato.
Sorrise mostrando le fossette.
Magari lui e la testa d'ananas avrebbero potuto combattere a battaglia di neve.
Chissà perché Will l'aveva portato lì.
Il ventotto gennaio.. A lui non veniva in mente nulla.
(IN FASE DI CORREZIONE)
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico/Will, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Jason





 
Quando Nico iniziò a incamminarsi verso quel biondino palestrato qualche casa più distante, Jason si accigliò.
Insomma, vedere quello scricciolo del suo amico andare contro un colosso con l'aria di chi voleva sbranarselo non era rassicurante. Per niente.
Ma poi si ricordò della sua faccia, i capelli ricci e biondi, gli occhi scintillanti e un sorriso a trentadue denti. 
Will Solace si ricordò, aggrottando ancora di più se possibile la fronte. Si morse le labbra, fissando la scena forse con fin troppa attenzione.
Si chiese per un fugace momento se non stesse diventando troppo inopportuno a fissarli così sfacciatamente, ma poi scosse la testa.
Era di Nico che si stava parlando; sempre meglio tenerlo sott'occhio. 
Li vide discutere, scambiarsi qualche battuta (chissà come ma parlava maggiormente il figlio di Apollo) e poi salutarsi. Il corvino con un cenno pressoché invisibile del capo, l'altro cercando un abbraccio impossibile da avere.
Ha appena cercato di abbracciare Nico?
Scosse la testa incredulo, fulminando con lo sguardo Solace... beh, solo metaforicamente, sia ben inteso.
Will arruffò quindi i capelli del di Angelo.
Una scintilla crepitò sulle sue punte delle dita, intanto che il pensiero di fulminarlo concretamente seduta stante si faceva più vivido.
Dottore o non dottore, Will Solace aveva fin troppa confidenza coi suoi pazienti.
Nico, fece quello che ogni Nico avrebbe fatto: gli tirò un pugno in pieno petto. Scherzoso certo, ma comunque un pugno come si doveva.
Jason provò forse un poco di compassione ora per il Capogruppo della cabina del dio del Sole.
I due ricominciarono a distutere, e si sorprese del fatto che il moro stesse conducendo una conversazione.
Le sue sopracciglia chiare si alzarono di scatto, intanto che tutta la sua espressioe si faceva stupita.
Una conversazione vera! Senza monosillabi o grugniti.
Rimase sconvolto quando invece vide un sorriso, ok forse era un po' esagerata come descrizione... Si corresse: un pallido sorriso, appena accennato sul volto del piccolo darckettone del suo amico.
OmmioGiove!
Si mise le mani nei capelli corti intanto che prese conscienza che sì, Solace stava facendo sorridere Nico di Angelo.
Esultò internamente per evitare di essere visto da qualcuno mentre urlava "SII!" e saltellava battendo le mani come un idiota.
Jason sapeva che Afrodite, o peggio ancora suo figlio Eros, erano dei sadici impiccioni nella vita sentimentale delle persone, e non li aveva sopportati fino a quel momento.
Però, vedere il piccolo Nico che si avvicinava al biondino figlio di Apollo, fece scattare qualcosa in lui. E non era istinto da mamma chioccia iperprotettiva.
Iniziò ad immaginarli uscire assieme.
Fu così che senza neanche accorgersene nella sua mente si stava iniziando a formare un piano... un piano che avrebbe chiamato Cupido 2-la vendetta (si appuntò mentalmente di sacrificare a cena la parte miglior del suo pasto per quei due déi che, forse, sotto sotto non erano proprio così male). 
Ma prima..! Doveva trovare dei complici che lo aiutassero a mettere in atto il suo piano. 
O farti gli affaracci tuoi? gli consigliò una vocina nella sua testa che bellamente ignorò.
Strofinandosi le mani e ridacchiando fra sè e sè, si diresse verso la sua casa, non accorgendosi delle occhiate stranite e confuse, provenienti dalla stragrande maggioranza di semidei che incontrava durante il tragitto.



















Note autrice:
Santo Zeus! Come è venuto? Ho l'ansia. Ci ho messo trenta minuti solo a decidere se pubblicare o meno e non sto scherzando.
Lo ammetto sono nuova di qui ma non potevo starmene con le mani in mano mentre sul mio personaggio preferito, per chi fosse lento di comprendonio, Nico, venivano scritte tantissime storie. E allora ecco qua. Quindi non potete darmi la colpa di questa cosa perchè i responsabili siete voi. Credo di aver detto tutto.
Mi raccomando, recensite, guidate sobri, non uccidetemi, non assumete droga, siate clementi, non insultate gli dèi e...
che stavo dicendo?


Note dell'Autrice dal futuro:
Vi lascio le mie note perché so che alla fine vi ci eravate affezionati (LOL sono speciale grassie)
Comunque, Capitolo rivisto, allungato (anche se non molto dato che era una mini introduzione alla storia) con l'aggiunta di qualche dettaglio e correzioni grammaticali.
Festeggiamo con tanti Haribo (i verdi sono miei lo sapete) le oltre 5000 visualizzazioni della mia primissima storia!
*piange in un angolo abbracciata alla bottiglia di champagne*
N: perchè adesso piangi? *la guarda malissimo*
Perchè sono felice *snif snif* e perchè non avrei mai pensato che a così tanta gente potesse piacere *si soffia il naso sulla sua maglia*
N: MA CHE SCHIFO
   
 
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