Titolo: Life
Rating: verde
Attenzione: spoiler quarta serie
Disclaimer: Purtroppo
Dean non è un personaggio di mia invenzione, ma è nato dal fulcro geniale di Eric Kripke.
Life
Ti guardi intorno,
alla ricerca di un punto di riferimento, e l’unica cosa che vedi è
semplicemente una strada, mille cespugli, un sole al tramonto. Tutto uguale.
Non una mutazione,
non una variante.
Ogni cosa sta lì, e
tu passi accanto senza incidere la tua impronta nella terra.
A conti fatti, sei
morto, per questo mondo.
Ti chiedi se Lui ti
stia aspettando, se nelle sue preghiere abbia pensato a te quanto tu hai
pensato a lui, legato da quelle catene, in quel luogo senza tempo.
Tu l’hai chiamato.
Terrorizzato,
chiamavi lui, sperando che ti sentisse lo stesso.
L’hai chiamato così
tanto, mentre sentivi la trasformazione che iniziava dentro di te.
Invochi il suo nome
ad alta voce, nell’abitacolo di quella macchina polverosa che hai rubato, e subito
sai dove si trova.
Lo sai e ti salgono
le lacrime agli occhi, mentre ingrani la quinta per togliere più chilometri
possibili tra te e lui.
«Sto tornando,
Sammy…»
//
Non
avevo mai scritto una cosa del genere.
Vi
devo dire che sono rimasta un po’ sorpresa dalla mia
capacità di sintesi.
158
parole, robe dell’altro mondo!
Io
amo descrivere, rendere i paesaggi quantomeno reali nella mente del lettore.
Stasera
pare proprio di no X3
Questo
vuole essere un augurio al successo per la quarta stagione di Supernatural, una
specie d’intro solo per Dean, che non fa riferimenti voluti ad un’eventuale amore tra consanguinei. Anche
se l’amore c’è, ma non è quello che voi state probabilmente cercando.
Ringrazio
una sola persona per questo breve racconto:
Jensen
Ackles, per aver reso il personaggio di Dean
Winchester quello che è.
(Ma anche Kripke…giusto un pochetto
=P)