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Autore: LadyPalma    08/06/2015    3 recensioni
Gli abitanti di Storybrooke fanno una scommessa su quanto durerà il matrimonio di Isaac e Crudelia e il signor Gold avrà un'opinione in proposito imprevedibilmente ottimista. Anni dopo, preparandosi per andare a festeggiare il ventesimo matrimonio degli Heller, spiegherà il perchè alla sua Belle. [Rumbelle, accenni Authella]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Lily, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Ruby/Cappuccetto Rosso, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Would you have bet on us?

 

 

 

 

"Secondo me questo matrimonio non durerà più di due mesi!" esclamò Mary Margaret, in un tono tale da attirare involontariamente l'attenzione generale della locanda.

 

Qualcuno sembrò essere d'accordo con l'affermazione, mentre su altri visi comparve un certo disappunto. I coniugi Heller, sposati da appena una settimana, erano appena usciti battibeccando anche in toni piuttosto accesi, anche se a un'occhiata più esperta lei all'ultimo momento lo aveva preso sottobraccio e lui le aveva lanciato uno sguardo indubbiamente innamorato.

 

Un possibile giudizio dipendeva tutto dal concetto che si aveva di amore e di romanticismo.

 

"Due mesi? Sei troppo ottimista!" la apostrofò Emma al suo fianco con aria scettica, raccogliendo per prima quella provocazione.

 

Ruby, posando due fette di torta al loro tavolo, fu la seconda. "Per me non arrivano alla prossima settimana" rilanciò, ridacchiando divertita. "Nessuno sano di mente potrebbe davvero stare con lei... E lui francamente mi sembra un tipo apposto..."

 

"Io dico dopo la nascita del bambino, certamente quel diavolo non ha molto istinto materno.." riprese Emma, facendo anche lei la sua simbolica "puntata".

 

"Nemmeno tu all'inizio avevi avuto tutto questo istinto materno, per quanto mi risulta!"

 

L'esclamazione ironica non era stata più di un sussurro ma fu sufficiente per far voltare le tre donne verso il punto dove, due tavoli più avanti, Lily stava facendo colazione con sua madre. Alla ragazza bastò una fugace occhiata per accorgersi dell'espressione ferita sul volto della bionda, ma non fece nessun tentativo per ritirare la sua frecciatina. Apparentemente non vi era nessun senso: stava difendendo la donna che l'aveva lasciata a morire nei boschi, andando contro la sua amica di infanzia; eppure sentiva tuttavia un legame con Crudelia Heller, forse semplicemente perché entrambe non avevano avuto possibilità di scegliere la loro oscurità.

 

"Secondo me il loro matrimonio durerà più a lungo..." continuò poi, con sicurezza. "Io direi otto anni." Ma non c'era la stessa sicurezza nell'infinità dell'amore.

 

Una risatina leggermente divertita interruppe il breve silenzio che seguì e al centro dell'attenzione fu adesso il tavolo più in fondo del locale.

 

"Siete tutti troppo esagerati... Io voto per una via di mezzo di due anni" si spiegò Robin, dopo aver preso un lungo sorso di caffè.

 

"Anche se non posso che essere d'accordo con Ruby... È difficile stare con una donna così forte e pericolosa... E cosa dire del suo passato?"

 

Regina, seduta di fronte a lui, per poco non si soffocò con la sua bevanda. Inevitabilmente si sentì tirata in causa, perché quella descrizione poteva essere applicata a lei stessa senza troppa difficoltà, dopo tutto. "Per me staranno insieme diciott'anni come minimo..." disse semplicemente, riservandogli un'occhiataccia.

 

La porta del locale si aprì in quel momento e due nuovi clienti fecero il loro ingresso.

 

"Anche secondo me... Anzi anche venti!" concordò intanto Malefica, ma per lei non c'era nessun desiderio di ripicca, parlava solo con sincero affetto. Del resto in città era la persona che aveva trascorso più tempo con Crudelia e riusciva a capire che, a dispetto di quello che poteva apparire, Isaac non era l'unico innamorato in quella relazione.

 

L'espressione scettica di quasi tutti gli altri presenti fece aumentare la confusione - e anche la curiosità - dei coniugi Gold che, ancora fermi sulla porta, avevano colto solamente le parole della donna drago.

 

"Che succede?"

 

"Oh, Belle cara, stiamo scommettendo sulla durata del matrimonio dell'autore e la psicopatica..." Ruby fu veloce a ragguagliarla. "Tu che dici?"

 

Belle si strinse nelle spalle e sorrise un po' imbarazzata. "Dico che non è bello fare scommesse del genere..."

 

"Ah però, com'è diplomatica la signora Gold!" commentò la cameriera scuotendo la testa divertita. "E il signor Gold che dice?" aggiunse poi, lanciandogli un'occhiata, sicura di trovare un sostenitore della sua posizione negativa.

 

Invece Rumplestiltskin stupì tutti, forse anche se stesso, quando rifiutò qualsiasi prevedibile battuta sarcastica e sorrise sinceramente.

 

"Sai, dearie, credo sarà uno di quei matrimoni destinati a durare per sempre..."

 

 

 

**

 

 

 

Il tempo provò sbagliati i pregiudizi negativi dei cosiddetti eroi: non solo Crudelia e Isaac arrivarono alla fine di quella settimana, ma restarono insieme anche dopo la nascita di Fitzgerald e anzi due anni dopo contro ogni previsione arrivò anche Anita. Non male per una donna che non aveva istinto materno.

 

"Rumple! Rumple!" chiamò Belle a gran voce.

 

Un'espressione di affettuoso rimprovero comparve sul suo viso quando lo trovò ancora in camera da letto davanti allo specchio. Il motivo di quell'indugio non era però un'improvvisa vanità, ma casomai una strana malinconia al pensiero di come vent'anni avessero modificato il suo aspetto. Era invecchiato e anche sua moglie aveva perlomeno perso quell'aria di innocenza giovanile.

 

"Andiamo che Nicky ci sta aspettando in macchina!"

 

Alla nuova esortazione, il signor Gold non trattenne un sospiro seccato, anche se - e questo Belle lo sapeva benissimo - ciò che lo indispettiva era l'impazienza di sua figlia. Chiaramente fremeva dal desiderio di passare il tempo con il suo ragazzo, ma sebbene Fitzgerald Heller avesse la sua totale simpatia, non era ancora pronto all'idea di perdere la sua bambina. Sì, era geloso e francamente non se ne vergognava neppure. Tuttavia, si mosse lentamente aiutandosi con il bastone e afferrò distrattamente un pacchetto. Solo ad una seconda occhiata più attenta, la leggera irritazione sparì improvvisamente in favore di una risatina ironica. Era un regalo per il ventesimo anniversario di matrimonio di Crudelia e Isaac che si sarebbe festeggiato proprio quella sera: a quanto pare anche i pareri più ottimisti dei villains erano stati superati.

 

Qualche attimo più tardi, Belle sembrò seguire la direzione dei suoi pensieri e sorrise a sua volta. "Rumple sei stato l'unico a crederci..."

 

"Vedi che ho sempre ragione, dearie?"

 

La donna scosse la testa divertita, ma tuttavia la sua espressione si fece presto seria. "Ma come mai hai scommesso su di loro?"

 

"Isaac è la cosa più vicina ad un amico che ho. E lui mi aveva aiutato con te, quindi era solo giusto che io credessi nella sua storia..."

 

Belle non sembrò del tutto convinta, forse perché Rumple non era stato del tutto convincente; del resto i due uomini erano molto amici, ma la loro profonda lealtà ci aveva messo anni a solidificarsi. Sospirando, l'uomo le prese una mano e la guardò dritta negli occhi. La verità è che c'era dell'altro e che la simpatia quel giorno lontano l'aveva avuta più verso Crudelia che verso il suo amico.

 

"Belle, mia cara, tu avresti scommesso su di noi?"

 

Ella aggrottò le sopracciglia confusa. "E questo cosa vorrebbe dire?"

 

"Nessuno lo avrebbe fatto..." proseguì, ignorando la domanda. "Nessuno in questa città crede che è possibile amare un mostro e francamente a volte non lo credo possibile nemmeno io" si interruppe per fare una risatina amara. "Nessuno aveva scommesso che loro ce l'avrebbero fatta, nessuno credeva che noi ce l'avremmo fatta... E invece guardaci!"

 

Belle gli strinse di più la mano e si avvicinò, posando un lieve bacio sulle sue labbra.

 

E invece adesso gli Heller e i Gold si erano rivelate essere due coppie destinate a durare per sempre. Forse perchè era vero che non tutti potevano amare un mostro e del resto lei non avrebbe voluto niente di diverso che un cuore oscuro da poter illuminare. E lo stesso valeva per Isaac, ne era certa.

 

Due colpi secchi di clacson li fece sobbalzare.

 

"E soprattutto guarda Fitzgerald e Dominique!" commentò lei ridacchiando leggermente.

 

Ma più che sdrammatizzare la situazione, quell'esclamazione ebbe il solo effetto di far ingelosire il signor Gold ancora un altro po'.

 

 

 

 

 

 

NDA:

 

Salve a tutti! Ho scritto questa one-shot senza pretese come risposta ad un prompt ricevuto su tumblr, ma è uscito più di Rumbelle di quanto sarebbe dovuto essere all’inizio xD Spero vi sia piaciuta l’idea e magari vi abbia strappato un sorriso l’immagine degli abitanti di Storybrooke coinvolti in un giro di scommesse ahahah:)

 

Alla prossima (che certamente ci sarà!)

 

   
 
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