Would you have bet
on us?
"Secondo
me questo matrimonio non durerà più di due mesi!" esclamò Mary Margaret,
in un tono tale da attirare involontariamente l'attenzione generale della
locanda.
Qualcuno
sembrò essere d'accordo con l'affermazione, mentre su altri visi comparve un
certo disappunto. I coniugi Heller, sposati da appena
una settimana, erano appena usciti battibeccando anche in toni piuttosto
accesi, anche se a un'occhiata più esperta lei all'ultimo momento lo aveva
preso sottobraccio e lui le aveva lanciato uno sguardo indubbiamente
innamorato.
Un
possibile giudizio dipendeva tutto dal concetto che si aveva di amore e di
romanticismo.
"Due
mesi? Sei troppo ottimista!" la apostrofò Emma al suo fianco con aria
scettica, raccogliendo per prima quella provocazione.
Ruby,
posando due fette di torta al loro tavolo, fu la seconda. "Per me non
arrivano alla prossima settimana" rilanciò, ridacchiando divertita.
"Nessuno sano di mente potrebbe davvero stare con lei... E lui francamente
mi sembra un tipo apposto..."
"Io
dico dopo la nascita del bambino, certamente quel diavolo non ha molto istinto
materno.." riprese Emma, facendo anche lei la sua simbolica
"puntata".
"Nemmeno
tu all'inizio avevi avuto tutto questo istinto materno, per quanto mi
risulta!"
L'esclamazione
ironica non era stata più di un sussurro ma fu sufficiente per far voltare le
tre donne verso il punto dove, due tavoli più avanti, Lily stava facendo
colazione con sua madre. Alla ragazza bastò una fugace occhiata per accorgersi
dell'espressione ferita sul volto della bionda, ma non fece nessun tentativo
per ritirare la sua frecciatina. Apparentemente non vi era nessun senso: stava
difendendo la donna che l'aveva lasciata a morire nei boschi, andando contro la
sua amica di infanzia; eppure sentiva tuttavia un legame con Crudelia Heller, forse
semplicemente perché entrambe non avevano avuto possibilità di scegliere la
loro oscurità.
"Secondo
me il loro matrimonio durerà più a lungo..." continuò poi, con sicurezza.
"Io direi otto anni." Ma non c'era la stessa sicurezza nell'infinità
dell'amore.
Una
risatina leggermente divertita interruppe il breve silenzio che seguì e al
centro dell'attenzione fu adesso il tavolo più in fondo del locale.
"Siete
tutti troppo esagerati... Io voto per una via di mezzo di due anni" si
spiegò Robin, dopo aver preso un lungo sorso di caffè.
"Anche
se non posso che essere d'accordo con Ruby... È difficile stare con una donna
così forte e pericolosa... E cosa dire del suo passato?"
Regina,
seduta di fronte a lui, per poco non si soffocò con la sua bevanda.
Inevitabilmente si sentì tirata in causa, perché quella descrizione poteva
essere applicata a lei stessa senza troppa difficoltà, dopo tutto. "Per me
staranno insieme diciott'anni come minimo..."
disse semplicemente, riservandogli un'occhiataccia.
La
porta del locale si aprì in quel momento e due nuovi clienti fecero il loro
ingresso.
"Anche
secondo me... Anzi anche venti!" concordò intanto Malefica, ma per lei non
c'era nessun desiderio di ripicca, parlava solo con sincero affetto. Del resto
in città era la persona che aveva trascorso più tempo con Crudelia
e riusciva a capire che, a dispetto di quello che poteva apparire, Isaac non
era l'unico innamorato in quella relazione.
L'espressione
scettica di quasi tutti gli altri presenti fece aumentare la confusione - e
anche la curiosità - dei coniugi Gold che, ancora
fermi sulla porta, avevano colto solamente le parole della donna drago.
"Che
succede?"
"Oh,
Belle cara, stiamo scommettendo sulla durata del matrimonio dell'autore e la
psicopatica..." Ruby fu veloce a ragguagliarla. "Tu che dici?"
Belle
si strinse nelle spalle e sorrise un po' imbarazzata. "Dico che non è
bello fare scommesse del genere..."
"Ah
però, com'è diplomatica la signora Gold!"
commentò la cameriera scuotendo la testa divertita. "E il signor Gold che dice?" aggiunse poi, lanciandogli
un'occhiata, sicura di trovare un sostenitore della sua posizione negativa.
Invece
Rumplestiltskin stupì tutti, forse anche se stesso,
quando rifiutò qualsiasi prevedibile battuta sarcastica e sorrise sinceramente.
"Sai,
dearie, credo sarà uno di quei matrimoni destinati a
durare per sempre..."
**
Il
tempo provò sbagliati i pregiudizi negativi dei cosiddetti eroi: non solo Crudelia e Isaac arrivarono alla fine di quella settimana,
ma restarono insieme anche dopo la nascita di Fitzgerald e anzi due anni dopo
contro ogni previsione arrivò anche Anita. Non male per una donna che non aveva
istinto materno.
"Rumple! Rumple!" chiamò
Belle a gran voce.
Un'espressione
di affettuoso rimprovero comparve sul suo viso quando lo trovò ancora in camera
da letto davanti allo specchio. Il motivo di quell'indugio non era però
un'improvvisa vanità, ma casomai una strana malinconia al pensiero di come
vent'anni avessero modificato il suo aspetto. Era invecchiato e anche sua
moglie aveva perlomeno perso quell'aria di innocenza giovanile.
"Andiamo
che Nicky ci sta aspettando in macchina!"
Alla
nuova esortazione, il signor Gold non trattenne un
sospiro seccato, anche se - e questo Belle lo sapeva benissimo - ciò che lo
indispettiva era l'impazienza di sua figlia. Chiaramente fremeva dal desiderio
di passare il tempo con il suo ragazzo, ma sebbene Fitzgerald Heller avesse la sua totale simpatia, non era ancora pronto
all'idea di perdere la sua bambina. Sì, era geloso e francamente non se ne
vergognava neppure. Tuttavia, si mosse lentamente aiutandosi con il bastone e
afferrò distrattamente un pacchetto. Solo ad una seconda occhiata più attenta,
la leggera irritazione sparì improvvisamente in favore di una risatina ironica.
Era un regalo per il ventesimo
anniversario di matrimonio di Crudelia e Isaac
che si sarebbe festeggiato proprio quella sera: a quanto pare anche i pareri
più ottimisti dei villains erano stati superati.
Qualche
attimo più tardi, Belle sembrò seguire la direzione dei suoi pensieri e sorrise
a sua volta. "Rumple sei stato l'unico a
crederci..."
"Vedi
che ho sempre ragione, dearie?"
La
donna scosse la testa divertita, ma tuttavia la sua espressione si fece presto
seria. "Ma come mai hai scommesso su di loro?"
"Isaac
è la cosa più vicina ad un amico che ho. E lui mi aveva aiutato con te, quindi
era solo giusto che io credessi nella sua storia..."
Belle
non sembrò del tutto convinta, forse perché Rumple
non era stato del tutto convincente; del resto i due uomini erano molto amici,
ma la loro profonda lealtà ci aveva messo anni a solidificarsi. Sospirando,
l'uomo le prese una mano e la guardò dritta negli occhi. La verità è che c'era
dell'altro e che la simpatia quel giorno lontano l'aveva avuta più verso Crudelia che verso il suo amico.
"Belle,
mia cara, tu avresti scommesso su di noi?"
Ella
aggrottò le sopracciglia confusa. "E questo cosa vorrebbe dire?"
"Nessuno
lo avrebbe fatto..." proseguì, ignorando la domanda. "Nessuno in
questa città crede che è possibile amare un mostro e francamente a volte non lo
credo possibile nemmeno io" si interruppe per fare una risatina amara.
"Nessuno aveva scommesso che loro ce l'avrebbero fatta, nessuno credeva
che noi ce l'avremmo fatta... E
invece guardaci!"
Belle
gli strinse di più la mano e si avvicinò, posando un lieve bacio sulle sue
labbra.
E
invece adesso gli Heller e i Gold
si erano rivelate essere due coppie destinate a durare per sempre. Forse perchè era vero che non tutti potevano amare un mostro e
del resto lei non avrebbe voluto niente di diverso che un cuore oscuro da poter
illuminare. E lo stesso valeva per Isaac, ne era certa.
Due
colpi secchi di clacson li fece sobbalzare.
"E
soprattutto guarda Fitzgerald e Dominique!"
commentò lei ridacchiando leggermente.
Ma
più che sdrammatizzare la situazione, quell'esclamazione ebbe il solo effetto
di far ingelosire il signor Gold ancora un altro po'.
NDA:
Salve
a tutti! Ho scritto questa one-shot senza pretese
come risposta ad un prompt ricevuto su tumblr, ma è uscito più di Rumbelle
di quanto sarebbe dovuto essere all’inizio xD Spero
vi sia piaciuta l’idea e magari vi abbia strappato un sorriso l’immagine degli
abitanti di Storybrooke coinvolti in un giro di
scommesse ahahah:)
Alla
prossima (che certamente ci sarà!)