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Autore: Anna Lee    08/06/2015    0 recensioni
Nemmeno la morte può dividere un amore troppo grande.
Riuscirà il giovane a ritrovare la sua Beatrice nei tre regni dell'aldilà?
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Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beatrice, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi sentivo disperso, non avevo idea di dove mi trovassi.
Il mio primo pensiero era rivolto a Beatrice, che non era più lì con me.
Mi guardavo attorno, ero in uno strano posto, avvolto dalle fiamme, pieno di anime disperate che si lamentavano delle loro torture chiedendo pietà.
Che ci facevano delle anime qui? Che ci facevo io qui?
Non ero mica morto …
Poi mi ero ricordato, del meteorite, di Beatrice e dei nostri corpi che bruciavano.
Della mano stretta a lei fino all’ultimo secondo e del buio che discese subito dopo.
Poi guardandomi, mi ero accorto che anch’io ero un’anima come loro … quindi questo era l’inferno?
Cosa mi sarebbe capitato in un posto così terribile? Avrei fatto anch’io la fine di quelle anime, oppure? Oppure avrei cercato Beatrice. Si, era quello il mio scopo, trovarla, così come in vita, anche ora che ero morto il mio obiettivo era trovarla e stare insieme a lei. Avevo intravisto una strana creatura, supponevo che fosse un demone, aveva le sembianze di un caprone che camminava su due zampe, con le corna lunghe e lo sguardo minaccioso. Era diretto verso di me, incominciavo ad avere paura, ma non riuscivo a tremare. Si era messo di fronte a me, guardandomi fisso con i suoi occhi gialli, dopodiché decise di presentarsi:

‘’Io sono Samael, uno dei demoni che ti condurrà a Minosse, affinché lui possa giudicarti per decidere quale sia la tua sorte nell’Inferno, dovrai seguirmi o sarà peggio per te.’’

La sua voce era inquietante, se avessi avuto ancora un corpo sarei svenuto a terra, come fece Dante Alighieri nelle sue cantiche.
Pensandoci, quelle di Dante non erano fandonie.
Avendo studiato la Divina Commedia, avrei potuto usarla come mappa per guidarmi tra i gironi dell’Inferno e degli altri due regni dell’aldilà.
Guardandomi attorno, supponevo che mi trovassi nell’Antinferno, dove si trovavano gli ignavi e gli angeli che rimasero neutrali nella rivolta di Lucifero contro Dio.
Come scrisse Dante nell’opera, vedevo i condannati correre senza tregua, dietro un'insegna che non rappresentava nulla, mentre venivano punti da vespe che li facevano sanguinare e mangiati dai vermi attirati dal sangue. Era uno spettacolo che avrei preferito non vedere, ne avevo sempre sentito parlare, ma mai avrei pensato che fosse così terribile vederlo con i propri occhi.
Andando più avanti, eravamo finalmente arrivati al famoso fiume Acheronte, c’erano un mucchio di anime ammassate. A questo punto il demone che fino a quel momento mi aveva accompagnato si era fermato, dicendomi:

‘’Il mio compito con te è finito, ora dovrai aspettare insieme a queste anime dannate l’arrivo di Caronte, egli ti condurrà con la sua barca verso Minosse. Sappi che chiunque tenti di fuggire verrà punito severamente, la sua anima verrebbe dilaniata a tal punto da distruggerla per sempre.’’

Una volta detto ciò, si era voltato di spalle ed era sparito nel nulla.
Le sue parole mi fecero scoraggiare a tal punto da perdere ogni speranza di ritrovare Beatrice. C’erano demoni dappertutto, sarebbe stato impossibile riuscire a passare inosservati. Avrei voluto piangere, ma non potevo. Non avevo più lacrime da versare. Mi ero unito alla massa di anime, aspettando con ansia l’arrivo di Caronte. Avevo aspettato un bel po’, poi avevo visto sbucare dalla nebbia del fiume una barca con un demone dalle sembianze di un vecchio con una lunga barba e gli occhi rosso fuoco. Era lui.
Le anime incominciavano a spintonarsi tra di loro, cercando di salire sulla barca, per fortuna ero riuscito a salire in tempo, non ci era voluto molto a riempirla tutta, dopodiché Caronte con dei colpi di remo aveva mandato via chiunque tentasse di salire. Una volta che le anime si erano calmate, Caronte riprese a remare, potendo così navigare tra le acque del fiume.

 
  
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