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Autore: Girl Pumpkin    09/06/2015    3 recensioni
Storia tradotta di cui l'autrice originale è: Armageddon Angel.
dal testo:
"Avete mai preso una decisione importante nella vostra vita, chiedendovi poi, cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente?
Forse c'è un altro "voi" che sta vivendo le scelte che non avete preso.
In questo vasto universo, tutto è possibile, giusto?"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MESSAGGIO IMPORTANTE:
Per chi volesse recensire la storia (e spero che siate in molti) vi pregherei di dividere la recensione in due parti.
Una per l’autrice, alla quale verrà mandato quello che scriverete sulla storia.
E, se volete ^^, una parte per me.

Il primo Link mostra la pagina del profilo dell'autrice originale di questa storia.
il secondo mostra, invece, la pagina della sua storia.

https://www.fanfiction.net/u/721113/Armageddon-Angel
https://www.fanfiction.net/s/9505983/1/These-Scars-of-Mine



These scars of mine
Queste mie cicatrici
-Armageddon Angel-
 

Il concetto dell’intero universo si basa sul libero arbitrio e sulle scelte.
Poiché l'uomo è un essere in grado di intendere e di volere, è anche responsabile delle proprie azione e di ciò che fa, per questo egli è in grado di plasmare il proprio destino.
Naturalmente non tutte le decisione influenzano la vita di esso, ci sono alcune cosa che, anche se cambiate, non modificherebbero la storia dell'umanità.
Tutta via decidere, ad esempio, di trasferirsi in una nuova città o cambiare lavoro può influenzare il futuro.

Avete mai preso una decisione importante nella vostra vita, chiedendovi poi, cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente?
Forse c'è un altro "voi" che sta vivendo le scelte che non avete preso.
In questo vasto universo, tutto è possibile, giusto?

Consideriamo Gajeel Redfox e come i vari eventi abbiano creato la sua vita.
E' diventato l'uomo che è oggi grazie alle scelte che fece in passato.
Quando Metallica scomparve dalla sua vita, Gajeel iniziò a cercarlo  il lungo e il largo.
Ma dopo vario tempo non lo aveva ancora trovato, aveva continuato a spingersi sempre più lontano dalla caverna dove era cresciuto ma senza risultati, finché un giorno non si trovò di fronte ad un bivio.
E fu proprio quel incrocio a cambiare la sua vita.

A Est vi era Raguna, un villaggio di pescatori.
A Ovest si trovava Endimione, una città di industria tessile.
Ora, noi sappiamo che Gajeel scelse la città di Endimione, che non riuscì a trovare Metallica e che il suo cuore divenne sempre più arrabbiato.
Rabbia che si trasformò in aggressività, l'aggressività si trasformò a sua volta in violenza e.....beh il resto lo conoscete.

Ma cosa sarebbe successo se Gajeel fosse andato a Raguna? Come sarebbe cambiata la sua vita? Vogliamo esplorare questa possibilità?

Il giovane Gajeel si diresse a Raguna alla ricerca di Metallica.
Pensando che non sarebbe stato difficile trovare un Drago grande come una quercia, se non di più, in un a piccola città come quella.
Non parlò con nessuno dei cittadini. Essi avevano un odore strano, così li evitò come la peste.
Gajeel annusò l'aria in cerca dell'odore di Metallica quando le sue orecchie  avvertirono qualcosa. Era un suono che non aveva mai sentito prima, così il ragazzo decise di indagare seguendo la provenienza di tale suono.

 

Un bambina di otto anni, Levy McGarden stava tornando dal mercato portando in mano un sacchetto pieno di vari generi alimentari.
Aveva tutti gli ingredienti necessari per preparare una zuppa hai suoi genitori. Erano piuttosto malati e così la ragazza pensò che qualcosa di caldo e salutare altro non poteva fare che giovarli.
Con un sorriso sul volto Levy si diresse nella via di casa, felice come non mai.

< < Ehi, McGarden > > sentì una voce gridare.

Si voltò e vide due ragazzi che avrebbe volentieri evitato, i bulli della città, avevano 14 anni Dylan e Arlene. Erano figli di alcune delle famiglie più ricche della città, il che naturalmente, gli dava il permesso di maltrattare gli altri bambini.
Levy li ignorò, con la speranza di essere l'asciata in pace.

< < McGarden. > > disse di nuovo Dylan < < Mi stai ignorando? > >

< < Forse non ti ha sentito. > > commentò Arlene con una vena di sarcasmo < < Dovremmo andare da lei > >

I due incominciarono ad avvicinarsi a lei.
Ma l'ultima cosa che Levy voleva era avere un confronto con i bulli, così prese a  corre più velocemente.
Di fatto anche i due ragazzi aumentarono il passo. La ragazza capì che i due non avevano la minima intenzione di l'asciarla andare. Così con la spesa tra le mani, Levy cominciò a scappare, e i due partirono all'inseguimento.

La giovane Levy corse veloce per guanto le sue piccole gambe glielo permettessero.
Con i due bulli alle calcagna svoltò in un angolo sperando di riuscire a seminarli, ma si ritrovò in un vicolo cieco.
Con nessuna via d'uscita, Levy si guardò le spalle ma l’unica via di fuga era l'entrata del vicolo che ora era bloccata da Dylan e Arlene.
Sembravano due gatti che aveva intrappolato il topo.

< < Bene, bene, bene. > > ridacchiò Arlene  < < Sembra proprio che sia con le spalle al muro. > >

Levy era spaventata, sapeva che i due alle volte erano particolarmente feroci. Strinse forte la busta che aveva fra le mani.

I due si avvicinarono a Levy. La ragazza dai capelli blu si strinse contro il muro per la paura, non aveva idea di quello che l'aspettava.
Dylan colpì la borsa della spesa che teneva tra le mani. Le verdure, per il possibile brodo, finirono rumorosamente a terra.
Arlene afferrò i capelli blu della ragazza. Levy gridò, con gli occhi pieni di lacrime.

< < Questo è tutta colpa tua, lo sai vero, McGarden? > > disse Arlene tirando i capelli di Levy costringendola a guardarlo. < < Avresti dovuto dare ascolto a Dylan quanto ti aveva chiamato, tanto per cominciare. > >

< < Ti prego, lasciami andare, Arlene-san. > > gridò la blu

< < Non finché non avrei imparato le buone maniere. > > ringhiò sadicamente il ragazzo.

Dylan spinse Levy contro il muro facendole sbattere la tesata contro di esso. La blu si lasciò sfuggire un lamento di dolore.

< < Ora sei pronta ad ascoltarci? > > Dylan rise crudelmente.

Levy piangeva più forte ora. Le lacrime le uscirono incontrollate dagli occhi.
Perché erano così aggressivi con lei? Non gli aveva fatto nulla di male.

Arlene alzò il braccio per schiaffeggiarla, Levy chiuse gli occhi così da non dover vedere il colpo imminente.
Tuttavia, quel colpo non arrivò mai, anzi sentì la presa del bullo sui suoi capelli allentarsi e lasciarla del tutto.

Levy aprì un po’ gli occhi timorosa e vide che Arlene non era più di fronte a lei. Le sue lacrime si arrestarono subito mentre si guardava in torno.
Quasi immediatamente, si concentrò su un ragazzo dai capelli neri selvaggi. Era in piedi non molto lontano da lei, il braccio di lui le sembrò mostruosamente lungo.
Si voltò verso di lei e capì che era stato proprio quel braccio ad allontanare Arlene da lei.

< < Che diavolo? > > Dylan rimase a bocca aperta.

Levy vide il braccio del ragazzo assumere una forma normale. La bimba di otto anni pensò che fosse davvero insolito.

< < Chi diavolo sei? > > chiese Dylan dopo essersi ripreso dallo shock, non attese nemmeno la risposta e si lanciò alla carica contro il ragazzino moro.

< < Iron Dragon!  > >

 Levy osservò il braccio del ragazzo mentre si allargava e si trasformava in ferro, colpendo Dylan al petto e scaraventandolo contro il frastornato Arlene.

< < Sei un mago? > > chiese Dylan, tossendo violentemente.

< < Andiamo via di qui > > disse Arlene e aiutando il suo compagno ad alzarsi e se ne andarono, lasciando una Levy molto confusa e grata.

Gajeel guardò la ragazza che aveva appena salvato. In realtà, lui non riusciva a spiegarsi perché l'avesse fatto. Non era la "persona" che lui stava cercando. Era solo una ragazza. Lei non era niente per lui.
Allora perché si era sentito in dovere di salvarla? Perché?

Levy non sapeva cosa passasse per la mente del ragazzino. Gli era solo grata per averla salvata. Senza pensare, la ragazza dai capelli blu, corse dal suo salvatore e lo abbracciò.

< < Grazie! > > strillò stringendo il ragazzo dai capelli scuri.
 
< < Grazie, grazie, grazie! > >
Gajeel era molto confuso. Quella ragazza era la prima persona con cui lui abbia mai parlato, la prima persona ad abbracciarlo. Diavolo, nemmeno Metallica l'aveva mai abbracciato.
Ora la domanda è, perché glielo sta lasciano fare??

< < Lasciami andare! > > disse Gajeel iniziando ad arrossire. Tuttavia non fece nulla per allontanare la ragazza da lui. Strano. Perché non l'ha spinta lontano da lui?

Gajeel guardò la ragazza che lo stava ancora abbracciando.
Lei lo guardò e gli sorrise.

< < Come posso ripagarti? > > chiese Levy, poi il suo viso si illuminò ,segno che le era venuta un idea. < < Oh, lo so, posso cucinare per te, ti và? > >

Gajeel stava per rifiutare, ma fu il suo stomaco a rispondere per lui.
Un rantolo famelico si espanse per tutto il vicolo cieco, facendo arrossire il ragazzo dai capelli neri.

< < Andiamo > > gli sorrise Levy < < Vieni a casa con me! > >

la blu raccolse gli ingredienti sparsi a terra e li rimise nella busta, poi diedi un altro sorriso al suo salvatore < > disse. 
< < Io mi chiamo Levy, Levy McGarden. > >

Gajeel distolse lo sguardo. Non riusciva a capire perché lei fosse così interessata a lui, per quale motivo?

< < Gajeel. Gajeel Redfox. > > borbottò

< < Gajeel? > > disse con fare interrogativo < < Che nome carino! > >

Il viso del moro prese nuovamente colore < < C-c-carino?! > > balbettò.
Non era carino. Non era simpatico a nessuno. Era un ragazzo e i ragazzi non sono carini. I ragazzi sono....beh qualunque cosa sia l'opposto di carino!

Levy afferrò le mani di Gajeel < > disse allegramente < < Ti porto a casa mia, Papa e Mamma saranno felici di conoscerti! > >

La ragazza lo stava facendo di nuovo, lo stava facendo sentire strano.

Lui distolse lo sguardo < < Come vuoi.... > > sbuffò.
Si lasciò condurre alla casa della ragazza. Se avesse visto il suo volto in un specchio, in quel momento, avrebbe scoperto che c'era un spolverata di rosso su di esso.

La casa di Levy non era niente di speciale. Era un edifico che avrebbe potuto benissimo crollare da un momento all'altro.
Aprì la porta di casa e fece segno al ragazzino di entrare. Con un alzata di spalle entrò.

< < Benvenuto a casa mia > >  disse con un sorriso. Indicando delle sedie ed un tavolo disse:
< < Prego, siediti mentre io preparo da mangiare. > >

Gajeel fece come gli era stato detto. Si sentiva molto a disagio. Non era mai stato in un ambiente chiuso, di solito con metallica si allenava in un campo e se cera bisogno di ripararsi si entrava in una grotta o si stava sotto gli alberi, ma mai in una casa.

Con curioso interesse, Gajeel osservò Levy cucinare. Lei era troppo piccola per arrivare al ripiano della cucina, così dovette prendere uno sgabello. Prese il coltello e iniziò a tagliare le verdure e le patate. Successivamente iniziò a disossare il pollo e a tagliarlo in piccoli pezzi. Fu molto interessante osservare le sue piccole mani lavorare così accuratamente il cibo. Gajeel non aveva mai visto nessuno cucinare.
Tutti ciò che aveva mangiato in passato era grazie a Metallica. Il giovane Dragon Slayer mangiava ferro e qualche animale selvatico quando capitava.
Ma poi, il drago di ferro scomparve e Gajeel è sopravvissuto mangiando gli scarti che riusciva a trovare.
Quindi questa sarebbe stata la prima vota in qui avrebbe mangiato cibo vero.
Era curioso di sentirne il sapore.

Levy prese un pentolone e lo riempì d'acqua, quando fu pieno quanto bastava, lo mise sul fuoco e vi versò dentro la lattina di brodo.
Quando il contenuto iniziò a bollire, verso dentro di esso anche le verdure, dopo di ché si unì al tavolo con Gajeel.

< < Allora Gajeel … > > iniziò lei < < Da dove vieni? Come mai sei a Raguna? Dove sei diretto? Sei tutto solo? > >

Levy sparò troppe domande insieme. La testa di Gajeel iniziò a galleggiare. Quando era con Metallica raramente parlavano e solo se era necessario.
Quella ragazza...lei era così strana.
E lo faceva sentire strano a sua volta, non riusciva a spiegarselo, ma al Dragon Slayer non sarebbe dispiaciuto sentirsi "strano" ancora per un po’.

Gajeel spiegò chi era, il suo rapporto con Metallica e la scomparsa del drago e la sua successiva ricerca. Levy ascoltò rapita. Non aveva mai incontrato un ragazzo così interessante. Più lui parlava, più gli occhi di lei si illuminavano.
Era così affascinata che si dimenticò del brodo , ma ci pensò la pentola a svegliarla facendo straripare un po’ il contenuto.

< < Oh, la zuppa! > > disse allarmata. < < Quasi mi dimenticavo. > >

La blu si alzò dal tavolo e spense il fuco sotto la pentola. In seguito, con l'aiuto dello sgabello, prese due ciotole e con un mestolo le riempì di zuppa.
Prese le due ciotole e, molto lentamente, si diresse al tavolo. Posò delicatamente una ciotola davanti a Gajeel e poi fece lo stesso con le sua. Prese due cucchiai, uno per lei e uno per Gajeel.

Gajeel non aveva mai visto un cucchiaio prima. Strinse l'intero manico nel pugno anzi ché nelle dita.

< < Non hai mai usato un cucchiaio prima? > > chiese Levy con i suoi grandi occhi profondi.

Gajeel scosse la testa senza dire nulla.

 < < Si tiene in questo modo. > > disse mostrano la sua posata. < < poi fai così > > immerse il cucchiaio nel brodo.

Gajeel imitò i suoi movimenti.

< < Ora soffiaci su, perché è caldo > > Levy gli disse, soffiò sul cucchiaio e lo mise in bocca.

Gajeel seguì l'esempio ma non soffiò sul cibo. Appena mise il cucchiaio in bocca si sentì la lingua andargli a fuoco.

< < Scotta! Scotta! > > strillò cominciando a respirare affannosamente per raffreddare l'ustione.

< < Ti avevo detto di soffiare... > > sospirò Levy.

Gajeel guardò truce la ragazza.

< < E secondo te come facevo a saperlo?! > > le urlò contro.

Gli occhi di Levy iniziarono a riempirsi di lacrime
< < Wahhhh! > > gridò piangendo  < < Gajeel mi ha urlato addosso! > >

Gajeel sentì una fitta la petto. Non gli piaceva vedere Levy in lacrime. Lo faceva sentire...terribile. E lui non voleva vedere quelle lacrime...mai più.

< < Scusa, scusa! Mi dispiace di averti urlato contro, guarda, adesso mangio! > >

Gajeel prese un altra cucchiaiata, ricordandosi soffiarci sopra e con intrepido coraggio lo mise in bocca.
Tutti sapori danzarono sulla sua lingua diventando un prelibatezza impressionante. Non aveva mai mangiato nulla di simile prima, non c'erano parole per descriverlo.

< < E’ buono... > > disse a Levy, iniziò a divorare il cibo come se non mangiasse da anni.

< < Davvero? > > chiese lei < < Ne sono così felice! > >

I due mangiarono in un confortevole silenzio. Levy dava da mangiare a Gajeel ogni volta che lo chiedeva.

< < E' incerdibile, Levy! > > Gajeel elogiò la ragazza < < Ne voglio ancora. > >

Levy arrossì. Nessuno le aveva mai fatto i complimenti per la sua cucina.

< < Grazie... > > bofonchiò < < Ma ora devo portarla hai miei genitori, poi potrai avere quello che ne rimane, ok? > >

Gajeel annuì vigorosamente, avrebbe fatto qualunque cosa per mangiare ancora quel cibo delizioso.

Levy prese altre due ciotole e le riempì di zuppa.

< < Gajeel puoi prendere una delle ciotole e portarla con me nella camera dei miei? > >

Gajeel annuì e, presa con attenzione la ciotola, seguì la ragazza nella camera da letto. Mentre camminava sentì di nuovo quello strano odore, ma non riusciva a ricordare dove l'avesse già sentito.

< < Mamma. Papa, sto entrando. > > Levy aprì la porta con un piede.

Quando lo fece l'odore diventò più forte. Gajeel stava ancora cercando di ricordare dove avesse già fiutato quell'odore.

< < Mamma, Papà, voglio presentarvi il mio nuovo amico, Gajeel. > > disse allegramente.

I genitori non dissero nulla, Levy accese la luce vicino a loro, erano stesi immobili sul letto.
< < Ho fatto la zuppa! > > gli disse < < Dovete mangiarla tutta, così vi sentirete meglio. > >

Ma i genitori non risposero di nuovo. Gajeel li guardava con curioso interesse. Non importa quello che Levy facesse, loro non si muovevano.
L'odore che loro emanavano era lo stesso che aveva turbato Gajeel.
Si era ricordato cosa fosse. Metallica gli aveva spiegato che il suo nome era...morte.

< < Levy > > disse Gajeel chiamando la ragazza < < La tua Mamma e il tuo Papà sono morti. > >

Levy posò la ciotola sul comodino < < Morti? > > chiese < < Cosa vuol dire morti? > >

< < Morti...è quando uno và a dormire, ma non si sveglia più. > > rispose Gajeel.

< < Mamma e Papà non sono morti. > > rispose < < Sono solo malati. Ma questa zuppa li farà stare meglio. > >

Lei prese il cucchiaio lo riempì di brodo e lo mise davanti a sua madre.

< < Mamma apri la bocca, così puoi mangiare. > >

< < Levy, tua mamma è morta > > disse Gajeel

Levy si girò e sbatté il suo piccolo piedi per terra < < Smettila di mentire! > > urlò < < La Mamma è solo malata, non è morta...o qualunque altra cosa! > > tornò a cercare di nutrire il genitore.

< < Levy... > > disse Gajeel un po’ preoccupato.

< < Mamma, mangia > > disse < < Questo vi farà stare meglio > > . Si voltò verso il padre < < Papà, avete bisogno di mangiare. > >

Ma nemmeno suo padre rispose.

< < Mamma, Papà... > >  piagnucolò < <  Per favore,io voglio che voi stiate meglio... > >

< < Levy, la tua mamma e il tuo papà non guariranno! > > Gajeel gridò alla ragazza.

< < Sono morti, non si sveglieranno mai più! > >

Levy fece cadere il cucchiaio sul pavimento in lacrime e con rabbia. Spinse il Dragon Slayer e vi si gettò addosso < < Stai mentendo! Smettila di mentire! > > la ragazzo urlò in lacrime
< < Stanno guarendo! > >

Iniziò a battere i pugni sul petto del bambino < < Smettila di mentire! > >
singhiozzò < < Smettila di mentire!Smettila di mentire!Smettila di mentire! > > ripetè in lacrime.

Gajeel si fece colpire senza obbiezione. A parer suo, Levy sapeva che i suoi genitori non si sarebbero più svegliati, ma non voleva accettarlo, ma ora era di fronte alla realtà e non poteva sfuggire.

< < Smettila di mentire! > > disse un ultima volta. Smise di colpire Gajeel.
Gli gettò le mani in torno al collo e pianse nel suo petto.

Gajeel non sapeva come comportarsi quando Levy gli mise le braccia in torno al collo.
Esitante, quasi goffamente, avvolse la ragazza con le sue braccia e le lasciò piangere tutte le sue lacrime.

Gajeel prese in braccio la ragazza e la portò fuori da quella stanza chiuse la porte dietro di esso con i piedi e andò in salotto dove aveva visto un divano, la fece stendere lì e poi fece per andarsene ma Levy lo fermò stringendo un lembo della sua camicia.

Gajeel guardò al ragazza che gli stringeva la maglietta. Il suo cuore balzò vedendo lo sguardo vulnerabile di lei. Sapeva bene che la sua missione era la ricerca di Metallica. Ma qualcosa nel profondo di lui voleva vegliare su quella ragazza dai capelli blu. Ancora un volta, Gajeel non riuscì a spiegarsi il perché.

Si unì a Levy sul divano, che era abbastanza grande per due bambini.
Così, senza alcun pensiero, i due si addormentarono sul sofà. Se Gajeel fosse stato sincero con se stesso, avrebbe ammesso che quello fu il sonno più dolce il cui si era rifugiato dopo la scomparsa di Metallica.

 


Gajeel sentì i primi raggi del sole sul suo viso. Si alzò immediatamente. Per un momento non capì dove si trovava, tutta via il giovane dai capelli neri sentì qualcosa attaccato alla sua camicia. Guardò in basso e vide Levy accoccolata vicino a lui. Sembrava davvero strano. Gajeel non aveva mai dormito con qualcuno accanto, persino mentre dormivano Metallica prendeva le distanze da lui. Quindi aveva quella ragazzina vicina....e a mala pena coperta, lo fece sentire in qualche modo felice, gustò quel sentimento a fondo.

Ma Gajeel non poteva rimanere e lo sapeva. Doveva cercare il suo drago di ferro. C'erano così tante cose che quel vecchio bastardo non gli aveva insegnato.
Con attenzione si liberò dalla stretta di Levy, il giovane Dragon Slayer dolcemente si diresse verso la porta di cada McGarden.

< < Gajeel > > sentì un sussurrò morbido, voltandosi Gajeel vide Levy ora sveglia e allarmata < >

Gajeel guardò la ragazza mentre era sull'uscio della porta < < Devo cercare Metallica. > > pronunciare quelle parole gli fece provare un senso di colpa. C'era una parte di lui che voleva rimanere con Levy,ma quello non era il suo posto, non era il suo mondo.

< < Lasciami venire con te. > > Levy lo supplicò  < < Per favore! > >

< < Non puoi. > > disse  < < E' pericoloso. > >

< < Per favore! > > la blu lo pregò < < Prometto che non ti sarò di peso. > >

Gajeel sospirò. < < Levy > > sussurrò < < Il mio posto è con Metallica. Il tuo è qui. > >

< < Gajeel, i miei genitori non guariranno mai, hai detto che non si sveglieranno mai più. Sei il mio migliore amico, il mio unico amico. Se ora te ne vai io resterò sola. Io non voglio restare sola! > >

Le suppliche di Levy era come coltellate per Gajeel, se sentiva così male, lei lo faceva stare male. Avrebbe voluto dirle di no, ma le parole non volevano uscire dalla sua bocca.

< < Prometto che ti sarò utile, posso cucinare e so leggere, quindi per favore, non mi lasciare. Ti prego. > >

Gajeel logicamente sapeva di non poter portare Levy in un viaggio pericoloso. Sapeva che non sarebbe stata abbastanza forte per intraprenderlo. Inoltre non aveva idea di come avrebbe reagito Metallica. Ma non poteva abbandonarla. Il solo pensiero di uscire da quella casa senza di lei..lo uccideva.

Con un profondo respiro il Dragon Slayer si arrese < < Bene, puoi venire. > >

< < Evviva! > > applaudì Levy < < Dammi un attimo prendo alcune cose > >

< < Porta poca roba. > > disse il ragazzino  < < Cammineremo molto. > >

< < Va bene! > > rispose lei.

In un paio di minuti Levy ritornò da lui con due zaini di roba.

< < Ma che diavolo?! > > Gajeel urlò < < Avevo detto poca roba! > >

< < Questa è poca roba. > > spiegò con calma Levy

< < Hai due zaini!! > > gli fece notare esterrefatto.

< < Beh, una borsa a le cosa necessarie per la cucina, pentole, cibo, coltelli ecc. E l'altra è un cambio di vestiti e il mio libro preferito.  > >

Gajeel doveva ammettere che la roba della cucina era utile, visto che la ragazza non poteva nutrirsi di ferro come lui, e non gli sarebbe dispiaciuto mangiare ancora la sua cucina.

< < Il cambio di vestiti? > > chiese.

< < Io sono un ragazza > > disse Levy arricciando il naso < < e non voglio puzzare come un ragazzo. > >

Gajeel si offese un po’ a questo  < < Io non sento nessun odore! > > ruggì a lei. E discretamente si diede una annusata, anche il ragazzo arricciò il naso, forse aveva bisogno di un bagno...si sarebbe fermato in qualche lago.

< < Va bene come vuoi > > prese lo zaino più pesante < < Andiamo. > >

I due lasciarono casa McGarden insieme. La ragazza si voltò a dare un ultimo sguardo alla casa, sapeva che probabilmente non l'avrebbe vista mai più.
Prendendo un respiro profondo Levy seguì Gajeel fuori dalla città di Raguna per incominciare la sua nuova vita.

 


La vita sulla strada con Gajeel era molto interessante per Levy. Erano sempre in movimento alla ricerca di Metallica. Guardavano in ogni bosco, in ogni grotta, in ogni città, anche Levy lo aiutava nella ricerca, certo lei non aveva mai visto un drago ma dall'aspetto e dalle dimensioni che Gajeel le aveva descritto non doveva essere difficile avvistarlo.
Nella mente di Levy la loro ricerca del drago era come un avventura, simile al libro che i suoi genitori erano soliti leggerle.
Gajeel era l'eroe d'acciaio alla ricerca del suo amico di vecchia data e lei era la sua aiutante, lui l'avrebbe sempre protetta da ogni pericolo.

Gajeel doveva ammettere che viaggiare con Levy era molto meglio che viaggiare da soli.
Ogni giorno aveva qualcuno con cui parlare e ogni notte aveva qualcuno con cui dormire accanto.
E la ragazza era pure utile. Quando si trattava di mangiare, Gajeel mangiava sempre il cibo che lei gli preparava. Quando si fermavano, il ragazzo dava la caccia a piccoli animali o prendeva della frutta o degli ortaggi.
La ragazza riusciva sempre a fare qualcosa di buono. Certo, poteva fare solo la zuppa, ma Gajeel non si sarebbe mai stancato di quel delizioso nettare.
Quando si fermavano in qualche città, lui commetteva qualche furtarello, cose come spezie o anche carne. In fondo lui era un mago e un Dragon Slayer ed era molto più veloce dei negozianti.
Levy aspettava il suo ritorno e non importa quanto stesse fuori, lo aspettava sempre.
Gajeel prendeva il cibo e lei lo cucinava.

Gajeel era così felice che Levy lo accompagnasse nel suo viaggio.
Gli piaceva il carattere allegro e solare di lei. Levy gli insegnò molte cose, tra le quali leggere.
Anche se lei non era una vera "insegnante" era molto brava ad apprendere. Il tempo in compagnia della ragazza volva ogni giorno. Tanto che delle volte dimenticava perfino il motivo del suo viaggio.

Dopo 6 mesi di ricerca Gajeel si rese conto che non avevano trovato nulla sul suo drago. Nonostante la ricerca fosse durata così tanto tempo, forse non avrebbero mai trovato Metallica.
Avevano bisogno di più informazione e di una base.
A Gajeel venne l'idea di unirsi ad una gilda. La cosa aveva senso, lui era un mago e Levy aveva iniziato a sviluppare una magia tutta sua.
Se fosse riuscito a entrare in una gilda, avrebbe potuto costruire una vita per la sua amica.

Fu un disastro, Titan Nose non voleva due marmocchi nella gilda
Il Master di Phantom Lord trovava il potere di Gajeel molto interessante, ma riteneva che Levy fosse troppo debole. Twilight Ogre accettò Gajeel, ma quando questo gli chiese se avrebbe potuto accogliere anche Levy ebbe una risposta negativa e se ne andò senza guardarsi indietro.
 
Per due mesi Gajeel e Levy continuarono la ricerca di Metallica e di un gilda che li accettasse.
Anche se ricevevano rifiuti dopo rifiuti, non si scoraggiarono mai.
Anzi la cosa li avvicinò sempre di più. Gajeel e Levy capirono che dovevano stare insieme e contare l'uno sull'altra.
Ad essere sinceri, preferivano così, si divertivano troppo per preoccuparsi dei rifiuti delle varie gilde. Ma tutto ciò che è bello deve aver una fine.

 

Gajeel e Levy erano arrivati in una città che si chiamava Magnolia.
I due erano affamati e il ragazzo si preparò per andare a prendere qualcosa da mangiare.

< < Levy > > disse, indicando dei bidoni della spazzature < < Io vado a prendere del cibo, tu resta lì nascosta. > >

< < Va bene, Gajeel > > disse < < Stai attento > > e detto questo si andò a nascondere nel mentre il cielo iniziò a oscurarsi e a piovere. Era incredibile come fosse stata improvvisa la precipitazione delle condizioni climatiche.

Levy si nascosta come le era stato detto, era abituata ad aspettare Gajeel quando andava ala ricerca di cibo.

 Mentre lo aspettava, Levy divenne un po’ impaziente. Non era da lui metterci così tanto. A quell'ora, di solito, riusciva a vederlo correre con dietro i mercanti che gli gridavano cose del tipo "restituiscimi il mio cibo, ladro!" e cose così.

Forse qual'cosa era andato storto. Si alzò dal suo nascondiglio, stava per dirigersi nella direzione che aveva preso Gajeel ma sentì dei passi dietro di lei.

< < Come mai una bella bambina come te si nasconde dietro i bidoni della spazzatura? > > Levy sentì una volce alle sue spalle.

Levy si voltò e vide due uomini in piedi dietro di lei con un sorriso raccapricciante. Il primo era un uomo biondo con una lunga barba e il secondo era un tipo ben piazzato con una viso nervoso.
Persino una ragazzi di 8 anni come lei capì che erano persone pericolose.
Levy fece per correre ma una dei due la trattenne per il piccolo polso.

< < Ah, ah, ah! > > l'uomo fece schioccare la lingua in una risata <  >
< < Lasciami andare! > > gridò Levy < < Aiuto, Gajeel, aiuto! > >

< < Dai, bambina > > disse uno dei due < < Divertiamoci un po > >

Levy fece l'unica cosa che poteva in una situazione del genere. Morse più forte che potè la mano del losco figuro, tanto da farla sanguinare.

< < Cazzo! > > inveì il ferito

< < Gajeel! > > gridò più forte che poté.

L'uomo la colpì alla testa facendola svenire, iniziò poi a prenderla a calci sulle costole.

< < Tu piccola marmocchia! Pensi di poter fare questo a me!? > >

IRON DRAGON PALO!

L'uomo sentì qualcosa colpirlo sulla guancia, non lo ferì, ma fu abbastanza forte da stordirlo.

< < Ma che diavolo? > >

Gajeel era arrivato. Il cibo che aveva trovato era ora sparso a terra, lasciato lì per accorrere dalla sua amica.

< < Levy! Levy!  > > gridò < >

Gajeel era così concentrato su di lei che non notò il luccichio del metallo che si ergeva sopra di lui.
Il giovane istintivamente mise il braccio davanti per difendersi.
Sentì il ferro tagliarlo, causando uno squarcio profondo nel braccio.
Gajeel gridò di dolore. Il ragazzo si voltò e vide l'uomo che brandiva una spada macchiata del suo sangue.

< < Stupido moccioso, me la pagherai! > >

Gajeel fece un respiro profondo , raccolse tutta la sua magia nella sua bocca:

RUGGITO DEL DRAGO DI FERRO

E sparò un vortice di schegge metalliche verso il volto dell'uomo, il quale alzò una mano:

WINDBEATS

L'uomo lanciò un incantesimo del vento facendo si che l'incantesimo stesso di Gajeel si scagliasse con di lui, sul suo petto per la precisione.
L'uomo cercò nuovamente di colpire Gajeel con la spada, e quello alzò di nuovo il braccio per parare il colpo, un nuovo taglio si formò sula braccio di Gajeel il quale gridò ancora di dolore.

Gajeel realizzò che non poteva nulla contro quei maghi. Era troppo debole. C'era solo una cosa che poteva fare. Si caricò Levy sulle spalle e corse via.
I due uomini si diedero subito al suo inseguimento. Era così arrabbiato con se stesso. Voleva proteggere Levy con tutte le sue forze, ma non era in grado di farlo. Si rimproverò per le ferite di Levy. Se solo fosse più forte...

Gajeel poteva sentire i due uomini alle calcagna. Se fossero state persone normali, sarebbe riuscito a seminarli, anche con il peso extra di Levy. Ma quelli non erano uomini normali, erano maghi. Inoltre , con le lesioni al braccio, stava perdendo sangue e coscienza rapidamente.
Doveva fuggire, ma il suo corpo stava rallentando.
Il corpo di Gajeel crollò di fronte ad un alto edificio, ornato con una bandiera rosse che presentava come simbolo un uccello.
Il peso di Levy lo fece inginocchiare al suolo. I due ragazzi erano proprio dietro di lui. Ne era certo. Sapeva come sarebbe finita. Ma Gajeel Redfox riuscì faticosamente a rialzarsi, doveva proteggere Levy.

< < Tu piccolo marmocchio > > disse uno dei due < < Pensavi davvero di poterci battere con un potere debole come il tuo? > >

Gajeel fissò i due ragazzi.

< < Noi siamo i fratelli Jaguar > > disse il secondo < < Siamo più forti di un mago di classe-S. Pensavi di essere alla pari con noi, che stupido! > >

Gajeel ritrasformò il suo braccio in un palo di ferro. Quella fu la sua ultima resistenza.

< < Non vi lascerò fare del male a Levy! > > ringhiò Gajeel con tutta la voce che aveva in corpo.

I due uomini avanzarono lentamente verso di loro. Ma Gajeel non si sarebbe arreso.
Le porte del palazzo dietro di loro si aprirono, né uscì un piccolo e basso uomo, calmo e tranquillo.

< < E' notte tarda e sta piovendo. > > disse < < Perché c'è un simile trambusto? > >

< < Torna dentro, vecchio. > > lo intmarono i due uomini.

< < Avete intenzione di fare del male a questi bambini? > > quella domanda uscì dalla bocca del vecchio tagliente come un rasoio, era come se li stesse sfidando a rispondere di si.

< < Ti ho detto di rientrare, cazzo. > > disse l'uomo corpulento < < Ho riserveremo a te lo stesso trattamento di questi marmocchi! > >

L'uomo non vide arrivare il colpo.

Un pugno gigantesco si abbatté su di lui, facendolo sbattere contro il muro.

Gajeel guardò con soggezione quello che era successo, quel vecchietto non sarà stato più grande di lui, ma era riuscito a fare diventare l suo pugno gigante.
Era strano. Non aveva mai visto nulla di simile.

< < Sapete, le persone come voi due si chiamano bulli. > > disse il vecchio, la sua voce rimbombava per la strada.

Gil uomini videro che il vecchio si faceva sempre più grande e più grande ancora.
< < Per i bambini i bulli sono come dei mostri. E visto che voi siete bulli, lasciate che vi mostri come sia l'aspetto di un vero mostro. > >

L'uomo corpulento tramava davanti alla figura gigante del vecchio, che ora era più alta dell'edificio stesso. In quel momento capì con chi aveva a che fare.

< < Tu sei Makarov, il Master di Fairy Tail! > > squittì, non riuscendo a nascondere la paura nella sua voce.

< < Tu pensi che ti permetta di malmenare questi bambini davanti hai miei occhi? > > chiese Makarov. < < Non sia quanto ti sbagli > > il gigante sollevò i pungo più in alto che poté < < Ora, vola! > > urlò, il colpo fu talmente forte che fece tremare l'edificio.

Gajeel osservò i due uomini volare lontano finché non divennero due puntini luccicanti nel cielo. La sua bocca era spalancata per la sorpresa.

Era davvero così forte quel vecchio? E se così fosse che cosa avrebbe fatto  a lui e Levy?
Gajeel osservò il gigante tornare alle dimensioni normali, che cosa sarebbe successo ora?
< < Stai bene, ragazzo? > > chiese Makarov preoccupato per le ferite di Gajeel e per Levy, che era ancora svenuta.

Gajeel, mentre aveva Levy ancora sulla schiena, cercò di trasformare il suo braccio in un palo, ma la magia era completamente esaurita.

Iniziò a respirare a fatica e perse lentamente i sensi, l'ultima cosa che sentì fu il vecchio chiamare due persone, Macao e Wakaba.

 

Gajeel aprì gli occhi improvvisamente e si guardò in torno. Era su un morbido letto copetro da una leggera coperta e la sue testa era appoggiata su di un cuscino.
Non aveva idea di dove fosse. Ma sopra tutto. Non sapeva dove fosse Levy. Il Dragon Slayer si alzò dal letto immediatamente.

< < Levy! > > gridò < < Levy! dove sei? > >

< < Gridi troppo forte > >  la voce ruvida di una donna echeggiò nella stanza.

Gajeel si guardò in torno e vide una donna anziano dai capelli rosa, guardarlo freddamente.

< < Gli esseri umani sono così fastidiosi... > > disse con nervoso < < Se strilli così forte, significa che le ferite sono guarite, togliti le bende. > >

Gajeel la guardò divertito finché non posò lo sguardo sul braccio.
Era coperto da una fasciatura bianca che lo infastidiva non poco, così le tolse ben volentieri.
Ciò che vide sotto....lo disgustava.

Il braccio aveva delle brutte e profonde cicatrici.
Il contrasto tra il colore rosso scure e la sua pelle olivastra era strano, sembrava così diverso. Era orribile.

La vecchia afferrò il braccio e lo guardò < < sembra proprio che dovrai portare queste cicatrici per tutta la vita. > > disse < < ritieniti fortunato, con tutto il sangue che hai perso dovresti essere morto. > >

< < Cicatrici? > > Gajeel non aveva mai sentito quella parola ma riuscì a immaginare a cosa si riferisse.
I suoi occhi si spalancarono, ricordatosi della amica
< < Dov'è Levy? > > chiese.

< < La ragazza? > > precisò la donna < < E' ancora priva di coscienza, lo è stata per le ultime 24 ore. > >

< < Dov'è lei? > > urlò Gajeel alla donna < < Dov'è Levy? > >

< < Smettila di urlare stupido moccioso! > > urlò in risposta la donna < < Sei così fastidioso. Stavo per dirti che la ragazza sta dormendo > >

< < Oh Polyushka, qui sei tu quella che grida di più > > i due si girarono e videro Makarov sorridere sull'uscio della porta.

< < Perché mi hai chiamato qui, Makarov? > > disse la donna nota ora come Polyushka < < Odio gli esseri umani > >

Gajeel lo trovò alquanto strano. Perché mai un umano dovrebbe odiare un proprio simile?

< < Giovanotto, ti piacerebbe vedere la tua amica? > > chiese il vecchio a Gajeel il quale annuì vigorosamente.

Makarov tese la mano al ragazzo, ma lui non accettò l'aiuto e seguì l'uomo
non appena i due uscirono dalla stanza e fu lì che Gajeel vide.....vide, beh non molto semplice da descrivere.

C'erano ragazzi che lottavano fra di loro. Altri che bevevano un liquido maleodorante. Altri ancora ridevano e sembravano di ottimo umore. Ed erano tutti molto forti. Gajeel poteva dire che trovava il tutto molto divertente.

< < Ti piace? Questa è Fairy Tail, la miglior gilda di Magnolia! > > concluse Makarov in bellezza e con una risata altezzosa. < < In realtà sarebbe ancora più casinista, ma Gildarts ha portato i bambini in spiaggia per il weekend! > >

Gajeel era sorpreso. Oltre a Levy, non aveva mai conosciuto altri bambini. Makarov riuscì a vedere la sorpresa sul suo volto.

< < Già, hanno più o meno la tua età > > sorrise < < E sono maghi come te e le tua amica > > guardò il giovane Dragon Slayer. Gajeel era più preoccupato per Levy che per la gilda.

< < Le mie scuse > > disse il vecchio < < Ora ti porto dalla tua amica > >

Gajeel annuì di nuovo.

< < Qual'é il tuo nome, figliolo? > > chiese il master.

< < Gajeel > >  rispose il moro < < invece lei è Levy > >

< < E come mai due ragazzini come voi viaggiano da soli? > >

Come potrebbe spiegarglielo, lo avrebbe preso per pazzo?
< < Sto cercando qualcuno > > disse < < Lo sto cercando da un po’ di tempo > >

Gajeel poi raccontò al master di come aveva incontrato Levy, di come l'aveva conosciuta e di come lei si fosse unita al suo viaggio. Makarov ascoltò assorto.

< < Capisco, ma non mi hai ancora detto chi stai cercando. > > gli fece notare. Gajeel sospirò.

< < Metallica > > disse < < E' un drago di ferro > >

Gli occhi di Makarov si spalancarono < < Sei un Dragon Slayer? > > chiese alzando la voce scioccato.

Gajeel era sorpreso, nemmeno Levy conosceva il nome vero e proprio della sua magia, certo sapeva che era stato cresciuto da un drago, ma nulla di più.

< < Che meraviglia! > > esultò il vecchio < < mai avrei pensato nella mia vita di vedere ben 2 Dragon Slayer! > > vedendo la faccia confusa di Gajeel decise di spiegarsi < < Vedi, un nostro membro, un ragazzo della tua età, è un Dragon Slayer come te, è stato allevato da un drago di fuoco > >

Nei suoi viaggi, Gajeel non aveva mai incontrato un Dragon Slayer. Pensava di essere l'unico, malgrado il suo interesse per la notizia, la mento di Gajeel tornò a Levy.

< < Posso vederla ora? > > chiese.

< < Certo > > detto questo Makarov lo condusse davanti ad una porta e l'aprì.

All'interno Gajeel vide la sua amica. Levy era distesa sul letto. Aveva una strana maschera attaccata al viso. Guardandolo capì che c'era qualcosa di strano.

< < Levy! > > urlò il Dragon Slayer . Stava per rimuovere i fili da Levy quando la mano di Makarov lo fermò.

< < Ha bisogno di quel tubo per respirare, Gajeel > > spiegò < < Levy ha un polmone perforato. Se lo avessi saputo sarei stato molto più brutale con quei ragazzi > > disse aspramente il vecchio desideroso di dare a quegli uomini la dovuta lezione.
Il piccolo master guardò Gajeel. Il pugno stretto del ragazzo tremava di rabbia.

< < Ti lascio solo con lei > > disse e così uscì dalla stanza.

Gajeel appena si accertò che Makarov fosse uscito dalla stanza e si avvicinò al letto di Levy dove lei stava dormendo.
Vista da vicino le sue condizione sembravano molto peggio. Il ragazzo vide dei lividi viola sul suo viso simili alla sagoma di un pugno.
Gajeel notò le stesse fasciature sul bacino, lo stesso punto dove l'uomo l'aveva colpita.

Gajeel osservò nuovamente le cicatrici sul suo braccio. Per curiosità, le accarezzò. Provò un male cane. Ma, a parer suo, se lo meritava. Levy stava soffrendo, perché lui non era riuscito a proteggerla.

La prese per mano. Riusciva a malapena a sentire il suo calore.

< < Gajeel... > > una voce pari ad un sussurro. Avrebbe riconosciuto quella voce ovunque.
Alzò il capo per guardar il viso di Levy, sembrava lottare sia per aprire gli occhi sia per respirare.

< < Levy...! > > sussurrò < < Levy! Stai bene? > >

< < Fa male... > > rispose < < Mi fa male ovunque...  >

Gajeel sentì il senso di colpa pervaderlo. Si guardò le cicatrici ancora una volta, quelle maledette cicatrici...era debole, era così debole.

< < Come và? > > chiese Levy.

Gajeel rimase basito, nonostante le sue condizione lei era preoccupata per lui.

< < Sto bene > > gli rispose laconicamente.

< < No, non è vero > > rispose Levy < < Ti conosco da un po’, so quando menti... > >

< < Ho detto che sto bene! > > urlò.

< < Perché non mi dici la verità? > > chiese lei, tossendo.

< < Perché stai peggio di me! > > urlò < < Perché per colpa mia se stai male. Perché non sono riuscito a proteggerti. E’ tutta colpa mia! > >

il ragazzo sentì qualcosa sulle sue guancie. Si portò una mano al viso. Lacrime! Quelle erano lacrime.
< < Mi dispiace mi dispiace! > >

< < Dove ti sei fatto male? > > chiese Levy

Gajeel sospirò pesantemente e, sollevando il braccio le mostrò le cicatrici. Levy si lasciò sfuggire un gemito.

< < Fa male? > > chiese

< < Un po’ > > ammise.

Levy rimase in silenzio per qualche secondo < < Scusami > >.
Si era scusata, lei si era scusata.

Gajeel non si era mai sentito così in colpa in tuta la sua vita come in quel momento.
Gajeel rimase accanto a Levy, mentre dormiva.

Non si era mai sentito così debole in tutta la sua vita. Non poteva proteggerla e la cosa gli rodeva l'anima.

Guardò le sue cicatrici ancora una volta. Esse continuavano a ricordargli il suo fallimento.

< < Devo diventare più forte > > ringhiò Gajeel  < < Più forte, più forte di quei maghi, più forte del vecchio, più forte di Metallica. Devo diventare più forte in modo da proteggere Levy...così ché lei non dovrà mai più piangere. Diventerò più forte lo giuro! > >

Gajeel doveva diventare più forte in modo da proteggere Levy da ogni pericolo. Aveva bisogno di trovare Metallica e di costringerlo ad insegnarli tutto ciò che sapeva. In questo modo, Levy non avrebbe più sofferto.

Ma non c'era garanzia che, durante il viaggio, Levy non venisse nuovamente attaccata.
Doveva trovare un posto nel quale lei sarebbe stata al sicuro.
Gajeel Redfox giunse ad una difficile conclusione, avrebbe lasciato Levy lì. L'idea lo faceva soffrire, ma era l'unico modo.

Sarebbe diventato più forte e poi sarebbe tornato a prenderla.
Questo era ciò che aveva giurato.

Gajeel prese la mano di Levy e la strinse < < Giuro che non ti lascerò soffrire di nuovo! > > disse.

Il Dragon Slayer fece un profondo respiro e uscì dalla stanza, con la determinazione negli occhi.
Il ragazzo si incamminò fuori dalle porte di Fairy Tail, quando una mano gli si posò sulle spalle.
Gajeel si voltò e vide Makarov con uno sguardo duro negli occhi.

< < Hai davvero intenzione di lasciarci, Gajeel? > > chiese al ragazzo.

< < Devo diventare più forte, in modo da non far più soffrire Levy. > > rispose lui.

< < Tu e Levy potete unirvi a Fairy Tail > > disse Makarov < < Ci sono molti magi che posso aiutarti a diventare forte. > >

Gajeel scosse la testa < < Devo trovare Metallica > > disse al vecchio < < E' l'unico che possa farmi diventare più forte > >

< < Capisco > > disse Makarov < < E Levy? > >

Una lacrima solitaria bagnò la guancia di Gajeel < < Non può venire. > > piagnucolò.
< < Non potrei proteggerla con la mai attuale forza! > >

< < Sarà triste quando gli diremo che te ne sei andato. > > disse il vecchio.

Gajeel non aveva bisogno di sentirselo dire, lo sapeva, lo sapeva benissimo.

< < Di a Levy che un giorno il suo drago di ferro tornerà da lei. > > disse < < E quando lo farò, non lascerò più che venga ferita! > >

Makarov guardò gli occhi di Gajeel, essi brillavano di determinazione.

< < Ho capito, sembra proprio che io non possa dissuaderti dal cambiare idea. > >
Detto questo il vecchio schioccò le dite e fece apparire un timbro.

Lo prese e lo mise sul braccio di Gajeel, lasciandogli il segno di Fairy Tail sulla spalla.

< < Questo è il timbro di Fairy Tail. > > spiegò il vecchio < < Da questo momento in poi, sei uno di noi, quando sarai abbastanza forte esso ti condurrà di nuovo da noi e dalla tua amica. E non temere, proteggeremo Levy fino al tuo ritorno. > >

Gajeel si inchinò < >

Con un ultimo sguardo alla gilda, con un ultimo sguardo a Levy, si avviò verso l'ignoto.
Fu doloroso, lasciare indietro la sua compagna fu molto doloroso. Ma doveva farlo.
Il giovane Dragon Slayer si voltò, lo sguardo lontano, sapendo che un giorno sarebbe tornato.
E quando lo avrebbe fatto, avrebbe sempre protetto Levy.

 


< < E questa è la storia del mio amico, Gajeel Redfox. > > disse Levy rivolta al suo pubblico, Lucy Heratfilia e Juvia Lockser.
< < E' così.....non ci sono parole per descriverla > > disse Lucy, scoppiando in lacrime.

< < E' stata una storia bellissima. > > disse Juvia tirando su col naso.
Levy rispose con un sorriso triste.

Sono passati 10 anni dalla partenza di Gajeel. Levy è cresciuta ed è diventata un ottimo mago di Solid Scriper, candidata perfino a diventare mago di classe S.

Dal suo ingresso in Fairy Tail la sua magia è diventata più forte, in origine voleva ricongiungersi a Gajeel per aiutarlo nella ricerca di Metallica, ma con il tempo se è affezionata alla gilda e hai suoi stravaganti membri.

Così il suo obbiettivo cambiò, avrebbe aspettato il ritorno di Gajeel e avrebbe vissuto una felice vita insieme a lui.

Levy è anche cambiata fisicamente, è diventata più alta, anche se non di molto e il suo corpo è diventato quello di una donna.
Non possiede seni enormi, ma il suoi fianchi sono ben apprezzati dagli uomini, anche se ha conservato quell’atteggiamento tipico da ragazzina.
Era stata anche sulla gazzetta del mago, ma si era rifiutata di fare foto appariscenti, nonostante le richiese in proposito non mancassero.

< < Allora, cosa è successo dopo?? > > chiese Lucy.
< < Beh, ho pianto per giorni. > > disse con un sorriso triste < < Credevo che mi avesse abbandonata, ma crescendo, capii che lo aveva fatto per il mio bene, mi ci vollero 3 mesi per guarire e 1 anno per riprendermi del tutto. Poi ho iniziato a sviluppare la mia magia perché volevo rincontrarlo, ma non ho più né visto né sentito Gajeel...  ma sono sicura che un giorno lo rivedrò!> >

Lucy e Juvia si guardarono per un po’. Non avevano mai immaginato che Levy avesse avuto un passato del genere, e che avesse sofferto così tanto.

Poi sui loro volti spuntarono dei sorrisi inquietanti.

< < Allora ti piace?? > > chiesero le due all'unisolo.

< < Certo che mi piace > > disse Levy < < E' il mio più vecchio amico! > >
< < Ma ti piace "piace"? > > disse Lucy, alzando il sopra ciglio.
Levy divenne rossa come un pomodoro.

< < Levy-san è arrossita! > > disse allegra Juvia < < Lucy-san e Juvia ci hanno preso! > >

< < NO! > > rispose quella un po’ troppo in fretta < < E' solo un amico, solo un amico! > >

< < Allora perché non hai ancora un fidanzato? > > chiese Lucy con voce gentile
< < Ogni settimana c'è qualcuno che te lo chiede! > >

Levy arrossì di più < < Semplicemente non sono interessata a loro! > > strillò.

< < Questo solo perché hai deciso che nel tuo cuore c'è posto solo per il tuo amico Gajeel > > Lucy lanciò uno sguardo di intesa a Levy.

< < Lu-chan! Juvia-san! smettetela di perdermi in giro! > > piagnucolò la blu simpaticamente.

< < Solo perché voi due avete dei fidanzati non vuol dire che lo voglio anche io! > >

esse lanciarono uno sguardo hai due fortunati ragazzi, che erano riusciti a rubare il loro cuore.
Ciò ciò Juvia e Lucy non sapevano (e mai avrebbero saputo) era che, se le loro vite erano cambiate, era solo merito di Gajeel, che aveva scelto di andare a Raguna anzi che a Endymion.

In quel mondo, master Jose, di Phantom Lord, non reclutò mai Juvia in quanto non aveva nemmeno una gilda.
Visto che Phantom Lord nella "seconda vita" aveva attirato molti membri solo grazie a Gajeel, e visto che quanto non si era unito alla gilda, essa era andata in frantumi.

E dal momento che Juvia non si unì mai ad una gilda, cadde in depressione, rischiando quasi di annegare un città...Gray era stato mandato per risolvere il problema e lì i due si erano incontrati.
Juvia dopo essersi unita a Fairy Tail iniziò a frequentare Gray.


Lucy, d'altra parte, ha incontrato Natsu come noi già sappiamo, e sue padre ha comunque reclutato una gilda per riprendersela, ma visto che Phantom Lord non era più "disponibile" e nessuna normale gilda avrebbe sfidato Fairy Tail, dovette ingaggiare una gilda oscura, Grandel Artiglio, ma anche essa dopo alcuni feriti, tra qui Lucy stessa, venne annientata.

Dopo la vicenda Lucy era tormentata dal senso di colpa, ma Natsu le aveva spiegato lo spirito di Fairy Tail, sollevandola dal sue inutile esame di coscienza.
La ragazza era così felice che gli si buttò addosso e i due si baciarono accidentalmente, ma ciò che era un bacio accidentale si trasformò in un bacio appassionante e i due si misero insieme poco dopo.

 

Proprio mentre Levy stava cercando di fare smettere le sue amiche di prenderla in giro, le porte della gilda si aprirono ed entrarono Erza, Gray e Natsu portandosi appresso un pezzo di ghiaccio che, stranamente, lancia bestemmie.

< < Lasciatemi, bastardi! > > gridò.

Levy lo guardò da vicino, aveva dei lunghi capelli neri e dei piercing sul volto. Egli continuò a imprecare finché i suoi occhi non si posarono su Levy.

Era strano, pensò Levy. L'uomo aveva gli occhi rossi. Quegli occhi...

Sapeva che il rosso era un colore molto raro. In realtà, l'unica persona che aveva visto con gli occhi rossi era....

No, impossibile.

< < E' al piano di sopra il master? > > chiese Erza < < Devo chiedergli perché questo tizio indossa il nostro simbolo. > >

< < Vaffanculo, cagna! > > ruggì l'uomo < < Fatemi uscire di qui! > >

< < Natsu, Gray portatelo nell'ufficio del master > > Erza comandò.

I due maghi sollevarono l'uomo i ghiaccio su per le scale e lo lasciarono nell'ufficio del vecchio.
Per poi scendere al piano di sotto per stare insieme alle loro ragazze.

Natsu baciò Lucy sulla guancia, mentre Gray avvolse il braccio intorno alla vita di Juvia.

< < Chi era? > > chiese Lucy.

Natsu si strinse nelle spalle < >
ha spiegato

< < Quando lo abbiamo trovato ci ha attaccati. > >

< < Perché portava il simbolo di Fairy Tail? > > chiese Juvia

< < Non lo so..ma era come se si volesse far catturare. > > mentre Gray, Lucy, Natsu e Juvia parlavano Levy era immersa nei suoi pensieri.

La vista di quell'uomo fece vacillare qualcosa in lei.
Non riusciva a spiegare il perché, anche se.....

< < Levy! > > la ragazza alzò la testa e vide Erza sulle scale che la aspettava  < < il master vuole vederti! > > e così Levy titubante salì le scale ed entrò nell'ufficio.

Makarov era in piedi poco dopo l'entrata, che la aspettava.

< < Master voleva vedermi? > > chiese lei confusa.

< < Non io, ma questo giovane. > > fece il vecchio indicando.


Levy vide l'uomo che oramai era fuori dal blocco di ghiaccio.
La stava guardando attentamente, come a volerla studiare. Lei gli rivolse lo stesso sguardo.
L'uomo era più alto di lei e molto muscoloso. Notò che aveva piercing ovunque, e non solo sul viso, anche sulle braccia e sulle orecchie.

La maga del Solid Scrip doveva ammettere che era davvero un bel ragazzo.

Qualcosa dentro di lei stava cercando di dargli un nome. Levy avrebbe giurato di conoscerlo.
Ma ciò che attirò la sua attenzione furono le cicatrici sul suo braccio.

Senza pensare, Levy si avvicinò all'uomo e afferrò il braccio, accarezzò le cicatrici, tracciando il contorno delle macchie.

Le sembravano familiari. In realtà, lei conosceva solo una persona con quelle cicatrici.
Alzò lo sguardo sul moro, incontrando gli occhi rossi e penetranti di lui.

< < Gajeel? > > disse come se non credesse a ciò che aveva davanti.

< < Levy > > rispose lui con lo steso tono.

Levy avvolse immediatamente le braccia intorno a lui. Era lui. Era tornato. Non poté trattenere le lacrime che si andarono a infrangere sulla camicia di lui.
Era tornato.

< < Levy > > disse lui avvolgendola con le sue braccia < < Mi dispiace, mi dispiace di averti lasciato. > >

Levy scosse la testa nel petto dell'uomo < < Ho sempre sputo che saresti tornato > > piangeva lacrime di gioia e tristezza < < Anche se è passato molto tempo, ho sempre saputo, ho sempre creduto! > >

< < Mi dispiace di non averti portato con me > > si scusò lui < < Mi dispiace se non ho potuto proteggerti quel giorno, mi dispiace che tu ti sia ferita. Io....scusami > >

< < Lo so > > disse Levy < < So ch hai dovuto cerare Metallica, so che ti averi rallentato > >

Gajeel scosse la testa < < Non è così. > > sussurrò < < Quel giorno mi sentivo debole, non ero riuscito a proteggerti e non volevo metterti in pericolo, così ti ho lasciata qui, così saresti stata la sicuro. > >

Levy alzò lo sguardo per vedere la faccia di Gajeel, lui la stava fissando < < Sei tornato? Hai intenzione di rimanere? > >

< < Già, ora sono abbastanza forte per prendermi cura di te. > > disse Gajeel.


Levy sorrise < < Sono abbastanza forte per prendermi cura di me stessa ora. > > disse < < Ma sono contenta che tu sia tornato! Ti farò vedere di cosa sono capace! > > disse lei.

< < Vedremo.... > >  disse lui strofinandosi il naso. Il commento fece gonfiare le guancie della blu, infastidita.

< < Ma prima ho fame. Se non ti dispiace vorrei la tua magnifica zuppa. > >
Gli occhi di Levy si spalancarono come non mai.
< < Te sei ricordato! > > sussurrò lei sorridendo.

< < Certo > > ridacchiò < < Ora dammi da mangiare! > >

Levy fece un piccolo sorriso. Anche se era cresciuto era ancora il ragazzino di una volta.
Quanto a Gajeel, non riusciva credere quanto Levy fosse cresciuta.

Quando era un ragazzino, lei aveva il potere di farlo sentire strano senza un perché, sia con un sorriso che con un tocco o anche con il semplice sguardo.

E anche dopo dieci anni, aveva ancora questo incredibile dono, anzi in realtà era ancora più forte di all'ora.

A giudicare dalla faccia di Levy mentre gli stringeva le mani, anche per lei doveva essere così.
Levy portò Gajeel fuori dall'ufficio del Master e oltre la folla di compagni di gilda scioccati, e felice lo portò a casa sua.

Avevano un sacco di tempo da recuperare, quasi 10 anni, il tutto davanti ad un piatto di minestra.

Mentre tutto ciò avveniva Gajeel non poté fare a meno di guardare le sue cicatrici, quelle cicatrici che gli ricordavano Levy, ad un tratto un pensiero gli attraversò la mente.

Hey Levy. Lo sapevi?
Quando era un ragazzino, ho odiato queste mie cicatrici. Mi ricordavano il tempo in qui non ero riuscito a proteggerti.
Crescendo, queste cicatrici mi ricordarono che dovevo diventare più forte così che tu non avresti mai più dovuto piangere.
Ma ora, che guardo queste cicatrici e guardo te, non posso fare a meno di pensare che queste siano simbolo di orgoglio e onore.
E’ grazie a queste cicatrici se sei diventata la donna che sei ora.
Sono qui con te oggi, Levy, e ci sarò per sempre.
Ora sono più forte e ti proteggerò sempre....

Fine.




 

  
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