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Autore: Yulin Fantasy    09/06/2015    2 recensioni
{La storia si basa sulla storia "Chiuso nell'incubo" di Di Gregorio e Di Vincenzo, nel secondo Maxi Old Boy}
Ma… come potevo averla, la mia pistola?
Era… era finita nel fiume…
Tutto, in quel momento, tornò, facendo ancora più male: qualcuno me l’aveva tirata.
E quel qualcuno mi aveva chiamato capo.
No, non era possibile… lui, Groucho… lui…
Sentì ancora una volta le lacrime tornare, ma non volevo più piangere.
Alzai di un po’ lo sguardo.
- … Groucho?-
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dylan Dog
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando fui liberato dall’oscurità e vidi di nuovo il mio studio, mi girai di scatto e chiusi velocemente il cassetto.
- Mi sono scocciato delle tue chiacchiere!-
Esclamai, mentre lo chiudevo.
Poi, mi misi seduto a terra, appoggiato con le spalle ai cassetti della mia scrivania.
Tutto mi pareva confuso, come se avessi appone sognato: il mostro, la mia indagine, il trasferimento di Bloch… e… e la morte di…
La mia mente non riusciva nemmeno ad elaborare una frase del genere.
Rimasi per un po’ con lo sguardo vacuo, cercando di concentrarmi, provando a pensare a quello che era appena accaduto.
Mi sentivo la testa girare, mi faceva male.
Quel mostro mi stava per uccidere… ma cos’è che l’ha fermato?
Ah, è vero… sono stato io a fermarlo, sparandogli con la mia pistola.
Ma… come potevo averla, la mia pistola?
Era… era finita nel fiume…
Tutto, in quel momento, tornò, facendo ancora più male: qualcuno me l’aveva tirata.
E quel qualcuno mi aveva chiamato capo.
No, non era possibile… lui, Groucho… lui…
Sentì ancora una volta le lacrime tornare, ma non volevo più piangere.
Alzai di un po’ lo sguardo.
- … Groucho?-
Lo chiamai. Faceva male, dover dire il suo nome.
Ma era stato lui a tirarmi la pistola, di questo ne ero certo.
Avrei riconosciuto la sua voce tra mille.
Mi alzai, tenendomi alla scrivania.
- Groucho?-
Provai di nuovo.
Non riuscivo a capacitarsi che tutto quello sia stato solo un sogno.
La speranza di poter trovare Groucho era vana, eppure non volevo arrendermi.
Percorsi il corridoio pieno di macerie, privo di quelli che una volta erano le statue degli incubi che avrei dovuto combattere.
- Groucho!-
Era tutto inutile, lo sapevo.
Arrivai alla porta di casa e l’aprì, di scatto.
La strada era deserta.
Caddi in ginocchio, con lo sguardo a terra.
Le lacrime cominciarono a cadere in quel momento.
Non sono un eroe e non riesco a combattere da solo.
Ecco perché avevo bisogno di qualcuno che stette sempre al mio fianco.
Ma ora… ora mi era ritrovato solo. E tutto quello non era un sogno.
- … Groucho…-
Era stato lui, a salvarmi da quel mostro, come sempre?
Groucho, il mio assistente, migliore amico e rompiscatole personale…
Non sai quanto mi dispiace, non averti potuto proteggere, quel giorno…
Rimasi davanti alla porta, piangendo.
Io non voglio rimanere da solo…
Perché te ne sei andato proprio tu, Groucho?
Perché mi hai salvato?
Io non voglio restare senza il mio migliore amico, con la consapevolezza di non averlo potuto salvare, fa troppo male, tutto questo… troppo male.
Sento una ferita dentro di me, una ferita che ho cercato di dimenticare di avere.
La ferita per il tuo addio.
Io… se devo vivere così, preferisco starti accanto, ovunque tu ti trovi…
E ora, cosa farò?
Dove troverò la forza per andare avanti, se tu non ci sei più?
Mi alzo, rimanendo però con lo sguardo basso.
Io voglio rivederti e nulla più.
Richiusi la porta, appoggiandoci la fronte.
Groucho… perché proprio tu… te ne sei andato via da me?
Ora capisco che quel mio doppio è solo la mia parte oscura.
Mi ha avvertito, in un certo senso, e io non gli ho dato ascolto.
“Non tutto è eterno…”
A quanto pare, nemmeno noi due, amico mio…







 

ANGOLO AUTRICE
Certo che inauguro l’estate con una storia davvero molto allegra!
Come vedete, ho smesso momentaneamente di scrivere sul numero 333.
La storia “Chiuso nell’incubo”, contenuta nel secondo Maxi Old Boy, è una delle mie preferite. Adoro il legame di Dylan e Groucho e questa storia non poteva non piacermi!
Quindi ho cominciato a scrivere storie su quella storia.
E ho iniziato dalla fine.
Questa è un po’ incasinata, lo so, ma tutto è nato dall’ultima vignetta di pagine 96, quando Dylan alza lo sguardo e dice il nome del suo assistente. (Chi ha letto la storia, capirà)
Vabbe, spero che questa storia vi sia piaciuta!
Sayõnara,
Yulin Dyana Fantasy

   
 
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