09/06/2015
7 recensioniLaughing Jack - Lovely memories
Il cielo era limpido a Londra e il sole accennava ad adagiarsi sotto la morbida coperta di colline per lasciare il posto alla Luna; con i suoi raggi donava arancione al cielo e rosa alle nuvole, colorava un'altra porzione di firmamento di azzurro tenue; aiutato dalle tenebre che incominciavano a prendere possesso della volta celeste a loro spettata.
Uno spettacolo giornaliero, ma unico nella sua magnificenza. Nessuno osava perderselo.
Tuttavia c'era un bambino che doveva perderselo per forza.
Il suo nome era Isaac Lee Grossman. Era un bambino povero, maltrattato da entrambi i genitori i quali non desideravano altro che sbarazzarsi di lui. Non poteva andare a scuola, era sempre chiuso nella sua camera buia e non aveva amici.
Ma dire che non aveva amici era sbagliato, perché Isaac in realtà un amico ce l'aveva.
Era lì, proprio accanto a lui. Ovviamente chi fosse entrato nella sua camera avrebbe visto una stanza disordinata e malridotta, e sopra un letto sporco un bambino che piangeva e stringeva a se' una scatola colorata. Ecco: l'amico di Isaac era proprio lì dentro. Chiunque avrebbe pensato che fosse un pupazzo ma in realtà era una persona in carne ed ossa.
<< Grazie per essere sempre accanto a me, Jack, sei l'unica persona che riesce a rallegrare la mia orribile vita .>>
Sussurrò il piccolo, per poi aprire la scatola. Da questa uscì del fumo che lasciò posto ad una figura piuttosto singolare: Un pagliaccio dai vestiti colorati, i capelli rossi e gli occhi azzurri. Aveva uno sguardo dolce e un sorriso sulle labbra, accarezzava la testa del bambino con fare materno. Il suo nome era Laughing Jack.
<< Di nulla Isaac. Io sono nato per essere tuo amico, no? >>
Subito l'altro sorrise raggiante e per un attimo dimenticò la brutta sgridata ricevuta dalla madre quella mattina.
<< I miei genitori saranno fuori tutta la serata; mamma a fare compere e papà al pub. Io sarò solo. Appena se ne vanno giochiamo insieme? Per fortuna non ho nulla da fare! >>
Chiese Isaac ridendo, sapendo già la risposta dell'amico.
<< Certamente! >>
Rispose lui battendo le mani, dopodiché ritornò nella sua scatola per aspettare.
Quando la madre e il padre del piccolo furono fuori quest'ultimo prese la scatola dei giocattoli e li rovesciò sul pavimento. Poi fece uscire Laughing Jack e gli saltò addosso.
<< Abbiamo tutta la sera! >>
Gridò in mezzo alle risate e prese le mani dell'amico per trascinarlo in un girotondo. Poi con un gesto della mano Jack fece alzare le braccia ai soldatini di legno del bambino, come se stessero esultando. Ad un certo punto gli venne un'idea e guardò il letto di Isaac.
<< C'è qualcosa che non va? >>
Domandò quest'ultimo. L'altro gli rispose bisbigliando e ghignando leggermente.
<< C'è un mostro sotto il letto. >>
Qualcosa si mosse proprio lì facendo sobbalzare il bambino che scese di corsa le scale precipitandosi in cucina. Prese una padella, due scolapasta, due mestoli, un coperchio e due tovaglie. Salì le scale con la stessa foga e diede a Jack la padella e un mestolo, per poi mettergli in testa uno scolapasta e fargli indossare una tovaglia come se fosse un mantello. Poi sistemò il proprio "abbigliamento" e disse:
<< Adesso che abbiamo le nostre armature e le armi nulla potrà impedirci di sconfiggere il mostro! Avanti soldati, all'attacco! >>
Così puntò il suo mestolo contro il letto, per poi incitare Laughing Jack a far camminare i soldatini verso esso. Sembrava un vero comandante dell'esercito.
L'amico lo assecondò. Fece muovere i giocattoli e avanzò lentamente verso il letto. Dopo un urlo di battaglia colpì il materasso con la padella, per poi infilare il mestolo sotto il letto. Quando lo ritirò vide che il drago di pezza di Isaac lo stava mordendo. Capendo il gioco il bambino scoppiò a ridere.
<< Jack! >>
Lo richiamò facendolo ridere, il pupazzo lasciò la presa e cadde a terra afflosciandosi, nuovamente privo di vita. Laughing Jack allora tirò fuori da una tasca un lecca lecca e lo porse all'amico, il quale lo afferrò e se lo mise in bocca all'istante.
<< Mi avete beccato, signor comandante! >>
Isaac d'altro canto era felicissimo. Felice di avere un amico così speciale, felice di poter assaporare qualcosa di così buono, altro che la solita sbobba che mangiava a cena. Lo finì in pochi minuti sotto lo sguardo compiaciuto del pagliaccio, questo tirò fuori una fisarmonica colorata per poi incominciare a suonarla. Le note che ne uscivano erano perfette e formavano una bellissima melodia che faceva venire in mente il mare. Isaac chiuse gli occhi e si abbandonò sul letto, nella più totale tranquillità.
Ad un certo punto Jack smise di suonare ed avanzò verso il bambino cercando di non fare rumore. Quando fu abbastanza vicino gridò :
<< Adesso ti mangio! >>
E prese a solleticargli la pancia facendolo sobbalzare dallo spavento. Isaac scoppiò a ridere, mentre cercava di bloccare l'amico che rideva a sua volta.
Dopo qualche minuto il clown smise e si buttò sul letto di schiena, sotto lo sguardo truce di Isaac. Sguardo truce almeno in teoria, perché il volto del piccolo esprimeva puro divertimento.
Qualcuno però assisteva alla scena da fuori. Un gatto che stava lì già da un paio d'ore. Fissava il bambino e Laughing Jack, quest'ultimo in particolar modo. Aveva dei brutti presentimenti...
...che purtroppo erano fondati.
Dragony's corner
Oggi siamo in tema di fluff, a quanto sembra!
Sì, se lo state pensando sì, io sono talmente sfrontata da fare una storia su Laughing Jack che trasuda miele e zucchero da tutti pori.
Ma Jackie è degno di essere puccio per una volta u_u
Spero che questa "cosa" non vi abbia urtato troppo la sensibilità.
Un bacione!