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Autore: hely_e_Scripsi    10/06/2015    0 recensioni
Da qualche parte nel mondo sorgono Sant'Apollinare di Giufifi, Mardonandia, Polinomi, Trapani ed Elegia, più qualche usignolo. O forse no.
hely_e_Scripsi presentano... *rullo di tamburi* le cronache di quegli ameni lochi e di quelle povere anime che vi abitano. E cioè...
Sconnesse Storie & CO, la vostra dose giornaliera raccomandata di Nonsense e risate stesi per terra.
Le nuove Storie saranno comunque pubblicate singolarmente per poter dare loro più visibilità.
Nota: i primi due capitoli, cioè le prime due Storie Sconnesse, sono state copiate-incollate dai nostri rispettivi account. Gli altri testi invece sono sempre reperibili sul questo account, oltre che in questa raccolta.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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LA
SCONNESSA
STORIA
DI
MIO
NONNO
LASER


Buongiorno, fratelli del sole! Vi narrerò una storia  che mi è stata raccontata da mio nonno, che si chiamava Laser…
Barillio e Ullallò, grandi amici, avevano una casetta piccolina in Canada e tutte le ragazze che passavano di là dicevano “Che bella la casetta in Canada!”
Ma, un brutto giorno, la casetta bruciò. Il suo funerale si celebrò due giorni dopo a Sant’Apollinare di Giufifi che non era mai esistito ma vabbè. Un avvocato che abitava lì vicino e che aveva assistito al funerale un giorno si svegliò con la luna storta e decise di fare causa per diffamazione, ma nel processo si confuse e vinse l’avvocato della parte avversaria, che era un tipo brutto, piccolo e nero che giocava a poker senza mai vincere.
Due giorni dopo il processo, nel paese vicino, Ambarabacciccicoccò, tre civette che abitavano sul comò di una casa vecchia di mille anni che non sapevano cosa fare telefonarono alla figlia del dottore con la scusa di un consulto e si unirono tutti e quattro nella scintilla della vita. Durante l’atto, però, il preservativo si bucò e dopo nove mesi il dottore fu nonno. Non appena seppe la storia, arrabbiatissimo, uccise la figlia a randellate e si fece un altro processo con lo stesso avvocato della casetta in Canada, che si ri-confuse e perse di nuovo la causa, così lui e il neo-nonno andarono in birreria a ubriacarsi. Scoppiò una rissa tra gli ubriachi, ciò fu causa di un altro processo, stavolta con un altro avvocato meno scemo di quello di prima, che sparò a tutti: come in quel video che gira su youtube, urlò “tu, tu, tu!” e premette il grilletto del mitra. 
Dopodiché uscì di corsa dal tribunale, azionò il jetpack che teneva sotto la camicia, lanciò una granata sull’edificio, ma la bomba si inceppò e gli esplose in faccia. Diventato un mostro, spese diciotto mila milioni di euro per un intervento di chirurgia plastica eseguito dal più abile chirurgo che esisteva sulla faccia della terra. Ma ovviamente, il chirurgo sbagliò operazione: fece diventare le labbra dell’avvocato più grandi della sua faccia, così l’avvocato si ritirò a vivere in uno stagno come rana.
Un giorno arrivò una principessa in cerca di uno sposo e, conoscendo la favola, baciò la rana avvocato. Lui si ritrasformò in umano, la sposò ed ebbero un figlio, ma la principessa era la reincarnazione della figlia del dottore di Ambarabaciccicoccò. Il padre stavolta uccise direttamente l’avvocato, in modo che non potesse più perdere cause, con le relative conseguenze. L’avvocato si ritrovò nell’inferno degli avvocati, dove i criminali che erano stati mandati in prigione da loro mentre erano in vita si vendicavano, prendendoli a randellate e cantando “Il pulcino Pio”.
Intanto Barillio e Ullallò, nei loro viaggi per il mondo, incontrarono le loro anime gemelle: due avvocatesse, Barillia e Ullallà. Immantinente i cuori di tutti e quattro vennero presi d’amore e dopo un paio d'ore di fidanzamento si sposarono. Purtroppo i genitori delle ragazze non erano d’accordo, così le due coppie dovettero scappare in un paese molto lontano, chiamato Quel Paese.
Ma lì viveva mio nonno Laser, che per sbaglio bruciò Quel Paese e relativi abitanti. Per evitare problemi con gli avvocati scappò in Norvegia, dove la vita è bella, e continuò la sua vita, sposandosi, avendo dei figli i quali generarono me, e ora vado a bermi un caffè.

 

The end

   
 
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