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Autore: Majomi    11/06/2015    1 recensioni
Bobby era in macchina, stava guidando da ore nel suo vecchio furgone malandato.
Sam e Dean lo aveva chiamato perché avevano bisogno di aiuto , c'erano da eliminare un bel gruppo di vampiri.
Erano le 2:45 e il vecchio cacciatore si era fermato solo a mezzanotte per prendere un caffè ad una stazione di servizio: un incidente stradale non era gradito.

[Crobby | Mini-long | What if?]
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Bobby arrivò a destinazione verso le sei del mattino, Crowley non era più ricomparso e aveva potuto guidare in pace per il resto del viaggio.
Chissà che fine ha fatto quello stupido figlio di puttana  pensò mentre parcheggiava nel motel dove alloggiavano Sam e Dean.
Stanza 56, bussò e gli aprì Sam:
“Ciao Bobby”
“Ciao Sam, dove quello stupido di tuo fratello?”
“E’ andato a bere qualcosa.”
“Bene, comunque… Parlami del caso.”
“Allora… - Sam prese una pila di fogli e li appoggiò sul tavolo per mostrarli a Bobby – Tredici ragazze scomparse e dodici ragazzi, tra i diciotto e vent’anni, sono stati tutti allo stesso locale prima di sparire. Si chiama Highligheters, probabilmente sono stati rapiti. ”
“Testimoni?”
“Una ragazza.”
“Dovremmo andarle a fare visita.”
“FBI?”
“FBI.”
 
 
Dean tornò dalla sua serata, soddisfatto della bevuta. Bobby e Sam erano già vestiti come agenti, pronti ad andare ad interrogare la testimone:
“Forza ragazzo, dobbiamo andare!” esclamo il vecchio cacciatore.
Anche Dean indossò l’abito da agente FBI e poterono partire.
“Come si chiama la ragazza?” chiese Bobby mentre viaggiavano nell’Impala
“Sandy Curren.” rispose Sam.
“Anni?”
“Diciassette. ” replicò questa volta Dean, guidando.
“Troppo giovane per lo standard…vedremo cosa ha da dirci.” Disse Sam mentre parcheggiavano davanti alla casa della testimone.
Scesero dall’auto, con giacca, cravatta e distintivi falsi era impossibile non scambiarli per agenti veri.
 
Sam suonò il campanello e quando Sandy, una bellissima ragazza bionda e con gli occhi verdi, aprì, Sam sfoggiò la sua espressione da io ti capisco e sono tuo amico migliore: “Salve, lei è la signorina Curren?”
“Sì sono io.”
“FBI – disse Sam, mentre tutti e tre mostravano il distintivo – vorremmo farle qualche domanda su ciò che ha visto al locale Highlighters, possiamo entrare?”
“Certo… Accomodatevi…”
Sandy fece strada ai tre agenti in casa sua, fino ad arrivare al salotto, dove si accomodarono tutti su dei divani verde mela.
“Cosa ha visto lei quella sera?” chiese Sam, ancora con le sopracciglia basse e gli occhio profondi, in un’espressione di eterna comprensione.
“Tanto non mi credereste, gli altri poliziotti non lo hanno fatto.”
“Ci metta alla prova.” Quante volte Dean aveva detto così, le persone non potevano immaginare quello che i due fratelli e quella specie di ubriacone padre adottivo avevano visto.
La ragazza non sembrava molto convinta, ma ormai la consideravano già una pazza sconvolta dallo shock, tanto valeva essere coerenti: “Stavo uscendo dal locale, per tornare a casa, quando, sul retro del locale, ho visto un ragazzo che bloccava una ragazza contro ad un muro, lei piangeva avrà avuto diciotto o diciannove anni…”
“Poi cosa è accaduto?” la incitò Bobby con il suo tono più gentile.
“Poi lui si è… Si è tagliato un braccio e ha… Sparso il suo sangue sulla bocca della ragazza.” Sandy si chiuse in singhiozzi, doveva essere terrorizzata da ciò che aveva visto e ne aveva tutti i motivi.
Provarono a chiederle altre informazioni, ma si rifiutava di parlare, continuava solo a piangere, scuotendo la testa, quindi andarono via. Appena chiusero la porta Bobby diede voce ai pensieri di tutti: “Vampiri?”
“E un bel gruppo.” Esclamò Dean salendo sull’amata Impala.
 
Tornarono al motel, senza nessuna idea per trovare il loro covo e poi anche se sapessero dove si trova? Entrare lì con un’ascia sarebbe una missione suicida, chissà quanti erano, non sarebbero riusciti a ucciderli tutti in tre.
Se ci fosse quello stupido demone qui li troverebbe e li disintegrerebbe in un secondo! pensò Bobby.
“Mi stavi pensando, darling?”
“Crowley cosa ci fai qui?” disse Dean, irritato dalla presenza del Re degli Inferi.
“Ho sentito la muta richiesta del vostro caro amico, non è così Robert?” esclamò il demone con le mani nelle tasche e il suo sorriso più sornione, sporgendosi verso Bobby per vederlo meglio. Intanto lui si sarebbe seppellito, ma perché lo aveva pensato?, certo non voleva il suo aiuto, o forse sì?
“Certo, la mia preghiera che tu ti disintegrassi!”
“Non fare così, dolcezza, hai bisogno di me, tutti voi avete bisogno del mio aiuto, per sconfiggere quei succhiasangue.” Ora era decisamente compiaciuto e Dean irritato: “E, sentiamo, perché vorresti aiutarci?”
“Perché oggi mi sento buono, darling, e poi devo un favore a Robert.” Occhiolino, sorriso malizioso.
“Di cosa sta parlando Bobby, tu gli hai fatto un favore?” Dean ora era decisamente stupito, perché c’era tutta questa intesa fra quei due?!
“Non idea di cosa stia parlando! Pensi che mi metta in combutta con i demoni?! Idiota!” Ma di cosa sta parlando Crowley, sarà forse per l’altra notte? Pensava nel frattempo. Crowley, quasi a udire i suoi pensieri annuì lentamente, con aria maliziosa.
“Non importa cosa sia successo – intervenne Sam, frapponendosi fra i tre – se Crowley vuole aiutarci, senza inganni, meglio, sarà più facile.”
“Sam, posso parlarti un secondo?”
“Ma sei impazzito?! – disse Dean prendendo da parte Sam – io non mi fdo di quel figlio di puttana! – guardarono entrambi il cacciatore e Re dell’Inferno, che si lanciavano sguardi pieni di sottintesi – E mi sembra che quei due si conoscano un po’ troppo bene!”
“Neanche a me piace Crowley, ma se vogliamo far fuori quei vampiri è l’opzione migliore.”
“Bene, sta notte attaccheremo quei vampiri, ora, vogliate scusarmi, ma ho degli affari da concludere, ci vediamo stasera.” Crowley scomparve, lasciando Bobby solo con i Winchester e con un sacco di cose da spiegare: “Io vado a letto, svegliatemi sta sera e nel frattempo non fate cazzate!”
 
 
   
 
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