«Sei tremendo.»
«No, no shh.» Il ballerino lo zittisce premendogli un dito sulla bocca.
«Prima di dare giudizi dammi la mano.»
Gli offre il palmo e aspetta che il più grande ci posi sopra il suo. Minho lo guarda strano, gli occhi sono due fessure, le sopracciglia quasi unite, poi si affida a lui. Taemin l'afferra, si appoggia quella mano perfetta sulla coscia sinistra, ce la fa strusciare contro muovendola su e giù.
Minho la sente.
Inizialmente è solo un leggero spessore sotto la tuta felpata, una strisciolina sottile che gli circonda la coscia. Poi il rigonfiamento prende una forma ben precisa; la cinta.
La stramaledetta cinta.
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Quando Minho proprio non capisce l'utilità di avere una cintura avvolta sulla coscia.