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Autore: hely_e_Scripsi    12/06/2015    1 recensioni
Un misterioso gruppo di ladri amanti del poker adocchiano un nuovo bottino. Un tesoro, non è, una borsa, non è... ma allora cos'è?
... E' un Castello! Ma non un castello qualunque... lui è Il Castello!
Riusciranno i nostri ladri ha ottenere il loro bottino? Lo scoprirete nella prossima punt- no.
Lo scoprirete ascoltando la traccia musicale succ- no.
Oh allora! Se mi fate il tifo ce la faccio.
Lo scoprirete leggendo il testo! Si!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Castelli di ladri dei storia sconnessa la

 

“Guarda che forme... e quei balconi dove li mettiamo? Ha degli spigoli magnifici...”
“Ma... quello è un castello”
“Sì.”
“Comincio a nutrire dubbi sulla sua sanità mentale, capo.”
Un raggio birulò colpì il malcapitato, scagliandolo mille mila millometri più in là. Schankajexuw Asweuqo fece un risolino malvagio e si rivolse ai restanti uomini che, tremanti, si erano stretti uno all'altro.
“Mai dubitare della mia sanità mentale. Oppure...” Mimò il gesto di volare lontano. Gli uomini annuirono incerti.
“E ora andiamo, abbiamo un castello da rubare.” concluse Schanka.
“Ehm, capo... Potremmo dover affrontare qualche guardia” disse uno degli uomini.

Il capo scosse il capo.
“No” rispose, avviandosi risoluto verso le porte del castello, magicamente incustodite.
Fece toc toc al portone, ma nessuno rispose. Corrugò le sopracciglia e fece tuc tuc. Non ricevendo risposta, fece tic tic con uno stuzzicadenti e cacciò un urlo a pieni polmoni, dopodiché prese una chitarra elettrica dalla bisaccia e iniziò a suonare una serenata.
Il castello, stregato dalla magia, diventò minuscolo ed entrò da solo nella bisaccia di Schanka.
Tornò soddisfatto dai suoi uomini, che nel frattempo si erano messi a giocare a poker. Il capo dovette tirare le orecchie ad ognuno per riuscire a distoglierli dal gioco, quindi mostrò loro il castello in miniatura.
“Oooooh” fecero gli uomini.
“Ma, capo, e gli abitanti? Voglio dire, ora sono fate?” chiese un uomo.
“No-oh, sono stati teletrasportati in una dimensione magica dove hanno trovato un altro castello più grande e bello. O almeno, questo è quello che dice il “Manuale per Ladri di Castelli.” rispose il capo.

Passarono la sera ad organizzare il prossimo colpo. Scartarono diverse opzioni fino a che Schanka non puntò il dito e gridò, euforico:
“Mardonandia!”
“Che?!” esclamarono i suoi uomini.
“Ma l'impero dell'imperatrice Mardonia, branco di scimuniti!” abbaiò Schanka, per poi assumere un'espressione sognante.
“Il suo castello è stato costruito nientepopodimeno che da Juju Lowwaxxc, il famosissimissimissimissimissimissimo architettissimo! Ha più di mille torri, un milioncino di stanze, è fatto tutto di pietra verde e profuma di pizza! Vi rendete conto di che grande affare sarebbe?”
“Io un castello così me lo tengo per me, mica lo vendo” osservò uno degli uomini di Schanka, il quale alzò gli occhi al cielo e disse:
“Perchè mai hai pensato che io volessi vendere il castello? No, lo userò come contenitore per tutti gli altri: in una stanza un castello, un altra un palazzo...” Proseguì per un mesetto buono a elencare gli usi che avrebbe fatto del castello di Mardonia.
Gli uomini non sapevano che fare per fermare quel flusso ininterrotto di parole, ma alla fine uno di loro raccolse il coraggio a tre mani e chiese: “E come ci arriviamo, a Mardonandia?"
Schanka lo guardò un attimo, poi fece clap clap con le mani e Pufff, erano tutti davanti al castello di Mardonia.
“Alt!” urlò una guardia, puntando loro la lancia addosso. “O la borsa o la vita!”
“Ma no, banfone! Hai sbagliato battuta!” lo sgridò un altro, sopraggiunto in quell'istante.
“Ah, giusto” convenne il primo, e gridò: “Chi siete e cosa volete?”
“Salve, mi chiamo Schankajexuw Asweuqo e sono qui per rubare il castello dell'Imperatrice Mardonia.” disse Schanka, levandosi il cappello piumato e facendo un bell'inchino.
Le due guardie si guardarono.
“Hmmm...Non so se Sua Grandissima Magnificenza l'Imperatrice gradirebbe che si prendesse una siffatta iniziativa. Forse è meglio che le chiediate il permesso” disse la guardia che aveva parlato per seconda.
“Ok, no problem” disse Schanka.
I suoi uomini furono lasciati fuori a giocare a poker, mentre Schanka venne condotto al cospetto dell'Imperatrice.
“Preso! Muori, idiota! Baaang! Sì, ho vinto!” Mardonia era impegnata in un'intensa battaglia sulla sua playstation, così non si accorse dell'arrivo delle guardie e del ladro di castelli.
“He-ehm...” fece una guardia. Nulla.
“EH-HEEEEEMM” fece l'altra. L'Imperatrice si girò di scatto.
“Come osate voi interrompere la regale partita? Stavo stracciando il vicino imperatore di Derbilandia, ora ho dovuto abbandonare!” abbaiò furiosa contro le guardie. Parve quindi accorgersi di Schanka.
“Oh, e tu chi saresti, per amor del Valhalla?”
“ Schankajexuw Asweuqo, al Vostro servizio. Volevo rubare il suo castello, ma ho pensato sarebbe stato scortese non chiederGlielo prima.” rispose
Schanka, inchinandosi di nuovo.

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

AH.


Il castello intero si mise a ridere.
Schanka sbarrò gli occhi. Un castello parlante!
“Strano, non l'ha mai fatto prima” constatò Mardonia.
“Vostra Maestà...” iniziò Schanka, ma l'imperatrice lo zittì con un urlaccio.
“NON DEVI CHIAMARMI MAI DI MENO DI VOSTRA MAGNIFICENZA, CHIARO, CERVELLO DI AMEBA?!”
“Sì, sì, ho capito, non urlate!” esclamò Schanka tappandosi le orecchie. “Volevo solo dire che questo è un rarissimo castello parlante! Oh, vi prego, devo assolutamente averlo!”
Mardonia meditò per qualche secondo...qualche minuto...qualche ora...e gli rispose il giorno seguente.
“Va bene, va bene, se proprio insisti...Me ne farò costruire un altro. Intanto andrò a stare in casa della sorella di De Odisseis finché non lo finiscono.”
L'Imperatrice Mardonia batté le mani e una schiera di servitori arrivò con tutti i suoi effetti personali, mobili, lavandini, piscine, spazzole e elefanti. De Odisseis era stato malamente scaricato in groppa ad una vasca da bagno che, sentendosi sola, gli chiese: “Ti va di uscire stasera?”
De Odisseis accettò l'invito e da quel momento lui e la Vasca vissero felici e contenti insieme ed ebbero tanti vaschini.
Quando il castello fu svuotato da tutti i suoi mobili e abitanti, Schanka fece entrare i suoi uomini e li istruì su come avrebbero dovuto disporre i castelli all'interno delle stanze del castello parlante.
Dopo due settimane, quando ogni castello era stato debitamente arredato e posizionato, Schanka si svegliò un giorno e pensò:
“Mica mi piace messo così. Cambiamo tutto!”
Passarono diversi secoli prima che Schanka trovasse la disposizione adeguata per i suoi castelli, ma alla fine la trovò, era bellissima, perfetta, la guardò, e
morì.


Intanto Mardonia aveva scoperto Elmerico ed era diventata una sua grande fan.

 

 

 

ENIFINENIFINENIFINENIFINENIFINE

   
 
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