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Autore: Funny08    12/06/2015    2 recensioni
"È questo che mi fa vivere ogni giorno, nel bene e nel male: sapere che tu sarai sempre al mio fianco. Con te, so che potrò sempre vivere, che potrò sempre volare. Con te potrò sempre vedere il sole nascere, la luna sorridere, le stelle ammiccare".
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cosmo, Wanda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo corrodeva. Lo corrodeva come nessun altra cosa aspettare. Aspettare su quella sedia di plastica fredda, fredda come i suoi occhi tremanti in quel momento. Aspettare davanti a quella porta. Una normalissima porta, neanche poi tanto grande; ma per lui lo era. Per lui era immensa, enorme quanto un portale per un’altra dimensione. E la porta cresceva sempre più. E più essa si ingigantiva, più il panico insediatosi in Cosmo aumentava.
Le sue mani erano sudate, e le strofinava con ostinatezza sui suoi pantaloni per asciugarle. Ma ciò si rivelava ogni volta uno sforzo vano.
Ad un tratto, l’enorme porta davanti a lui si aprì, e ne uscì il dottor Rip Studwell, con un’aria leggermente affaticata. Egli si avvicinò a Cosmo, che intanto si era alzato velocemente dalla sedia, e affermò:
-Tua moglie sta bene, si è appena svegliata. L’intervento è riuscito. Puoi vederla-
Sulla faccia di Cosmo apparve un sorriso di gratitudine, mista ad un’impercettibile incredulità. Le sue labbra mormorarono un “grazie”. Un grazie privo di suono, ma sincero.
Cosmo si precipitò ad aprire la porta, che ormai gli sembrava minuscola, ed entrò nella stanza. Era una stanza non molto grande, e neppure molto illuminata. C’era, sulla parete opposta alla porta, una finestra che dava su un giardino avvolto dalla nebbia. A fianco della finestra c’era un letto candido, e sopra di esso la sua candida Wanda.
Appena Cosmo entrò, rimase per un attimo in piedi, abbastanza distante dalla moglie, e i loro sguardi si incrociarono. Wanda gli regalò un sorriso. Uno dei suoi sorrisi dolci, di quelli che sapevano di cioccolata, ma che aveva un’aria vagamente affaticata. Un sorriso stanco, quasi falso. Già, un sorriso falso di cui si poteva gustare la dolcezza.
Anche Cosmo le sorrise, con il suo solito viso imbambolato, attraversato, però, da uno strato di tristezza. Si diresse verso di lei a passo lento, come se si stesse avvicinando con cautela ad un gattino in modo da non spaventarlo. Arrivò al letto su cui la moglie era sdraiata, e si chinò davanti al capezzale, bisbigliando il nome della sua amata e facendo scorrere l’indice fra i suoi capelli rosa.
Wanda aveva ancora lo stesso strano sorriso e anche lei sussurrò, con voce fioca, il nome  del marito. Quest’ultimo, all’improvviso, ritrasse la sua mano dai capelli della moglie, come se si rendesse conto di stare toccando delle braci ardenti, e iniziò a piangere. Non uno dei soliti pianti da adulti, ma un pianto di bambino, quasi definibile una lagna:
-Oh, Wanda! Non  sai quanto io stato male durante il corso del tuo intervento! Avevo paura che non ti avrei mai più rivista e … -
-Shhh- lo zittì con calma la moglie, abbracciandolo con tutte le forze che aveva (che, in quel momento, non erano molte), con fare quasi materno –Cosmo, stai tranquillo, io sono qui, è andato tutto bene. E poi, noi fate siamo immortali, lo sai-
-Oh, già- realizzò Cosmo, liberandosi lentamente dalla calda stretta della moglie, tra gli ultimi singhiozzi –E’ vero-
Wanda lo osservò ancora, con tenerezza. Quando Cosmo iniziava a piagnucolare, lei non poteva resistergli. Poi affermò:
-Inoltre, Cosmo, tu sei sempre stato con me a confortarmi. Lo so, non sei stato con me durante l’intervento, ma per me era come se tu fossi qui, accanto a me, a darmi forza. È questo che mi fa vivere ogni giorno, nel bene e nel male: sapere che tu sarai sempre al mio fianco. Con te, so che potrò sempre vivere, che potrò sempre volare. Con te potrò sempre vedere il sole nascere, la luna sorridere, le stelle ammiccare-
Cosmo la interruppe, confuso: -Perché, le stelle ammiccano e la luna sorride? Non ci avevo mai fatto caso…-
Wanda rise divertita. Lo abbracciò di nuovo. Poteva sentire tutto di lui: la sua pelle morbida, la sua innocenza, la sua, sì, diciamolo, stupidità. Con lui avrebbe potuto fare tutto. Con lui avrebbe potuto per sempre vivere.


Angolo dell’autrice:
Ehi, ciao a tutti!
Questa è la prima storia che pubblico, spero che sia venuto fuori qualcosa di non troppo obbrobrioso!! Lo so, forse è un’idea un po’ folle quella di sottoporre Wanda ad un ipotetico intervento chirurgico, ma avevo una voglia matta di scriverla!!! Spero anche di essere riuscita a mettere in luce la natura idiota (ma assolutamente dolcissima <3) di Cosmo, anche se la mia intenzione era quella di far notare maggiormente sentimenti come timore, tristezza, amore, ecc.
Mamma mia, spero proprio di non avervi depresso o fatto vomitare troppo con questa ff!! Sì, forse ho esagerato con le sdolcinatezze, ma il fatto è che non riesco a resistervi XD!!
Ringrazio di tutto cuore coloro che hanno perso il loro tempo a leggere questa roba (e magari anche a recensirla XD!!). Mi auguro che la prossima storia che pubblicherò sia migliore.
Grazie per la lettura e a presto!
Funny08
P.S.: mi auguro di aver scritto correttamente dottor “Rip Studwell”!!

   
 
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