Si cresce e si cambia. Le amicizie si mostrano per quello che sono davvero. La paura e l' ogoglio bloccano. Eppure c' è sempre chi ti tenderà una mano. A volte basta poco per rendersene conto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Non c'è alcun bisogno di nomi, bastiamo solo noi stessi.
Il mio migliore amico è cresciuto: non è
più il ragazzino viziato che sapeva fare solo casini di ogni
tipo o mettermi nei guai, adesso è una persona matura, in
grado di indicarmi la strada giusta da seguire.
Prima, quando pensavo a Lui,
mi immaginavo il ragazzino mingherlino dai modi di fare leggermente
effeminati, con il sorriso sornione tipico di chi non ha pensieri per
la testa. Invece adesso è un uomo: fisicamente è
cresciuto, direi che la palestra gli ha fatto bene, è
diventato più alto e più forte di me (prima non
mi batteva neanche a braccio di ferro), i suoi occhi nocciola sono
diventati profondi e il sorriso che era così sfrontato
adesso nasconde dolcezza ed esperienza, ma soprattutto sono i suoi modi
di fare a dimostrare che è cresciuto: adesso è in
grado di prendere decisioni importanti e di proteggiere le persone a
lui care.
Non so, forse è l' abitudine di averlo sempre accanto ma
fino a stasera non me ne ero resa conto, non avevo percepito i
cambiamenti finchè non sono stati così evidenti.
Ora dirò due parole su di me, se no capire diventa
impossibile.
Sono una ragazza di diciotto anni, come tante altre, forse un
pò chiusa su me stessa, ma forse neanche troppo.In
più sono anche dannatamente orgogliosa ma solo con le
persone che mi vogliono davvero bene, come a volerle respingere.Chi mi
conosce bene per descrivermi in genere usa questa frase "Sei una
persona molto tranquilla, ma vivi in mondo tuo, a volte i fatti ti
costringono ad aprire gli occhi e ne soffri troppo, tornando a
chiuderti in te stessa". Chi mi conosce sa anche che ho avuto e ancora
ne ho grossi problemi problemi in famiglia, cosa che ha contribuito a
rendermi estremamente fragile, in continua lotta con me stessa per non
creare problemi a casa, arrivando a volte a lasciarmi mettere i piedi
in testa.
Stasera è stata una di quelle sere, mio fratello detesta i
miei amici e in genere cerca di mettermi nei guai con mia madre, cosa
che io temo.
Per evitare problemi con lui è nata una discussione con i
miei amici, amici tra cui Lui
che per aiutarmi si è proposto di andare a parlare con mio
fratello.
Io non sopporto che si parli della mia famiglia e che i miei amici
cerchino di farmi "crescere" su quest'argomento.
Come una stupida presa dalla rabbia ho detto la cosa peggiore che
potevo dire:"Se solo provi a fare una cosa del genere la nostra
amicizia è finita". Me ne sono pentita nel momento esatto in
cui l'ho detta, mi brucia dentro perchè quello che ho detto
l'ha ferito, lo so bene che è stata una reazione infantile e
anche Lui
lo sa.
Tutta la serata non ci siamo parlati se non per chiedere cose del tipo
"mi passi una sigaretta?" oppure "il posacenere?".
Mi sono sentita male e non riuscivo a dire ciò che volevo,
non riuscivo a chiedere scusa, non riuscivo a reagire e Lui aspettava.
Se non fosse stato per il centopiedi che mi sono ritrovata in camera
forse non ci sabbe stato neanche un acenno di chiarimento: sono
terrorizzata da quei "mostricciattoli" e Lui forse per sciogliere il
giaccio, forse solo per giocare mi ha inseguito per la casa con quel
coso disgustoso in mano. Inutile dire che ho avuto una crisi di pianto
per la paura, sembravo davvero una bambina piccola per quanto ho
tremato.
Poco dopo la scenetta in cui gli altri se la spassavano ridendo la
serata è finita.
Se ne stavano andando e gli altri mi hanno salutato come se niente
fosse, però Lui
che mi conosce così bene è uscito per ultimo come
se si aspettasse che l'avrei trattenuto per chiarire.
Lo sa che ho bisogno di un incentivo per tirare fuori quello che sento:
Come si aspettava infatti gli ho chiesto un secondo per chiarire, per
dire che mi dispiace di avergli detto quella cosa orribile e che
davvero per me Lui
è importante.
Non avrei mai immaginato che mi rispondesse in quel modo: mi ha detto
di non essere arrabiato, addirittura si è scusato Lui, mi ha fatto
notare che è cresciuto che è diventato una
persona matura e che si rende conto che come ho i miei
problemi,problemi che mi hanno segnato, anchi gli altri li hanno avuti
e li hanno tuttora; mi ha sorriso dicendo che il medico non glielo
aveva prescritto di parlare con mio fratello ma che voleva farlo per
me, per aiutarmi ad aprire gli occhi che tengo ostinatamente chiusi, si
è scusato di essere stato duro, ma ha detto che a questo
punto qualsiasi sia la strada che scieglierò non
cambierà niente tra di noi, sia che decida di fuggire dai
miei problemi ignorandoli sia che li affronti.
A quel punto mi ha fatto riflettere sulla nostra amicizia: siamo
davvvero due persone affini o forse siamo solo stati uniti dalle
amicizie in comune? é davvero il mio migliore amico o
è solo l' unico ragazzo con cui sono riuscita a creare un'
amicizia sincera?
Lo considero davvero il migliore amico oppure solo uno tra i tanti?
Avrei volto rispondergli ma i nostri amici aspettavano già
da mezzora e quello che guida il giorno dopo aveva l'esame di
maturità.
Così è dovuto andare via senza la mia risposta.
Ero una codarda e un pò lo sono ancora, però per
la prima volta l'ho visto per come è davvero e ho capito
quanto per me sia importante.
Lui
è il mio migliore amico. Non lo perderò per il
mio orgoglio.
Domani nel pomeriggio andrò sotto casa sua, gli
parlerò con il cuore, gli dirò davvero tutto e
spero che mi starà ancora vicino, anche se ora i nostri
ruoli si sono invertiti: ora sono io la ragazzina che fa solo casini e Lui quello
responsabile che mi sgrida e che mi consiglia.
Lo sai vero, TU
sei e sarai per sempre il mio migliore amico.
Sarà che è solo la seconda che scrivo, ma sono
terrorizzata XD se volete commentare e dare consigli fate pure!! Sono
aperta a tutto!!