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Autore: ManuFury    13/06/2015    1 recensioni
Ed eccomi di nuovo! ^^
(Dal Testo...)
"Ma adesso tutto era diverso, aveva iniziato ad amare quel piccolo guerriero con quei buffissimi capelli azzurri e quei grandi occhi viola da bambola di porcellana. Sentiva di amarla davvero, nel vero senso di quel termine.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Livon, Nihal, Soana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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IL MIO PICCOLO GUERRIERO
 
 
“Nihal! Nihal!” La voce di Livon, potente come il battere del martello sull’incudine, raggiunse d’improvviso ogni angolo fuligginoso della bottega. A rispondergli solo una risatina che sembrava quella di un folletto.
L’uomo sospirò mentre posava gli attrezzi con cui stava incidendo una spada, per avvisarsi in quella direzione. Cercò con gli occhi attenti la creaturina, senza trovarla, anche se la sentiva ridacchiare nelle ombre della stanza che si facevano sempre più lunghe.
“Nihal!” La richiamò Livon, sporgendosi oltre il tavolo, lì vide due occhietti viola alzarsi verso di lui, allegri come sempre. Nihal gli regalò un largo sorriso mentre si tirava l’elmetto di cuoio sul viso, divertendosi come non mai. Doveva essersi imboscata lì dietro e, in qualche modo, dall’alto dei suoi quasi due anni, era riuscita a recuperare l’elmetto che un tempo era stato del fabbro.
A vederla ridacchiare così felice, un sorriso incurvò le labbra dell’uomo, mentre si chinava per prenderla in braccio.
“Forza mio piccolo guerriero, andiamo a dormire, che dici?” Disse, schiacciandole dolcemente il nasino con un dito. Nihal farfugliò qualcosa di gorgogliante per via delle risate, alzando entrambe le manine verso di lui come a voler ricambiare il gesto. Nel farlo, nell’impacciatezza della sua età, si tirò a lato l’elmetto, così da scoprirsi i bellissimi capelli azzurri e le orecchiette appuntite.
Livon la guardò con un misto di tenerezza e preoccupazione mentre la portava verso il suo lettino. Non negava che nei primi mesi la situazione era stata critica: non ne sapeva niente di bambini e con le sue grosse mani forti aveva sempre il terrore di farle del male se la stringeva un po’ troppo. Più avanti, quando il sonno della bambina si era fatto irregolare per via dei dentini che le spuntavano in bocca, aveva desiderato che sparisse, incapace di sopportare oltre le sue urla e i suoi pianti disperati. Ricordava anche i suoi primi passi, quando si aggrappava a ogni cosa per non cadere, mettendogli sottosopra la bottega. In quei momenti, oltre che agli oggetti sparsi per casa, anche la sua pazienza aveva seriamente rischiato di andare in frantumi.
Ma adesso tutto era diverso, aveva iniziato ad amare quel piccolo guerriero con quei buffissimi capelli azzurri e quei grandi occhi viola da bambola di porcellana. Sentiva di amarla davvero, nel vero senso di quel termine.
Allontanando quei pensieri, adagiò Nihal nel suo lettino; lei ancora si dimenava, giocando con l’elmetto, rivoltandosi sotto le coperte come se fosse stata punta da una tarantola. Lui ridacchiò appena, afferrandola per la collottola per riportarla coricata.
“Su, su… andiamo, è davvero ora di dormire.” Disse, dandole un bacio su una tempia e accarezzandole i capelli.
Rimase seduto sul bordo del letto finché Nihal non si fu calmata e assopita. Guardarla dormire era uno spettacolo unico e dolcissimo: era proprio vero quello che si diceva in giro, i bambini sapevano rubarti il cuore mentre dormivano.
L’uomo avvertì qualcosa scaldarsi dentro di lui, risvegliando un orgoglio paterno che non credeva di poter mai provare.
Più tardi, quando Soana lo raggiunse alla bottega come faceva sempre una volta a settimana per controllare la piccola, lui ancora sorrideva leggermente.
“Allora, come vanno le cose?” Chiese lei.
E Livon le rispose con un sorriso e con un: “Ci sono momenti in cui vorrei ammazzarla, ma ammazzerei chiunque per difenderla.”
Soana lo squadrò un attimo, dubbiosa, prima di sorridere a sua volta guardando Nihal rannicchiata nel suo lettino: era proprio vero che i bambini sapevano stregarti mentre dormivano e quel piccolo guerriero non faceva differenza.
 
***
 
HOLA! ^_^
 
Come promesso eccomi tornata con una storia scritta almeno un mese fa e che mi sono dimenticata di pubblicare; ma l’uscita a breve dei risultati mi ha fatto ricordare che era meglio pubblicare in fretta… ^^’’
Ho sempre sognato di scrivere una cosa del genere, ma non ne ho mai avuto la possibile. Adesso ci sono riuscita e spero di non aver fatto cavolate visto che ho scritto questa storia mentre ero in autobus di ritorno da uno stage lavorativo a San Remo (che in una sola settimana mi ha prosciugato le energie! T_T). Beh, niente… all’inizio Livon può sembrare un po’ scontroso, ma me lo sono sempre visto così: ruvido all’esterno e morbidoso dentro, proprio come un peluche! ^^
Come le precedenti, anche questa storia partecipa al Contest: “A tutto fluff!” indetto da Eireen_23.
Spero che sia passabile come le precedenti… ^^’’
Tra poco, inoltre (appena ho finito di lasciare la Recensioni Premio e le Valutazione dei miei Contest), dovrei iniziare a postare una Raccolta sui Vittoriosi della Setta degli Assassini… sperando di non avere troppi contrattempi… ^^’’
E beh, niente… volevo dirvi solo questo, in generale…
Ci sentiamo presto! ;)
ByeBye
 
Sempre vostra,
 
ManuFury! ^_^
 
 
 
 
  
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