15/06/2015
1 recensioniMorso d'amore
Titolo: Morso d'amoreAutrice: Julia Phantomhive
Evento: A week of KageHina (indetto su Tumblr @aweekofkagehina)
Prompt scelto: Subtle
"Continua a guardarmi in modo strano, quel ghigno non mi piace."
L'allenamento è finito da poco e stavamo sistemando la rete, quando Kageyama aveva incominciato a sorridere. Talvolta mi faceva paura, ma da quando stavamo insieme avevo capito che era un segno di apprezzamento e felicità.
Quello che aveva adesso, no.
Era un ghigno, perverso e portatore di guai.
Mi ragguagliavo se avessimo i sempai a portata di orecchio e non vedendo nessuno troppo vicino, gli chiedevo di smetterla, ma lui continuava a sorridere. Era insopportabile.
Dovevo aspettare che tutti se ne andassero e ci dividessimo, tanto era diventata un'abitudine che accompagnassi Kageyama prima di tornare a casa in bici. Casa sua non era tanto lontana e per questo, se non facevamo tanto tardi, una piccola sosta la facevo.
- Mi spieghi perché ti sei messo a sorridere prima? -
- Non è nulla. - aveva assunto la sua faccia da poker, ma non mi ingannava e non ci voleva niente per tentarlo a svuotare il sacco. Lo guardavo dal basso con espressione desiderosa.
Avevo imparato da poco questa tecnica del cucciolo abbandonato e con Kageyama funzionava perfettamente grazie alla differenza d'altezza. Mettevo il broncio.
- Non è vero che non è nulla. Kageyama... - cercava di resistere inutilmente non guardandomi, ma quando giochavamo lui mi cercava sempre con gli occhi e ora che eravamo insieme non smetteva mai di seguirmi - ... Kageyama-san, ti prego - lo vedevo impegnarsi e arrossire - Kageyama-kun... ti premierò se me lo dici... -.
Sì, il mio Kageyama non doveva nascondermi niente.
Si girava a guardarmi e prendendolo alla sprovvista, lo baciavo con un salto.
- S-s-stupido! Hinata sei uno stupido! -
- Oh-oh. Non mi chiami più per nome? -
Se la prendeva così tanto, che vedendo casa sua qualche metro più in là, si era messo a correre per rifugiarsi nella sua camera; lo ritrovavo affacciato alla finestra che mi fissava.
Gli sorridevo e con la mano lo salutavo. - A domani, Kageyama-kun! -
Stava per diventare ancora più rosso. - Stupido Hinata!! - richiudeva la finestra con foga e metteva giù le tende. Mi piaceva vederlo in difficoltà, alcune volte le sue reazioni sono talmente carine da non riuscire a trattenermi.
"Kageyama dice che sono io quello carino, ma anche lui non scherza."
Sospiravo, quando arrivava un messaggio del cellulare. Era Kageyama:
Buonanotte, Shoyo.
Eh già. "E' Kageyama quello carino."
Arrivavo a casa ancora un po' imbronciato, ma con Natsu che mi dava il bentornato tornava il sorriso: mi salutava saltandomi in braccio e mi abbracciava forte, poi capitava che ricevevo un bacio sulla guancia. Adoravo la mia sorellina.
- Fratellone, che cos'è questo? Un insetto ti ha pizzicato? - cercavo la puntura girandomi - No, fratellone! Ce l'hai sulla nuca! - rimanevo basito. Nessun insetto mi aveva punto sulla nuca, me lo sarei ricordato - E' tutto rosso. Ti fa male? -
Mi sfiorava con un dito e un brivido mi percorreva tutta la schiena.
Un brivido di piacere, ricordandomi il tocco leggero delle labbra di Kageyama dalla nuca alla spalla. Speravo di sbagliarmi, ma quando ero rinchiuso in camera, lo specchio non mi lasciava scampo.
Era un "morso d'amore" o detto anche succhiotto.
Lo chiamavo immediatamente infuriato: - Bakageyama!! Come ti sei permesso di farmi una cosa del genere?! -
Sentivo che stesse ancora sorridendo, quello stupido. - Di che cosa parli? -
- Del succhiotto, Bakageyama! - sentivo il fracassarsi di qualcosa - O...oi? Kageyama, stai bene? -
Non mi dire che si imbarazzava di una cosa che aveva fatto lui stesso!
- Sei arrabbiato? - "Ma guarda, ha ritrovato la compostezza".
- Perché non me l'hai detto subito? - rimaneva in silenzio. Il gioco del cucciolo abbandonato non potevo farlo per telefono. Cambio di strategia: - Kageyama-kun... per favore. - anche con l'Hinata supplichevole cedeva spesso - Tobio... Tobio-kun... non sono arrabbiato, ma voglio sapere il perché. -
Dal cellulare sentivo che aveva sospirato in modo arrendevole. - Volevo provare. Dicevano che provoca piacere. Ed è una dimostrazione d'affetto. -
Sorridevo. - Ti sei sbagliato, è una dimostrazione di possessività. Da parte tua, non me lo sarei aspettato. - non diceva nulla, così continuavo sorridendo per la sua innocente stupidità - Tobio, perché hai scelto la nuca? -
- Lì è ben nascosto, no? Ti ci sono voluti due giorni per accorgertene. -
- Lo ammetto, è stata Natsu a dirmelo. E' davvero ben nascosto. -
- Potrò fartene altri? - quasi speranzoso.
Questo mi faceva abbastanza incavolare. - Buonanotte, Kageyama. -
- Ah! Aspetta! - non attaccavo ancora e rimanevo in ascolto - Ti amo... Stupido Hinata. -
- Beh, considera quel bacio di prima una piccola vendetta per questo tuo regalino. Buonanotte e sognidoro, Tobio -.
"Non so bene come mi sia innamorato di un tipo così riservato e immaturo, ma quando vuole, può essere dolce e terribilmente timido. Chi se lo aspettava, che scegliesse un posto come la nuca?"
E' come lui: è grande, vistoso, rosso all'esterno, ma è nascosto. E' mio. E solo io posso vederlo.
Ridacchiavo felice come un bambino piccolo. - Domani farà freddo, mi occorrerà una sciarpa. Eh, Tobio? -.
Note d'Autrice
Hello Minna!
Mi sto davvero impegnando per tutto. Speriamo bene >.< Ehm dunque, per questa avevo già una mezza idea, spero di averla sviluppata bene e che quindi vi sia piaciuta la fic!
Sinceramente, il concetto era il succhiotto ma era brutto metterlo come titolo, no? lol Oh beh, dato che "morso d'amore" è il suo nome alternativo, penso vada bene. A domani, sperando che mi venga l'ispirazione! Lascio a voi il giudizio :)
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive