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Autore: De_drums    15/06/2015    1 recensioni
Darren non fa più caso alla pioggia, là fuori. Come potrebbe importargli?
Chris illumina la stanza con l'intensità di mille soli, quel sorriso un po' timido tutto fossette e dentini scoperti, e gli occhi che fanno invidia al cielo.
Resterebbe ore a guardarlo, anche a costo di perdersi in lui e non tornare più indietro. Ne varrebbe la pena. Ha sempre creduto che le persone si incontrino per un motivo, che ci sia un filo che le lega, spesso senza che loro lo sappiano.
Conoscere Chris è stato come riavvolgere uno di quei fili e andare finalmente incontro al proprio destino. "Oh, eccoti. Ti cerco da una vita"
Darren si è sentito così, quel giorno, come se tutto avesse improvvisamente ripreso colore e valore e significato. Ha vissuto appieno ogni singolo attimo, perché lasciare che Chris si facesse spazio nella sua vita, senza far rumore, è stato come iniziare a respirare davvero.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"It’s made of genuine Chris Colfur. It’s hard to get
but I know a guy and I can get it.”
 
 
Dita che corrono veloci sui tasti di un pianoforte, mentre la pioggia batte costante sul vetro.
Chris distoglie lo sguardo dallo schermo del computer; sta scrivendo incessantemente da ore, ormai, ed ha davvero bisogno di staccare per qualche minuto.
Per qualche ragione che ancora stenta a capire, il brutto tempo aiuta la sua ispirazione. Gli suggerisce volti, mondi in cui rifugiarsi, cattivi da sconfiggere e relazioni da consolidare, e lui non può far altro che dare vita ai suoi pensieri.
E poi c'è Darren, che sta suonando da quando lui si è seduto su quella poltrona, in attesa dell'idea giusta. Non ha mai voluto nessuno intorno ogniqualvolta è in frase creativa, ma da quando quell'uragano di riccioli ed esuberanza è piombato nella sua vita, sente che averlo affianco anche in quei momenti è quasi necessario. Non sarebbe la stessa cosa se non ci fosse.
Lo guarda, il suo labbro inferiore è intrappolato tra i denti, come fa sempre quando si dedica totalmente a qualcosa. La concentrazione è tale che non si accorge che Chris lo sta osservando, finché non sente il calore del suo corpo vicino e la testa che si appoggia leggera sulla sua spalla. Allora si volta, lo stringe in un abbraccio e semplicemente lo coccola per un po', sentendo i suoi muscoli rilassarsi.
"Mi sei mancato"
"Anche tu"
"Com'era la Terra delle Storie, questa volta?" chiede, e Chris sorride. È diventata una tradizione, quella domanda, perché quando scrive si estrania talmente tanto che sembra davvero partito per un lungo viaggio in quel mondo incantato. E Darren sa che non vuole essere disturbato, così aspetta pazientemente che ritorni, chiedendogli poi di raccontargli le meraviglie che ha visto.
"Oscura. Purtroppo non tutto va come dovrebbe, i regni sono in guerra"
"Oh"
"Si risolverà tutto"
"Lo spero. Sai che non te lo perdonerei mai" dice serio, ma il sorriso sul suo volto lo tradisce.
"Te lo prometto" afferma Chris, sfiorando il pianoforte.
"Vuoi- vuoi provare?"
"Come?"
"A suonare"
"Non sono capace, lo sai"
Le mani di Darren si posano piano sulle sue. "Ti fidi di me?"
"Sempre"
Un sorriso, e poi le sue dita vengono guidate alla ricerca delle note giuste. Suonano insieme per un'infinità di attimi, poi Darren lascia le sue mani e lui si paralizza, non è ancora pronto.
"Come prima. Ce la puoi fare"
E Chris ci prova davvero, ma non si sente sicuro.
Uno sbuffo, all'ennesimo sbaglio.
Un bacio di incoraggiamento e "Ancora una volta".
Finalmente ci riesce, e una piccola smorfia di soddisfazione gli si dipinge sul volto. Darren lo bacia di nuovo e "Sei stato bravissimo" dice.
"Smettila"
"È vero"
"No che non lo è" insiste Chris, senza riuscire a nascondere la gioia che quelle semplici parole gli trasmettono.
L'altro non dice nulla, sa che è inutile ribattere.
Si sofferma sui lineamenti del suo viso, su quegli occhi dalle infinite sfumature che ricambiano il suo sguardo curiosi. "Canti con me?"
Un leggero cenno di assenso, e poi le prime note di una canzone vagamente familiare riempiono l'aria.
Chris aggrotta la fronte e "Non so le parole, Dare", ammette.
"Di solito sono io a dimenticarle" sorride lui, e gli porge lo spartito, le parole scritte di suo pugno sotto quelle cinque linee piene di note.
"Perché- perché proprio questa?" chiede, ma dentro di sé sa già la risposta, gli è bastato leggere i primi versi.
"Mi ricorda noi"
Si stringe nelle spalle, perso in chissà quali pensieri, e inizia a cantare.
 
Heartbeats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I'm afraid to fall
But watching you standing alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One stop closer
 
Chris si ritrova ad annuire inconsciamente, quella canzone parla di loro come poche altre.
Stare con Darren è sempre stato colore e promesse, sensazioni mai provate prima e amoreamoreamore, ma all'inizio la paura era tale da impedire loro di dar retta ai propri sentimenti.
Hanno vissuto mesi nel vano tentativo di reprimerli, senza però riuscire ad impedirsi di correre l'uno tra le braccia dell'altro e fare l'amore e promettersi che un giorno ce l'avrebbero fatta.
E quel momento non è ancora arrivato, ma va bene così. Sono loro due, e per ora basta.
Non hanno più paura di cadere, di lasciarsi andare, perché sanno che potranno sempre trovare conforto l’uno negli abbracci dell’altro. Non importano le ferite, le lacrime, le insicurezze -quando sono insieme ogni dubbio scompare, e il mondo potrà tentare di buttarli giù, ma loro resisteranno.
E se cadranno, lo faranno insieme.
Perché Darren è il pezzo di puzzle mancante di Chris, e Chris è ciò che mancava a Darren per sentirsi completo.
 
I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
 
Darren non fa più caso alla pioggia, là fuori. Come potrebbe importargli?
Chris illumina la stanza con l'intensità di mille soli, quel sorriso un po' timido tutto fossette e dentini scoperti, e gli occhi che fanno invidia al cielo.
Resterebbe ore a guardarlo, anche a costo di perdersi in lui e non tornare più indietro. Ne varrebbe la pena. Ha sempre creduto che le persone si incontrino per un motivo, che ci sia un filo che le lega, spesso senza che loro lo sappiano.
Conoscere Chris è stato come riavvolgere uno di quei fili e andare finalmente incontro al proprio destino. "Oh, eccoti. Ti cerco da una vita"
Darren si è sentito così, quel giorno, come se tutto avesse improvvisamente ripreso colore e valore e significato. Ha vissuto appieno ogni singolo attimo, perché lasciare che Chris si facesse spazio nella sua vita, senza far rumore, è stato come iniziare a respirare davvero.
 
Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything take away
What's standing in front of me
 Every breath
Every hour has come to this
One step closer
 
Courage.
Strano come una semplice parola, all’apparenza insignificante, sia così importante nelle loro vite.
Chris è sempre stato coraggioso –ha dovuto affrontare il mondo, le persone, l’ignoranza.
Non si è mai sentito totalmente accettato, eppure è andato avanti a testa alta, sempre.
E nonostante tutto, sa che queste esperienze –seppur negative- lo hanno aiutato a diventare l’uomo forte e sicuro di sé che è oggi.
Darren invece ha avuto un’adolescenza spensierata, dei buoni amici ed ha sempre vissuto senza pensare troppo alle conseguenze.
Quando si è innamorato di Chris non gli importava che fosse un ragazzo, ma presto ha dovuto fare i conti con la crudeltà degli altri. Ed è stato in quel momento che ha iniziato davvero a capire quanto le parole possano fare male.
Perché, al contrario di Chris, lui non è abituato a lasciar correre; le critiche lo hanno sempre ferito, assimila e rimugina per ore su ciò che gli viene detto, e spesso si convince di aver sbagliato qualcosa, di essere sbagliato.
Poi incontra due occhi azzurri e tutto torna al proprio posto, e non gli importa di nulla, ci sono solo loro contro il mondo.
Dopo quella dei suoi genitori e di Chuck, l’opinione di Chris è quella a cui tiene di più –Chris che gli ha insegnato a fregarsene dell’invidia altrui, dei commenti, delle malelingue.
Chris che c’è sempre stato, anche quando era lui ad aver bisogno di essere confortato.
Chris che ha sempre messo al primo posto la sua felicità, perché non avrebbe mai potuto essere totalmente felice sapendolo triste.
E Darren ha cercato di ridargli tutto ciò indietro, di donargli un po’ di quell’amore immenso che prova nei suoi confronti e che a volte gli sembra non sia abbastanza.
Gliel’ha promesso –in qualunque situazione, sarebbe stato lì per lui. Ed ha sempre mantenuto questa promessa, anche quando tutto sembra essere in loro sfavore.
 
I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
 
And all along I believed I would find you
Time has brought you heart to me
I have loved you for a thousand years
 I love you for a thousand more
 
Le loro voci si riducono quasi ad un sussurro, mentre “I love you for a thousand more” suona come una promessa, l’ennesima.
Sanno che, comunque vada, ci saranno sempre l’uno per l’altro, ma a volte hanno semplicemente bisogno di sentirselo dire.
Darren prende la mano di Chris e lo conduce dolcemente verso la poltrona, facendolo accoccolare contro di sé. Chris lo guarda e gli sorride grato, perché anche con quel gesto così semplice riesce a farlo sentire protetto e amato e giusto.
“Sai, Dare” dice nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla. “Dovresti smettere di nominarmi ogni sera. La gente comincerà a sospettare qualcosa”
“Come se non fossero già tutti fermamente convinti che stiamo insieme”
Chris ride piano contro la sua pelle, mormorando qualcosa che suona come un assenso. “Giusto. A volte mi spaventano, sai? Riescono a cogliere ogni piccolo particolare e- siamo davvero così ovvi?”
“Credo proprio di sì, tesoro” sorride Darren tra i suoi capelli. “E comunque, ammetti che quella battuta è geniale”
“Chris Colfur –non ho parole, solo tu potevi inventarti una cosa del genere”
“Era il tuo compleanno e-“
“Il mio compleanno è passato da un pezzo, Dare”
“Alla gente piace” si difende Darren. “E anche a te, non provare a negarlo”
“Non finirai mai di stupirmi, giuro”
“Sono troppo intelligente, lo so”
“No, sei idiota. Ma resti sempre il mio idiota e non potrei desiderare di meglio”
“Sai che ti amo, vero?”
“Ti amo anch’io”
 

Salve a tutti!
È da un sacco che non scrivo –maledetta ispirazione inesistente- e questa storia è rimasta ad impolverarsi per un bel po’. Oggi l’ho finita, ma siccome, come ho detto, è da tanto che non tocco word non so bene cosa ne sia uscito fuori.
Piccole comunicazioni di servizio:
-la canzone è “A Thousand Years” di Christina Perri, che avevano cantato anche Melissa e Jacob in Glee.
-La battuta del Chris Colfur non c’entra un cazzo, lo so, ma dovevo metterla da qualche parte perché Darren scatena riot così dal nulla e io lo amo troppo.
E quindi nada, spero solo non faccia troppo schifo.
CrissColfer is always on, bitches.
Deb
  
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