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Autore: The Land Of Disagio    15/06/2015    5 recensioni
Rieccomi qui, sono tornata!! :D
Lo so che il 90% di voi non piace questa pairing, ma io li amo troppo insieme questi due e spero ugualmente che spendiate quei 2/3 minuti sufficenti per leggerla e dirmi la vostra opinione, critiche ben accette se non vi piace. :)
STORIA: Near, ormai diventato il nuovo L, deve affrontare le sue più terribili e nascoste paure, ma ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarlo nel superare tutto e a sostenerlo nel suo lungo cammino, ma quel qualcuno è proprio la causa delle sue paure.
ATTENZIONE: leggere attentamente le note dell'autrice, vi potrebbe interessare veramente ;)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi qui, sono tornata!! :D
Lo so, non è quello che alcuni di voi si apettavano, ma il seguito della mia LxLight arriverà molto presto, ho già tutto il materiale pronto per scrivere un finale il più interessante possibile, dato che ci tengo parecchio a quella storia.
Questa, invece, è una storia a sè stante che non è legata per niente alla mia fanfic precedente.
Lo so che il 90% di voi non piace questa pairinig non vi piace, ma io li amo troppo insieme questi due e spero ugualmente che spendiate quei 2/3 minuti sufficenti per leggerla e dirmi la vostra opinione, critiche ben accette se non vi piace.
Non vi asfissierò oltre, quindi vi auguro buona lettura :)


Prisoner of fears

Dove mi trovo?
Perchè è tutto così buio?
Ma soprattutto, perchè sono qui?
Tutto questo sfugge alla mia logica...

Eccola, una piccola luce, forse una lampadina...no, non è una lampadina, è una fiammella
una piccola fiammella solitaria, in un certo senso mi ricorda me stesso:
un piccolo punto solitario

Però c'è qualcosa che non va...
La fiammella si sta espandendo sempre di più
Sta per andare tutto in fiamme

Il fuoco si propaga velocemente, bloccando ogni via di uscita
sono intrappolato qui dentro senza possibilità di scappare

Girando intorno per trovare una scappatoia, scorgo davanti a me un grande camion
corro verso il mezzo, ma le fiamme mi impediscono di raggiungerlo però noto che il camion non è vuoto
Al posto del guidatore c'è qualcuno
È un ragazzo biondo, accasciato sul volante
ha gli occhi spalancati privi di qualsiasi luce vitale, di azzurro glaciale

MELLO!

NO!
No, ti prego, no!
Non è morto, non può essere morto!
Devo assolutamente salvarlo, non posso lasciarlo morire così

Provo a passare attraverso le fiamme, ma sono come paralizzato
non riesco a muovere nemmeno un muscolo nonostante i miei sforzi

Urlo a gran voce il suo nome, nella speranza di vederlo reagire
ma non lo fa
non fa assolutamente nulla
rimane perfettamente immobile nonostante le fiamme siano dappertutto

Continuo a sgolarmi, ma non succede nulla...
Perchè diamine non reagisce?
Avanti, Mello, muoviti! Ti prego dammi un segnale che ancora ci sei

Mello


Mello


Mello

Mello

"Near!"
Mi riscuoto al suono di quella voce balzando a sedere.
Con le mani sento le lisce lenzuola del mio letto. Era un incubo, solo un maledetto incubo.
La conferma ce l'ho davanti a me, con i suoi occhi color ghiaccio che mi fissano pieni di preoccupazione e angoscia.
Continuo comunque a sentire il fiato morirmi in gola, il cuore sta cercando di uscirmi dal petto e mi provoca un dolore inimmaginabile, provo un senso di calore e soffocamento allucinante e sento che probabilmente sverrò se non ricomincio a respirare con regolarità, ma ogni mio tentativo di calmarmi è completamente vano, ogni volta il mio respiro si tramuta in un sigulto strozzato.
Tra il panico, sento Mello afferrarmi i polsi per tenermi fermo e, piano piano, recupero la lucidità e ritrovo la capacità di respirare.
Ho urlato? Probabilmente sì, se no Mello non sarebbe qui al mio fianco a stringermi forte i polsi per riscuotermi dal sonno. L'unica cosa che so è che ora il sollievo mi pervade fino al midollo, per fortuna quello che ho sognato non è mai successo nella realtà.
Alzo gli occhi per fissare a lungo il viso di Mello, deteturpato da una inguaribile cicatrice che gli pervade sul lato sinistro del volto, e lo imprimo bene nella mia mente. La mia felicità è cosi grande che potrei addirittura piangere, ma non saprei neppure come fare: io non so piangere, ma oggi potrei anche imparare.
La mia gioia è però soppiantata immediatamente dal terrore, il terrore di perderlo, l'idea che tutto ciò sarebbe potuto accadere.

Sono assolutamente sconvolto, completamente scioccato.
Non mi sarei mai aspettato di vedere Near, il glaciale e impassibile Near, in preda ad un attacco di panico coi fiocchi in seguito ad un incubo. Sinceramente, non lo credevo neanche capace di dormire, figuriamoci sognare o fare degli incubi che, a quanto pare, sono davvero terribili se sono stati capaci di farlo urlare a squarciagola.
Già da qualche secondo mi fissa con insistenza, respirando a fatica e sudato fradicio, come se volesse accertarsi che io sono ancora lì, o che si sia veramente svegliato. Giurerei di aver visto per un secondo i suoi freddi occhi grigi umidificarsi e riempirsi di lacrime, ma prima che io me ne accerti, lui mi sorprende ancora di più, lasciandomi senza parole.
Mi sta abbracciando.
Mi sta abbracciando, stringendomi così forte da farmi quasi male, affondando il volto contro il mio petto, forse per non farmi vedere la sua espressione o semplicemente per cercare un pò di conforto in me. Sta tremando come una foglia, posso sentire ogni suo muscolo vibrare.
Per la prima volta posso vedere in lui un essere umano, scoprire il suo lato più fragile e bisognoso di affetto che non ha mai fatto vedere a nessuno.

Sei sorpreso, non è vero, Mihael Keehl?
Hai sempre visto Nate River una persona forte, impenetrabile, insensibile e glaciale, ma ora vedi quel ghiaccio rompersi in mille pezzi, accasciarsi contro te cercando invano di mantenere il suo proverbiale controllo, ma questa volta è molto diverso, le cose stanno cambiando senza che nemmeno voi due ve ne accorgiate.
Ma ricordate che io posso leggere i vostri cuori, non potete ingannarmi.
Senza rendertene conto, lo stringi a te, tuffando la mano nei suoi setosi capelli candidi, accarezzandoli dolcemente e arricciandoli, imitando quella sua abitudine che hai sempre ritenuto particolarmente irritante, e poco a poco senti il suo corpo smettere di tremare, cullato da ogni battito del tuo cuore, ma qualcosa rimpiazza il tremolio.
Senti la tua maglia nera inumidirsi leggermente e realizzi con stupore che probabilmente sta piangendo, ma sta soffocando le lacrime contro di te.
Senti l'impulso di staccarti da lui e asciugargli personalmente le lacrime, ma decidi di far finta di nulla perchè sai che non servirebbe a niente con lui e non ammetterebbe mai questo suo momento di debolezza, quindi lo lasci sfogare in pace, continuando ad accarezzargli la testa.
L'unica cosa che senti di fare e di sussurragli, di tanto in tanto, parole rassicuranti "Tranquillo, è tutto finito" "Non è successo nulla, calmati" "Ci sono io con te, ora passa tutto" .
Ti è sempre piaciuta l'idea di vedere il tuo più grande rivale versare almeno una lacrima, ma ora che lo sta facendo realmente l'unica cosa che vuoi è che la smetta subito.
Hai scoperto di preferire la sua irritante inespressività al dolore che per anni hai sognato di provocargli.

Dopo alcuni interminabili minuti Near si è completamente calmato e, facendo finta che non sia successo niente di particolare, si stacca da te, mettendosi a sedere sul materasso con il suo solito modo di fare e con il suo stesso viso privo di quasiasi espressone che ti fa letteralmete saltare i nervi. Il silenzio regna sovrano tra di voi, finchè Near, con il suo candore disarmante, ti chiede senza mezzi termini "Mello, tu sai per caso cosa mi è successo?" .
Sgrani gli occhi, sperando che stia scherzando. Ti stupisce e ti irrita questa domanda, veramente non sa cosa sia un attacco di panico?
Prendi un profondo respiro, reprimendo la voglia ti prenderlo a pugni, e, con tono sarcastico, gli rispondi "Certo Near, si chiama attacco di panico, è piuttosto comune tra gli esseri umani ed è causato da situazioni di forte stress o ansia. Cosa ti prende, nanerottolo, un genio come te non sa cosa è una banalità del genere?" . Near alza gli occhi, guardandoti con serietà, e replica "So perfettamente il significato del termine, solo che non ho mai provato un esperienza di questo tipo...ora posso definire che non è piuttosto piacevole" .
Alzi gli occhi al cielo, ridacchiando divertito, stuzzicandolo "Non è piacevole, Near? Urlavi come una femminuccia e ti dimenavi come un posseduto, e tu dici che non è piacevole? Eri assolutamente terrorizzato, nanetto bianco, almeno riconosci questo! Sei solo un essere umano Near, non qualcuno di speciale, ed è normale che tu abbia paura di qualcosa, tutti hanno le loro paure e prima o poi vanno affrontate. Come dice il proverbio: mangia le tue paure o loro mangeranno te" concludi con tono saccente.
Curiose queste tue parole Mihael, non ti accorgi nemmeno che tu stesso stai evitando le tue.
Near continua a fissarti con insistenza, come non ti avesse sentito, chiedendoti apertamente "E quali sono le tue paure, Mello? Le hai mai affrontate?" , lo fissi sbigottito, stupito dalle sue parole e, infiammandoti, gli rispondi seccamente, guardandolo dritto negli occhi "Stai scherzando, vero? Io non ho paura di nulla, assolutamente nulla, capito?! Non insinuare più una del genere o ti faccio vedere io una cosa di cui avere veramente paura" lo minacci, prendendolo per il colletto.
Un sorrisetto divertito fa capolino sulle sue labbra, così accennato che quasi non si nota, e ti provoca "Ma come? Tu stesso hai affermato che tutti hanno le loro debolezze, e ora dici che tu sei privo di qualsiasi timore? Sei in contraddizione, Mello" . I nervi ti stanno saltando e devi trattenerti dal mandarlo direttamente all'ospedale a calci nel didietro, ma decidi di giocare al suo gioco e rispondergli con la sua stessa carta "No, pidocchio, io non sono in contraddizione perchè, in ogni regola, c'è sempre un eccezione e io sono una di quelle, io non ho mai provato la paura nella mia vita" .
Near cerca di replicare, ma tu lo zittisci poggiando l'indice sulle sue labbra per fargli cenno di tacere e di non interromperti "Taci, e non cercare di deviare il discorso parlando di me, ora voglio sapere nei dettagli cosa hai mai sognato di così terribile, non ti ho mai visto in quelle condizioni" .
Se ne fosse capace, probabilmente Near arrossirebbe imbarazzato, ma invece mantiene la sua stessa fredda espressione abbassando lo sguardo, evitando il contatto visivo. "Nulla, i sogni non possono diventare realtà, i sogni sono solo lo spettro della mente, niente di più, niente di meno" . Lo guardi interdetto, non aspettandoti una reazione del genere, e insisti "Avanti, non fare il bambino, ti farà bene a parlar-" "Ti stai preoccupando per me, Mello?" ti chiede Near, con un guizzo di divertimento nei suoi occhi grigi.
Questa volta è il tuo turno di arrossire e, messo in difficoltà, cerchi di arrancare una risposta decente balbettando "No! Cioè sì, cioè no...insomma...non lo so! Cioè, noi insieme siamo L, e se tu perdi la lucidità non siamo più efficienti, capito?" .
Quel nanetto ha proprio toccato il tasto dolente, vero Mihael?
Near annuisce, mantenendo una velata espressione divertita, poi si gira intorno in cerca di qualcosa, chiedendo "Che ore sono? Non trovo la sveglia" "Sono quasi le 9, non agitarti" rispondi con un tono di scherno. Lo vedi allargare gli occhi e cerca di scendere dal letto "Ma è tardissimo! Dovrei già essere alla mia postazione, perchè non mi hai svegliato prima?" "Pidocchio stai calmo, non ti ho svegliato perchè ieri hai insistito per rimanere a lavorare fino a tardi e ti ho trovato addormentato sul computer, quindi ti ho portato a letto e ho spento la sveglia. Chissà fino a che ore sei stato in piedi, hai un aspetto orribile e si vede che non dormi abbastanza, quindi ora stai fermo torni a dormire, per una mattina farò a meno di te" imponi, tirandolo per un braccio costringendolo a rimanere sul materasso.
Ti alzi per lasciarlo riposare, ma senti qualcosa trattenerti per la camicia; quando ti giri vedi Near che ti sta tirando per non farti andare via e ti guarda con due occhioni spaventati che ti supplicano di non lasciarlo da solo. Come ti immaginavi, ancora ha paura, nonostante cerchi di mostrarsi forte.
Con uno sbuffo, ti stendi accanto a lui, attirandolo tra le tue braccia e accarezzandogli nuovamente i capelli sussurandogli "Forza, cerca di dormire. Adesso ci sono io" .
Near obbedisce e chiude gli occhi, lasciandosi cullare dalle tue braccia, e, dopo qualche minuto, sussurra "Eri tu" .
Lo guardi stupito, non comprendendo il significato delle sue parole, ma lui continua a mormorare, ormai quasi del tutto addormentato "Eri tu...eravamo bloccati in quella chiesa...stava andando tutto a fuoco...eri chiuso nel furgone e non reagivi...non riuscivo a salvarti..." .
Ammutolisci, non hai idea di cosa dirgli.
Non ti immaginavi che lui si fosse spaventato così tanto quando hai rischiato la pelle in quella maledetta chiesa.
Del resto, una manciata di secondi in più e saresti morto stecchito, quando rientrasti nel furgone Kiyomi Takada aveva già cominciato a scrivere il tuo nome e fu semplice disarmala, ma la cosa più divertente fu osservare il suo volto terrorizzato mentre facevi il test su quel fogliettino, uccidendola con un attacco cardiaco. Bruciasti tutto per non lasciare prove, facendo circolare la notizia del ritrovamento di due cadaveri, e fu impagabile l'espressione di Yagami, cioè il secondo L, quando facesti la tua entrata trionfale in quel deposito dimostrando inevitabilmente che lui era Kira.
Non puoi negare di essere rabbrividito quando tu e Matt avete visto la morte negli occhi, ma siete riusciti a sopravvivere nonostante tutto, però l'ultima cosa che pensavi era che avresti angosciato a tal punto il tuo rivale, perchè era così che lo consideravi, un rivale.
Già, ma Near la pensava come te?
Ti considerava un nemico?
Dopo questa confessione, ne cominci a dubitare e dubiti persino di te stesso.
Il tuo cervello non fa in tempo a formulare una qualsiasi parola che Nate si è già rilassato, addormentandosi profondamente contro il tuo petto, finalmente in pace con se stesso.
Ora potresti anche andartene e ritornare al lavoro, ma sai già che resterai steso in quel letto finchè Near non riaprirà gli occhi.

Dopo qualche minuto, una testa fulva compare alla porta, cercando il suo migliore amico che era letteralmente scomparso da quasi un ora.
Affacciandosi nella stanza, Matt grida a tutta voce "Mello dove diavolo ti sei cacciato?" "Shhhh sta zitto, cazzarola!" intimò il biondo, indicando il ragazzo dormiente e facendo segno di abbassare la voce per non svegliarlo.
Sgrana gli occhi, non credendo ai suoi occhi, per poi cominciare a sghignazzare sommessamente mentre gli mostri il dito medio, mandandolo elegantemente al diavolo.
A voce più bassa, Matt ti domanda incuriosito "Che cosa è successo? Cosa ci fai in camera di Near?" "L'ho sentito urlare e sono venuto a controllare, ha avuto un bell'attacco di panico e mi ha chiesto di rimanere con lui finchè non si fosse riaddormentato, tutto qui" spieghi in maniera spicciola.
Il ghigno del tuo migliore amico si apre ancora di più, stuzzicandoti facendoti l'occhiolino "Ma che dolce che sei, Mello, da quanto è che sei diventato così tenero? Non ti facevo così sensibile" ; lo fulmini con lo sguardo, rispondendogli a tono "Vai al diavolo, Matt" .
Il rosso alza gli occhi al cielo, divertito "Avanti, amico, stavo solo scherzando non fare il guastafeste" conclude sorridendoti, e a tuo malgrado gli sorridi a tua volta, finchè alla porta compare l'ultima persona che vorresti che ti vedesse abbracciato così a Near.
Infatti si è appena affacciata una ragazza con degli occhiali perennemente storti e dai capelli castani ricoperti meches bionde, alta più o meno come Near, che regge in mano la sua immancabile tazza di caffè macchiato bollente mattutina, sua grande passione.
La giovane si mette di fianco a Matt e scruta la stanza con curiosità e appena vi vede i suoi occhi color cioccolato cominciano a brillare di luce propria.
Quella pestifera ragazzina, accanita lettrice di storie d'amore e di gialli polizieschi, ritiene che l'amore e l'odio sono faccie dalle stessa medaglia e ha sempre ribadito che tra te e Near c'è più di quanto voi stessi vi rendiate conto, quindi ti immagini quale sarà l'effetto di questa vista a lei paradisica e fai cenno a Matt di tapparle la bocca prima che si metta a gridare e a saltellare come una scema.
Appena prima che lei svegli Near con le sue urla festose, Matt le appoggia un dito sulle labbra per dirle di tacere mentre con l'altra le raddrizza con dolcezza gli occhiali sul naso. Arrossendo a quel tocco, contiene la sua euforia regalando al rosso un sorriso a 32 denti.
Ti viene sempre da vomitare quando vedi quei due fare quelle smancerie, ma finchè vedi quel sorriso da bietolone innamorato sul volto del tuo migliore amico e sai che è felice ti trattieni dal mandare via dall'edificio quella nanetta a calci: l'hai sempre trovata irritante con le sue fantasie romantiche e sopratutto perchè ti ricorda in qualche modo Near.
Oltre a essere entrambi alti come un puffo, infatti condividono gran parte della loro personalità: sono entrambi estremamente chiusi, taciturni e riservati e la loro capacità di fidarsi degli altri è molto bassa, se non inesistente e, soprattutto, hanno entrambi quella fastidiosa abitudine di arricciarsi i capelli quando sono concentrati o nervosi.
La grande differenza tra loro è però che lei, una volta conquistata la sua fiducia, diventa molto più espansiva e sorridente e, sopratutto da quando ha stretto un legame con Matt, la si sente ridere troppo spesso per i tuoi gusti a tal punto che, come hai sempre detto al ragazzo, ritieni che il tuo migliore amico abbia creato un vero e proprio mostro.
La osservi mentre Matt le circonda le spalle con il braccio, arrufandole i capelli scarmigliati raccolti in una crocchia improvvisata e ti viene da sorridere sentendo il suo sbuffo lamentoso, sapendo che odia che qualcuno le metta in disordine i capelli. La sua fissazione per la precisione è un altra caratteristica che condivide con Near e, come tutti voi, anche lei viene dalla Wammy's House, per la precisione arrivò appena un paio di mesi prima che tu lasciassi l'orfanotrofio.
Ti ricordi che al suo arrivo era solo una marmocchia petulante di 6 anni che piangeva chiedendo della mamma e, nonostante l'età, otteneva risultati abbastanza buoni. Non volle mai scegliere un nome falso e si faceva chiamare semplicemente "S", diceva che era l'iniziale del suo vero nome, che in realtà nessuno le era riuscito a farlo confessare, neanche Matt. Era uscita dall'orfanotrofio compiuti 18 anni, nonostante ne dimostrasse a malapena 15, rifiutando ogni aiuto ed era vissuta per la strada finchè, dopo 2 mesi di stenti, incontrò Matt che convinse i due L a tenerla con loro come portavoce ufficiale e in pochissimo tempo divennero sempre più uniti fino a diventare inseparabili e non fu più possibile mandarla via nonostante tutti i tuoi tentativi.
Intimi con lo sguardo a Matt di portarla via dalla stanza e, alzando gli occhi al cielo, il fulvo sussurra qualcosa all'orecchio di S, che ti sorride facendoti l'occhiolino mentre si gira, uscendo dalla stanza insieme al suo ragazzo, lasciandovi soli.

Quando se ne sono andati, ti accerti che Near non si sia svegliato e, osservandolo, noti che sul suo volto si è formato un sorriso pacifico e capisci che anche tu hai una grande paura: quando hai sentito Near urlare, hai avuto paura che gli stesse succedendo qualcosa, ti sei preoccupato e solo constatare che stesse bene ti ha permesso di ritrovare il respiro. Per la prima volta nella tua vita ti sei reso conto di avere delle debolezze.

Devo dire che sono molto orgoglioso di entrambi, non avrei potuto scegliere due persone più adatte per succedere al mio pesante ruolo.
Voi due, dei giovani uomini così diversi, vi completate perfettamente a vicenda, riempendo uno le lacune dell'altro.
Da soli non sareste in grado di ricoprire il ruolo di L, ma insieme siete una coppia vincente.
Anche se non potete percepirlo, sappiate io sono sempre al vostro fianco, proteggendovi dai numerosi pericoli che affrontate quotidianamente; anche in questo momento sono qui, seduto accanto a voi nella mia solita posa mentre veglio sulla vostra faticosa vita.
Per questo motivo, ho deciso di farvi un importante dono, un dono che io non ho mai ricevuto nella mia breve vita, un regalo che io ho deciso di affidarvi anche se ci vorrà ancora un pò di tempo prima che ve ne rendiate conto, ma che è già sbocciato nel cuore di entrambi.
Quando ve ne accorgerete, vi sentirete confusi, smarriti, e lo negherete, ma col tempo imparerete ad accoglierlo e a viverlo a pieno, insieme.
Accuditelo con cura, perchè senza non vale la pena di vivere.
Accuditelo con cura, perchè con esso troverete la piena felicità.

Del resto, quell'esuberante ragazzina ha ragione, dopotutto





Spazio dell'autrice malata di yaoi
Finalmente la fine! Finalmente!
Scrivere questa storia è stato pìù faticoso di un parto plurigemellare, ci ho messo tre giorni senza interruzioni però devo dire che mi sono divertita parecchio nonostante tutto ed è stata una soddifazione vederla finalmente uscire alla luce :)
Non ho voluto fare una cosa troppo pensante, per questo ho messo la scenetta più leggera e sdrammatizzante di Matt e S, della quale non vi svelerò assolutamente nulla, chiaro? *gesticola, versandosi addosso il caffè macchiato e, scottandosi, scatta in piedi facendo volare gli occhiali sopra lo scaffale, ma essendo alta un metro e un tappo non riesce recuperarli*
Emh...
No, giuro che S non sono io, l'ho completamente inventata O.O
*si becca le occhiate dei lettori, che la minacciano col machete se non racconta la verità*
Ok, lo ammetto, S sono proprio io, almeno dal punto di visto fisico e il 90% del carattere (naturalmente non sarei in gamba abbastanza da vivere alla Wammy's House e non sono orfana, ma per il resto è simile a me, spero di aver dato un idea) :P
Ricordatevi di lei, perchè potrebbe comparire in qualche altra mia storia futura, potete considerarla come mio rappresentante nelle storie perchè fa e farà le stesse cose che farei io (compreso andare in fibrillazione nel vedere Near e Mello abbracciati e sbaciucchiarmi Mattuccio XD).
Allora, come vi è parsa la storia?
Bella? Orribile? Troppo smielosa? Comunque sia, spero che almeno a qualcuno di voi sia piaciuta :)

DOMANDA A MINI-CONCORSO
A differenza dell'altra storia, questa volta ho deciso di imbastire una piccola garetta stupidissima basata su due domandine riguardanti la mia storia altrettanto stupide, ma chi indovina per primo DECIDERà SU QUALE PAIRING SARà LA MIA FUTURA FANFIC! Potrete scegliere qualsiasi pairing di Death Note vi venga in mente e potete decidere anche il genere tra quello tragico, romantico, comico/demenziale o vita di scena quotidiana.
Per chi indovina ma non fa in tempo a rispondere per primo NON SI PREOCCUPI, perchè elaborerò tutte le vostre idee prima o poi per accontentare ognuno di voi ;)
Detto questo, passiamo alle stupidissime domande
1) Chi è il narratore esterno nella parte finale della storia?
2) Quale è il "dono" che il narratore misterioso dà a Near e Mello?
(questa è talmente banale che non dovrei nemmeno farla XD)

Detto questo, mando a tutti voi un bacio fortissimo e vi ringrazio ancora per il vostro sostegno :)
Come ultima cosa, il "cazzarola" di Mello è dedicato alla mitica Nemesis, alla quale mando un abbraccio speciale, che con il suo fortissimo combo cazzarola di Mello che mette spesso nelle sue storie mi fa schiantare dalle risate :) <3
Ora mi metto subito al lavoro con la prossima storiella (il seguito della LxLight), la prossima ancora sarà quella che sceglierà chi indovina ;)
Alla prossima!!

   
 
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