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Autore: Sofiotto    15/06/2015    8 recensioni
ATTENZIONE: Questa storia è il sequel di "Recita fingendo che sia reale".
Per Kibum e Minho le cose vanno bene, almeno finché quest'ultimo non commette un terribile errore a causa della sua ingenuità.
Dal testo:
[...]"Lo odio quello stupido, lo odio con tutto me stesso!" continuava a pensare con la mente, mentre il cuore gli diceva tutt'altro.
[...]Ad un tratto poi, la ragazza afferrò Minho per un braccio, tirandolo verso una sala da thé.
"Perfetto, anche snob ce la scegliamo! Cretino, neanche ti piace il thé!" inveì ancora contro il ragazzo.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Key, Minho, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Strani Amori'
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PARTE 2

Kibum non si sarebbe lasciato portare via dalle mani il ragazzo che aveva faticato tanto a conquistare, di conseguenza aveva deciso di sabotare quel loro stupidissimo appuntamento a qualsiasi costo.
Avrebbe reso il loro appuntamento impossibile, sì!
Il più piccolo aveva incontrato la ragazza proprio al parco di fronte al centro commerciale, quello del loro primo appuntamento.
In Kibum tornarono alla mente un sacco di bei ricordi. Le mani strette per la prima volta, i giochi, gli scherzi e poi... Il bacio in terrazza.
Si chiese per un momento se anche Minho ricordasse tutto quello ma era evidente di no, visto quello stupido sorriso che aveva in faccia mentre parlava con quella tizia.
E la cosa gli fece tremendamente male.
"Stupido! Ti odio!" pensò per l'ennesima volta, tenendosi una mano sul petto mentre si mordeva il labbro inferiore.
Li vide incominciare a muoversi e, attento a non farsi notare, li seguì a debita distanza, tenendoli sempre d'occhio e senza lasciarsi sfuggire un singolo movimento.
Camminavano spalla a spalla, cosa che diede altamente l'urto al sistema nervoso di Kibum.
Ad un tratto la ragazza afferrò Minho per un braccio, tirandolo verso una sala da thé.
"Perfetto, anche snob ce la scegliamo! Cretino, neanche ti piace il thé!" inveì ancora contro il ragazzo.
Li seguì all'interno del locale e si sedette qualche tavolo più in là.
Velocemente aprì il menù e, facendo finta di leggere, continuò ad osservare quel loro flirtare fastidioso.

Anche se si stava divertendo in compagnia della ragazza, il pensiero non poté che tornare a Kibum, soprattutto in quel luogo pieno di ricordi.
In effetti, nonostante continuasse a sorridere alla ragazza, sentiva un vuoto dentro di sé che lo rendeva immensamente triste.
Quando l'altra lo aveva afferrato per il braccio, aveva sentito l'impulso di svincolarsi in qualche modo e, nonostante ci avesse provato, l'altra aveva continuato a tenerlo stretto, trascinandolo in quella sala da thé. A lui neanche piaceva il thé!
Trattenne uno sbuffo quando si misero seduti e fu in quel momento che gli sembrò di vedere una faccia conosciuta. Che fosse... Nah, impossibile!
"Hyung non farebbe mai una cosa simile, troppo orgoglioso." Scosse il capo e tornò a conversare tranquillamente con la ragazza, come se nulla fosse successo.

Appena i due furono usciti dalla porta, anche Kibum si alzò di scatto, lasciando i soldi del conto sul tavolo e correndo all'esterno per non perderli di vista.
Sospirò vedendoli poco lontani da lui, diretti verso il parco. E LEI GLI STAVA APPICCICATA COME UNA COZZA!
Kibum strinse i pugni cercando di reprimere l'istinto omicida, senza riuscirci poi così bene. Si ripeté di non ucciderla con le sue mani, ma forse farle solo un po' male andava bene.
Si guardò ai piedi alla ricerca di qualcosa che potesse farle davvero male e decise per un rametto spoglio. C'erano molti cani nei dintorni, sarebbe passato come un incidente, ne era certo!
Sorrise tra sé e senza pensarci due volte lanciò il rametto nella direzione della ragazza, ma proprio mentre stava per colpirla, Minho si spostò davanti a lei per fare chissà cosa, ricevendo il colpo al posto di questa.
Sentendo il suo grido di dolore trasalì e si nascose dietro il tronco di un albero nonostante la preoccupazione lo stesse rodendo dall'interno.
Non voleva certo fare del male a lui! E in quel momento si rese conto dell'enorme errore che aveva fatto.
Si piegò sulle gambe e si portò le mani sul capo, stringendo gli occhi e dandosi dell'idiota patentato.
"Lo stupido non sei tu, Minho, ma io... Perché doveva finire così? Non potevo semplicemente perdonarti? Che stupido che sono!"

Dopo essere usciti dal locale, Minho continuava a sentirsi osservato, tant'è che continuava a guardarsi intorno, suscitando anche la preoccupazione della ragazza.
-Tutto bene? Mi sembri distratto...- disse questa, afferrandolo per un braccio e avvinghiandosi a lui.
-Mh? Ah, sì... Scusa ma stare così mi dà fastidio.- disse poi, scostandosi dal suo braccio e spostandosi leggermente dietro di lei.
-Sun Mi, devo dir... AHI!- Aveva sentito solo una forte botta alla testa, poi si era voltato verso la direzione del colpo.
Gli sembrò di vedere lo stesso tizio di poco prima, poi abbassò lo sguardo verso il ramo che lo aveva colpito. Si tenne la mano sul capo a causa del dolore e si morse il labbro inferiore, capendo finalmente tutto quanto.
Quello scemo di Kibum lo aveva pedinato!
Sospirò e, ignorando le grida isteriche della ragazza cominciò a parlarle, dicendole tutto ciò che pensava di lei. Voleva sbrigarsi a tornare dal suo ragazzo per poter finalmente fare pace, dato che tutta quella situazione l'aveva stufato abbastanza.
-Sun Mi, ascoltami! Sto bene, ma ora ascoltami!- E dopo aver guadagnato un cenno d'assenso da parte della ragazza continuò: -So che tu speravi in qualcosa di più ma... C'è un'altra persona nella mia vita a cui tengo molto e che ora mi sta aspettando. E mi dispiace concludere il nostro appuntamento così, ma se non vado ora e subito, rischio di perderla! Quindi perdonami, davvero, ma devo andare!- Non riuscì neanche ad aspettare una risposta che corse nella direzione in cui aveva visto il ragazzo l'ultima volta.
Superò l'albero ma si fermò subito dopo, avendo notato una figura accucciata con la coda dell'occhio.
Si voltò di scatto e sospirò, sorridendo leggermente.
Gli si avvicinò lentamente e si inginocchiò di fronte a lui, prendendogli le mani e portandosele intorno al collo.
E mentre osservava la sua espressione sorpresa e spaurita, si sentì come se lo vedesse per la prima volta dopo tanto tempo. Le lentigini che lo rendevano così carino e gli occhi preoccupati, probabilmente a causa di quel ramo che gli aveva lasciato un bel bernoccolo in testa. Sì, era proprio il ragazzo che amava.
Subito Kibum si buttò fra le sue braccia, stringendolo come se fosse la sua sola ancora di salvezza.
-Mi dispiace... Scusami Min, non avrei dovuto farlo! Ti prego, perdonami, ti prometto che non farò più scenate, che non ti griderò più contro ma ti prego, ti prego, non lasciarmi!- La sua voce arrivava soffocata alle orecchie del più giovane, dato che il suo hyung si ostinava a tenere il viso premuto contro la sua clavicola.
A quelle parole, Minho non poté fare altro che sentirsi grato, ma anche in colpa. Non dicendogli mai cosa provava, probabilmente lo aveva ferito e lo aveva fatto sentire insicuro, come si era sentito lui per tutto il giorno.
Sospirò e gli prese il viso tra le mani, baciandolo con una dolcezza forse mai avuta prima.
Si scostò dopo un minuto buono e lo guardò negli occhi, poi sussurrò a fior di labbra.
-Kibum, ti amo.- Subito dopo tornò a baciarlo, leccando le sue labbra e cercando la sua lingua, ignaro o semplicemente fregandosene degli sguardi delle persone intorno a loro. Nel suo mondo, in quel momento, era presente solo la persona stretta fra le sue braccia.

Erano tornati a casa, avevano fatto l'amore, si erano stretti l'uno all'altro per tutta la notte e in quel momento Minho pensò che nonostante tutto, litigare non era così male, se fare la pace diventava così bello.
Le labbra di Kibum si posarono nuovamente sul collo del più piccolo, lasciandogli un altro segno rosso.
-Hyung, se continui così, dovrò coprirmi da capo a piedi per non far notare i segni- Rise quindi Minho, passando le mani lungo il corpo del ragazzo, soffermandosi sui suoi fianchi che sopra di sé continuavano a muoversi, facendo strusciare i membri eccitati.
-Meglio così, almeno non può vedere nessuno quanto sei bello.- Soffiò Kibum sulle labbra del minore, sorridendo e baciandolo con desiderio mentre si posizionava sopra di lui, pronto a farsi penetrare.
Un gemito di piacere uscì dalle labbra di entrambi appena il più grande si abbassò sull'altro ragazzo, lasciandolo entrare.
Cominciò a muoversi velocemente mentre le mani del più piccolo continuavano a percorrere la sua pelle lattea, facendolo rabbrividire.
Le mani dell'uno, raggiunsero quelle dell'altro, intrecciando le dita e stringendole insieme mentre i gemiti e il piacere si facevano strada fra di loro.
-Hyung.. Ti amo.- Sussurrò Minho ad un orecchio di Kibum, dopo averlo spostato sotto di sé, tornando a spingere con più vigore dentro di lui, sentendo quasi giungere l'orgasmo.
Il più grande sorrise e sospirò il nome del fidanzato, graffiandogli la schiena mentre a sua volta si sentiva sempre più accaldato e prossimo al piacere.
Con un grido trattenuto fra le labbra l'uno dell'altro, vennero insieme, baciandosi e stringendosi a lungo.
-Ti amo anche io, Minho.- Sussurrò quindi sulle sue labbra, stringendolo a sé.

TRE SETTIMANE DOPO

-SEI PROPRIO UN PEZZO DI CRETINO, MINHO!- Sbraitò il più grande, lanciando una ciabatta addosso al ragazzo, nascosto dietro il divano.
-KEY HYUNG! POSSO SPIEGARE, TE LO GIURO! NON E' COME CREDI!-
Evidentemente le cose tra loro non potevano andare meglio di così e, nonostante tutto, nessuno dei due aveva intenzione di cambiare le cose.
-Ahi! Hyung, mi hai fatto male!- sbottò Minho, tenendosi il capo colpito dalla seconda ciabatta.
-Così impari!- sbottò Kibum, un po' meno furioso rispetto a prima.
Beh, forse Minho avrebbe voluto cambiare volentieri qualcosina.


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Angolo autrice:
Ok, non credo tornerò a scrivere di questa coppia così... "violenta"? XD
Ringrazio tantissimissimo chi mi ha spinto a scrivere questo sequel, alla fine sono soddisfatta di come sia uscita fuori la storia... Quindi un grazie ENORME rispettivamente a
WINTERSEA_ (NESSA X) E FRAMAR.
Un ringraziamento speciale va sempre a mia sorella, Dinda91. Senza lei che legge i miei scritti e mi dà "il permesso" di pubblicare, non penso che oggi sarei qui a ricevere tante belle recensioni.
E a proposito, grazie a tutti quelli che hanno recensito e che recensiranno in futuro, siete anche voi che mi ridate la voglia di scrivere ^^
   
 
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