Erano in tour con i Green Day da un po', e l'intera band era d'accordo sul fatto che quello era probabilmente il tour più epico di sempre. Dopo i primi giorni di eccitazione e nervosismo per la vicinanza con i loro idoli, gli animi degli All Time Low si erano calmati ed erano riusciti ad instaurare un bel rapporto con Billie Joe e gli altri. Ogni sera quei tre li trascinavano in una pazzia diversa. Quella sera si erano ritrovati tutti e sette sul tourbus dei Green Day, molto più grande e confortevole. Ubriachi fradici, alcuni erano stravaccati sul divano, altri sul pavimento. Billie Joe, a gambe incociate sul braccio della poltrona, si mordeva nervosamente le unghie, continuando a fissare qualcosa. Mike lo osservò, seguì il suo sguardo e lo trovò che guardava il cantante degli ATL disteso a terra e mezzo nudo. Scivolò silenzioso vicino al nano, e gli sussurrò in un orecchio "Placa gli ormoni, ragazzina." Billie sussultò, voltandosi verso il biondo con i suoi occhi verdi spalancati. Mike sembrò intuire la sua muta domanda "Oh andiamo, ti conosco come le mie tasche, so che vuoi fartelo." Armtrong arrossì come un pomodoro, e dovette ammetterlo. "Ho un problema però." Il bassista arricciò le sopracciglia "E' etero? Guarda che non sembra". "No Mickey, non è quello..." Fece un rapido gesto con la testa ad indicare il ragazzo moro steso vicino ad Alex. Mike Dirnt li fissò per alcuni secondi. "Non sono andati a letto, non stanno insieme." concluse poi. "Lo so, ma il chitarrista lì, è innamorato perso, si vede lontano un miglio. Tu hai il suo stesso sguardo quando mi guardi." Questa volta  fu Mike ad arrossire. "Oh andiamo, lo sai che per me è lo stesso!" rise Billie Joe. Il biondo si lasciò scappare un sorriso. Si alzò in piedi e si sgranchì la voce, svegliando l'intero gruppo dallo stato di trance in cui l'alcool li aveva mandati. "Gente, a questo punto io proporrei il gioco della bottiglia!" esclamò afferrando una bottiglia di birra vuota. Trè guardò Billie Joe in modo eloquente, e lui gli rispose con un solo movimento delle labbra "E' stata una sua idea". Jack fu il primo ad accettare, seguito dal resto della band. Billie Joe spiegò le regole. "A turno, ognuno di noi gira la bottiglia, e la persona indicata dovrà fare quello che la prima dice, chiaro?" chiaro. Seduti per terra, si disposero in cerchio. Iniziò Trè, e la bottiglia indicò Rian. Devi,uh, dirci il tuo più grande segreto." Sentenziò Frank. "Io.. okay. Questo non è il colore naturale dei miei denti, vado a farmeli sbiancare una volta alla settimana! Scusate!" e si portò le mani sul viso per nascondersi. Ci furono vari secondi di silenzio imbarazzante, e il gioco andò avanti nel ridicolo per un po', finchè non toccò a Mike girare la bottiglia, che indicò Billie Joe. "Deo gratias!" esclamò Trè.  "Billie, mh, fammi pensare... devi baciare il cantante degli All Time Low. Con la lingua." sentenziò il biondo, scandendo bene l'ultima frase. Jack si tirò su allarmato e Billie Joe lo notò. Andò comunque a sedersi vicino ad Alex per onorare il suo obbligo. Il più giovane cercò di protestare, ma un gioco era un gioco. Il nano moro si sedette addosso a Gaskarth, avvicinando lentamente il viso al suo. Erano settimane che pregustava il sapore di quelle labbra. Finalmente trovò l'accesso alla bocca di Alex, che all'inizio fu restio nel rispondere al bacio, ma poi, aiutato dall'alcool, prese Billie Joe per i capelli e si aprì in un bacio passionale lungo parecchi minuti. Armstrong lo accarezzava ovunque, consapevole di quanto quel ragazzo fosse bello. Dopo un tempo che sembrò troppo poco per Billie e troppo- troppo- per tutti gli altri, i due furono costretti a staccarsi quando gli mancò il fiato. Alex scoppiò a ridere e il cantante dei Green Day se ne tornò al suo posto con aria soddisfatta. Lanciò uno sguardo a Jack, che si alzò e uscì dal bus sbattendo la porta, con gli occhi lucidi e pugni chiusi. "Cazzo..." biascicò Billie. "Sei una merda,Armstrong dei miei coglioni." esordì Trè. Il cantante si soffermò un secondo a guardare la parte restante degli All Time Low, che avevano un espressione confusa dipinta sul volto. Possibile che nessuno di loro avesse capito niente di quello che era successo, nemmeno Alex? A quanto pare era possibile. Billie Joe sospirò,"Scusatemi un attimo." e corse fuori dal pullman, all'inseguimento di Jack. Lo cercò per dieci minuti buoni, poi ne individuò la sagoma seduta su un marciapiede nascosto dal buio della notte. Aveva la testa tra le braccia, ma poteva chiaramente sentirlo singhiozzare. Si sedette di fianco a lui, prese fiato. "Scusa." gli disse. Jack alzò lo sguardo e lo guardò a metà tra il confuso e il ferito. Billie continuò "Non avrei dovuto baciare Alex, o almeno non in quel modo. Sono stato uno stronzo, e per questo ti chiedo scusa." Il più alto rimase a bocca aperta, e cercò di salvare il salvabile. "No guarda, hai capito male, non c'entra niente Alex, io..." Ma venne interrotto dal maggiore. "Penso che se qualcuno avesse provato anche solo ad avvicinarsi a Mike, gli avrei spaccato qualcosa di molto pesante sulla testa." sorrise al pensiero del bassista. "A me puoi dirla, quella cosa che ti tieni dentro da un bel po', da quando sei innamorato di Alex?" Jack rise amaro. "Da anni, forse dal primo giorno che l'ho visto...sono passati dieci anni..." disse, più a sè stesso che a Billie. "L'amore non passa, io amo Mike da più di trent'anni, e lui pure, nonostante io sia una gran puttana."  Jack rise "Ho notato!", poi si fece serio e continuò "Ma Alex non è gay, e anche se lo fosse, perché dovrebbe volere me?" Un rumore di passi, e i due si girarono di scatto. Alex aveva la bocca spalancata e uno sguardo strano. "Jack..." esclamò. "Alex! Fammi spiegare!" Jack scattò in piedi, ma il biondo indietreggiò di qualche passo prima di correre via. "Alex!"