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Autore: QUEEN S OBLADIOBLADA    16/06/2015    0 recensioni
forse ho paura di rimanere solo in questa faccenda che é piú grande di me, più grande di noi due e più grande dei Beatles! Io non mi riconosco e ho paura di scordare come sono fatto realmente dentro, come tu e pochi altri mi conoscono davvero, il VERO John, ho paura di scordare quello che sono, e di vivere in una menzogna. Vedi Macca, a volte non siamo più noi stessi, perché siamo sovrastati ed oppressi dall'immagine ideale che la gente ha costruito, senza alcuna fondamenta ma soprattutto senza alcun diritto, su di noi!E io voglio ricordare chi sono! E non voglio vivere delle aspettative che la gente fa su di noi, non voglio dover non essere all'altezza e...e" " Hai ragione John, ma tu non ti aiuti, sai tu stesso che io ti conosco per quello che sei veramente, per le paure che hai, per l'essere insicuro che sei, ma tu continui spesso e volentieri ad usare quella cazzo di corazza da ragazzo duro e forte che non soffre e non ha problemi, che é figo e non dipende da nessuno, solo su se stesso, quasi ti dimentichi che io so chi sei, e che con
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: George Harrison, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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É notte, le 24:00, Paul sta suonando il piano, non riesce a riposarsi, mentre il suo amico John sta dormendo sul divano pesantemente, o cosí sembrerebbe, ma tutto ad un tratto si sveglia:
"Oddio John scusa, non volevo svegliarti!" Disse preoccupato il bassista
"Tranquillo, ti stavo ascoltando" Rispose il maggiore sedendosi accanto a lui.
"Sai, a volte vorrei tanto tornare a suonare nei locali di Liverpool, quando avevamo i nostri fun fedeli, e una ristretta cerchia di amici, alla fine con lo stipendio potevamo viverci bene ed era tutto meno stressante ed amichevole e...." Riprese John.
"Hey John cosa diamine stai blaterando, ora siamo famosi FA MO SI!, non puoi dire che preferiresti tornare indietro a quei tempi, ora abbiamo piú soldi e siamo conosciuti quasi dappertutto, non dirmi che disprezzi tutto questo, non ci credo!" Rispose l'amico sbarrando gli occhi e guardandolo diritto in faccia.
" Se non riusciró ad affrontare la situazione ed uscirne al meglio....credo che lascerò il gruppo." Disse con sguardo basso il maggiore.
"John, non puoi dire una cosa simile! Tu sei il nostro leader, chi sarebbero i Beatles senza di te eh?" Paul era sincero, completamente sincero, era dura per lui ammettere che John fosse l'unico ed indiscusso leader, per questo l'affermazione che fece era pura verità, mettendo da parte orgogli competitività o qualsiasi altra roba del genere.
"A te cosa importa, dopotutto se io lasciassi il mio ruolo da leader, andresti tu al comando, non è quello a cui aspiri da sempre Paul?" Disse John sprezzante, non pensando nemmeno alle parole che stava pronunciando.
" Ma che diamine dici eh? Che ti passa per la mente?Per me tu hai solo uno grossa paura, e prendi per pretesto qualsiasi cavolata come sfogo alle tue vere perplessità e intrippi mentali!" Urló quasi il bassista, arrabbiato dalle precedenti affermazioni, ma senza perdere troppo le staffe, ed acquisendo un tono deciso e fermo.
" E di cosa avrei paura...sentiamo ragazzino, di cosa!" Rispose animatamente John, come se fosse agitato, agitato per una verità che Paul stava portando a galla, un veritá che nemmeno lui stesso aveva capito.
"Tu hai paura che io, proprio come tuo padre, tua madre e in un certo senso anche tua zia, ti lasci da solo, da solo nelle tue paure, e sappi che anche a me a volte prendono questi pensieri: che non reggeró mai questo ritmo di vita, che alla fin fine essere famosi non é poi cosí comodo e roba simile, ma ce la dobbiamo fare John, insieme, e tu hai paura che io in tutto questo ti lasci da solo!"
"Forse hai ragione, forse ho paura di rimanere solo in questa faccenda che é piú grande di me, più grande di noi due e più grande dei Beatles! Io non mi riconosco e ho paura di scordare come sono fatto realmente dentro, come tu e pochi altri mi conoscono davvero, il VERO John, ho paura di scordare quello che sono, e di vivere in una menzogna. Vedi Macca, a volte non siamo più noi stessi, perché siamo sovrastati ed oppressi dall'immagine ideale che la gente ha costruito, senza alcuna fondamenta ma soprattutto senza alcun diritto, su di noi!E io voglio ricordare chi sono! E non voglio vivere delle aspettative che la gente fa su di noi, non voglio dover non essere all'altezza e...e"
" Hai ragione John, ma tu non ti aiuti, sai tu stesso che io ti conosco per quello che sei veramente, per le paure che hai, per l'essere insicuro che sei, ma tu continui spesso e volentieri ad usare quella cazzo di corazza da ragazzo duro e forte che non soffre e non ha problemi, che é figo e non dipende da nessuno, solo su se stesso, quasi ti dimentichi che io so chi sei, e che con me non hai bisogno di fare cosí, non ti dico di mostrarti al mondo intero....ma con me puoi farlo, sempre, con George puoi farlo, sempre, e anche con Ringo, e chiunque sia tuo intimo conoscente, affronteremo tutto insieme, io non ti lascio!"
" Tu dici che non mi lascerai affrontare tutto questo da solo, ma.. Come fai a dirlo eh? Come facciamo a sapere che staremo insieme e amici per sempre..." Disse con un velo di malinconia John.
"Lo so e basta John, ti lascerei, solo se schiattassi ahahahah! So quando menti, sei un ottimo attore, lo ammetto, ma i tuoi occhi.....oh i tuoi occhi dicono sempre la verità, per chi li sa leggere....e visto che ho tanta voglia di leggerci dentro ancora e ancora e ancora, non schiatteró così presto..." Disse inspiegabilmente impacciato Paul
" Questo non lo possiamo sapere ahahahah" Rise John, ma in realtà era seriamente preoccupato da questa remota possibilità di abbandono reciproco.
" Cavolo ahahahah abbiamo una vita davanti a noi Johnny! Non moriremo se non tra altri minimo 75 anni!"
"Solo?? Ritornando al discorso di prima... tu Paul.... Tu, diresti di saper leggere nei miei occhi?"
" Si "
" E che diamine ci vedresti???" Disse John quasi come volendo ironizzare su queste affermazioni.
" Ci vedo un ragazzo che é stato abbandonato dal padre.....dalla madre, che sente di non voler vivere appieno, privandosi di qualsiasi cosa che, per realizzarla gli costerebbe un po' di sacrificio e dedizione, perché ha paura, paura di non rientrare nelle aspettative della zia, e dei fun. Paura di essere abbandonato da tutti e rimanere solo"
Disse Paul guardandolo fermamente negli occhi, e posando una mano sulla sua fredda, cosí, tanto per confortarlo. Poteva vedere che negli occhi del maggiore stavano per uscire delle lacrime, che forse avrebbe saputo abilmente trattenere...o forse no.
"E...e poi Johnny, ci vedo un ragazzo che non vuole proprio accorgersi di quanto meraviglioso sia, di quanto può essere importante la sua solo presenza, di quanto sia davvero una bella persona, di quanto sproni la gente che ti circonda...sei un leader nato, con tutte le tue insicurezze e paure, sei John semplicemente John, e io ti amo per quello che sei!"
Disse tutto d'un fiato Paul.
" I...io non...io non so cosa ci vedi di cosí importante in me perché io non sono che un..."
" John....io, e non ci marciare eh, dipendo molto da te, per questo dico che non solo ti voglio bene, perché sarebbe dire poco io ti voglio bene come si vuole ad un fratello, l'amore che ho per te é pari a quello che ho per mio fratello Mike, e.."
Il bassista non riuscì a finire la frase che John affondò il suo volto sulla sua spalla, lo cinse in un abbraccio, piú che altro, era Paul a cingerlo in un abbraccio, John si stava proteggendo e affidando completamente a quel corpo a quell'uomo, al suo amato" fratellino acquisito " che sapeva tutto di lui.
Paul dovette staccarsi a malincuore da quell'abbraccio, per andare da suo padre e dormire a casa sua, glielo aveva promesso....anche se era notte fonda ed aveva un sonno incredibile.
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