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Autore: Seiraluna    17/06/2015    0 recensioni
Shion sapeva che aveva ancora molte cose da fare sulla terra e che non avrebbe rivisto Daisy ancora per moltissimi anni.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Shion, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In apparenza tutto era calmo al grande tempio. I cavalieri di bronzo si allenavano in arena, lady Atena riceveva gli abitanti di molti villaggi come ogni giorno e i cavalieri d’oro pattugliavano le zone nei dintorni del tempio.
Intanto nella prima casa del tempio, un cavaliere d’oro cercava di riposare dopo una lunga missione durata due mesi. Era tornato al tempio da alcuni giorni e fra allenamenti e pattugliamenti non aveva chiuso occhio. E poi qualcosa lo svegliava in continuazione.  Qualcosa sembrava essere tornato per tormentarlo in sogno. Era da quando era tornato al tempio che faceva sempre lo stesso sogno.
Shion era al cospetto del suo maestro e si allenava sotto i suoi occhi severi. Si preparava a diventare un cavaliere d’oro e era giovanissimo. Il maestro gli aveva detto che il suo destino era indossare un’armatura d’oro perché il suo potere era immenso. Il suo cosmo era capace di spazzare via moltissimi specter in pochi secondi.
-Shion meriti l’armatura d’oro che presto ti verrà consegnata dal grande sacerdote. Ma dovrai dire addio a questo luogo. Preparati perché fra un mese partirai per il grande tempio.
-Sarò pronto maestro.
-Ho fiducia in te Shion. Sei un allievo eccezionale e saprai dimostrare il tuo valore alla dea Atena.
-Grazie per la vostra fiducia maestro, vi devo molto.
 
Shion pensava di sognare solo il suo passato con il maestro ma poi il sogno continuava e lui vedeva qualcosa che aveva dimenticato o rimosso.
-Shion cosa ha detto il maestro?
-Presto lascerò questo posto per diventare un cavaliere d’oro. Il maestro afferma che una delle armature mi richiama perché sono un degno guerriero della dea Atena.
-Sono felice che tu sia riuscito a raggiungere un livello tanto alto. Sapevo che saresti andato al tempio per proteggere la futura Atena.
-Daisy non ti mancherò neanche un po’? Sembri felice che io vada via?
-Sei uno sciocco Shion. Sono felice perché meriti indossare l’armatura d’oro, ho visto quanto ti sei allenato in questi anni. Fin da piccolo combatti per realizzare questo sogno e ora ce l’hai fatta. Però mi mancherai. Non potrò più confidare a nessuno i miei sogni segreti o le mie paure. Nessuno mi consolerà più quando farò gli incubi.
-Qualsiasi cosa accada potrai sempre contare su di me.
-Ne sono sicura Lord Shion.
-Non devi chiamarmi così, per te sarò sempre e solo Shion.
-Il maestro dice che dovrò chiamarti sempre così in futuro e non potrò venire a trovarti spesso. Non posso distrarti dai tuoi doveri.
-Scrivimi delle lettere e se mi lasceranno venire, ti verrò a trovare di sicuro. Resterai qui con il maestro?
-Non ho altri posti dove andare, lo sai bene.
-Sei arrivata qui che eri una neonata e il maestro si è preso cura di te.
-Avevi due anni ma ricordi tutto. Si vede che sei stato allenato a guardare non solo con gli occhi ma anche con la mente fin da piccolo vecchietto.
-Non sono vecchio, ricorda che abbiamo solo due anni di differenza.
-Sei un ragazzo lamentoso lord Shion.
-Vieni qui Daisy così ti punisco per la tua linguaccia.
-Ora ti dai delle arie?
Shion si svegliava sempre ricordando il sorriso di Daisy che scappava da lui per non farsi prendere. Poi non ricordava più niente. Perché quella ragazza appariva continuamente nei suoi sogni? Non ricordava neanche chi fosse?
 
Intanto al grande tempio
-Sei qui perché dopo tanti anni Shion ha iniziato a ricordare. Ormai è uno dei cavalieri d’oro più forti e ogni tua barriera alla sua memoria sta cedendo. Shion è un cavaliere con un enorme cosmo e il tuo potere ormai non blocca più i suoi ricordi. Hai intenzione di parlargli di lei?
-Fratello dovresti sapere che è compito tuo come grande sacerdote.
-Non scaricare le responsabilità su altri. Io ho già molto da fare con quella testa calda di Manigoldo. Solo ieri mi sono giunte le fatture per le riparazioni della sua ultima missione.
-A quanto pare il tuo allievo è più problematico del mio. Comunque per quanto riguarda Shion, dovrà risolvere da solo il suo enigma. Ho bloccato i suoi ricordi solo perché doveva concentrarsi sul suo ruolo di cavaliere d’oro in quel periodo. Se non gli avessi cancellato momentaneamente la memoria, forse non sarebbe tanto forte ora. Per non parlare della stima che si è guadagnato negli anni. Devo ammettere che è anche un pivello saggio in parte.
-Fratello si vede che lo hai allenato con molta cura.
-Troppi complimenti oggi. Cosa trami grande sacerdote?
-Nulla, oggi mi sento benevolo. Tornando al discorso di Shion, non mi hai mai detto che fine ha fatto quella ragazza?
-Fratello non ne ho mai parlato con nessuno. Ho bloccato i ricordi di Shion per impedirgli che la cercasse inutilmente. Aveva un futuro da cavaliere d’oro davanti a sé e non doveva sprecare tempo a correre dietro a un fantasma.
-Quindi la ragazza che hai cresciuto è morta.
-Purtroppo c’è stato un incidente qualche anno dopo la partenza di Shion. Daisy aveva sedici anni e era con me vicino al grande tempio. Avevo lasciato al Jamir la mia attuale allieva e due giovani monaci.
-La babysitter di Yato e Tenma.
-Esatto. Dove ero rimasto con la storia?
-Stavi venendo al tempio per me o per Shion?
-Dovevo darti un oggetto sacro appartenuto alla dea e volevo anche vedere i progressi di Shion. Mi avevi scritto che era diventato molto forte e che aveva già portato a termine dieci missioni di livello elevato. Ero curioso di vedere i progressi del cavaliere dell’ariete. Purtroppo uno specter ci ha attaccati a pochi metri dalla grande scalinata. Daisy si è accorta di lui.
-Non ti eri accorto della presenza di uno specter? Non è da te.
-Questo specter era il padre di Tenma e era fortissimo. Mi è arrivato davanti, non so da dove. Non è da me commettere sbagli del genere. Daisy si è accorta che aveva un pugnale sacro in mano e si è parata davanti a me. Sapeva che quel pugnale mi avrebbe potuto ferire gravemente e non avrei portato a termine la mia futura missione. Shion le aveva raccontato la nostra storia e ne era rimasta affascinata. Era contenta di essere stata cresciuta da me al Jamir. Mi definiva un eroe e io non sono di proteggerla. Il pugnale era ricoperto dal sangue del precedente Ade e era fatale per una semplice ragazza come Daisy. Era una trappola per fa soffrire me e lei si è sacrificata.
-Ora capisco perché hai bloccato i ricordi di Shion. Non volevi che scoprisse tutto e andasse a vendicarsi. Non mi spiego come abbia fatto lei ad accorgersi del pericolo.
-I suoi occhi innocenti. Shion la definiva una ragazza pura che vedeva aldilà del tempo e dello spazio.
-Shion presto saprà la verità.
-So già tutto grande sacerdote. Mi avete nascosto che Daisy era morta per non farmi diventare un pazzo accecato dalla vendetta.
-Ragazzino mi hai seguito fin qui perché sapevi che dovevo parlare urgentemente con il grande sacerdote. Hai capito che la cosa ti riguardava e hai voluto vederci chiaro. Molto astuto, mossa degna di un cavaliere d’oro.
Mentre il grande sacerdote raggiungeva lady Atena per i colloqui del giorno, Shion e il suo maestro parlavano del passato. Shion era molto alterato e non intendeva andarsene senza delle risposte.
-Perché non mi avete detto di Daisy? Farmi ricordare tutto insieme è forse una sorta di prova?
-No, non eri pronto per la verità. Saresti partito per vendicarti e non avresti fatto passi avanti. Invece, guarda dove sei adesso. Sei uno dei cavalieri d’oro più temuti dagli specter e il più apprezzato dagli abitanti dell’intera Grecia.
-Perché non l’avete fermata? Lei si è buttata su di voi perché vi voleva bene come un padre.
-Shion calmati. In realtà vuoi sapere cosa ha detto prima di lasciarci.
-Sapete già tutto, parlate.
-Le sue ultime parole sono state per te. Voleva vederti diventare un grande cavaliere d’oro e quel giorno prima di chiudere i suoi occhi per sempre ci è riuscita. Ti vide in lontananza mentre parlavi con il cavaliere del sagittario. Mi disse che avevi un’aria da eroe e che era felice per te.
Shion lanciò un urlo disumano che arrivò alle orecchie di tutti i cavalieri al tempio.
-Avevo promesso che non avrebbe sofferto e se ne è andata a causa di uno specter. Quel vigliacco l’ha uccisa solo per cattiveria.
Dopo aver urlato per diversi minuti Shion andò via e si congedò anche il suo maestro.
Shion si ritirò nella prima casa per meditare e calmarsi. La sua anima era in subbuglio come non lo era da anni. Sapere di Daisy lo aveva scombussolato moltissimo e aveva bisogno di passare molte ore in tranquillità.
-L’anima della tua amica deve essere già lontana da anni, non puoi vederla.
-Manigoldo sparisci. So bene che non posso rivedere un morto. Sto solo meditando e tu sei una distrazione.
-Come fai a restare calmo dopo che i due vecchi hanno svelato un segreto tanto pesante che ti riguarda?
-Sono un cavaliere d’oro e so cosa posso o non posso fare. La via della vendetta non è mai la risposta.
-Accidenti, quel vecchio ti ha istruito proprio bene. Io non resterei tanto calmo se la ragazza che mi piaceva fosse morta.
-Non ho mai detto nulla del genere.
 
Un uomo salì la scalinata in fretta e gridò aiuto.
Shion e Manigoldo corsero al villaggio e videro quattro specter. Tre erano uomini e poi c’era anche una sacerdotessa.
-Qui abbiamo lord Shion e lord Manigoldo.
-Sbagliato, ci siamo anche noi- disse Cardia.
Vicino al cavaliere dello scorpione c’era Degel. Ognuno di loro scelse un avversario e iniziarono gli scontri.
Shion doveva occuparsi della sacerdotessa.
-Come mai non mi attacchi? Ogni tua tattica di inganno, non avrà efficacia su di me.
La sacerdotessa trascinò Shion in una parte isolata del villaggio e si tolse la maschera.
-Shion è da molti anni che non ci vediamo.
-Daisy perché indossi un’armatura da specter?
-Ho deciso di aiutarti dopo essere morta. Uno specter mi ha arruolata nell’esercito di Ade perché diceva che il suo padrone aveva bisogno di belle sacerdotesse per ammaliare il nemico. Posso passarti delle informazioni se scopro qualcosa di importante. Oggi ho deciso di venire qui per dirti che presto uno dei giudici infernali verrà al grande tempio. Ha intenzione di attaccare il villaggio.
Shion si avvicinò a Daisy e la strinse forte.
-Come ti è venuto in mente di fare una pazzia del genere?
-Shion volevo solo esserti di qualche aiuto.
-Sei la persona più gentile che io abbia conosciuto e vederti con questa armatura nera addosso non mi fa piacere. Cosa ti hanno costretta a fare?
-Pensi che io abbia ucciso?
-So che gli specter devono uccidere una vittima innocente per Ade per entrare nel suo esercito.
-Non ho mai fatto nulla del genere. Ho finto. Ogni volta che mi ordinavano di uccidere qualcuno mi allontanavo con la persona e lo facevo scappare. I generali si sono insospettiti ma non avendo prove non hanno fatto rapporto a Ade. Non sono in grado di uccidere qualcuno.
Shion afferrò le mani di Daisy e le strinse forti.
-Queste non sono fatte per uccidere. Non voglio che ti macchi di sangue. Come mai si finita negli inferi?
-Uno specter ha rubato la mia anima e il mio corpo dal luogo dove mi aveva sepolto il maestro.
-Chi ha osato profanare la tua tomba?
-Non so il suo nome. È uno specter molto misterioso. L’unica cosa che so, è che è lo stesso che mi ha uccisa e che può piegare il tempo a suo favore. Si dice che sia potentissimo.
-Quel bastardo non solo ti ha strappato la vita, ha osato addirittura provare a renderti malvagia.
-Sai che non mi schiererò mai dalla parte di Ade. Indosso questa armatura e questa maschera solo per aiutare la causa di Atena.
-Non voglio che rimani con loro. Se ti scoprissero, potrebbero farti del male.
-Sono già morta, al massimo possono rispedirmi nel regno dei morti. Ora riesci a toccarmi solo perché mi hanno concesso di tornare in vita come soldato di Ade. Una volta finita questa guerra tornerò nel regno dei morti.
Shion sapeva che quello che diceva Daisy era vero. Una volta finito lo scontro tra Atena e Ade, lei sarebbe tornata nel buio del regno dei morti. Non l’avrebbe più vista. Non poteva neanche chiedere alla dea di riportarla in vita con i suoi poteri perché non era una cosa possibile.
Shion stava ribollendo per la rabbia. Mai si era sentito più inutile.
-Non è colpa tua se sono morta. So che da quando ti sei ricordato di me ti incolpi della mia sparizione. Smettila, ho deciso di andare via per salvare il maestro, c’era ancora bisogno di lui.
-Il tuo gesto altruista è un esempio per molti. Non verrà dimenticato.
Cardia, Degel e Manigoldo raggiunsero Shion e circondarono Daisy. Erano sorpresi, Shion non aveva ancora sconfitto una sacerdotessa che non aveva un cosmo molto forte. Non era da lui.
-Fermi, lei non è un nemico.
-Shion hai bisogno degli occhiali come Degel, vediamo tutti che indossa un’armatura da specter- disse Cardia.
-Lei si è infiltrata tra gli specter per darci delle informazioni.
-Questa deve essere la ragazza che viveva con te al Jamir. Vedi che non sei viva- disse Manigoldo.
-Un po’ di tatto Manigoldo- lo rimproverò Degel.
Shion sparì nel nulla con Daisy e la trascinò fino all’ingresso del Jamir.
-Ho usato il teletrasporto per poter parlare in pace con te. Qui nessuno ci disturberà.
-Come mi manca questo luogo. Peccato che io non possa più entrarci. Shion non è da te fare quella faccia. Non sono triste perché sono morta. Ho questa espressione perché non mi piace vederti in questo stato. Sei sempre stato un vero guerriero che sapeva come continuare a lottare senza mai arrendersi.
-Sei qui e posso toccarti e ammirare tutta la tua bellezza. Non posso credere che fra qualche mese non ti vedrò più.
-Shion anche tu mi sei mancato.
-Come hai sempre fatto, mi capisci al volo. Non sapevo neanche che mi mancassero le nostre chiacchierate insieme e ora guardami qui che mi preoccupo per cosa ti accadrà in futuro. A quanto vedo non sei cambiata per niente nonostante l’armatura. Si dice che chi indossa un’armatura di Ade diventi spietato.
-Non ti fidi di me?
-Sono sicuro che tu non sia diventata una cinica e spietata specter ma non voglio che ti costringano a fare qualcosa di orribile. So che non lo sopporteresti.
-Grazie per queste parole dolcissime. Ora devo andare Shion o sapranno che li ho traditi.
-Se ti trovi in pericolo corri da me, sono a tua disposizione.
-Me la caverò, grazie.
Daisy sparì nel nulla e Shion tornò al grande tempio.
 
Il giorno dopo
Mattina, ore sei
Shion uscì per i suoi soliti allenamenti e trovò davanti l’arena Daisy. Era ferita a un braccio e sanguinava moltissimo.
-Daisy cosa ti è successo?
-Degli specter mi hanno vista salvare dei bambini in un villaggio non lontano da qui e mi hanno assalita una volta nella foresta. Sono riuscita a scappare per poco.
-Sei ferita e quel braccio è ridotto molto male.
-Non preoccuparti. Ormai avranno informato il sommo Ade e presto la mia vita avrà fine.
Shion prese Daisy in braccio e la portò alla casa dell’ariete.
-Avrò cura di te come non ho saputo fare anni fa.
-Ancora ti colpevolizzi Shion, non è giusto. Sono morta perché era arrivato il mio momento.
Shion zittì Daisy mettendole una mano sulla bocca mentre saliva la grande scalinata.
-Sei morta a causa di uno specter crudele e sadico.
-Non pensare al passato Shion. Prima di tornare nel regno dei morti vorrei passare qualche ora con te in pace, senza parlare di specter, guerre e sangue.
-Non sei cambiata per niente. Sei sempre la stessa dolcissima ragazza di una volta.
-Come sai che sono sempre la stessa?
-Hai i capelli lunghi e castani, gli occhi verdi, la voglia sulla gamba e un profumo di fiori.
Daisy divenne completamente rossa, come faceva una volta di fronte al cavaliere. Non voleva dirlo al cavaliere ma lei aveva sempre avuto una cotta per lui. Quello che Daisy non sapeva è che Shion l’aveva sempre vista come più di un’amica. Lei era la ragazza a cui teneva più di sé stesso e non capiva come aveva fatto a scordarla. Era un cavaliere e avrebbe dovuto abbattere prima la barriera mentale del maestro. Possibile che diventare un cavaliere d’oro gli aveva fatto dimenticare tutto?
-Voglio sapere cosa è successo dopo che sei morta?
-Non ricordo bene alcuni momenti.
-Raccontami quello che ricordi.
-Quando mi sono svegliata pensavo di essere al Jamir, non sapevo di essere morta. Non mi ero accorta di essere in un posto spaventoso. Dopo cinque minuti mi sono accorta che era tutto buio e che non c’era nessuno al mio fianco. Ti chiamavo ma tu non rispondevi. Allora ho capito che non ero più al Jamir o al grande tempio. Il colpo al petto era stato fatale. Però ero riuscita a salvare il maestro perché non era lì con me.
-Daisy, il pugnale che ti ha colpita è fatale per un qualsiasi essere umano.
-L’uomo che mi ha portata da Ade mi ha detto questa cosa. Mi ha anche dato della sciocca. Diceva che nessun essere umano è tanto pazzo da prendersi una pugnalata al posto di un altro senza motivo.
-Quando gli ho detto che lo avevo fatto per il maestro perché per me è come un padre, si è messo a ridere.
-Bastardo!- disse Shion furioso.
Daisy gli strinse la mano e lui si rilassò nuovamente. L’ultima cosa che voleva era metterla in agitazione.
-Non ricordi altro?
-Il resto è confuso. So che ho deciso di entrare nell’esercito di specter per passarti delle informazioni. So anche di non aver mai ucciso nessuno.
-Sono sicuro di questa cosa.
-Hai avuto fiducia in me nonostante questa armatura da specter.
-Avrei sentito qualcosa se tu fossi cambiata dopo tutto sono un cavaliere d’oro. Non sono neanche più un pivellino.
-Lo so bene. Molti specter ti temono. Ahi.
-Ti fa male il braccio?
-Penso che la ferita non sia lieve come immaginavo. Mi hanno colpita con una scarica di colpi e li ho evitati per caso. Non sono molto brava nel combattimento.
-Mi chiedo cosa li abbia spinti a farti diventare una specter?
-Dicevano che avevano bisogno di sacerdotesse per intrappolare i cavalieri. Alcune ragazza al castello di Ade ci sono riuscite. Hanno ricevuto molte ricompense da Pandora per aver eseguito gli ordini al meglio.
-Come hai fatto a non farti scoprire per tanti mesi?
-Sono stata molto cauta. Ho messo in pratica i tuoi insegnamenti. Ricordi che al Jamir mi dicevi di non fidarmi mai delle persone cattive e che qualunque cosa accadesse, dovevo avere sempre speranza nella dea. Le tue parole mi hanno aiutata tantissimo. Non ho avuto paura di vivere in quel luogo buio. Mi bastava ricordare i bei momenti trascorsi con te e non avevo più paura. Sapevo che dovevo lottare per costruire un mondo migliore.
Shion strinse Daisy e le consigliò di poggiare le braccia alle sue spalle. Doveva stringere le bende al braccio e le avrebbe fatto molto male.
-Ti ho spalmato una medicina potente e il sangue si è fermato. Ora devo stringere queste bende. Appoggiati a me e stringi i denti.
-Va bene.
Shion fasciò il braccio della ragazza che non poté fare a meno di lanciare un piccolo urlo. Il dolore era fortissimo. Poggiarsi alle salde spalle del cavaliere era una sicurezza, un sostegno.
-Faceva davvero male.
-Mi dispiace ma non c’era altro modo per medicarti. I miei amici verranno qui, togli l’armatura o ti rinchiuderanno nelle prigioni.
-Non ho niente da indossare.
Shion frugò nel baule che aveva nella prima casa e ne tirò fuori un vestito verde.
-Quel vestito apparteneva a te. Questo baule è tuo, me lo ha portato il maestro per aiutarmi a ricordare. Visto che sei morta, il tuo corpo non dovrebbe aver subito ulteriori cambiamenti.
 
Daisy si cambiò nella stanza di Shion,mentre il cavaliere si metteva i suoi abiti da civile.
-Stai bene senza l’armatura. Devo dire che hai più muscoli rispetto a quando eravamo al Jamir.
-Ricordi bene come ero.
-Un pivellino, così ti definiva il maestro.
 
All’ingresso della prima casa arrivò qualcuno e Daisy si nascose dietro Shion. Temeva che qualcuno la portasse via da quel luogo.
-Shion mi hanno riferito che sei venuto qui a meditare. Ti ho portato un documento da mio fratello.
-Maestro non dovevate disturbarvi, sarei andato io a prendere quel documento dal grande sacerdote.
Il maestro entrò nella casa e vide Daisy aggrappata al braccio di Shion.
-Tu non dovresti essere qui?
-Maestro sono felice di vedere che siete in forma.
-Shion non puoi tenere un nemico in casa.
-Lei è scappata perché è stata scoperta. Sapete che non è veramente uno specter. Non sa neanche combattere come fanno i nemici. Non ha mai ucciso nessuno e non intende farlo.
-Non può restare qui. Visto che è stata scoperta presto Ade richiamerà la sua anima nel regno dei morti e il suo corpo si dissolverà nell’aria.
-Vi prego maestro,  non mi mandate via. Non so dove andare. So che non mi rimane molto tempo ma voglio passarlo con un amico.
-Non puoi restare al tempio, vai lontano, trova un posto tranquillo e restaci fino alla tua nuova morte.
-Perché siete tanto crudele con me?
Daisy corse fuori dalla casa e giù per la grande scalinata. Doveva fuggire lontana, nessuno voleva avere a che fare con lei. Non aveva più nessuno.
-Non dovevate trattarla in quel modo.
-Non devi distrarti Shion. Hai un compito da portare a termine qui al termine e tante persone che contano su di te. Lei è morta e non potrà più tornare sulla terra. Devi rassegnarti.
-So benissimo che presto non la rivedrò più. Ma non la lascerò di nuovo sola. Non la lascerò morire sola e triste. Non trascurerò neanche i miei doveri da cavaliere ma neanche quelli da amico.
-Shion sai bene cosa provi per lei e lo hai sempre saputo.
-Infatti. Però voi mi avete detto che lei non poteva vivere al tempio con me e ci avete allontanati. Ho accettato questa cosa ma questa volta non l’abbandonerò per vederla soffrire da lontano.
Shion corse dietro Daisy e la raggiunse in pochi minuti. L’afferrò per un braccio e la riportò alla prima casa. Lei cercava di liberarsi dalla morsa del cavaliere ma tutto era inutile. Gli aveva persino dato dei calci ma non sembrava avvertire alcun dolore.
Lì i due ragazzi trovarono il maestro che li attendeva.
-Shion lasciala andare lontano o sarò costretto ad allontanarla con la forza.
Shion guardò il maestro con sguardo di sfida e poi fece quello che nessuno si sarebbe mai aspettato da lui. Shion era un cavaliere molto serio, meticoloso. Non compiva mai azioni avventate. Ragionava sempre prima di ogni spostamento, ogni sua mossa era calcolata nei minimi dettagli. Erano poche le volte in cui aveva perso la testa.
Il cavaliere baciò Daisy sulle labbra e lei ricambiò dopo pochi secondi. Aveva sempre sognato quel momento ma non era mai avvenuto. Ora gli restava poco tempo ma era giusto chiarirsi.
-Non allontanerete da me la ragazza che amo.
-Sei coraggioso Shion. Baciare uno specter, morta e in più che presto tornerà nell’oltretomba. Finalmente sei riuscito ad aprirti con lei. Sono felice che tu sia riuscito ad allontanare ogni dubbio e che sia riuscito ad aprire il tuo cuore. Mi dispiace aver urlato e usato le maniere forti ma era l’unico modo per farti reagire. Sei diventato un cavaliere d’oro molto forte e sei pronto a grandi responsabilità.
-Avete finto solo per farmi baciare Daisy. Era solo una prova.
-Vedi tutto questo come l’esame finale fra maestro e allievo. Hai superato la prova a pieni voti. Presto dovrai ricoprire un ruolo molto importante e devi essere pronto a tutto.
Il maestro sparì nel nulla dopo aver detto addio a Daisy.
-Mi sono spaventata. Pensavo che il maestro mi odiasse.
-Non potrebbe mai disprezzarti. Lui ha capito subito che sei sempre la stessa. Sono io che non ho intuito che era una prova.
-Nonostante ciò hai superato le aspettative del maestro. Sei pronto alla battaglia finale.
Daisy si accasciò a terra e si portò le mani al petto.
-Cosa succede?
-Mi stanno richiamando dal regno dei  morti. Fra poco dovrò tornare laggiù. È un dolore insopportabile.
Shion prese Daisy in braccio e la portò nella sua camera da letto. Lì la distese sul materasso e le passò una pezza umida sulla fronte.
-Mi dispiace darti tanto disturbo. Avrai tante cose da fare.
-Guardami bene, non indosso l’armatura d’oro, quindi sono a tua disposizione.
-Grazie per queste belle ore.
Shion diede una carezza sulla guancia della ragazza e poi la baciò sulle labbra.
-Troverò un modo per farti restare qui al tempio. Parlerò con Atena e le chiederò di aiutarti. Lei conosce di sicuro un modo per farti restare in vita.
-Non è possibile.
-Ci proverò lo stesso.
Una forte esplosione vicino al villaggio mise in allerta Shion che indossò subito la sua armatura.
-Devo correre a vedere cosa succede come custode della prima casa. Aspettami qui, farò in fretta.
-Non vado da nessuna parte. Un’ultima cosa Shion.
-Dimmi.
-Ti voglio bene e non ti dimenticherò mai.
-Non sforzarti, riposa. Ti amo Daisy, tieni a mente queste parole.
-Non potrei mai scordarle, grazie.
Shion corse al villaggio mentre Daisy scrisse un messaggio su un foglio di carta colorato come usava fare un tempo. Usò le sue ultime forze per muovere la mano e scrivere in modo leggibile. Quello era l’ultimo messaggio per il cavaliere che le aveva dato tutto quello che aveva sognato. Ora tutto era perfetto e poteva tornare nel regno dei morti senza rimpianti.
 
Due ore dopo Shion tornò alla prima casa e corse nella sua stanza. Lì non trovò più Daisy ma solo polvere sul suo letto. Era sparita nel nulla come gli aveva detto. Quel maledetto signore dell’oltretomba l’aveva strappata di nuovo dalla vita e imprigionata nel regno dei morti. Tutto quello non era giusto. Era una ragazza dolce e semplice perché aveva dovuto soffrire tanto. Shion non riusciva a spiegarsi tanto dolore. Poi vide un messaggio di fianco al letto.
-Shion quando tornerai non mi troverai. So che ti arrabbierai con Ade, ma non fare cose stupide, non è dal cavaliere dell’ariete. Conserva i nostri ricordi insieme nel tuo cuore e vai avanti. So che diventerai un grande eroe e che salverai molte persone. Conto su di te. Ti amo. Daisy.
-Ti amo anche io mio piccolo fiore del Jamir. Nessuno potrà mai prendere il tuo posto nel mio cuore. Addio. Ci rivedremo fra molti anni.
Shion sapeva che aveva ancora molte cose da fare sulla terra e che non avrebbe rivisto Daisy ancora per moltissimi anni.
 
   
 
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