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Autore: Julia_Phantomhive    17/06/2015    1 recensioni
[A week of KageHina]
Quarto giorno 17/06/15 - Bloom+Quote
Kageyama passa la notte da Hinata e tutti e due pensavano di passare la serata in piena libertà e intimità, quando Natsu si impone per guardare un film. L'alzatore ha un debole per le cose piccole e carine e chi meglio della sorellina di Hinata, super assomigliante al fidanzato, non potrebbe convincerlo a fargli fare tutto quello che vuole? Shoyo lo sa ed è per questo che lo ama, ma avranno un attimo solo per loro due?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A week of KageHina'
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Il fiore sbocciato nelle avversità
 
Titolo: Il fiore sbocciato nelle avversità
Autrice: Julia Phantomhive
Evento: A week of KageHina (indetto su Tumblr @aweekofkagehina)
Prompt scelto: Bloom+Quote

Una sera che finalmente Tobio veniva a dormire da me e potevamo parlare per tutta la notte di pallavolo e forse anche qualcos'altro, mentre mangiavamo tutti insieme, Natsu ci ordinava di guardare un film con lei.
La mamma cercava di dissuaderla, ma non ci riusciva, la mia sorellina voleva che assistessimo con lei, sia io che Tobio, il quale non si rifiutava. Teneva a Natsu come se fosse sua sorella.
"Beh, tanto prima o poi, lo saranno. Meglio che vadano d'accordo da adesso in poi." pensavo, mentre il mio ragazzo alto un metro ottanta veniva trascinato a forza da una bambina delle elementari quale è Natsu, per farsi aiutare ad avviare il videoregistratore dvd.
- Hinata, aiutami! - urlava Tobio che, per quanto si sforzasse, non era bravo a gestire le situazioni con cose, animali o persone generalmente minuscoli; ancora non capiva, però, che Natsu lo adorava tanto quanto me.
Finivo di aiutare la mamma a sparecchiare e li raggiungevo. - Arrivo! Natsu, Kageyama, lo avete almeno acceso? -
Mi piaceva davvero vedere Tobio in difficoltà. Scuoteva la testa agitato, mentre Natsu stava per mettersi a piangere perché la presa era attaccata ma il videoregistratore non si accendeva.
Ero abituato a certe scene ed ero felice che erano diventate quotidiane.
- Ci pensa il tuo fratellone!! Kageyama, prepara il dvd ok? -
- Tobio-nii-chan! Ecco! - gli porgeva il dvd e io avevo appena sistemato tutto - Fratellone, grazie! - mi saltava sul collo e mi baciava la guancia. Kageyama era restivo a osservarci.
Lo guardavo interrogativo con un sorriso. - Stai bene? - mimavo con le labbra.
Semplicemente annuiva. - Che cosa guarderemo? -
Natsu sistemava due cuscini e tirando per la manica Kageyama lo faceva sedere su uno di questi, e poi lei si sistemava sul suo grembo. Ero un po' geloso, quello era il mio posto quando eravamo solo io e il mio Tobio.
A fior di pelle, mi sedevo accanto con un piccolo broncio, ma lui se ne era accorto e mi prendeva per la mano che nascondevamo dietro le nostre schiene. Osservando lo schermo appariva il castello della Disney.
- Na-Natsu, non mi dirai... sulle principesse... -
- No, fratellone! Vedremo Mulan! -
- E chi è? - domandava innocente Kageyama - E' famoso? -
All'inizio sospiravo per il fatto che non era un film delle principesse, sollevato per il fatto che quel film lo stavo per rivedere solo la terza volta e poi mi mettevo a ridere perché Kageyama era incredibile, non conosceva Mulan! Essendo lui, forse non aveva mai visto nulla della Disney e lo invidiavo per questo.
Natsu si girava a guardare il corvino e a rispondergli: - Guarda e basta! -
Come sempre, non sapendola gestire, annuiva obbidiente.
"Aaaah... Tobio. Così non va, devi essere così solo con me".

Il film era terminato ed era quasi mezzanotte, così dopo aver messo a letto Natsu, tornavamo in camera mia dove un futon per Kageyama era pronto. Sorridevo perché non ci aveva mai dormito.
- Mi dispiace per tua madre che lo prepara ogni volta. -
- Non devi, tanto la mattina dopo lo riponiamo nel suo scaffale e così è felice. - cantilenavo mentre trascinavo Tobio a letto contento - Che cosa c'è, Tobio? -
Era arrossito. - Oggi vorrei solo dormire... abbracciati. -
Rimanevo sorpreso. - Perché? -
- Il film mi ha fatto riflettere. - tre volte che lo vedevo e non ci avevo mai riflettuto, così aspettavo che continuasse - Anche tu... sei come uno di quei fiori. -
Ora era più confuso che mai. - Andiamo a letto? - mi raggiungeva e come aveva chiesto, rimanevamo abbracciati - Ora mi spieghi cosa vuoi dire? -
- Il fiore che sboccia nelle avversità è il più bello e il più raro di tutti. - mi citava l'imperatore verso la fine del film - Anche tu, come quel fiore, hai dovuto passarne tante. Alle medie hai cercato con tutte le tue forze di creare un club di pallavolo, in terza hai cercato di battermi pur sapendo che la mia squadra era la favorita, fai un incredibile sacrificio ogni mattina per arrivare a scuola che è in un'altra città e quando ci siamo incontrati, mi hai sopportato e ti sei allenato allo strenuo solo per accontentarmi e giocare nelle partite ufficiali. Per questo penso... che tu sia un giocatore raro, unico, ma soprattutto per me, sei il più bello, la mia persona speciale. -
Sorridevo per la gioia. Era da tanto che Tobio non mi faceva un complimento. E ora ne arrivavano uno dopo l'altro. Era il ragazzo più felice del mondo, ma dopo questa sua affermazione, capivo che anche lui era bellissimo.
Mi accoccolavo sulla sua spalla. - Tobio, anche tu sei un fiore sbocciato nelle avversità. -
- Come? Non è vero. -
Scoglievo l'abbraccio e mi mettevo sopra di lui. Anche stavolta si addossava tutta la colpa e si faceva sopraffare dall'insicurezza. Era mio dovere rassicurarlo: - La sconfitta che hai subito in terza media, l'abbandonamento da parte dei tuoi ex compagni e difficoltà di fidarti di altre persone. Queste non sono cose da poche per una persona sensibile come te, Tobio. Anche tu hai dovuto passare un peiodo difficile, però eccoti qua, più forte che mai e asseconda gli altri con le sue perfette alzate. Assecondi mia sorella in modo incredibile e questo mi fa ingelosire un po', ma soprattutto assecondi me. Sempre. - lo baciavo e ricambiava con foga.
Provava a nascondere la sua faccia sul cuscino, ma era immobilizzato da me. - Shoyo, ti amo. - ammetteva tutto rosso e così sorridevo anch'io, pervaso da un calore che raggiungeva le orecchie.
- Anch'io, Tobio! - lo abbracciavo forte - Domani regalami dei fiori, va bene? -.
Annuiva, nascondendo il viso tra i miei capelli. Tenendomi stretto e delicato come un fiore.

 
  
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