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Autore: mik wicked    18/06/2015    1 recensioni
Tessa è una ragazza.. particolare. Molti la definirebbero una disagiata, alcuni un po' psicopatica, ma sa essere anche simpatica, davvero. Non ama particolarmente lo shopping, non veste alla moda, ma non è nemmeno una sfigata totale. Quando vuole passa anche inosservata, soprattutto a scuola, ma quando è insieme con le sue poche amiche tira fuori la sua personalità nascosta. Sono pochi quelli che possono dire di conoscerla veramente, ma è questo suo essere così diverso a renderla unica nel suo genere. Se in positivo o negativo è ancora da vedere..
Sarà il nuovo arrivato nelle sua scuola che comincerà a notarla e a tirarla fuori allo scoperto. Ma Tessa non è abituata agli intrusi, e armata di una mente contorta e un umorismo strabico (sì, ho detto veramente strabico.) renderà le cose piuttosto difficili e intriganti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Aveva così poche idee, che non le diceva a nessuno
per paura di rimanere senza.  - 

CAPITOLO UNO
 
È divertente vedere la rabbia degli altri scoppiare. Tu sei lì, che ascolti la tua musica sparata a mille, e davanti a te vedi la gente che gesticola come se fosse indemoniata, mentre la tua musica è l’unico sfondo sonoro. Vedi le loro bocche muoversi e il fatto di non sentire quel che dicono rende tutto più.. interessante. Sembrano galline. Anzi, nemmeno loro muovono così tanto le ali. Le persone invece, quando parlano, agitano così tanto le braccia che sembrano vogliano prendere il volo.
Pensate che combinazione letale sarebbe se ci aggiungiamo anche la Red Bull, nell’ipotesi che ti faccia volare anche fisicamente oltre che psicologicamente. In pratica sarebbero tutti delle papere volanti che sparano cazzate ovunque.
Wow, certe volte mi stupisco dei miei pensieri così filosofici. Dovrei renderne partecipe anche la mia prof di filosofia, forse così capirebbe che i suoi 6 stentati sono privi di senso.
 Perché ammetiamolo, quante persone sono capaci di ascoltare la musica, perdersi in immaginazioni correlata a essa e allo stesso tempo osservare le persone che ci sono intorno sfornando pensieri così filosofici da superare quelli di Hegel? Non lo sapete? Beh ve lo dico io, poche.
Ora qualcuno di voi che non ha avuto l’immenso piacere di studiare filosofia si chiederà chi è Hegel. Dall’alto della mia immane intelligenza vi darò una risposta semplice ed esaustiva: un filosofo del cazzo che ad ogni pagina ti brucerà tutti i neuroni del cervello fino a lasciarti in una sorta di deficit totale paralizzante (chiedo scusa a tutti gli amanti di questa materia “divina”). E poi mia madre si chiede perché filosofia è la materia in cui vado peggio, bah.
Mica posso dirle “ehi scusa dolce genitrice, ma in mancanza dei neuroni appena deceduti, non posso andare oltre le conoscenze basilari appena acquisite. Ma consolati, almeno quando ti parlo uso questa sorta di linguaggio altolocato”.
Ok lo ammetto, la parola “altolocato” mi è appena venuta fuori così dal nulla, dai recessi più bui della mia mente, e non ne conosco il significato specifico riportato sul dizionario, ma:
1 ispira fiducia
2 suona così AULICO (altro parolone a effetto sorpresa)
3 mia madre non farà mai domande.
 E beh che dire, dopo questo inizio poco promettente una persona normale si chiederebbe dove voglio arrivare con tutto sto discorso ( che in realtà non è nemmeno lungo, ma dettagli).
 Bene, volete sapere la risposta? Sì?
… Beh anche io lo vorrei sapere.
 Perché prima di cominciare tutta questa serie di pensieri logici non ho pensato al fatto che uno dei miei difetti più grandi è fare discorsi senza senso, o meglio, un senso per me ce l’hanno, ma a un certo punto perdo il filo e tutte queste perle di saggezza si spargono come il ketchup che cola dai miei panini.
“Tessa!! Basta guardare la TV, devi andare a scuola!”
E chi la guarda la TV? Io guardavo i miei due porcellini d’India compiere il lavoro che ci ha affidato Madre Natura: portare avanti la specie. Lo fanno così bene, loro si che sono dediti al lavoro.
 Il fatto che poi mia sia persa in macchinazioni mentali senza meta non vuol dire che tutto ciò non abbia uno scopo. Perché sì ragazzi, tutto questo ragionare ha un motivo: tenere la mia mente pronta.
No, non sono pazza, però dopo aver letto tutti quei libri sui vampiri ho paura che qualcuno possa leggere nella mia mente. Quindi secondo il mio ragionamento, più penso più la mia mente diventa ingarbugliata, più la mia mente si fa confusa, più si crea un muro di cose incomprensibili, e quindi impossibile da leggere. Ok sono un genio, o forse ho qualche leggero problemino , ma preferisco non dirlo in giro.
“Tessa!”
La genitrice sta alzando il suo livello di colesterolo solo per me. Sono questi piccoli gesti a parlare del suo affetto per me. Un affetto simile a quello rivolto ai pesci rossi.
Forse non lo sapete ma un sacco di gente non ama i pesci rossi. Non puoi abbracciarli. Non puoi metter loro un guinzaglio e portarli a fare quattro passi. Non hanno senso dell’umorismo, e tutto quello che fanno è mangiare e dormire. Hey, un momento! Ho appena descritto me!
“Tessa porco Billy crepato! Hai tre secondi per alzarti o ti brucio tutti i fumetti!”

Cazzo, cazzo, cazzo. Allarme rosso! Ripeto: ALLARME ROSSO!

Veloce come solo io saprei fare nei momenti di massima emergenza mi alzo, accarezzo il gatto, metto le scarpe, ficco in bocca una pastina, prendo la cartella, metto il cappotto e apro la porta alla velocità della luce. Tutto questo per finire col strozzarmi davanti al cancello nel tentativo, invano, di prendere fiato.
“Porc-sca-a pa-cdndj-letta”
Traduzione: porca paletta. La più dolce delle esclamazioni che ho nel repertorio, ma che esce fuori con una serie di colpi di tosse, mugolii poco definiti e versi tombali. Tutto questo grazie a quella dolce donna che molti definiscono madre.
E da qui la mia più grande considerazione: Karl Kraus era un mio antenato. Perché? La pensiamo allo stesso modo. Come diceva lui, molti desiderano ammazzarmi e molti desiderano fare conversazione con me. Dai primi mi difende la legge. Dai secondi ci pensa la mia lingua quando non è troppo pigra. Forse in quest’ultimo punto lui non aveva problemi.
Ok, basta pensare a vanvera. Penso che nella mia vita sia più il tempo passato a divagare mentalmente che a interagire attraverso l’uso della parola. Ciò non vuol dire che io sono asociale. Perché se serve sono simpatica, davvero. Il problema è che le batterie mi si scaricano subito e dopo un po’ diventa una mission impossible continuare qualsiasi discorso col genere umano.
Ma sul serio, non sono così male come sembra. Tranne che a scuola. Lì entro in modalità zombie. Ma, ehi! Non si può essere perfetti e direi che ho già fatto abbastanza sforzi per non diventare una misantropa.
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutte! Questa è la prima volta che mi cimento in un genere comico- romantico, quindi questo primo capitolo è una sorta di esperimento. Spero che a qualcuna di voi sia piaciuto, perché infondo ritrovo un po’ di me stessa in questo personaggio (soprattutto nei ragionamenti senza logica, sono messa male, lo so aahha) e per la prima volta voglio provare a scrivere una storia col mio pessimo umorismo, ma insomma tentar non nuoce ahaha! Se qualcuno/a vuole lasciare una recensione mi farebbe molto piacere, anche per sapere il vostro parere o per avere qualche consiglio J
Grazie a tutte, ciao!
 
   
 
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