Fanfic su attori > Tom Hiddleston
Ricorda la storia  |      
Autore: Weleo    18/06/2015    0 recensioni
Prompt: Tom (Hiddleston) è un amico di Gideon e Gwendolyn e un giorno viene trasportato con loro nella Londra vittoriana e Tom scappa per andare al Globe cercando William Shakespeare, poi lo lega in una stanza come in Misery. + Odi et amo (Catullo)
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prompt: Tom (Hiddleston) è un amico di Gideon e Gwendolyn e un giorno viene trasportato con loro nella Londra vittoriana e Tom scappa per andare al Globe cercando William Shakespeare, poi lo lega in una stanza come in Misery. + Odi et amo (Catullo) 

-Sei sicuro possa funzionare?- chiese Tom dubbioso.

-Nessuno ci ha mai provato da quanto è scritto negli annali. Tieniti forte a me e ce la dovresti fare.- gli spiegò Gideon, infilando un dito nel cronografo. Tom gli prese forte il braccio sperando funzionasse, stavano andando nella Londra vittoriana, anno 1609, anno della prima di Coriolanus a teatro, anzi meglio al Globe. Non vedeva l'ora, sperava di poter parlare di persona con William Shakespeare e parlare anche di quella tragedia che gli stava tanto a cuore. Chiuse gli occhi mentre un forte vento sembrava spirargli adosso, poi sentì uno strappo alla bocca dello stomaco. Riaprì gli occhi e si ritrovò su ciglio di una strada, riconosceva a stento Londra, molto più sporca e molto meno sofisticata. Finalmente anche Gwendolyn comparve di fianco a loro

-Ce l'abbiamo fatta!- esclamò estasiato Tom.

-Si, ma rimani vicino a noi, se no non ti potremo riportare a casa.-

-Si si, certo.-

-Okay, noi dobbiamo andare a Baker Street.-

-Andate a cena col detective?- chiese Tom scherzando.

Gwendolyn scosse la testa:- Doyle e Bell nasceranno tra oltre due secoli, anche se un giorno dovremmo andarli a conoscere.-

-Chi era Bell?- chiese Tom visibilmente confuso.

-Il medico che inspirò il personaggio di Sherlock Holmes, Doyle era suo allievo, in realtà nei libri lui sarebbe Watson.-

-Io li ho già conosciuti, ho aiutato Joseph Bell a risolvere il caso di Jack lo Squartatore.- si vantò Gideon.

-Nessuno ha mai risolto quel caso.- contestò Gwendolin.

-Si, questo è quello che credi tu.-

I due si erano incamminati e questo diede l'occasione a Tom di sgattaiolare via,ci mise parecchio tempo per arrivare al teatro, ma almeno riuscì a entrare dentro subito.

Riuscì a entrare proprio in platea, e quando vide che stavano provando proprio Coriolanus si fermò in un angolo a guardare, ma era inutile, non gli piacevano gli attori. Quanto avrebbe dato per avere lì con se Mark Gatiss per criticarli insieme. Il protagonista era troppo fiacco nelle scene in cui si doveva dimostrare più forte e si metteva a piangere nei momenti più inopportuni: durante un combattimento, quando al contrario doveva arrabbiarsi o anche durante l'addio davanti a Roma. Tom scosse la testa "No no, non va bene così, non delinea bene il personaggio e in più Coriolano piange solo alla fine, non così, a caso." pensò Tom. Si fece avanti per esprime i suoi dubbi sulla riuscita dello spettacolo così mal costruito, quando lo stesso William parlò:-Bravi ragazzi, così andava bene. Scusi un attimo ma lei chi è?- disse poi rivolgendosi a Tom. 

-Oh...Ehm... Io speravo di poter avere una parola in privato con lei.-

-No no, non ora non ho tempo per i fan.-disse disinteressandosi a lui.

-Aspetti, non sono solo un fan, sono un attore...-

-Immagino che tu voglia una parte per il prossimo spettacolo allora, dimmi: sai fare l'imitazione di un T-rex?- chiese William.

-No, ma riesco a fare un velociraptor davvero bellissimo.-

-Naaaaa. A me serve un T-rex, non un comune Velociraptor.-

-Ma sono praticamente la stessa cosa!-

-No, fidati sono due mondi completamente diversi.-

-Ma... ma io...-

-Senti, ragazzo, è ora che tu te ne vada.-

-Cosa?-

-Mi hai sentito, vattene. Ho uno spettacolo io da mettere in scena.- 

Tom cercó di calmarsi, ma poi vide che l'attore protagonista stava ridendo di gusto.

Non ci vide piú dalla rabbia, colpi Shakespeare, cosí forte da farlo svenire e se lo caricò in spalla.

-No, aspetta cosa stai facendo?- chiese l'attore.

- Non sono affari tuoi, mezza calzetta!-

-Ma ci serve lo scrittore per lo spettacolo.-

-Se ci reciti tu, sarà comunque un fiasco, FUBAR- gli rispose Tom mentre iniziava ad allontanarsi.

-Fubar?-

-FUBAR. È un acronimo. Significa: ti hanno fottuto cosí tanto che non ti si riconosce piú.-

Shakespeare si risvegliò in una stanza legato ad una sedia, quando da un angolo buio sbucò Tom, le braccia incrociate davanti al petto:- Finalmente ti sei svegliato.-

-Dove sono?-

-Ha qualche importanza?-

-Suppongo di no. Ma sappi che mi verranno a cercare.-

-Ohhh si certo. Chiameranno Sherlock.-

-Sherl...chi?- 

-È quasi peggio di Cumberbatch che prova a dire penguin.- si disse Tom, pensando all'amico- Dove sei quando ho bisogno di te?-

-Cumber... che?-

-Benedict Cumberbatch, è un mio amico.-

-Benedetto Cumberbaccio? È italiano?-

Tom si portò una mano al viso, sospirando esasperato:-No, poi perchè ti interessa tanto?-

-Sto memorizzando tutto, così dopo ci scriverò un dramma sopra.-

-Arrivi tardi, ne hanno già fatto un libro e un film.-

-Oh che peccato...No aspetta cos'è un film?-

-Mi rifiuto di iniziare a spiegarti cos'è un film. È già tutto abbastanza ridicolo.-

-Infatti spiegami il motivo di questa ridicola messa in scena.- disse poi lo scrittore iniziando a dimenarsi.

-Sono venuto da un futuro lontano per chiederti una cosa molto importante: lascia che Coriolano e Enrico V vivano.- disse Tom con molta enfasi.

-E... Fammici pensare... No.-

-Cosa? Perchè no?- chiese deluso dall'inaspettato rifiuto.

-Mia opera, mia decisione: NO.-

-Tu non puoi dirmi di no! Mi riufiuto! Oh mio Dio, sul serio in questo momento potrei odiarti.-

-Peccato che tu mi ami.- Tom volse lo sguardo alla scrittore che gli fece un' occhiata maliziosa accompagnata da un movimento di ciglia poco rassicurante.

-In questo momento non è che ti ami proprio anzi è più qualcosa come "Odi et amo".-

-Ahhhh è greco, non è vero? Me ne intendo io di greco.-

-È latino, idiota, è Catullo.-

-E cosa significherebbe?-

-Odio e amo.-

-Ahahah sorry per averti creato uno scompiglio amletiano.-

-Non autocitarti, è da buffoni. Ma non cambiare argomento. Cambia i finali.-

-No.-

-Si.-

-No.-

-Deviiiii. Ti costringerò, ormai ti ho in pugno.-

-Tu credi che io sia tuo, che il mondo sia tuo, vero?-

Tom rise con una vena di malvagità:-Eheheheh, questa felice nostra stirpe d'uomini, questo piccolo mondo, questa gemma incastonata nell'argenteo mare
che la protegge come un alto vallo
o il profondo fossato d'un castello dall'invidia di terre men felici; quest'angolo di mondo benedetto, questo nostro paese, questo regno, quest'Inghilterra, eheheheh, è tutta mia.-

-No,aspetta, questa me l'hai copiata!-

------Nota dell'autrice.

Per _candor, scusami immensamente per il ritardo, spero almeno ti sia piaciuta.

La parte sul velociraptor si riferisce alla imitazione di Tom di appunto un velociraptor, che fa morire dal ridere.

F.U.B.A.R. è una scena de " Il profondo mare azzurro", e so che in italiano non ha senso ma in inglese sarebbe: F.U.B.A.R.=Fucked Up Beyond All Recognition.

Benedetto Cumberbaccio è un'invenzione della mitica Sherlybatch (leggete le sue ff che sono bellissime).

Il film e il libro a cui si fa riferimento sono "Misery non deve morire".

"Odi et amo" è di Catullo ( grazie candor per avermi fatto tirare fuori i miei studi classici da liceo scientifico).

L'ultimo monologo di Tom è preso dalla pubblicità della Jaguar "The art of villany" (che in Italia è stata orribilmente censurata), che a sua volta l'ha preso da "Riccardo II" di Shakespeare.

Basta ho sproloquiato abbastanza.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Tom Hiddleston / Vai alla pagina dell'autore: Weleo