NB: la fanfic che state leggendo è scritta di getto, in base a ciò che i personaggi decidono di fare nel mio cervello.
Grazie a tutti i miei lettori, spero di esser all'altezza delle vostre aspettative!
Baci a tutti, buona lettura
Yours faithfully
Universo di sogni
Un lavoro per il Fantasma
Erik stava giusto chiedendosi quale sarebbe stato il momento giusto per raccontare a Sophie ciò che lo faceva star male quando questa, dopo essere entrata nella propria stanza, lo trovò seduto sul letto. Qualcosa nella sua espressione gli fece capire che la donna era di pessimo umore.
"Buongiorno angelo della musica. Cosa porta un essere non umano a parlare con una comune mortale?". Lo sapeva, sapeva della sua bugia. Passarono secondi di una lunghezza infinita durante i quali Erik, per quanto si sforzasse, non riusciva a trovare le parole giuste: "Posso spiegare,Sophie". Non era del tutto certo che alla donna interessasse la sua spiegazione. Più volte avevano litigato ma mai l'aveva vista con quello sguardo, lo sguardo di mamma lupo pronta ad azzannare chiunque sfiori i suoi cuccioli, acuto e penetrante. "Hai la mia attenzione".
"Ho sentito Christine piangere nella cappella tempo fa e sono rimasto cosi colpito dalla sofferenza e dalla solitudine della ragazzina che mi sono lasciato sfuggire una esclamazione di sorpresa. Purtroppo mi ha sentito e mi ha chiesto se ero l'angelo della musica. Sophie, te lo giuro, avrei voluto scappare ma non ne sono stato capace. Ogni sera, tranne quelle in cui Christine partecipa ad uno spettacolo, ci troviamo nella cappella e le insegno a cantare come una soprano dovrebbe fare. A proposito, sapevi che ha un talento naturale? Una voce rara, parola mia, molto più aggraziata di quella della Carlotta. Questo impegno sta diventando un vincolo. È come avere una famiglia: non sono abituato a ricevere affetto e, anche se da una parte ne sono felice, mi rendo conto che mi ci sto affezionando. Devo liberarmene. Una di queste sere credo che le dirò che mi hanno chiamato per aiutare un' altra bambina, prima che scoprendo l'inganno inizi ad odiarmi".
"Non te lo permetto. Erik, Gustave prima di morire le aveva promesso il suo angelo. E tu, caro Fantasma, hai deciso di assumerti questa responsabilità. Ha sofferto troppo per avere altre delusioni. Non farle del male o scomparire, potresti scoprire un lato di me che né io né te abbiamo mai avuto modo di conoscere". Non le avrebbe mai fatto del male, in fondo si era affezionato a lei, pur non rendendosene del tutto conto. Promise a Sopie di non infrangere la promessa fatta a Christine e sparì nella sua grotta, dove iniziò a comporre il primo duetto della sua vita. Aveva già composto parti di opere ma mai duetti, infondo chi mai avrebbe duettato con lui? Ora ne aveva occasione e nello scrivere immaginava la propria voce e quella della bambina cantare insieme. Ormai era l'angelo della musica e doveva impegnarsi a restare tale. Aveva un lavoro, ora, finalmente, quei due babbuini dei direttori non avrebbero potuto dire che il Fantasma era stipendiato senza svolgere alcuna mansione.
"Ho sentito Christine piangere nella cappella tempo fa e sono rimasto cosi colpito dalla sofferenza e dalla solitudine della ragazzina che mi sono lasciato sfuggire una esclamazione di sorpresa. Purtroppo mi ha sentito e mi ha chiesto se ero l'angelo della musica. Sophie, te lo giuro, avrei voluto scappare ma non ne sono stato capace. Ogni sera, tranne quelle in cui Christine partecipa ad uno spettacolo, ci troviamo nella cappella e le insegno a cantare come una soprano dovrebbe fare. A proposito, sapevi che ha un talento naturale? Una voce rara, parola mia, molto più aggraziata di quella della Carlotta. Questo impegno sta diventando un vincolo. È come avere una famiglia: non sono abituato a ricevere affetto e, anche se da una parte ne sono felice, mi rendo conto che mi ci sto affezionando. Devo liberarmene. Una di queste sere credo che le dirò che mi hanno chiamato per aiutare un' altra bambina, prima che scoprendo l'inganno inizi ad odiarmi".
"Non te lo permetto. Erik, Gustave prima di morire le aveva promesso il suo angelo. E tu, caro Fantasma, hai deciso di assumerti questa responsabilità. Ha sofferto troppo per avere altre delusioni. Non farle del male o scomparire, potresti scoprire un lato di me che né io né te abbiamo mai avuto modo di conoscere". Non le avrebbe mai fatto del male, in fondo si era affezionato a lei, pur non rendendosene del tutto conto. Promise a Sopie di non infrangere la promessa fatta a Christine e sparì nella sua grotta, dove iniziò a comporre il primo duetto della sua vita. Aveva già composto parti di opere ma mai duetti, infondo chi mai avrebbe duettato con lui? Ora ne aveva occasione e nello scrivere immaginava la propria voce e quella della bambina cantare insieme. Ormai era l'angelo della musica e doveva impegnarsi a restare tale. Aveva un lavoro, ora, finalmente, quei due babbuini dei direttori non avrebbero potuto dire che il Fantasma era stipendiato senza svolgere alcuna mansione.
Nel frattempo, Mademoiselle Daae, si muoveva silenziosamente nei corroi dell'opera per uno dei misteriosi incontri serali a cui prendeva parte...