"Allora?"
Non gli piace stare lì. Liam lo sa. Il fratello odia
stare in quella stanza- cosa che, comunque, lo rende solamente normale. Ogni normale
essere vivente avrebbe odiato entrare in quella stanza.
Liam spera sia per l'aria viziata, per quell'opprimente
melanconia che permea ogni singolo oggetto, e non per il fatto che dall'altra
parte del muro degli infidi demoni strillano di rabbia perché non sono riusciti
ad ingannarlo.
Se Liet fosse entrata, lei li avrebbe sentiti. Era una
specie di sensitiva. Le sarebbe bastato varcare la soglia per poter avvertire
le urla disperate delle persone uccise per creare il corpo perfetto, o per
poter vedere quei demoni, infuriati perché erano riusciti a venire sulla terra
ma erano stati subito distrutti. Ma, d'altronde, se Liet avesse potuto entrare,
vedere, parlare, allora quel folle progetto non avrebbe avuto inizio.
Ed ecco il secondo motivo per cui suo fratello odiava essere
lì, assieme a lui. Liet è morta. La loro sorella maggiore è morta, e la colpa è
solo di Liam.
"Hai una qualche preferenza?"
Non solo Liam l'ha portata alla morte, ha persino buttato al
vento qualsiasi speranza c'era di salvarla con un errore stupido.
Quindi niente più Liet. Niente perdono. Nessuna compassione.
Solo l'odio del fratello e dei cadaveri che non sono mai perfetti abbastanza.
"Liam, rispondimi. Cosa desideri?"
Liam lo guarda, tirando le labbra in un pallido sorriso che
non significa nulla, e il fratello abbandona la sua piccola farsa, quel
ridicolo momento in cui agisce come se il solo vederlo non gli facesse saltare
i nervi.
Il suo desiderio?
Un semplice grido.
"È viva!"
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Wew! Ho usato questa storiella come Bg di un mio personaggio, fra parentesi... Oh, e ho usato solo il diminutivo, in questo capitolo. Comunque.
Tesoro? Continua a passare un Buon Natale. Sì, anche se non lo è.