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Autore: Sammy94    20/06/2015    3 recensioni
[Bloodborne]
[Bloodborne]Una pioggia dura e pesante fa da sfondo alla triste storia di uno dei boss più emblematici del videogames Bloodborne: Padre Gascoigne. In questo piccolo testo vi immergerò nei pensieri di un uomo distrutto, e sperduto senza il suo fiore più bello, senza più speranza e ormai sopraffatto dalla bestia che si cela dentro il suo cuore. "Il mio fiore insanguinato" vuole essere un punto di vista alternativo da quello del protagonista di Bloodborne, un modo per far capire che anche dietro il più losco dei nemici si cela dietro un essere con dei sentimenti e un'anima. Buona lettura
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Il cielo grigio e cupo, la pioggia gelida e pesante, il sangue rosso e denso, le belve feroci e indomabili. Sono queste cose la mia realtà, adesso che lei non c’è più… Viola, la donna che amavo, che ho sempre amato non c’è più a causa mia. Volevo salvarla… eppure non ci sono riuscito, anzi ho solo svelato ciò che era in me da tanto tempo. La mia vera essenza, quella di un mostro.  Ricordo ancora quando insieme alla nostra piccola bambina partimmo da quella lontana frontiera, di cui quasi non ricordo più il nome, alla volta di Yharnam. Una città che si prometteva di curare ogni male, un luogo meraviglioso, dove fede e scienza si combinavano e davano vita alla chiave per l’immortalità. A quei tempi  mia moglie era tremendamente malata, a causa di un male che i medici definirono incurabile. Le voci che quindi mi arrivavano su questa città dai forestieri erano gli unici barlumi di luce divina che infondessero speranza nel mio cuore affranto. Avevo grandi responsabilità in quella lontana frontiera, ero un come un Padre per quella piccola comunità eppure l’amore per la mia amata mi fece abbandonare tutto.  Penso spesso al mio gregge lasciato in quella lontana terra, ero il loro Padre spirituale e per questo mi chiamavano Padre  Gascoigne .  Passammo molti anni a Yharnam e riuscì a salvare la vita di Viola grazie al sangue curativo prodotto in questa strana città, e il buon Dio ci regalò anche un’altra bambina. Pensavamo fosse un miracolo! E invece era solo l’ultimo tranello del diavolo creato per annientarci.  Ben presto una terrificante infezione colpì la città infettando chiunque usasse del sangue, in poche parole ogni abitante del luogo. La piaga satanica delle belve colpì e distrusse ogni singolo frammento delle nostre vite e costrinse i cittadini di Yharnam a rifugiarsi nelle proprie case, per evitare il contagio. Ma non era abbastanza, e fu così le eterne Notti di Caccia ebbero inizio…

Ora mi trovo con le mani sporche di sangue e lacrime, mentre una  pioggia dirompente batte sul mio logoro e lercio mantello e infossa il mio spirito malsano. Dinanzi a me c’è ciò che resta della mia amata Viola… Ferita a morte, squartata alla schiena! Da quel mostro che si insediava nel mio cuore. L’ho uccisa io… Volevo salvarla! Si trovava circondata da queste immonde e mostruose belve,  era spacciata se non l’avessi aiutata! Ma ho fallito… Io sono un fallito… come padre, come marito, come guida spirituale… Ho abbandonato il mio gregge, ho abbandonato la mia famiglia, e ora ho perso il controllo della mia parte oscura strappando il mio fiore più bello. Viola era una donna bellissima, aveva una spilla rossa, molto appariscente, che le avevo regalato per il nostro anniversario, una spilla meravigliosa, rossa come il suo sangue che ancora zampilla dalla sua ferita… Il ricordo di una dolce canzone del Carillon sul comodino della nostra camera da letto mi ha riportato alla realtà da pochi secondi. Quella canzone, era la musica del mio primo ballo con Viola, la nostra melodia preferita. Ora che so di aver perso tutto mi sento semplicemente vuoto, quella musica non ha più effetto sul mio spirito affranto, sulla mia anima morta. Un’anima senza vita, esattamente come il corpo della mia dolce amata, con il suo viso ancora contratto dal dolore. Il buon Dio mi ha abbandonato per sempre, non ho più diritto ad alcun paradiso, spero solo che lei possa riposare in pace...  La pioggia continua a tormentarmi e il vento gelido mi attraversava l’anima e il corpo, mi accascio a terra e spero solo di morire. Perché oggi il Padre  Gascoigne che tutti conoscevano è morto per sempre!  

Ad un tratto accade qualcosa che mi inorridisce, il sangue che corre dal cranio spaccato di una belva vicina si mischia con quello di Viola, e i due composti reagiscono in una schiuma spaventosa. Ora ho capito! Le belve! E’ colpa loro se ho perso il controllo! Il loro sangue mi ha fatto impazzire! Sono state loro a causare tutto ciò! Sono le belve il vero mostro! Non io! Loro…. Devono morire tutte, devo vendicare la mia amata!!! Ogni singola strada deve essere pulita da questi orrori! Devo farlo per la mia Viola, per le mie bambine! Per tutto ciò che amo!
Ma aspetta un attimo, chi è quell’uomo che si è avvicinato? Una belva? Si deve esserlo, come potrebbe altrimenti essere arrivato fin qui
-“Bestie dappertutto, Presto o tardi anche tu diventerai come loro….”
   
 
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