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Autore: _Branwen_    20/06/2015    1 recensioni
Un corvo è un messaggero di morte, una creatura che ti dice che la tua vita sta per essere inghiottita nel nero delle tenebre, il nero delle sue piume, di tutto se stesso.
Un Corvo, Zevran, è lo strumento che spesso ha recapitato i messaggi della creatura di cui l'organizzazione degli assassini ha preso il nome.
Questo Corvo, però, è dotato di voce, la sua, volete provare ad ascoltarla?
[Zevran/FemMageWarden]
[Raccolta di drabble ispirate alle canzoni che cito][Questa raccolta partecipa a "La corsa delle ventiquattro ore", iniziativa del forum Torre di Carta]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alistair Therin, Custode, Leliana, Morrigan, Zevran Arainai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Parole incantate su piume di corvo'
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Zevran II
Listen to the inner soul of the Crow

“And I will find the enemy within
Because I can feel it crawl beneath my skin.”
Breaking Benjamin, Dear Agony.

Si svegliò di soprassalto, le dita stringevano le coperte di quell'improvvisato giaciglio.
Rivoli di sudore colavano sul viso e un brivido gli percorse la schiena, memore dell'incubo.
«Rinna...» sussurrò, certo che nessuno potesse udirlo.
Il volto della giovane, che assicurava di non averli traditi, non lo abbandonava un attimo; lo sguardo implorante di quella ragazza così mortalmente bella e intelligente era sempre lì, nei suoi pensieri, sia da sveglio sia quando provava a dormire.
Se fosse esistito davvero un Creatore, pensò, allora Egli gli avrebbe dato ciò che cercava l'indomani: avrebbe sconfitto il vero nemico, da sempre nella sua carne.
Avrebbe scontato la sua colpa, lasciando che i rimorsi scomparissero, come la sua esistenza.


“I'll give you the last word
It's alright... it's alright... it's alright.”
Imagine Dragons, Leave Me.

Era pronto, sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene, l'eccitazione era palpabile.
Si umettò le labbra, pregustando l'azione di quella disperata impresa suicida; Zevran sapeva che se i Custodi erano sopravvissuti al massacro di Ostagar, non erano così deboli e sprovveduti come sosteneva Loghain e questo non poteva non fargli piacere.
Sebbene questa volta non ci fosse l'intenzione di portare a casa salva la pelle si sarebbe comunque divertito a giocare coi nemici di un uomo che avrebbe pagato molto bene i Corvi a lavoro ultimato; uno dei suoi bersagli era una donna, se gli avesse implorato di risparmiarla avrebbe potuto...
Mai avrebbe immaginato, una volta risvegliatosi, che lei gli avrebbe permesso di vivere ancora.

“Is this the end of everything?
Or just a new way to bleed?”
Evanescence, New Way to Bleed.

La prima cosa che vide al suo risveglio furono degli stivali di cuoio molto vicini al suo viso; alzando poi lo sguardo capì che appartenevano a una giovane donna che teneva le braccia incrociate al petto, mentre lo fissava.
Era corrucciata, ma sembrava disposta al dialogo.
Non si aspettò nulla di quello che la Custode fece, a partire dall'accettare la sua proposta di servirla fino al curarlo.
Si chiamava Sheridan, era una maga.
Sorrise, dicendogli che sarebbe guarito in fretta.
Zevran notò la stanchezza di lei nell'averlo aiutato, Sheridan cercava di non darlo a vedere.
Lo sguardo compassionevole della giovane bruciava però più degli incantesimi di fuoco che lo avevano ferito.
Sanguinava nell'animo, ma nessuno poteva vederlo.

“You can touch the sunrise,
feel the new day enter your life.”
Duran Duran, (Reach up for the) Sunrise.

Aveva passato i primi giorni con quella compagnia cercando di analizzare i caratteri di ogni membro, provando a integrarsi usando il suo fascino e il suo sorriso più seducente in ogni occasione.
Si era reso conto che c'erano alcune piccole inimicizie nel gruppo e concordava con Morrigan sul fatto che Alistair fosse un emerito idiota.
Tutti parevano dubitare di lui e non li biasimava.
Quando Sheridan gli porse i guanti di fattura dalish non credette ai suoi occhi: era davvero un regalo, per lui.
Non ne aveva mai ricevuto uno e lei non chiese nulla in cambio.
Non era abituato nemmeno a questo.
Sentì un tenue calore al petto, come quello dell'alba che stava sorgendo.

“Indestructible
Determination that is incorruptible
From the other side, a terror to behold
Annihilation will be unavoidable.”
Disturbed, Indestructible.

«Lasciate quei Prole Oscura a me» disse Sheridan calma, gli occhi che le brillarono animati da una viva fiamma distruttiva.
Ben presto i nemici furono un cumulo di cenere.
«Alle volte mi dimentico che è così giovane e...»
«E? Su, Alistair, prosegui» sentenziò sibillino osservando di sottecchi il rossore del guerriero.
«Quando combatte è una vera furia e alle volte la vedo allenarsi con Sten, è indistruttibile. Pare che nulla riesca ad annichilirla. Qualche volta il suo sguardo mi spaventa.»
«Addirittura? Grande e grosso come sei...» replicò trattenendo un “coglione”.
«Osservala bene; sembra che si compiaccia del sangue dei nemici, godendone.»
Il giovane se n'era accorto restandone affascinato; chissà come sarebbe stata a letto, si chiese.

“I keep my head in the clouds and I hope that
I can't just be invisible to you.”
Bring Me The Horizon, Join the club.

Udì il risolino sommesso di Leliana vicina al fuoco dell'accampamento; era stata Sheridan a farla ridere, e ora chiacchieravano allegramente.
La Custode era solita parlare con tutti indistintamente, persino con l'avvinazzato Oghren o con Alistair, sebbene spesso litigassero, ma Zevran sentiva che con la giovane di Orlais le chiacchiere potessero essere più... intime.
Scosse la testa cercando di far passare il disappunto che avvertiva.
Se avessero parlato, Sheridan gli avrebbe chiesto, senza giri di parole, se fosse geloso, o almeno così sospettava, data la schiettezza di lei.
Sbuffò, ricordandosi di non commettere più lo stesso errore due volte.
Diede un'altra occhiata apparentemente fugace alle ragazze sperando di non essere così invisibile come credeva di essere.

“Do you wanna see heaven tonight?
Underneath those lights you will look so beautiful
Do you wanna see the stars before they fall
See the stars before they fall?”
Sixx A.M., Stars.

Non era mai stato un uomo inconsapevole del suo fascino e il tentennare e l'incedere non gli appartenevano.
Sicuramente questa volta però il tarlo del dubbio di un rifiuto c'era; lo avrebbe accettato.
Era sì un assassino e un ladro, ma non avrebbe mai forzato una donna ad avere un rapporto con lui.
Eppure una parte di lui desiderava davvero che Sheridan gli dicesse di sì.
Desiderava un contatto con quella donna così inebriante e intelligente con tutto se stesso, desiderava assaporare ogni centimetro di quella pelle pallida come i raggi di luna di quella serata stellata e avrebbe agito.
Si avvicinò a Sheridan invitandola a posare il libro per quella notte.

“As long as you're alive
Here I am
I promise I will take you there.”
The Used, The Taste Of Ink.

«I Corvi non perdonano un tradimento» disse a Sheridan, non dubitando minimamente che sarebbero venuti a reclamare la sua vita.
Quando Taliesen apparve dinanzi a lui in quel quartiere di Denerim non si stupì.
Vide la Custode, stoica, mentre era già tentata di impugnare il bastone nella mano sinistra; aveva imparato a conoscerla e sorrise.
Sentirle dire quelle parole però fu il climax che lo scosse nel profondo.
Dovrai passare sul mio cadavere.
Aveva capito di essere effettivamente importante per qualcuno che lo accettava così com'era, senza il desiderio di renderlo diverso da come fosse.
Non sapeva come ringraziarla per mezzo delle parole, ma fu spontaneo donarle un orecchino, un simbolo.
Sheridan capì, non aggiungendo altro.

*Angolino autrice*
Non saranno nulla di che, ma l'iniziativa era troppo bella per lasciarsi sfuggire l'occasione per scrivere qualcosa, non trovate? Spero possano piacervi.
Un appunto: sebbene i maghi non possano apprendere le specializzazioni dei guerrieri e dei ladri in Origins, mi piace pensare che i membri del gruppo si allenino tra loro anche con le armi.
Grazie a tutti quelli che leggeranno,
Barbara
   
 
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