Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Ricorda la storia  |      
Autore: slanif    21/06/2015    3 recensioni
E’ stato solo un brutto sogno, pensò con sollievo.
Sungmin lo raggiunge e lo guardò con curiosità: «Hai fatto un brutto sogno, Ryeonggie?», domandò, carezzandogli piano la schiena per calmarlo.
Ryeowook si girò a guardarlo con la faccia allucinata: «Era un incubo, hyung. Un incubo
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryeowook, Sungmin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '50 Prompt'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per gli altri Prompt andate QUI.




*




Titolo: Sogno
Autore: slanif
Fandom: Super Junior
Personaggio/Coppia: Ryeowook, Sungmin
Prompt: 19
Rating: Verde
Conteggio Parole: 821
Nota: Buon 28esimo compleanno, Ryeowook!





Finalmente il dormitorio era tutto per lui. Ryeowook stentava a crederci! Quand’era stata l’ultima volta che aveva potuto godersi il silenzio assoluto in quelle mura?
Benché ci fossero molti meno abitanti rispetto a dieci anni prima – quando la loro carriera era iniziata – c’era sempre e comunque un gran casino. Abiti ovunque, grida, richieste urlate, roba che cadeva, acqua che scorreva, i rumori degli stupidi giochi di Kyuhyun. Non c’era mai silenzio, nemmeno di notte, perché a giro c’era sempre qualcuno di loro che russava come un trombone.
Perciò era felice.
Era il suo compleanno e lui aveva tutta la casa per se! Che regalo migliore avrebbe mai potuto ricevere?
Si diresse saltellando e fischiettando in bagno, in un moderno Heidi con i pantaloni.
Aveva tutta l’intenzione di fare la cosa che gli piaceva di più: dedicarsi a se stesso e alla sua bellezza. Tutti gli invidiavano la pelle perfetta e il trucco mai sbafato, nemmeno in piena notte o dopo che qualcuno lo aveva bagnato per scherzo al mare (il trucco waterproof era il suo più grande alleato); perciò si infilò nella vasca e cominciò a far scorrere acqua calda che lentamente lo ricoprì fino al mento. Profumò il tutto con il bagnodoccia alle rose, accese una candela profumata alla cannella e una alla vaniglia e si rilassò, poggiando la nuca sul bordo della vasca. Sospirò beato mentre gli occhi diventavano sempre più pesanti e il sonno lo avvolgeva lentamente, aiutato dal calore accomodante che regnava nella stanza appannata.
Non si accorse di essersi addormentato fino a che non gli mancò l’aria. Spalancò gli occhi e vide solo acqua. Aprì la bocca come per dire qualcosa – a chi, poi? – e ottené solo di ingerire acqua, cominciando a soffocare. Si tirò fuori dalla vasca con una spinta e cominciò a tossire e sputacchiare, battendosi un pugno sul petto.
Fissando malevolo la vasca, si tirò su e fece per uscire dalla vasca ma scivolò e calpestò una delle candele con il piede, ustionandosi la pianta. Cacciò un urlo disumano e saltellò nella vasca, scivolando di nuovo e finendo a gambe all’aria.
Riemerse dall’acqua e lanciò la candela contro la porta; poi afferrò l’altra e l’affogò nella vasca con sguardo omicida.
Riuscì ad uscire e appena mise piede fuori il tappetino non fece presa e lui quasi fece una spaccata. Il dolore all’inguine e le imprecazioni che seguirono furono indicibili.
Quando riuscì ad arrancare fino allo specchio, lo pulì con un asciugamano e fissando il suo riflesso notò con orrore che il suo fidato trucco waterproof si era sbafato dappertutto, creando due strisciate nere sulle sue guance e il collo. Il resto si era sparso intorno e lo faceva somigliare a un panda. Urlò come una femminuccia e affrettandosi a tirare i capelli all’indietro con una fascia rosa di spugna, cominciò a lavarsi energicamente la faccia.
Dopo due minuti buoni, si tirò su e si guardò di nuovo e lì arrivò il vero orrore. La sua pelle di solito perfetta, come porcellana, era costellata di bolle e brufoli ovunque. La fronte era un campo di battaglia e il mento ospitava un brufolo grosso come l’unghia del suo mignolo.
Cacciò un altro urlo e provò a schiacciare quell’enorme brufolo, ma più lo spremeva e più usciva roba bianca e più usciva roba bianca più il brufolo si estendeva sul suo mento. Alla fine ricopriva quasi l’intera superfice.
Cominciò a desiderare di piangere e visto che non c’era assolutamente nessuno, non ci pensò nemmeno a trattenersi. Cominciò a singhiozzare e a piangere disperatamente, urlando «Mamma!» e «Mio Dio, il mio bellissimo viso è rovinato!» in alternanza ai vari singhiozzi e parolacce.
Si riprese solo quando si sentì scosso per una spalla.
Si guardò alle spalle col terrore in gola, ma non vide nessuno. Con gli occhi rossi e da cui sgorgavano ancora lacrime, tirò su col naso.
Un nuovo scossone.
Cacciò un urlo; serrò gli occhi.
Un altro scossone.
Li spalancò e si ritrovò la faccia di Sungmin sopra la sua: «Wookie… che succede? Perché piangi nel sonno?»
Ryeowook sbatté le palpebre e poi comprese di essere ancora nel suo letto. Spinse di lato Sungmin e corse verso lo specchio, scalciando via le coperte con malagrazia, ammirando il suo viso. Era struccato, ma era perfetto. Nessuna lastra di brufoli sulla fronte. Nessun brufolo grosso come un continente sul mento.
E’ stato solo un brutto sogno, pensò con sollievo.
Sungmin lo raggiunge e lo guardò con curiosità: «Hai fatto un brutto sogno, Ryeonggie?», domandò, carezzandogli piano la schiena per calmarlo.
Ryeowook si girò a guardarlo con la faccia allucinata: «Era un incubo, hyung. Un incubo!» Il peggiore che potesse fare. La sua bellezza rovinata. Che catastrofe che sarebbe stata!
Per fortuna che era solo un sogno
O forse no, visto che il giorno dopo, quello del suo compleanno, si svegliò con un enorme brufolo sul mento.
«SOGNO DI MERDA!», urlò, prima di scoppiare di nuovo in lacrime.



FINE

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: slanif