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Autore: _Y u s h i_    21/06/2015    3 recensioni
La SM organizza un campeggio per tutti gli artisti dell'agenzia e nonostante la vacanza venga più che apprezzata, Joonmyun si trova di fronte ad un grande dubbio circa la sua relazione con Jongdae.
{SuChen / Accenni EunHae}
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Chen, Chen, Suho, Suho, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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NOTE:
Nonostante non sia un'amante delle Note ancora prima dell storia, per questa volta mi tocca fare uno strappo alla regola per esigenze personali.
- Questa doveva essere una One Shot, ma mentre la scrivevo mi sono trovata a finire l'introduzione che ero alla terza pagina e per questo ho deciso di suddividerla in due capitoli.
- La storia è una specie di Spin Off di Speed Date, non serve per forza che la leggiate prima di questa ma di sicuro vi aiuterebbe a capire meglio il "come" è nata la SuChen.
- Sull'anteprima avete letto "Accenni EunHae" e ne siete rimasti spiazzati, vero? Essendo una fanfiction che comunque comprende anche gli altri artisti della SM ho dovuto chiedere in prestito una coppia da un altro gruppo per poter far funzionare la trama. Per chi non li conoscesse sono Eunhyuk e Donghae dei Super Junior e anche in questo caso non serve per forza conoscerli per capire la trama.
- Ad un certo punto del capitolo sbuca fuori anche Soo Man come boss della SM. Lo so che si è ritirato nel 2010 ma in mancanza di un altro nome da dare a questo "capo" ho deciso di lasciare il suo in quanto nessuno potrà togliergli il titolo di fondatore dell'agenzia.
Grazie per l'attenzione e nel prossimo capitolo metterò le Note a fine storia come mio solito, magari aggiungendo tutto quello che ho dimenticato adesso. Spero che vi piaccia e che spuntino fuori altre SuChen shippers.
Ultimissima cosa, un grazie infinite a chi ha recensito ed inserito tra le preferite Speed Date, io ho il bruttissimo vizio di non rispondere alle recensioni perchè non so mai che dire, ma le leggo tutte e ne sono davvero davvero davvero felice! GRAZIE!
***



 
{ CampingSM - 1/2 }


Chanyeol appoggiò il cellulare sul tavolo e premette il pulsante del vivavoce.
- Hyung, ti sentiamo! -
Dall'altra parte del ricevitore arrivò la voce flebile e disturbata di uno dei loro manager e con un gesto della mano il ragazzo richiamò all'attenzione ogni singolo membro, invitandoli ad avvicinarsi al ripiano.
Joonmyun alzò gli occhi dal suo cellulare e con un breve scatto si alzò ed andò a sedersi su una delle sedie vuote davanti al tavolo, appoggiando il mento sopra le braccia incrociate.
- Allora ragazzi, come sapete in questo periodo l'agenzia è stata presa sotto tiro da critiche e commenti negativi sul suo modo di gestire i suoi artisti, la cosa va avanti da molto ma in questo ultimo periodo la faccenda ci sta sfuggendo di mano e rischiamo di andare in perdita, non solo noi come agenzia, anche voi come gruppi appartenenti alla SM. -
I ragazzi si guardarono confusi non capendo il fine di quel discorso, ma nessuno di loro fece a tempo ad aprire bocca che il manager continuò.
- Ecco perchè dai piani alti arrivano liete notizie per tutti voi! Preparate i bagagli signori, domani si parte per il campeggio! -
Lo sconcerto comune fu presto sostituito da grida e salti di gioia, c'era chi si abbracciava, chi rideva e chi correva per l'appartamento saltando su e giù per i divani e ci volle qualche minuto perchè il gruppo si riprendesse e tornasse ad ascoltare le parole dell'uomo al telefono.
- Per quanto tempo? - Chiese impaziente Baekhyun che sembrava avere già un piede in camera per preparare lo zaino.
- Due giorni ed una notte. -
- Puro relax? Due giorni di vacanza? -  Chiese conferma il leader che fra tutti era l'unico ancora scettico per quei giorni di pausa improvvisi.
- In realtà ci saranno delle attività da fare, il boss sarà presente e vuole vedere tutti voi artisti più uniti e solidali tra di voi, in pratica vuole rafforzare il legame della famiglia SM. -
- Quindi ci saranno anche gli altri gruppi dell'agenzia, giusto? -
- Esattamente. -
- Anche le ragazze? - Si intromise Baekhyun improvvisamente più serio e corrucciato.
- Anche le ragazze e no, non sei autorizzato a dividere la tenda con la tua ragazza. -
La sala si riempì di risolini da parte dei ragazzi, mentre Baekhyun fece una smorfia borbottando qualcosa come "non è davvero la mia ragazza" e subito fu affiancato dal gigante Chanyeol che gli mise una mano sulla spalla in modo protettivo.
- E' tutto quello che dobbiamo sapere? - Riprese Joonmyun prendendo il cellulare del compagno e avvicinandolo alla bocca.
- Tutto il resto vi verrà detto direttamente domani. Mi raccomando alle sette in punto dovrete essere già pronti ad aspettarci. -
I ragazzi si unirono in un consenso generale prima che Chanyeol recuperasse il suo telefono e chiudesse la chiamata.
Nelle due ore successive il dormitorio divenne un via vai di persone che si affrettavano, spingevano e urlavano comandi a destra e a manca cercando di riordinare tutti i preparativi per il giorno dopo. Joonmyun scivolò di volta in volta dentro ogni stanza tenendo in mano un taccuino ed una penna e prendendosi carico di organizzare le sistemazioni dei singoli membri nei prossimi due giorni. Quando il ragazzo entrò nella camera più numerosa, si ritrovò davanti una barriera di vestiti gettati sui letti e per terra, mentre un Chanyeol indaffarato stava quasi per dare di matto.
- Hyung! il mio cappello porta fortuna! Dov'è il mio cappello!? - Joonmyun si fece largo tra gli stracci camminando in punta dei piedi e dando un colpetto sopra la fronte al suo dongsaeng, facendo cadere il suddetto cappello dalla sua stessa testa.
- Ho ricevuto un messaggio dal manager, possiamo scegliere un compagno di tenda tra di noi, ho già sentito Yixing che farà coppia con Tao, ma mi servono i nomi di tutti. - Disse voltandosi ad indicare anche Jongin e Kyungsoo.
- Io voglio stare con Minseok Hyung. - Fu la risposta sbrigativa di Kyungsoo prima di entrare nel bagno ed uscirne con le braccia piene di asciugamani.
Chanyeol si appoggiò alla spalla del leader, spiando il contenuto del suo taccuino da dietro di lui e disse - Baekhyunnie. - con un timbro di voce talmente ovvio che per un momento Joonmyun pensò che il ragazzo gli stesse dando dello stupido. Si girò allora verso l'ultimo rimasto, che alzò appena le spalle e sussurrò il nome del maknae con finta nonchalance.
Il ragazzo finì di appuntarsi le combinazioni sul foglio e si bloccò un attimo, fissando il vuoto, prima di alzare entrambe le sopracciglia rivolto ai tre giovani.
- Vi ringrazio per avermi preso in considerazione. -
Chanyeol soffocò una risata e si sistemò il cappello. - Non è per quello, è che pensavamo volessi stare con Jongdae. -
- Chenchen~ - Gli fece il verso Jongin annuendo. - Non siete amici voi due? -
Il leader si morse un labbro un po' nervoso e fece finta di essere troppo occupato a segnare le coppie sul taccuino per poter rispondere.
La verità era che lui e Jongdae non erano esattamente quel tipo di amici che il resto del gruppo credeva, i ragazzi li avevano visti avvicinarsi molto nell'ultimo periodo e avevano supposto che si trovassero semplicemente bene in compagnia l'uno dell'altro, ma dietro c'era qualcosa di un po' più grande.
Da quella volta che Jongdae era andato a prenderlo al club dove si era tenuto l'evento di Speed Date, le cose tra di loro erano cambiate, a cominciare dal fatto che loro stessi non riuscivano più a considerarsi semplici amici.
Stavano insieme? No, non ufficialmente, non ne avevano neanche mai parlato, ma sotto sotto già si comportavano come una coppietta di fatto.
Si piacevano, si desideravano, ma troppi problemi incorrevano tra loro ed una effettiva relazione. Fortunatamente a loro due non interessava troppo, gli piaceva rimanere nell'ombra, intrecciando le mani tra i loro corpi mentre tornavano a casa seduti nel retro del minivan, o concedersi qualche bacetto fugace quando erano sicuri che nessuno stesse guardando. Sapevano di appartenersi senza doverlo esprimere con gesti pomposi o parole inutili ed erano felici così.
L'unica incertezza, però, arrivava quando si trovavano da soli nel dormitorio, quando le mani cominciavano a sudare per l'anticipazione e le cosce si sfioravano sul divano mandando la tensione a mille e volgendo i pensieri in un'unica direzione: adesso? E' giusto? E' sbagliato? E' troppo presto? Lo voglio davvero?
Quindi la prospettiva di passare un'intera notte da solo con Jongdae, il ragazzo lo ammise a sé stesso, un po' lo spaventava e un po' gli faceva smuovere lo stomaco.
- Hyung? - Chanyeol lo riportò alla realtà schioccando le dita davanti al suo naso.
- Sì sì, io starò con Jongdae. - Rispose il leader con poca sicurezza e segnò il suo nome accanto a quello del compagno.
Rimase a fissare i nomi scritti sul foglio e sospirò appena.
Speriamo bene.
 
Il minivan si fermò dopo due ore e mezzo di viaggio e dopo mezzora di stradine sterrate e salite continue. Fuori dal finestrino Joonmyun poteva intravvedere una lunga distesa di verde delineata dal nastro bianco e rosso usato comunemente per isolare una determinata zona e ottimo per tenere alla larga occhi indiscreti. Inoltre, tutto intorno, alti alberi sempreverdi facevano da cornice ad un campeggio improvvisato dove i manager e lo staff cercavano di montare un palco temporaneo. Si vedeva come il tutto fosse stato organizzato in un posto assolutamente sperduto e difficile da raggiungere a piedi o con qualsiasi altro mezzo, non c'erano cartelli né indicazioni, nessuna strada pedonale e, probabilmente, nemmeno campo. Insomma, il luogo ideale per nascondersi da paparazzi e giornalisti vari.
- Siamo arrivati, scaricate le borse e avvicinatevi al tavolo vicino al palco dove vi verranno consegnati alcuni oggetti utili per il campeggio. - Il manager alla guida scese per primo ed andò a dare una mano al resto dello staff indaffarato, subito seguito dal resto dei membri che finalmente smisero di lamentarsi di quanto fosse stancante il viaggio e di quanto avessero bisogno di stendere le gambe fuori dall'auto.
Vicino ad un altro dei veicoli parcheggiati prima dell'entrata del campeggio (ovvero dove il nastro bianco e rosso finiva), Joonmyun vide radunati un gruppo di ragazzi che guardavano dalla sua parte, o meglio, verso il suo finestrino dato che i vetri erano oscurati, e fu felice di riconoscere Minho, affiancato da Kyuhyun e Changmin.
Allora era vero che ci sarebbero stati tutti gli artisti dell'agenzia!
Sapeva che il gruppo stava probabilmente aspettando solo lui, era l'ultimo membro della Line* ancora mancante, ma appena fece un passo per scendere dall'auto, sentì la presa sulla sua mano stringersi e si ricordò che Jongdae era ancora li accanto a lui.
- Hyung... -
Joonmyun si voltò verso di lui sorridendogli nervosamente, improvvisamente ricordando come avrebbero speso la notte assieme.
Jongdae non sembrava troppo preoccupato, solo un po' incerto su come fare la sua domanda.
- Stiamo insieme? - E subito impanicò accorgendosi di come poteva suonare la cosa. - Intendo... per dormire... si insomma... -
Joonmyun avrebbe riso della scena se non fosse che l'ansia lo stava lentamente consumando. Era certo, se quella sera si fossero ritrovati da soli, sarebbe scuramente successo qualcosa e Joonmyun voleva essere certo di non pentirsi delle sue azioni.
- Se non vuoi posso sempre... -
- No! No, va benissimo, sono felice. - Jongdae gli scosse le mani davanti al viso per assicurarlo che non c'erano problemi al riguardo, anche se il maggiore si stava chiedendo se tutta quella sicurezza era reale o se Jongdae fosse solo più bravo di lui a mascherare le sue emozioni.
Eppure...
Jongdae abbassò lo sguardo e si inumidì le labbra con la punta della lingua, un gesto che, Joonmyun lo aveva scoperto a sue spese, faceva involontariamente ogni volta che vedeva o pensava ad un bacio, e nonostante il suo primo pensiero fu il domandarsi come mai al ragazzo venissero in mente i baci proprio mentre si parlava di dormire insieme, decise che sarebbe stato più divertente stuzzicarlo al riguardo, invece che cominciare fin da subito con le conversazioni imbarazzanti.
- A cosa pensi? - Chiese allora il leader trattenendo un sorrisetto e vide subito Jongdae sbiancare, colto sul fatto e voltarsi schiarendo la voce e facendo vagare lo sguardo in cerca di una scusa.
- Mh, penso che i tuoi amici ti stiano aspettando, dovresti andare. -
- Allora vado? - Chiese Joonmyun scherzosamente sapendo già cosa avrebbe risposto il minore.
- Aspetta... -
Jongdae esitò un attimo, si guardò intorno più volte per accertarsi che nessuno stesse guardando e si avvicinò velocemente a stampare un piccolo bacio sulle labbra del suo hyung, per poi ritirarsi subito e girarsi dalla parte opposta per scendere dalla macchina.
Bingo.
Era incredibile come i baci di quel ragazzo fossero capaci di dargli un po' più di sicurezza ogni volta, di fargli dimenticare i problemi anche quando il contatto era così breve e Joonmyun si ritrovò a pensare se effettivamente un vero bacio sarebbe riuscito a distoglierlo dal pensiero di quella sera per un po'.
Allora il ragazzo si leccò le labbra afferrando delicatamente una spalla al compagno per fermarlo e subito portò la mano libera sulla sua gamba, dietro il ginocchio, tirandolo verso di sé e costringendolo a sdraiarsi lungo tutti i sedili posteriori del minivan, sotto di lui.
Jongdae, preso alla sprovvista, aveva ancora gli occhi aperti quando le labbra di Joonmyun incontrarono le sue in un bacio caldo e lento. Il leader appoggiò una mano sull'imbottitura dei sedili, accanto alla testa del minore e l'altra la fece scorrere lungo il suo petto prima di saldarsi su un fianco, che prese ad accarezzare a ritmo con il bacio. Le loro labbra erano bollenti le une sulle altre, si muovevano insieme come se fosse passato troppo tempo dall'ultima volta che si erano toccate e sorridevano felici di potersi finalmente rincontrare.
Jongdae portò una mano sul volto del suo hyung, sfiorandogli la guancia e facendola fermare dietro il suo collo per attirarlo ulteriormente verso di sé. Sentiva il bisogno di approfondire quel  contatto e nel momento in cui schiuse le labbra per riprendere fiato, fece anche scivolare una mano giù per la schiena del ragazzo sopra di lui. Fu un gesto spontaneo, dettato dalla situazione che iniziava ad animarsi lentamente, Joonmyun era sopra di lui e lo stava baciando senza troppi riguardi, stringendogli i fianchi e usando la punta della lingua per segnare il contorno delle sue labbra e Jongdae non pensò troppo alle sue azioni quando le sue dita arrivarono al bordo della maglietta del maggiore e la sollevarono senza esitazione, facendo entrare in contatto il palmo con la pelle della sua schiena.
E se Joonmyun aveva pensato che quel bacio gli avrebbe potuto far scordare la situazione, il gesto del minore ebbe l'effetto contrario.
Le dita di Jongdae bruciavano contro la sua pelle, ma il brivido che sentì corrergli lungo la schiena era freddo, congelato. La sua mente riuscì a formulare un'unica immagine, di lui e Jongdae nella stessa posizione in cui si trovavano in quel momento, ma con molti meno vestiti e molta più lingua, e quel pensiero sembrò talmente reale che Joonmyun si ritrovò a distendersi completamente sopra Jongdae, intrecciando una mano sui suoi capelli ricci e mordendogli piano il labbro inferiore per costringere il ragazzo ad aprire la bocca e respirare.
Joonmyun approfittò del momento e fece scivolare la lingua tra le labbra del minore, incontrando subito la sua e rincorrendola con gesti circolari e un po' impacciati, se non che il profumo di Jongdae e il calore del suo respiro erano tanto invitanti che Joonmyun non resistette e chiuse le labbra attorno alla sua lingua succhiandola con forza.
Jongdae sussultò, scontrandosi contro il corpo del maggiore e la mano saldata sulla schiena di Joonmyun scattò in avanti sul suo stomaco e passando poi sopra ad un suo capezzolo. Joonmyun, non aspettandoselo, si agitò appena, tentando di alzarsi e facendo scontrare accidentalmente l'inguine con quello del ragazzo sotto di lui e un sospiro soffocato scappò dalla bocca di entrambi nello stesso momento.
Fu questione di pochi secondi, ma bastò per mandare Joonmyun in panico.
Subito il leader si staccò dal bacio e dal ragazzo, lui e Jongdae si guardarono per qualche istante senza dire una parola, poi Joonmyun spezzò il silenzio e si sistemò i capelli voltandosi verso la porta del minivan e cercando goffamente di aprirla, anche se in quel momento sembrava la cosa più difficile del mondo da fare.
- Scusa i m-miei amici mi stanno aspettando, hai ragione. -
E Joonmyun non si azzardò a dare un ultimo sguardo al compagno prima di scendere dall'auto e correre il più lontano possibile.
Non appena si sentì al sicuro lontano da Jongdae, il ragazzo si fermò e si mise una mano sul petto sospirando a fondo.
Stupido, stupido, stupido.
Come aveva potuto arrivare a tanto? Aveva preso l'iniziativa proprio per non pensare al sesso e per poco non si era ritrovato a spogliare Jongdae sul sedile posteriore del loro minivan.
Quanto era stato incauto e quanto avrebbe voluto tirarsi un pugno da solo, ma soprattutto Joonmyun si sorprese di quanto in realtà si sentisse attratto da lui anche fisicamente, abbastanza da chiedersi come avesse fatto a resistere fino a quel momento.
I suoi pensieri furono interrotti nel momento in cui una mano si appoggiò sulla sua spalla. Joonmyun si irrigidì ma subito la figura di Choi Minho comparve davanti a lui, seguito da Kyuhyun e Changmin che lo salutarono con le loro solite battute ironiche e puntigliose.
- Joonmyunnie~ Ti sei addormentato in macchina? Non uscivi più da li. - Lo punzecchiò Minho.
- Oh no... mh, stavo parlando al telefono. -
- Sentite qua ragazzi. - Changmin interruppe il discorso. - Facciamo una sfida. Sapete che durante questi giorni faranno dei giochi, no? -
I ragazzi messi a semicerchio attorno a lui annuirono e Changmin continuò.
- Prima ho fatto un paio di domande ad uno dello staff e mi ha detto che alla fine del campo ci sarà una premiazione per la coppia migliore che guadagnerà più punti nei giochi. Io propongo di gareggiare tra di noi, non importa chi arriva primo complessivamente ma chi di noi avrà meno punti alla fine dei due giorni... mh... salirà sul palco con il vestito rosso di "Something**". -
I presenti lo fissarono con aria scettica e incredula, Joonmyun si guardò intorno per vedere se anche il resto del gruppo concordasse con lui sul fatto che fosse l'idea più stupida che avesse mai sentito, e gli occhi di Minho e Kyuhyun rispecchiavano esattamente il suo stesso pensiero.
- Amico, che problemi hai? - Fu la reazione burbera di Kyuhyun che con i suoi modi poco delicati andò subito al punto.
Changmin allora gettò le braccia in aria esasperato. - Ma pensateci! Abbiamo due giorni di libertà, non possiamo non fare niente come Line! Non fate i soliti guastafeste e divertitevi un po'! -
Joonmyun vide che un po' alla volta stavano tutti cedendo, alla fine non aveva tutti i torti, era una sfida innocua e in fondo aveva indossato quel costume davanti a molte più persone. Vide Minho mordersi un labbro e sapeva che, almeno lui, era già stato convinto.
- Tanto come minimo sarà lui stesso a perdere, no? Magari potrebbe essere una cosa simpatica. -
Kyuhyun sbuffò e si appoggiò ad un'auto dietro di lui chiudendo gli occhi.
- Fate come volete, basta che vi muovete ad entrare che ho voglia di sistemarmi e andare a dormire presto. -
- Allora è deciso? - Changmin si illuminò e allungò una mano davanti a lui. - Sigilliamo il patto. -
- Changmin... quanti anni hai? - Chiese Kyuhyun annoiato ma stendendo anche lui la mano sopra quella dell'amico, seguito dagli altri due componenti del gruppo.
- Kyu~Line! - Urlò Changmin da solo, sotto lo sguardo imbarazzato degli altri membri e subito sciolse il cerchio avviandosi verso l'interno del campo dove il resto degli artisti stava in coda davanti ad un banchetto.
Joonmyun si dimenticò in fretta del patto appena stipulato con i suoi amici quando vide Jongdae avvicinarsi a lui con le labbra serrate in una linea.
E' arrabbiato?
Il ragazzo lo affiancò nella fila infilando le mani in tasca e senza guardarlo dritto negli occhi si schiarì la voce e cominciò a parlare.
- Hanno detto che dobbiamo presentarci insieme, così ci possono dare tutto il materiale per la notte e poi andare davanti al palco per le "assegnazioni" ma non so cosa voglia dire. -
Il maggiore annuì e si guardò la punta delle scarpe sinceramente imbarazzato, proprio non ce la faceva a non pensare a quello che era successo, ai baci del ragazzo, al suo gemito quando...
- Hyung? Mi senti? -
Joonmyun scattò sull'attenti e si guardò intorno confuso per poi dare attenzione al giovane accanto a lui.
- Sì? -
- Hyung, non è successo niente di male, è stato un incidente. - Jongdae sorrideva, sorrideva come se davvero pensasse quelle parole e come se tra di loro non ci fosse niente di cui preoccuparsi. Era il suo sorriso genuino che mostrava spesso anche alle telecamere. - Non devi sentirti in colpa, poteva succedere, penso sia naturale. -
In un qualche modo quelle parole rassicurarono il leader, almeno sapeva che Jongdae non stava pensando a lui come un qualche maniaco sessuale in astinenza, e sentì le spalle rilassarsi e un piccolo sorriso stirarsi sulle sue labbra. Doveva solo riuscire a resistere per un paio di giorni e poi sarebbe tutto tornato alla normalità, in fondo ormai sapeva cosa aspettarsi, no?
Finalmente la fila cominciò a smaltirsi e dopo una decina di minuti Joonmyun si trovò davanti ad un tavolo in plastica improvvisato, con uno dei suoi manager dietro che lo squadrò dall'alto in basso, fece lo stesso con Jongdae, e scrisse i loro nomi su un foglietto che poi infilò dentro ad una scatola di cartone nominata "uomini" e posta accanto alla sua gemella nominata "donne". Un membro dello staff, una ragazza giovane che Joonmyun aveva già visto girare intorno alle SNSD più di una volta, gli passò uno zainetto circolare e due etichette con i loro nomi scritti a pennarello.
- Dentro troverete il necessario per montare la tenda, la tenda, una torcia, un accendino e qualche coperta per la notte. Prego andate pure davanti al palco che a breve cominceranno le assegnazioni. -
Il leader non ebbe tempo di fare nessuna domanda che la ragazza stava già porgendo le stesse cose ad un'altra coppia dietro di lui, così decise di stringere lo zainetto e avvicinarsi al palco in costruzione per scoprire cosa fossero queste "assegnazioni".
Ci volle un'altra mezzora perchè tutti gli artisti fossero accoppiati e pronti davanti al palco con i loro zainetti in mano, e solo allora dalle scalette laterali del palco salì un uomo dai capelli striati di grigio e gli occhi stanchi.
- Lee Soo Man. - Fu il sussurro che corse da un lato all'altro del campo, passando di bocca in bocca, e il boss fece un sorriso gesticolando con una mano per zittire tutti. Gli venne presto portato un microfono e dopo averlo acceso fece un grande respiro e cominciò il suo discorso.
- Signore e Signori, ragazze e ragazzi, sono lieto di annunciare che il primo Camping della SM ha ufficialmente inizio. -
Le sue parole furono seguite da un grande applauso e qualche urlo di incitazione, poi l'uomo proseguì.
- Durante questi due giorni spero che riusciate tutti a divertirvi, ma anche a rilassarvi e a non pensare al lavoro e per questo ho pensato che non solo voi artisti, ma anche lo staff meritasse questa vacanza. Inoltre volevo sfruttare questa occasione per unire i legami tra i nostri ragazzi, so che vi conoscete tutti molto bene, ma vorrei vedere come ve la cavate se per questi due giorni doveste collaborare con qualcun altro al di fuori del vostro gruppo. -
Due ragazze dello staff salirono sul palco portando con loro i due scatoloni di carta su cui avevano gettato i foglietti con i vari nomi e lo appoggiarono sopra uno sgabello accanto a Soo Man, spostandosi poi sullo sfondo.
- Durante questi giorni ogni coppia verrà assegnata ad un'altra coppia di un gruppo diverso, pescata a sorte da questa scatola, i quattro ragazzi oltre che partecipare assieme ai giochi che verranno organizzati, divideranno la tenda e vivranno a stretto contatto per tutti e due i giorni, così da rafforzare lo spirito di squadra non solo per gruppi, ma anche tra tutti gli artisti. Nel caso venissero pescate due coppie dello stesso gruppo, verrà fatto un ripescaggio. Purtroppo alcune coppie saranno costrette a rimanere comunque con i membri del loro gruppo per questione di numeri, parlo soprattutto per le ragazze, ma faremo il possibile perchè veniate mischiati. Tutto chiaro? -
La piccola folla esordì con un "sì" collettivo e Joonmyun vide la sua vacanza farsi tutto ad un tratto più semplice e luminosa. Neanche se ne era accorto dell'enorme sorriso che gli era spuntato in volto, ma questo era un miracolo, la sua salvezza! Un'altra coppia avrebbe diviso la tenda con loro, era perfetto, lui e Jongdae non avrebbero potuto fare niente con altri due ragazzi nella tenda, no?
- La prima coppia è... - Il boss pescò dalla scatola degli uomini, frugando per bene fino a tirarne fuori due striscioline. - La prima coppia è quella composta da Lee Taemin e Kim Jonghyun degli Shinee, mentre la seconda coppia che farà gruppo con loro sarà quella composta da Kim Jongin e Oh Sehun degli Exo. -
L'urletto di felicità di Jongin per essere stato messo assieme al suo amico d'infanzia fu l'equivalente del grosso grugnito che scappò invece dalla gola di Sehun, probabilmente per lo stesso motivo.
Joonmyun, però, sembrò non curarsi troppo degli accoppiamenti che venivano via via fatti, sia per uomini che per donne, troppo impegnato a pensare a come ora avrebbe potuto godersi appieno la sua vacanza senza troppi pensieri, ormai era salvo, ormai niente avrebbe potuto complicare le cose tra lui e Jongd...
- E l'ultimo gruppo maschile è quindi quello formato dalla coppia Kim Joonmyun e Kim Jongdae degli Exo... -
Gli occhi del leader scattarono sull'uomo che leggeva i nomi nel momento in cui sentì pronunciare il suo nome e sulle sue labbra il sorriso si fece ancora più grande. - ...e dalla coppia Lee Hyukjae e Lee Donghae dei Super Junior. -
Il sorriso sulle labbra del ragazzo scomparve immediatamente, non appena la realizzazione lo colpì in pieno petto e Joonmyun sentì il mondo crollargli addosso.
Il suo cuore cominciò a battere furioso, l'ansia prese possesso delle sue mani che cominciarono a tremare e i suoi occhi corsero sulle figure dei sue due Hyung a qualche metro da lui.
No.
No no no no.
Non andava bene, non andava per niente bene, perchè fra tutte le coppie dovevano capitargli proprio loro due? Che cosa aveva fatto di male per non poter trascorrere due giorni tranquilli senza preoccupazioni?
Perchè dovevano capitare tutte a lui?
Perchè in realtà il problema non era il fatto di essere in squadra con loro visto che da un certo punto di vista, fare coppia con Hyukjae e Donghae era una carta vincente se si guardavano i risultati sportivi o dei giochi, potevano quasi puntare al podio con loro in squadra, inoltre quei due ragazzi erano davvero gentili e disponibili, oltre che simpatici e portatori di buon umore, ma a preoccupare Joonmyun era più l'immancabile skinship e la forte tensione sessuale presente tra i due anche quando questi si trovavano in continenti diversi. E quella stessa tensione l'avrebbero portata dentro la loro tenda, dove lui si sarebbe trovato a dormire con Jongdae accanto.
Jongdae si girò verso di lui e gli diede un colpetto ad una spalla sorridendo. - Ehi Hyung, Donghae e Hyukjae sono simpatici, ci è andata bene, vero? -
Joonmyun non ebbe il coraggio di rispondere, rimase li in piedi con gli occhi puntati a vuoto e le mani sudate.
Bene, quella sarebbe davvero stata la sfida più dura della sua vita.

 
 
Continua -
 
 
* Line = KyuLine, è un gruppo di amici composto sia da membri della SM che da altri artisti di cui ora fa parte anche Joonmyun. Chiamato così perchè dicono che tutti i membri assomiglino in un qualche modo a Kyuhyun dei Super Junior. "Line" è un po' come dire la "cerchia" di amici.
La KyuLine è composta da Changmin dei TVXQ, Kyuhyun dei Super Junior, Minho degli SHINee, Jonghyun dei CNBlue e più recentemente da Joonmyun e (a quanto sembra ma non ne ho la certezza) da Sunggyu degli Infinite.
** Something = Una canzone delle Girl'sDay, la KyuLine l'ha ballata all'SMTown 2015 indossando appunto un vestito rosso. (Video QUI).
  
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