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Autore: Anima90    22/06/2015    7 recensioni
Felicity ed Oliver sono praticamente gli opposti: lei, una ragazza seria, leggermente secchiona, amante dei computer e con le idee molto chiare riguardo al suo futuro; lui, di famiglia benestante, amante delle feste e del divertimento, e spaventato all'idea di dover crescere e prendere un giorno in mano le redini dell'azienda di famiglia. Per questo motivo, pur frequentando lo stesso liceo, non si sono mai conosciuti. Un evento inaspettato li farà incontrare e da quel momento le loro vite cambieranno per sempre.
TEEN AU - OLICITY
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, Oliver Queen, Tommy Merlyn
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Felicity conduceva una vita relativamente tranquilla, quasi noiosa per una normale ragazza di 16 anni. Non aveva mai perso un giorno di scuola, i suoi voti rasentavano il 10 e aveva una smisurata passione per i computer. Non amava particolarmente stare al centro dell’attenzione, motivo per cui spesso e volentieri si ritrovava a trascorrere da sola i momenti liberi tra una lezione e l’altra, preferibilmente in compagnia di un buon libro e della sua musica preferita.
“Pssst”.
Caitlin tentò senza successo di attirare la sua attenzione, immersa com’era nella Quinta sinfonia di Beethoven per riuscire anche solo ad accorgersi della presenza della sua migliore amica.
“Hey!”
Stavolta la ragazza la strattonò per un braccio, con più veemenza del dovuto.
“Hey, Cait, che ti prende? Così mi fai venire un colpo!”
“Perchè ti ostini a tenere il volume di questo marchingegno così alto? Prima o poi i tuoi timpani ti citeranno per danni…”
“Ti sei resa conta di aver appena parlato dei miei timpani come fossero persone a cui potrei veramente fare del male, vero?”
“Quante volte devo dirti che tutte le nostre parti del corpo, anche le più piccole e insignificanti, hanno una loro importanza e devono essere rispettate?”
Felicity si limitò ad alzare gli occhi al cielo, conscia dell’insana passione dell’amica per tutto ciò che riguardasse la scienza e la biologia.
“Perché sei qui, Cait?”
“Lo so che venendo qui ho infranto almeno quattro delle nostre regole, tra cui quella di non interromperti mentre ascolti la tua musica deprimente…”
“E anche quella di non offendere la mia musica, a quanto pare”.
“Lo so, hai ragione, ti chiedo scusa, ma non perdiamo il punto del discorso. Stasera c’è la festa di metà anno scolastico. A casa Merlyn. Merlyn come Tommy Merlyn. Tommy Merlyn come il ragazzo più figo della scuola. E sinceramente non so ancora quale divinità andare a ringraziare più tardi, ma sono stata invitata. Cioè, io, Caitlin Snow, sono stata invitata alla sua festa, a casa sua. O meglio, credo di essere stata invitata. Prima tra i corridoi ci siamo incrociati e mi ha dato questo”.
Aveva tra le mani un volantino arancione, fatto al computer da mani sicuramente inesperte, che conteneva tutte le informazioni relative al “mega party” previsto per quella sera proprio a casa Merlyn.
“La grafica di questo volantino va contro tutte le regole più basilari. E’ assurdo di come nel 2015 ci sia ancora gente che non sappia usare photoshop!”.
“Felicity….”
“Ancora non riesco a credere che ti sia presa una sbandata per questo scansafatiche, Cait. Meriti di meglio, lo sai come la penso”.
“Però?...”
Caitlin iniziò a guardarla speranzosa, congiungendo le mani in segno di preghiera.
“Però… sei la mia migliore amica e non riesco a dirti di no. Quindi si, ti accompagnerò alla tua stupida festa”.
“Aaaaah, lo sapevo! Sei la migliore! Se non fosse stato importante non te lo avrei mai chiesto”.
Ed era la verità. Caitlin la conosceva meglio di chiunque altro e sapeva che non c’era persona al mondo che odiasse le feste più di Felicity Smoak.
“Ma la settimana prossima mi accompagnerai a vedere l’Otello a teatro, non mi interessa se ti addormenti a metà del primo atto!”
“Farò tutto quello che vuoi, giuro, sarò la tua schiavetta personale. Passo a prenderti alle sette, lascia a casa i tuoi jeans tristi e indossa un vestito, corto possibilmente. Sarai perfetta!”
Caitlin si allontanò da lei saltellando, senza nemmeno darle il tempo di rispondere.
Felicity ripensò incredula alla conversazione appena avvenuta con la sua migliore amica. Lei ad una festa. E non ad una festa qualunque, alla mega-festa di metà anno a casa di Tommy Merlyn, uno dei ragazzi più popolari della scuola. Le sembrava una cosa così assurda, così fuori posto. Come se il mondo avesse iniziato a girare al contrario.
Si lasciò cadere sul tronco dell’albero dietro di lei, sbuffando sonoramente.
“E’ solo una stupida festa, Felicity, puoi farcela”.
Le parole si persero in un sussurro quasi impercettibile, privo di convinzione. Ma Felicity decise di farsi forza ugualmente, andare ad una festa non aveva mai ucciso nessuno in fondo. E magari, con un po’ di fortuna, sarebbe riuscita anche a divertirsi.
Schiacciò play e si lasciò cullare dalle note del suo compositore preferito, decidendo per una volta di lasciarsi andare senza pensare troppo alle conseguenze.

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“Credo di aver perso la sensibilità all’indice destro, mi hai fatto appendere questi volantini in giro per tutto l’istituto”.
Oliver scrollò con decisione la mano davanti a sé, provando a svegliare il dito che sentiva ancora addormentato.
“Non ti rendi ancora conto dell’importanza di questo evento, amico”.
“Illuminami allora”.
“Stasera daremo la festa più sensazionale che sia mai esistita in un secolo di storia della Starling City High School. Una festa che sarà ricordata per sempre e riecheggerà nella memoria dei nostri figli, e dei figli dei loro figli, e dei figli dei figli dei loro figli…”
“Credo si chiamino nipoti… e poi non ti sembra di stare esagerando un po’? E’ una festa, Tommy. Quanto può essere diversa da quelle che abbiamo organizzato in questi cinque anni di liceo?”.
“Il tuo entusiasmo è quasi toccante, Oliver, sono commosso”.
“Hey, non fraintendermi, ok? Capisco che si tratta della festa invernale del nostro ultimo anno, che ci saranno barili di birra ovunque e ragazze mozzafiato in ogni angolo della casa. E’ solo che non riesco comunque a coglierne l’eccezionalità. Oh Dio, mi sto annoiando solo a sentirmi. Scusa amico, penso semplicemente di non essere dell’umore giusto oggi”.
“Guai con Laurel?”
Oliver per la prima volta interruppe il contatto visivo con il suo migliore amico, abbassando gli occhi al pavimento.
“Non li definirei proprio guai. Lo sai come va tra noi, un giorno ti senti in paradiso e un mese all’inferno”.
“Ti sta ancora con il fiato sul collo per il college, non è così?”
“E’ che tra lei e mio padre non so chi sia più insistente, a volte ho l'impressione di soffocare. Vorrei solo che mi lasciassero un po’ più di tempo per riflettere, capire cosa mi piace fare davvero senza per forza percorrere una strada già decisa prima del tempo”.
“Hey, amico, nessuno ti capisce meglio di me, con tutti i casini con mio padre e il resto. Ma conosci Laurel, è una ragazza con la testa sulle spalle. E conosci tuo padre, vuole solo il meglio per te”.
“E se il meglio che lui vuole per me non fosse quello di cui ho veramente bisogno?”
Tommy gli si avvicinò, dandogli una leggera pacca sulla spalla per incoraggiarlo.
“Ne verrai fuori, amico, sta tranquillo. Hai ancora altri sei mesi per prendere una decisione. E poi guarda al lato positivo”.
“Sarebbe?”
“Puoi sempre divertirti stasera alla festa e prenderti una sbronza che ti lascerà ko per tutto il weekend. Così non dovrai pensare a tuo padre, a Laurel e al college”.
Oliver scoppiò a ridere, consapevole che il suo migliore amico non sarebbe cambiato mai, ma anche convinto del fatto che avesse pienamente ragione.
“Sai che ti dico? Al diavolo tutto, stasera si festeggia”.
“Ben detto, amico. Ben detto”.
Fianco a fianco si incamminarono in direzione del parcheggio della scuola. Oliver con un balzo salì sul sedile della sua Porche Carrera grigio metallizzata, salutando l’amico con un cenno della mano.
Ormai era deciso. Stasera avrebbe pensato solo a divertirsi, lasciandosi alle spalle le preoccupazioni e le incertezze relative al futuro. O per lo meno ci avrebbe provato, a qualunque costo.


*NOTA DELL’AUTRICE*
Ciao a tutti!
Sono tornata con questa nuova storia teen AU, completamente sganciata dalla trama canon del telefilm. Voglio provare ad esplorare la conoscenza tra Oliver e Felicity mentre sono ancora adolescenti. I tratti caratteriali sono pressappoco gli stessi del telefilm, così come i rispettivi background culturali e familiari. Non ho ancora delineato nella mia testa le linee guida della trama ma come al solito mi lascerò trasportare dall’ispirazione del momento, lasciando che siano i personaggi a parlare per me :)
Spero di tenervi compagnia durante questa lunga pausa estiva e di riuscire ad aggiornare costantemente.
Alla prossima,
Anima90.

  
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