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Autore: LucaGardo    25/06/2015    10 recensioni
Non ho mai desiderato tutto questo; accade sempre così, nel momento stesso in cui riesco a creare quel legame tanto speciale con una persona ecco che arrivano le visioni e la mia percezione del mondo si ribalta. Non ho ancora capito se questo sia un dono o una punizione divina, so soltanto che sono parte della mia vita.
Mi chiamo Colin Butler ed è meglio che la gente sappia solo questo di me.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                   Prologo
 
Quando capii quello di cui ero capace quasi non ci credevo, penso che senza dubbio fu il giorno più brutto della mia vita... Dopo l'incidente ovviamente. Era un sabato sera come gli altri e passai come di consueto a trovare il mio amico Ryan per parlare un po' del più e del meno, prima di uscire a fare un giro. Quella sera fu speciale, principalmente perchè per la prima volta da tempo arrivai a provare qualcosa di forte per una persona e anche per altri motivi molto meno piacevoli.
Conosco Ryan da quando abbiamo iniziato l'accademia e il destino ha voluto che fossimo compagni di banco. Non sono mai stato un tipo socievole ma con lui mi veniva facile aprirmi; invece, a differenza mia, non ha mai avuto problemi a relazionarsi con le altre persone, ma da quando ci siamo conosciuti ha deciso di lasciar perdere tutti i suoi amici per concentrarsi sullo studio.
Egli sostiene che tutte le persone che conosce non valgono la metà di quanto valgo io, ma io non gli credo.
Infondo è un buon attore, nonchè studente migliore del nostro corso. Entrambi studiamo alla Royal Scottish academy of Music and Drama seguendo il corso teatrale.
Siamo molto diversi anche sotto il punto di vista fisico dato che “Il Panzone” -come scherzosamente lo chiamo quando mi fa arrabbiare- é fuori forma rispetto a me che comunque sono nella media.
Lui porta occhiali da vista mentre io ci vedo benissimo, adoro giocare e guardare il calcio mentre lui lo odia; insomma potrei stare tutto il giorno a raccontare di quante cose non avevamo in comune... Eppure lui era il mio migliore amico.
Il momento stesso in cui l'ho capito, il momento in cui ho percepito qualcosa dentro di me che mi faceva capire quanto lui fosse importante ecco che si sono ripresentate.

Ryan dopo aver ricevuto il mio messaggio si era affrettato a scendere nel parcheggio davanti a casa sua dove lo stavo aspettando.
“Ehi Colin” disse Ryan mentre chiudeva la porta di casa “Tutto a posto? Sembra che tu abbia visto un fantasma” afferma il ragazzo guardandomi.
“Si tutto bene, ho solo visto una cosa che non vedevo da tempo” risposi mentendo.
Ryan era vestito come al solito un camicia sportiva verde, jeans e scarpe da ginnastica. Avevo voglia di scappare. Sentivo il dolore crescere dentro di me ma non volevo rivelare nulla a Ryan, perchè nel momento in cui avevo capito che lui sarebbe stato per sempre una persona importante per me avevo anche visto come sarebbe morto.
La visione che ebbi quella sera fu fin troppo dettagliata per i miei gusti; c'era Ryan che correva come se stesse inseguendo qualcosa, ad un certo punto mentre attraversava la strada senza guardare se arrivava qualcuno, un camion carico di legname lo investì.
La cosa che più mi lasciò a bocca aperta fu costatare che Ryan nella mia visione era vestito allo stesso modo di come lo avevo appena visto nella realtà.
Aveva una sorpresa per me dietro la schiena che non avevo notato per via dello shock della visione appena avvenuta.
Era una busta color giallo con all'interno probabilmente un oggetto sferico, sorridendomi tirò fuori dalla borsa un pallone da calcio e mi invitò a fare due passaggi.
“Dai insegnami come si gioca” mi disse ridendo. Lui odiava giocare a calcio ma nonostante questo voleva vedermi felice e cercava sempre di accontentarmi in ogni modo.
All'improvviso mi tirò una pallonata addosso che deviai con forza senza nemmeno curare la direzione poiché ero ancora molto scioccato.
Il pallone rotolò verso la strada con Ryan che si lanciò all'inseguimento. In quel momento mi ripresi e mi girai verso il mio amico, ma quando cercai di urlargli di fermarsi fu troppo tardi.
Ryan stava per attraversare la strada, proprio come avevo visto qualche istante prima, il camion non tardò nemmeno un secondo a passare.
Mi lasciai cadere a terra, il mio amico se ne era andato e cosa più grave io sapevo come avrei potuto evitare tutto questo.
Promisi a me stesso che non avrei più avuto amici, non volevo più affezionarmi a nessuno per poi vederlo andare via.






Nota autore: ciao a tutti :) Sono nuovo e questa è la prima storia che provo a scrivere. 
Su questo sito ci sono tante persone... E spero tantissimo di vedere tanti pareri e opinioni sia positivi che critici su questo primo capitolo. 
Oggi vi ho fatto soltanto una breve introduzione, sperando di attirare la vostra attenzione.
Sentitevi liberi di fare qualsiasi tipo di commento in modo che io possa correggere, migliorarmi ed eventualmente proseguire con la storia. 

Un saluto, 
Luca. 
 
   
 
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