RED TAIL cap.105: ombre e polvere

Ne avevano contato quattordici, in tutto. La loro potenza complessiva, unita a quella di Vegeta, era veramente una meraviglia da ammirare, per chi possedeva la facoltà della percezione della forza. Tutte quelle aure erano talmente simili che era quasi impossibile distinguerle. Sembravano i fratelli siamesi di Vegeta, più che i suoi antenati...

Zaku ormai era in preda al panico più completo: < No, tu... loro... tutto questo non è possibile! > piagnucolava. All’improvviso, quelle insignificanti ferite alla bocca che Vegeta gli aveva inferto durante il primo scontro pizzicavano più di prima. Perche questa volta, Zaku sapeva che le ferite che stava per riportare sarebbero state di gran lunga più dolorose.

Sul pianeta dei Kaioshin, l’unico che aveva continuato a guardare nella sfera di cristallo era stato Frost. Tutti gli altri erano troppo scoraggiati, e avevano voltato le spalle alla sfera magica aspettando l’ineluttabile. Il demone del freddo li aveva richiamati in modo talmente entusiastico che tutti quanti si erano chiesti che cosa ci potesse essere di tanto interessante, finché non avevano nuovamente guardato nella direzione in cui guardava Frost.

Su Kandara, chi aveva potuto assistere in prima persona allo spettacolo si era sentito rinascere. Anche se nessuno lo dava ancora a vedere, quasi Zaku gli avesse negato il diritto di esternare le proprie speranze, tutti sapevano già che quello era il punto di svolta: l’arrivo dei super sayan segnava la fine del regno del terrore di Zaku.

Il generale stesso se ne era accorto: < No... non è giusto... io sono l’essere più forte che esista... >

< Oh, non preoccuparti per questo – sibilò Vegeta, attorniato dalle ombre dei suoi avi – tra pochissimo non esisterai più >

E con quella frase, si lanciarono all’attacco. Zaku iniziò ad urlare prima ancora di essere colpito. Urlava di paura. Urlava perché aveva fallito per la seconda volta, e non ce ne sarebbe stata una terza. Urlava, perché non sapeva cos’altro poteva fare. Contrattaccare sarebbe stato inutile, lo sapeva.

Fu dopo meno di trenta secondi che Zaku perse la sua trasformazione ritornando alla sua forma originaria. Mezzo minuto, era tutto ciò che era servito ai quindici super sayan leggendari per danneggiare Zaku tanto da renderlo incapace di sopportare quella grottesca e demoniaca forma che aveva ottenuto.
Vegeta fu il primo a sparare il colpo di grazia, con le varie ombre che lo imitarono mezzo secondo più tardi. I raggi d’energia conversero su Zaku causando un lampo accecante e spaventoso, che incenerì il grande Generale della morte in pochi secondi.

Nel momento dell’esplosione finale, Goku aveva chiuso gli occhi sorridendo, lasciandosi riscaldare dai raggi solari che lambivano Kandara per la prima volta.

Gohan era crollato a terra esausto, sapendo che finalmente avrebbe potuto riposare.

Yasira aveva preso la mano di Saleen, osservando rapita lo spettacolo che si palesava di fronte ai suoi occhi. Finalmente quell’incubo orribile stava volgendo al termine.

C-17 invece diede le spalle al gigantesco boato: per lui Zaku era già soltanto un brutto ricordo. Avevano vinto, anche questa volta.

Korra, ancora trasformata in super sayan, aveva abbracciato Tarble. Era inaspettato, ma evidentemente anche lei era felice che fosse finalmente tutto finito. Il fratello di Vegeta era rimasto sorpreso, ma alla fine aveva ricambiato l’abbraccio. Fu solo in quel momento che Korra ritornò normale.

Tutti gli altri si erano messi ad esultare di gioia.

Sul pianeta dei Kaioshin, Re Vegeta e Bardack avevano esultato come due tifosi di calcio quando la loro squadra segna un goal. Si erano dati il cinque entusiasti, per poi accorgersi di quello che avevano appena fatto, in pubblico per di più, dandosi velocemente le spalle e arrossendo come due peperoni, guadagnandosi anche un paio di risatine sommesse da parte di Izuki, Frost e Darbula.

I festeggiamento, però, non durarono a lungo come al solito.

Appena Zaku fu annientato completamente, le ombre dei super sayan iniziarono ad evaporare nel nulla. Quando furono tutti scomparsi, anche Vegeta abbassò finalmente la sua aura ritornando al suo stato normale.

Ora che non erano più in pericolo, avrebbero dovuto scoppiare di gioia. Ma nulla poteva distogliere i loro pensieri dal fatto che Dende, la loro unica speranza, l’ultimo dei namecciani, era stato ucciso nello scontro. Con lui, era scomparsa anche la possibilità di riportare l’universo allo status quo.

La prima a farlo notare fu Korra: < E ora che facciamo? > disse, con tono sconfitto.

< Non abbiamo nessun posto dove andare... > fu tutto quello che Bulma fu in grado di risponderle.

< Forse a questo posso rimediare io...> disse una voce alle sue spalle.

Tutti si voltarono, aspettandosi quasi di trovare un superstite dell’esercito di Zaku pronto ad attaccarli. Invece, furono sorpresi di vedere un mesto vecchietto avvolto in una semplice casacca grigia.

< Hamaan > disse Gohan.

C-18 fu la prima a fare il collegamento: < Quindi lo spettacolino di poco fa è opera tua... > disse. Era chiaro che si riferiva alle anime dei super sayan: < Immaginavo che Vegeta non fosse in grado di usare da solo un trucchetto del genere... richiamare tutto il suo albero genealogico dal regno dell’aldilà... > aggiunse, con un sorrisetto malizioso rivolto al sayan.

Il principe si limitò a squadrarla con disprezzo. Un giorno o l’altro, avrebbe dovuto insegnare a quella biondina meccanica a tenersi certe frecciatine per sé. Con le cattive, ovviamente, visto che la signorina non sembrava capire in nessun altro linguaggio.

Hamaan gli si avvicinò: < E così alla fine ce l’hai fatta... >

Vegeta gli sorrise: < Non da solo, ma... sì. Ce l’abbiamo fatta. Anche se a questo punto, non ha più molta importanza... > disse.

Tutti abbassarono la testa. Era vero: l’universo intero usciva dilaniato da quella battaglia. E non c’era modo di sistemare le cose.

Hamaan si voltò verso Tenshinhan, che teneva tra le braccia il cadavere di Dende: < è lui, vero? > chiese.

Vedendo che tutti lo guardavano perplesso, aggiunse: < lui era il creatore delle sfere del drago...era la vostra ancora di salvezza... >

Fu Gohan a rispondergli: < Sì, era grazie a lui che riuscivamo a far ritornare sempre tutto come prima Ed ora non c’è più >

< io posso farlo tornare >

< Che cosa? >

< Posso trasferire la mia forza vitale nel suo corpo. Posso farlo tornare >

Vegeta si intromise: < Hamaan... se fai questo... >

< Morirò, sì. Ma in fondo, è così che deve essere. Nel mio mondo io sono l’ultimo rimasto; la mia esistenza è tanto sbagliata quanto lo era l’immensità del potere di Zaku. Non posso permettere che anche il vostro universo debba pagare per i miei errori > disse Hamaan.

Vegeta era allibito. Quell’uomo aveva fatto di tutto per aiutarli, ed ora era pronto a sacrificarsi per il loro bene. Erano davvero pochi, gli esseri con un cuore così grande: < è stato un onore, stregone... > disse, porgendogli la mano.

Hamaan sorrise: < No... l’onore è stato mio, super sayan... > disse, stringendola. Un attimo dopo, chiuse gli occhi e iniziò a brillare di una intensa luce bianca. La luce poi si dissolse e andò ad avvolgere il corpo inerme di Dende, scomparendo poco a poco.

Il namecciano aprì gli occhi scorgendo tutti gli altri che lo fissavano: < Che è successo? > chiese, con la voce di uno che si è appena alzato dal letto.




...Ehilà? C'è ancora qualcuno?
Lo so, sono un essere spregevole. Come si fa ad aspettare tre mesi per un aggiornamento?
Mi dispiace. Ma guardate il lato positivo: Zaku è stato terminato!
Ci saranno ancora uno o forse due capitoli di questa storia, ma ormai siamo in dirittura d'arrivo.
Alla prossima!