Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: AliceBaskerville    25/06/2015    2 recensioni
A cosa serviva, dopotutto, sperare, se, per quanto gridasse, non c’era nessuno pronto a salvarla?
Tutto ciò che avesse desiderato era una vita normale, una famiglia, dei genitori, un futuro, ma lei era già stata condannata.
Questo aveva pensato, finché non era arrivato lui, che le aveva porto la mano e l’aveva portata via.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sheba, Solomon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Slowly fading away
You're lost and so afraid
Where is the hope in a world so cold?
 
Sheba era prigioniera.
Non ricordava quasi più come fosse sentire il calore del sole accarezzarle la pelle, non ricordava mai di aver avuto un amico all’interno della chiesa di Davide.
La speranza di poter fuggire da quella torre, quel luogo di prigionia, era ormai vana, sciocca ai suoi occhi, oramai si era rassegnata all’idea di passare l’intera durata della sua vita fra quelle mura.
 
Looking for a distant light
Someone who could save a life
You're living in fear that no one will hear your cries
Can you save me now?
 
A cosa serviva, dopotutto, sperare, se, per quanto gridasse, non c’era nessuno pronto a salvarla?
Tutto ciò che avesse desiderato era una vita normale, una famiglia, dei genitori, un futuro, ma lei era già stata condannata.
Questo aveva pensato, finché non era arrivato lui, che le aveva porto la mano e l’aveva portata via.
 
I am with you
I will carry you through it all
I won't leave you, I will catch you
When you feel like letting go
'Cause you're not, you're not alone
 
Solomon era il sole, brillava di una luce accecante, illuminava la strada ai suoi compagni, e lo stesso aveva fatto con lei.
L’aveva cambiata, aveva cancellato la sua mentalità che respingeva ogni tipo di contatto con le altre specie, le aveva aperto gli occhi, le aveva fatto desiderare di diventare come lui, di combattere al suo fianco, di proteggerlo dal male.
Così Sheba si era innamorata di lui.
Aveva promesso che l’avrebbe sostenuto, l’avrebbe incoraggiato, sarebbe stata la sua regina, sarebbe stata il suo scudo, così come sarebbe stata lo scudo del loro bambino che, in quel tempo di guerra, cresceva dentro di lei.
 
Your heart is full of broken dreams
Just a fading memory
And everything's gone but the pain carries on
Lost in the rain again
When will it ever end?
The arms of relief seem so out of reach
But I, I am here
 
Ogni cosa stava andando per il verso sbagliato.
Avevano vinto, avevano sconfitto re David, ma la battaglia decisiva l’aveva ottenuta lui.
I cuori di tutti erano esausti, distrutti da tutta quella sofferenza, da tutte le perdite che avevano subito durante quella battaglia.
I loro compagni erano morti secondo il piano di David, mentre loro, come dei bambini, cadevano nella sua trappola.
Ogni cosa faceva sembrare la loro morte così futile, così inutile, così senza senso, e ciò non faceva che sgretolare ancora di più il loro animo già in pezzi.
I loro compagni perdevano fiducia in Solomon, e Solomon perdeva fiducia in sé stesso, si ostinava ad arrogarsi la responsabilità di tutto ciò che era accaduto.
Sheba raccoglieva i pezzi del suo cuore, raccoglieva le sue speranze in un mondo migliore, se ne riempiva le braccia, e si riempiva gli occhi solo di lui, perché prima che un re, lui era un uomo, nulla di più, una creatura fragile, che, per quanto facesse del suo meglio per nasconderlo, aveva bisogno di tutte le attenzioni che lei fosse capace di dargli.
 
And I'll be your hope when you feel like it's over
And I will pick you up when your whole world shatters
And when you're finally in my arms
Look up and see love has a face
 
Aveva preso il posto di Il’Ilah, aveva preso il posto di Dio, aveva annullato il destino, aveva reso ogni essere uguale.
Aveva compiuto il suo dovere di re giusto fino alla fine, aveva realizzato la loro utopia.
E lei?
Lei era rimasta lì, da sola.
Lui era ancora lì, ma non la guardava più.
Lei ne faceva le veci, era la sua voce, le sue mani, i suoi occhi, le sue gambe, tutto per mantenere quell’utopia, quel sogno per cui lui aveva tanto lavorato.
Era diventata una bambola senz’anima.
In fondo, cos’era lei, senza Solomon?
 
Slowly fading away
You're lost and so afraid
Where is the hope in a world so cold?
 
Alla fine, Al Thamen aveva vinto contro di lei.
Arba l’aveva lasciata lì, morente in un lago di sangue.
Avrebbe voluto vedere almeno una volta il suo bambino, avrebbe voluto stringerlo, guardarlo negli occhi, concedergli almeno una madre, visto che aveva già perso suo padre prima ancora di avere il piacere di conoscerlo.
Aladdin era tutto ciò che le era rimasto, era tutto ciò che avrebbe lasciato in quel mondo ormai ridotto in cenere.
Sperava che almeno Ugo riuscisse a riportare la pace, a ricostruire l’utopia, a dare una vita felice al suo Aladdin.
Lei sarebbe andata prima di lui.
Magari, in un’altra vita, in un altro universo, sarebbe stata capace di incontrarlo, di avere una vita felice con la sua famiglia.
Adesso era il momento di andare via, di unirsi al corso del rukh, di tornare tra le braccia dell’uomo che aveva amato sopra ogni cosa.
Solomon, mi dispiace di non essere riuscita a creare la nostra utopia, mi dispiace di non essere riuscita ad essere una madre per tuo figlio, mi dispiace di non essere stata abbastanza.
Adesso sto tornando da te, sarai tu a raccogliere i frammenti del mio cuore adesso, vero?
  
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