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Autore: Scarlet Tabby    26/06/2015    4 recensioni
La storia d'amore di Minerva McGranitt e Albus Silente, dal loro primo incontro fino alla fine degli anni di Harry Potter a Hogwarts.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Nota della Traduttrice: E così c'è l'ho fatta! Ecco a voi un altro capitolo. Mi dispiace per l'attesa, ma ho avuto tantissimi impegni :/ 


Capitolo 18: Crepacuore
 
30 Giugno, 1962
 
Minerva era incinta di sette mesi, splendente, e più felice di quanto non fosse mai stata in vita sua.
Albus era così orgoglioso. Aveva solo sei settimane di distanza dall’essere padre. La sua Minerva era raggiante e meravigliosa. Ogni volta che la guardava con la sua pancia rigonfia, il suo cuore si gonfiava di amore.
Una sera, quasi due mesi prima, si stavano riposando sul divano nel salotto di Albus. Minerva era appoggiata sul petto di Albus, le mani di lui sulla pancia di lei. Tutto a un tratto, sentirono un colpetto da dentro il grembo di Minerva.
<< Dei! Che cos’era? >> Albus saltò su al movimento.
Minerva si mise a ridere. << Il bambino ha appena scalciato! L’avevi mai sentito prima? Il piccolo Brian o Catharine è stato molto impegnato lì dentro da un po’ >>
<< Da quando? >>
<< Pochi mesi, credo. Ero sicura che l’avessi sentito, Albus >>.
<< No, questa è di certo la prima volta. Cos’altro fa il nostro piccolo? >> Albus sorrise.
<< Oh, il nostro bambino è già notevole. Quando ho freddo, il bambino mi scalda, e se sento caldo, il bambino in qualche modo mi raffredda >>. Minerva sorrise raggiante al suo fagottino di gioia.
<< Questo è incredibile! >> Albus era stupito del suo bambino non ancora nato.
<< Poppy dice che a volte accade con i bambini magici. Lei è un po’ perplessa che io abbia sentito tutte queste cose così presto, però. La maggior parte delle streghe non avvertono tutto questo fino al terzo trimestre di gravidanza >>.
<< È proprio come hai detto tu. Il nostro bambino è notevole. Scommetto che stai per dare alla luce la più grande strega o mago del mondo >>.
<< Oh potrebbe essere un Magonò per quanto mi importa. Fino a quando il nostro bambino è felice e sano e sicuro, sarò contenta >>.
La baciò. << Come sarò io, Tabby. E parlando di gatto soriano, ti sei trasformata da quando sei incinta?>>
<< Ho chiesto a Poppy, e non era sicura degli effetti, quindi non oso provare >>.
<< Questa è probabilmente la cosa migliore >>.
Entrambi rimasero in silenzio per un po’. Albus sorrise. Tutto era così perfetto. Questo sarebbe il momento perfetto. Albus convocò silenziosamente una piccola scatola di velluto dal suo ufficio. Arrivò dietro Minerva e finì nella mano aperta di Albus.
<< Minerva? >>
Lei sospirò e si rannicchiò più vicino a lui. Era profondamente addormentata. Albus mise la scatola con l’anello in tasca e portò Minerva a letto.
Ora che la scuola era finita, Albus e Minerva avevano molto più tempo insieme. Mentre la loro relazione non era ancora nota, la maggior parte del personale aveva ipotizzato che fossero più che amici. Minerva aveva fatto un ottimo lavoro nel nascondere la gravidanza. Le sue vesti da insegnamento erano lente in ogni caso, quindi se le teneva senza cintura, scorrevano bene sulla sua pancia.
Ma il corpo di una donna cambia più di così durante una gravidanza. Il suo già ampio seno era cresciuto fino, a suo parere, a una dimensione spaventosa e premeva contro le sue vesti altrimenti lente. Minerva lo trovava un bel fastidio, ma Albus sembrava abbastanza contento, così come gran parte della popolazione maschile di Hogwarts. Aveva quasi schiaffeggiato un ragazzo del sesto anno di Tassorosso perché le aveva fissato il petto così intensamente durante la lezione che aveva trasformato parzialmente il suo amico in una lucertola. Lo studente si era scusato profusamente e nessun danno duraturo era stato fatto, ma dopo tutto questo, Minerva aveva alterato tutti suoi vestiti affinché fossero due taglie più grandi.
Lei sembrava fluttuare per la stanza con le sue vesti ondeggianti. Albus amava semplicemente guardarla. I suoi movimenti erano ancora agili e aggraziati, anche se non più veloci come quelli di una volta. Dovevano essere i suoi istinti felini che la tenevano agile. Sorrideva molto di più e ogni poro sembrava trasudare gioia. Lei era sempre bellissima, ma in gravidanza, era semplicemente... magica. Albus ridacchiò alla sua scelta di parole.
Albus stava finendo una relazione di bilancio, mentre Minerva svolazzava dentro e fuori dall’ufficio, imballando per i suoi tre giorni a Londra. Detestava lasciarla, ma come Stregone Capo del Wizengamot, doveva andare in tribunale per i casi importanti. Lei gli assicurò che sarebbe stata bene e gli diede una bacio d’addio.
Appena lui si smaterializzò da oltre i cancelli di Hogwarts, Minerva sentì la sua mancanza. Il bambino iniziò a tirare calci come un matto. Si strofinò il ventre dolcemente mentre tornava nelle sue stanze alla Torre di Grifondoro. << Lo so, piccolo. Manca anche a me. Non preoccuparti; tornerà presto da noi >>.
Minerva raggiunse il suo salotto. Il suo corpo era come se fosse in fiamme. C’era qualcosa di sbagliato. I calci del bambino divennero più veloci e più forti, come se il piccolo stesse rabbiosamente cercando di scappare dai suoi confini. Poi il dolore cominciò.
Era come se un migliaio di attizzatoi caldi perforassero il suo addome. Minerva si piegò in due per il dolore. Non riusciva a muoversi. Cadde a terra accanto al suo divano. Le sue gambe sentirono presto umide e leggermente appiccicose. Sangue. Lo sapeva prima ancora di guardare in basso. C’era qualcosa di molto, molto sbagliato.
Con urli e gemiti di dolore, Minerva trascinò il suo corpo gonfio fino al camino. Afferrò una manciata di scintillante polvere verde e la gettò nel camino. Le fiamme verdi ruggirono. Stava cominciando a perdere conoscenza. Non riusciva a concentrarsi su cosa fare. << Aiuto. Per favore. Aiutami. Albus. Aiuto... >> Tutto divenne nero.
Su nell’ufficio di Albus, Fanny fu improvvisamente svegliato dalla Polvere Volante. Sentì la voce di Minerva. Sentì il dolore che stava provando. La fenice scomparve in una fiammata.
Albus era in ritardo per il tribunale a causa del suo addio prolungato alla sua bella Minerva. Stava camminando in fretta per il corridoio del Ministero, quando fu fermato da una palla di fuoco. Fanny volava in cerchio, starnazzando. Albus era molto preoccupato. Fanny cantava, tubava, e trillava ma mai aveva starnazzato come stava facendo adesso.
<< Cos’è successo, Fanny? Minerva sta bene? >>
L’uccello gridò ancora più forte e scomparve in un’altra palla di fuoco. Il cuore di Albus quasi si fermò. Si scusò con il Wizengamot e si materializzò subito indietro a Hogwarts, correndo attraverso le porte fino al castello.
Fanny volò nel salotto di Minerva e vide il sangue. Atterrò accanto a lei e cominciò a tubare dolcemente e piangere. Le sue lacrime caddero sugli abiti intrisi di sangue di Minerva. Il sangue cominciò a dissiparsi.
Albus fece irruzione nella stanza, respirando pesantemente. Trovò Fanny accanto a Minerva. Lei aveva un aspetto orribile. Sembrava... Non poteva sopportare di pensare a quella parola... morta.
Fanny saltò da parte quando Albus prese Minerva tra le sue braccia. Respirava ancora, ma appena. Corse in Infermeria, con Fanny che gli volava dietro.
Poppy stava prendendo un tè con Alastor quando Albus, con le lacrime agli occhi, corse in Infermeria. Guardò il corpo inerte, insanguinato di Minerva e urlò. Ma il suo istinto professionale prese immediatamente il sopravvento.
<< Mettila sul letto. Alastor, porta Albus fuori >>.
<< Poppy, devo stare con lei >> Albus supplicò.
<< Non posso lavorare con te qui. Fuori >>.
Albus resistette, ma Alastor lo spinse nel corridoio. Moody si appoggiò al muro, sempre la forza forte durante una crisi. Albus passeggiava nervosamente. Fanny atterrò sulla spalla del mago e la strofinò in modo confortante.
All’interno dell’Infermeria, Poppy Chips stava lavorando rapidamente per quanto le permettesse la bacchetta.  Era tutto quello che poteva fare per mantenere le sue mani impegnate. La sua migliore amica era incosciente, e quando si sarebbe svegliata, avrebbe ricevuto la notizia peggiore che si possa immaginare.
Dopo quasi un’ora, Poppy permise ad Albus di entrare. Si precipitò al suo letto. Era pallida, ma respirava tranquillamente. I suoi occhi si aprirono.
<< Albus? >> sussurrò.
<< Sono qui, Minerva. Come ti senti? >>
Lei deglutì a fatica. << Non ne sono sicura >>. La sua voce era roca e tremante.
Poppy si avvicinò, gli occhi rossi di pianto. << Sei molto fortunata ad essere viva >>.
Albus premette per ulteriori informazioni. << Il bambino sta bene? >> Afferrò la mano di Minerva e si preparò al peggio.
<< Mi dispiace così tanto >>.
Minerva scoppiò in lacrime. Ogni singhiozzo trapassava il cuore di Albus come un coltello.
Poppy continuò: << Il bambino se n’era andato già dal tempo in cui ho cominciato. Non c’era niente che potessi fare >>.
Minerva riuscì a parlare: << Cosa è successo? >>
<< La magia del bambino non era compatibile con il tuo corpo. Senza le lacrime della Fenice, neanche tu saresti sopravvissuta. E anche >> la voce di Poppy si incrinò. << Oh Minerva! Ho provato, l’ho fatto davvero! Ma... non puoi più avere figli >>.
Albus aveva le lacrime che gli scorrevano liberamente lungo il viso. Si schiarì la gola. << Era un bambino o una bambina? >>
<< Una bambina >>.
Né Albus né Minerva erano in grado di parlare.
<< Sarò nel mio ufficio, se avete bisogno di qualcosa. Mi dispiace >>. Poppy uscì dalla stanza con Alastor.
<< Grazie, Poppy >> disse Albus quietamente.
Tenne Minerva tra le sue braccia per un lungo periodo. Entrambi piansero finché non ne potevano più.
Minerva fu la prima a rompere il silenzio. << Mi dispiace tanto, Albus >>.
<< Minerva, non chiedere scusa a me! Sono io che dovrei chiedere scusa a te. Non avrei dovuto lasciarti. Se fossi stato lì, allora forse... >> Il suo respiro gli si catturò in gola.
<< Smettila subito. Non posso avere te che ti senti in colpa. Tu non l’hai sentita, Albus. Sono stata io. Non chiedermi come lo so, ma non poteva rimanere nel mio corpo. Era in dolore. Mi dispiace tanto. Avrei dovuto essere più forte per lei >>.
<< Minerva, questa non è colpa tua più di quanto non sia colpa mia. Almeno tu stai bene >>.
Fanny volò nella stanza e si posò sul letto accanto alle gambe di Minerva. La guardò con i suoi lucenti occhi neri. Lei gli accarezzò la testa.
Albus accarezzò la schiena dell’uccello. << Grazie, Fanny. Hai salvato la donna che amo >>. Albus si rivolse a Minerva. << Mi ha avvisato del tuo fastidio >>.
<< Grazie, Fanny. Sembra che tu sia l’eroe del giorno >>. Minerva baciò dolcemente il suo becco. La fenice cominciò a cantare per la sua strega e il suo mago preferito. Era una canzone di perdita e di dolore, ma anche un canto di speranza. Quando finì si cantare, volò fuori dalla finestra aperta e lasciò i genitori addolorati.
Albus baciò la guancia di Minerva. << Non doveva essere. Per qualche ragione, tu ed io non siamo fatti per essere genitori >>. Nuove lacrime si formarono nei suoi tristi occhi azzurri.
Minerva aveva le lacrime anche lei. << L’amavo così tanto, Albus >>.
<< Anche io l’amavo >>.
<< E lei ci amava. So che ci amava. La sentivo diventare più felice ogni volta che eri vicino a noi >>. Minerva strinse la mano di Albus per supporto.
<< Abbiamo ancora l’un l’altro. Però... >> Fissò le lenzuola del suo letto d’ospedale. << Ti capisco, se desideri interrompere il nostro rapporto, dopo quello che è successo >>.
<< Albus Silente, ti amo e ti amerò sempre. Ho bisogno di te ora più che mai. Non parlare mai più in quel modo >>.
Le baciò la mano in risposta. Non sapeva cosa dire. Pensò alla piccola scatola nera nel cassetto della scrivania. Ora, più che mai, voleva consolidare la sua presenza nella sua vita. Ma ci sarebbe stato un tempo migliore per questo, un tempo più felice. Non poteva immaginare loro di nuovo felici  per un po’. Lo sarebbero stati, ovviamente, ma per ora sarebbero stati tristi.
Catharine Ariana Charlotte McGranitt Silente. La sua vita era finita prima ancora di cominciare. Nessuno al di fuori delle quattro persone in Infermeria quel giorno avrebbe mai saputo di lei. Ma per Albus e Minerva, lei sarebbe stata sempre la più grande strega del mondo.


Nota dell'Autore: Mi dispiace tantissimo. Ho davvero odiato scrivere questo capitolo. Ma doveva succedere; Albus e Minerva non possono essere genitori. Non funziona logisticamente. Per favore recensite con i vostri pensieri, ma cercate di non odiarmi. Saranno felici di nuovo, lo prometto.
  
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