Distrazioni
 
 
 
Bilbo non solleva nemmeno lo sguardo dalle pagine del suo libro quando sente la chiave infilarsi nella toppa della serratura e girare una, due, tre volte, né lo fa quando la porta si apre con un leggero scricchiolio. Non alza gli occhi, perché non ha bisogno di vederlo per sapere chi è appena entrato. Gli basta sentire il suo passo, pesante e regolare, ma a lui familiare come una musica d’infanzia e caro forse anche un po’di più, sostare qualche secondo all’ingresso per poi dirigersi quasi frettolosamente nel salotto dove sa di trovarlo.
Solo quando sente un paio di dolci labbra depositargli silenziosamente un bacio affettuoso tra i riccioli ramati alza lo sguardo.
“Bentornato, amore.” dice con un sorriso radioso, che subito Thorin si affretta a baciare solo per sentirne il sapore.
Le loro bocche restano unite per qualche momento, e poi l‘uomo si tira indietro e posa una mano sul collo del marito guardandolo dolcemente, come se la sua sola vista lo risollevasse da tutte le fatiche della lunga giornata.
“Come mai la casa è così silenziosa? Hai narcotizzato i ragazzi e li hai richiusi nello sgabuzzino, per caso?” domanda con voce scherzosa, gli occhi che gli brillano.
Bilbo scuote appena le testa, mordendosi il labbro per reprimere una piccola risata “Frodo è andato da Sam con Merry e Pipino per una serata di pizza e film, mentre Kili e Fili sono ad una festa con Tauriel e Sigrid.”.
Thorin solleva un sopraciglio, un po’ sorpreso “Cioè, ci siamo solo noi?”.
Il marito annuisce “Si, a fare i genitori fiduciosi che aspettano pazientemente che gli uccellini tornino al nido.” si sistema meglio il libro in grembo ed abbassa lo sguardo sulle pagine “Se hai fame, c’è la pasta di ieri nel microonde e un po’ d’insalata nel frigo.”.
L’uomo lo guarda attentamente per qualche secondo, senza allontanarsi nemmeno di un passo e continuando a tenere la mano premuta sul suo collo “Non vorrai davvero passare la serata a leggere . . .” si ferma un attimo per dare un’occhiata al titolo del romanzo “... Harry Potter? No, sul serio, di nuovo?”.
Bilbo deve ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non scoppiare a ridere al tono del compagno e mantenere un’aria distaccata “Perché no? Alla tv non c’è niente e non ho molto di meglio da fare, quindi non vedo niente di male nel farmi una bella lettura.” ribatte tranquillamente, girando con noncuranza una pagina.
Thorin lo fissa come se fosse impazzito “Una bella lettura che hai già fatto quattordici volte, come minimo.” obbietta quasi con freddezza.
“Irrilevante. E poi, non credo che ci sia una distrazione migliore per la serata.” risponde l’altro, continuando a tenere lo sguardo sui caratteri scuri che non ha la benché minima intenzione di leggere.
Un piccolo sorriso intrigante si forma sulle labbra dell’uomo dai capelli scuri “Ah no?” domanda con un pizzico di malizia, mentre fa scivolare lentamente la mano dal collo all’incavo della sua clavicola, per poi prendere a tracciare linee invisibili sulla pelle candida.
Il marito solleva appena gli occhi per incontrare quelli chiari di lui “No.” risponde lentamente, quasi sfidandolo con lo sguardo.
L’angolo della bocca di Thorin si arriccia maliziosamente “Allora dovrò farti ricredere.” sussurra con voce bassa e dannatamente sensuale, -troppo sensuale per poter essere permessa- pensa Bilbo, ed è il suo ultimo pensiero coerente prima che la bocca del suo uomo catturi la sua per trascinarla in una danza infuocata e mozzafiato che cancella tutto il resto del mondo.
Il libro scivola dalle sue ginocchia e cade a terra, ormai completamente dimenticato, e nessuno dei due si da’ la pena di raccoglierlo.
Meglio che resti lì, quella stupida ed inutile distrazione.