Desolazione Mortale
Camminavo,
Solo.
Tra i cadaveri putrefatti
dei miei compagni,
rimirando i corvi
mangiare le loro carcasse,
secche e frammentate,
che guardavano il cielo
in cerca di una debole luce.
Mi aggiravo,
Solo.
In quell’orrido campo di grano,
tinto dal sangue dei vinti
e degli innocenti;
camminavo in preda alla paura,
alla voglia di fuggire
non riuscendo improvvisamente a muovermi.
Mi stagliavo,
Solo.
Tra le spighe di grano
Non potendo più muovermi,
accanto alle membra putrefatte
del mio caro amico defunto,
osservando in lontananza
una figura incappucciata con una falce,
che si avvicinò verso di me
facendo improvvisamente,
calar le tenebre,
donandomi,
un inquietante riposo.