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Autore: Alyx    28/06/2015    7 recensioni
«Lily…» [...]
«Che c’è?»
«Stai
flirtando con James Potter?»
Lily inorridì, ma allo stesso tempo sperò di non essere arrossita. «Che cosa? NO!»
Le due continuarono a fissarla. «Assolutamente no! Cioè, dai.» la rossa rivolse lo sguardo agli spogliatoi alla loro sinistra. «È Potter.»
«Non dirlo con quel tono. Non vuol dire proprio niente. Anzi, potrebbe essere un motivo supplementare per volerlo nel tuo letto.» disse Alice.
Lily inorridì. «Io non lo voglio nel mio letto.»
«Nemmeno se ti assicuro che non sono
solo voci quelle che girano sui suoi addominali?»
*
E quando la Maturità chiama, Alice risponde.
È sempre bello sapere che il mio spirito demenziale non morirà mai.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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In cui Lily Evans trovò adorabile James Potter


(Grazie) A


 

«Potter prende il boccino e GRIFONDORO VINCE!»

La folla intorno a lei esplose in un boato entusiasta e Lily, non potendo evitarlo, trasportata dall’esaltazione generale, imitò Alice accanto a lei e si alzò dalla panca con un urlo. 

La squadra di Quidditch davanti a loro planò sul campo e i giocatori corsero ad abbracciarsi e complimentarsi a vicenda. 

Lily si costrinse a rivolgere l’attenzione alla sua compagna di dormitorio, Mary MacDonald, perché le sue reazioni stavano ormai rasentando il ridicolo. 

Alice la afferrò per il polso e si precipitò insieme al resto della folla in campo. Ben presto la squadra Grifondoro fu sommersa da un fiume di studenti esaltati. Potter fu issato sulle spalle di Black e Paciock e fatto saltare un paio di volte in aria. Prima che Lily potesse analizzare oltre la situazione, Mary si avvicinò a loro e ostruì la sua visuale. Le tre amiche si abbracciarono. 

«Avete visto quel goal all’inizio? Sono stata mitica!»

Alice rise fragorosamente. «E soprattutto modesta!»

«E James è stato fenomenale! Quell’ultima azione… Solo wow

Lily si mosse leggermente imbarazzata sui piedi. Fortunatamente in mezzo a tutta quella confusione nessuno delle sue amiche se ne accorse. «Che ne dite, festeggiamo?» propose Mary, buttando le braccia intorno alle spalle di entrambe.

Alice accettò al volo, come sempre. La rossa si limitò a scuotere divertita il capo. Lo sapeva che sarebbe andata a finire così. 

«È la prima partita dell’ultimo anno, ovvio che festeggiamo!» disse Alice elettrizzata. Mary rise. 

«A parte gli scherzi, siamo stati bravissimi vero? Che ne pensi, Lily?»

La ragazza si strinse nelle spalle. «Sì, dai. Quasi discreti.»

Mary fece un salto in avanti, colpendo l’aria con un pugno. «Vai così! Abbiamo ricevuto un discreto da Lily Evans! Pazzesco

Lily sorrise, fino a quando non sentì, pochi secondi dopo, la voce di qualcuno intromettersi nel discorso. «Addirittura discreto? Evans, ti sei superata questa volta.» 

Lily si impose di mantenere un’espressione neutra, mentre il ragazzo la affiancava. «Potrei dire lo stesso di te, Potter. Addirittura una presa da in piedi sulla scopa?»

«È sarcasmo questo, Evans?» domandò trattenendo un ghigno lui. 

Lily si strinse nelle spalle. 

«Altezzosa come sempre.»

«Esibizionista come sempre.» ribatté Lily, non riuscendo a trattenere tuttavia un sorriso. Era da un anno ormai che non litigavano più seriamente come una volta. C’era un sorta di piacere sottinteso nel stuzzicarsi così tutte le volte. Come uno spettacolo che si divertivano a fare, dettato dall’abitudine.

James scosse la testa, sopprimendo un sorriso, prima di salutare con un inchino le ragazze e sparire verso gli spogliatoi maschili. Che aveva detto lei? Esibizionista. 

Lily fece a malapena in tempo a fare tre passi che Alice e Mary si aggrapparono alle sue braccia, una per parte, con due ghigni spaventosamente simili stampati in volto. 

«Lily…» cominciò la Cacciatrice.

«Che c’è?»

«Stai flirtando con James Potter?»

Lily inorridì, ma allo stesso tempo sperò di non essere arrossita. «Che cosa? NO!» 

Le due continuarono a fissarla. «Assolutamente no! Cioè, dai.» la rossa rivolse lo sguardo agli spogliatoi alla loro sinistra. «È Potter

«Non dirlo con quel tono. Non vuol dire proprio niente. Anzi, potrebbe essere un motivo supplementare per volerlo nel tuo letto.» disse Alice. 

Lily inorridì. «Io non lo voglio nel mio letto.»

«Nemmeno se ti assicuro che non sono solo voci quelle che girano sui suoi addominali?»

«MARY!» questa volta Lily non poté evitare di arrossire.

«Cosa? Ti imbarazza parlare degli addominali di James?» aggiunse Alice.

«Siete voi che mi imbarazzate!» disse la rossa. 

Alice si chinò verso Mary, portandosi una mano a coprirsi bocca, senza tuttavia sussurrare. «Le piace

«Certo che le piace.»

«Non mi piace, James Potter. Lo sapete. Volete smetterla con questa sceneggiata adesso?» le riprese Lily, cercando di assumere il suo miglior tono seccato. Si sentiva ancora le guance in fiamme. Si affrettò a cambiare argomento. «Mary ti fermi o sali con noi?»

La giocatrice si separò finalmente dal suo braccio. «Vado a lavarmi e cambiarmi. Ci vediamo in Sala Comune.»

Alice la salutò con la mano, mentre si allontanava. Quando fu a metà strada, tuttavia, Mary si voltò verso Lily, il ghigno che si vedeva nonostante i diversi metri che le separavano. «Sicura di non voler entrare, Lily? Potresti anche correre il rischio di vedere James in asciugamano…»

E da vera babbana che era, Lily Evans dette le spalle all’amica e cominciò a salire verso il castello, il braccio teso dietro di lei. Mary rise soddisfatta, nonostante il pericoloso dito medio dell’amica rivolto contro, distintamente riconoscibile anche a quella distanza.

 

 

Lily odiava l'alcol. Davvero, non riusciva a capire cosa ci fosse di divertente nell'ubriacarsi fino a stare male. E lei odiava vomitare. 

Eppure, quel bicchiere di roba strana che le aveva offerto Sirius Black, con la promessa che non se ne sarebbe pentita, era davvero buono. Non era troppo forte e aveva un retrogusto dolciastro che la rinfrescava. Le era piaciuto così tanto che solo in quel momento cominciava a rendersi conto che la Sala Comune girava un po' troppo intorno a lei, e sopratutto, non riusciva a ricordare quanti bicchieri aveva svuotato. 

Mary le venne incontro con un sorriso da brilla stampato in volto, ma a differenza della rossa, non ebbe bisogno di appoggiarsi allo schienale dei divani per evitare di fare brutte figure. 

«Allora Lily, ti diverti?» 

Avrebbe voluto dirle di sì, e che la Johnson era davvero simpatica, ma sentiva la bocca asciutta e aveva le vertigini. «Mi gira la testa.» 

Mary rise divertita. 

«O Merlino, ho bevuto troppo.» piagnucolò facendo ridere ancora di più l'amica.

Improvvisamente un braccio le circondò le spalle e per un attimo Lily temette che avrebbe portato entrambi a terra. Ma Sirius Black era abituato a questo genere di cose. «Evans! Sei ubriaca?!» 

Lily cercò di allontanarlo senza rischiare di perdere definitivamente l'equilibrio. «Mi gira solo la testa. Non sono ubriaca!» 

Black ghignò. «Allora si rimedia subito.» 

«Cosa? No! Acqua, portami dell'acqua!» replicò lei, ma il ragazzo era già sparito tra la folla, diretto chissà dove. 

Mary rise di nuovo e le poggiò una mano sul braccio. «Non preoccuparti Lily. È solo Acquaviola corretta. Starai bene.» 

La rossa annuì. «Vado a prendermi un bicchiere d'acqua.» 

L'amica annuì e le raccomandò di non cadere. Lily la ignorò e si avviò verso il tavolo delle bibite -dove sperava ci fosse rimasta ancora dell'acqua- stando ben attenta a dove metteva i piedi. La stanza continuava a girare e si sentiva estremamente a disagio. 

Arrivata al tavolo, dove un gruppo di studenti aveva fatto capannello, dovette impegnarsi ancora di più ad arrivare alla brocca d'acqua e non rischiare di urtare o far cadere nessuno. Quando ebbe finito di riempirsi il bicchiere fece per andarsene, soddisfatta di se stessa, ma, non sapeva se per colpa dell'alcol o per disattenzione, non si accorse di essere troppo vicina a una persona che si stava allontanando dal gruppetto. Si urtarono per la spalla, e Lily pensò che avrebbe finito per rovesciare il bicchiere addosso a qualcuno, ma quella stessa persona ebbe la prontezza di tenerla in piedi. 

Lily alzò lo sguardo solo dopo essersi accertata che l'acqua fosse ancora tutta nel contenitore, borbottando un «Grazie.» proprio mentre l'altro diceva: «Tutto a posto, Evans?» 

Solo allora la ragazza identificò il salvatore della sua dignità come James Potter. Il quale non solo indossava ancora la sua inammissibile divisa da Quidditch, ma che inoltre non accennava a lasciarle il braccio. 

«Tutto bene grazie.» alzò il bicchiere nella mano libera. «Avevo bisogno di acqua.» 

James soffocò una risata, e si impose di non prenderla in giro per l'espressione imbarazzata che aveva. «Alla salute, allora.» 

Se non avesse avuto la testa su una trottola, molto probabilmente Lily non avrebbe aperto bocca per straparlare. «Dovresti andare a cambiarti. Non ti da fastidio quella divisa attillata e certamente tutta sudata?» 

James scoppiò a ridere questa volta. «È più comoda di quanto sembri, in realtà.» 

«Certo. Un giorno la proverò per dimostrarti il contrario.» ribatté impulsivamente. Appena si accorse di quanto male potesse suonare, arrossì e cercò di rimediare. «Non la tua, ovviamente.»

«Certo che no.» assentì James non riuscendo a trattenere un sorriso divertito. 

«Quella di Mary.» 

«Non ti starebbe nemmeno la mia.» 

«Certo che no.» 

«Certo che no, no.» 

Scese un attimo di silenzio, durante il quale Lily sembrò concentrarsi per analizzare la situazione. «Mi stai prendendo in giro, vero? Guarda che non sono ubriaca.» 

Potter scosse la testa. «Certo che no, Evans.» 

«Smettila di ripeterlo. Non sono ubriaca.» 

«È la prima cosa che dicono gli ubriachi.» 

Lily si liberò dalla presa. «Ciao, Potter. Non sprecherò altro mio fiato con te.» 

James rise, fissandola mentre si allontanava tra la folla, attenta a non rovesciare il suo bicchiere d'acqua. Quando attraversò la stanza, Lily si accorse di Alice e Mary che ridacchiavano divertite vicino al camino, e decise di raggiungerle. Bevve un sorso, cercando di dimenticare l'imbarazzante figura fatta un attimo prima. E rimpianse l'Acquaviola corretta. 

 

 

«Devo dire una cosa.» proruppe seria, interrompendo i discorsi di Alice e Mary, che si voltarono a fissarla confuse. 

Lily era appoggiata allo schienale della poltrona, ancora troppo instabile nonostante i bicchieri di acqua. Anche perché le due amiche erano sicure che li avesse intervallati con altro alcol. 

«Che succede?» chiese Alice. 

La rossa fissava un punto nel vuoto compreso tra le teste delle compagne, come se si stesse concentrando per dare forma al suo pensiero profondo. «Adoro James in divisa da Quidditch.» disse qualche secondo dopo, come se stesse parlando dei massimi sistemi, e non del mio miglior nemico. «Lo trovo adorabile.» 

Il suo cervello non aveva smesso un attimo di pensarci da quando ne aveva parlato con lui. E l'Acquaviola non aveva facilitato la rimozione del pensiero. Anzi. Era quasi un'ora che la ossessionava.

Mary scoppiò in una fragorosa risata, mentre Alice cercava di trattenersi.

«Adorabile?» una voce alle sue spalle la fece sobbalzare. Maledizione. Doveva davvero imparare a reggere l'alcol. O a tenere la bocca chiusa quando era ubriaca.

«Davvero Evans? È il massimo che puoi fare?» James Potter la affiancò -ancora in divisa Grifondoro ovviamente-, porgendole un bicchiere pieno. «Lo sanno tutti che sono un figo da paura.» 

Per non ribattere, Lily afferrò la bibita e la ingurgitò tutta d'un fiato. Le bruciò terribilmente la gola così finì per fare una brutta serie di espressioni disgustate. «Che cos'è sto schifo?» 

James mascherò il divertimento fingendosi offeso. «Stai scherzando, Evans? È Whiskey Incendiario Odgen Stravecchio! È una prelibatezza.» 

«Beh, una prelibatezza che fa schifo.» 

«Questo è un ossimoro, Evans.»

«Mi stupisco che tu sappia cosa sia un ossimoro.» 

Lui si strinse nelle spalle. «Mamma è un'appassionata di poesia francese del ventesimo secolo.»

Lily si portò una mano alle tempie. «Va bene, ma non urlare.»

«Non sto urlando.» constatò con aria confusa il ragazzo. 

«Tu urli sempre.» ribatté Lily.

James si chinò con un ghigno sull'orecchio della rossa. «Preferiresti che facessi urlare te, Lily?» 

Lei non fece una piega. «Mi sembra che tu lo faccia già abbastanza, Potter. Da quasi sette anni.» 

Alzando gli occhi al cielo, tornò al suo posto. «Non sei così divertente da ubriaca, Evans.» 

«Ho detto che non sono ubriaca.» ribadì Lily. 

«Hai anche detto che mi trovi adorabile con la divisa da Quidditch. Scusa se non mi fido del tuo giudizio al momento.» 

Lily cercò una posizione più comoda così si scostò dallo schienale per trovare un più solido muro a pochi passi. Il ragazzo la seguì. «Cosa c'è che non va con l'aggettivo "adorabile", Potter?» 

«Che lo usi per descrivere un cucciolo, Evans. Non per...» si indicò teatralmente. «Me.» 

«Mi dispiace di aver ferito il tuo ego.» 

James appoggiò il bicchiere sul tavolo lì accanto e si spostò fino a fronteggiare la ragazza. Lily era alta, a malapena una decina di centimetri più bassa di lui, perciò dovette chinarsi appena per tenere lo sguardo fisso nel suo, la mano appoggiata alla parete dietro di lei. «Fidati, Evans. Se dovessi vedere te in una di quelle divise, l'ultimo aggettivo col quale ti descriverei sarebbe adorabile.» 

Lei ghignò. «Ma davvero?» 

«Davvero.» 

Lily si chinò verso il suo orecchio. «Sai, James. Anziché farmi urlare, dovresti farmi stare zitta un po' più spesso. Sarebbe certamente più efficace.» 

A quel punto James non poté più trattenersi: si chinò per annullare la distanza tra le loro bocche, passò un braccio dietro la schiena della ragazza e la portò più vicino a lui. Lily ricambiò con entusiasmo il bacio, socchiudendo le labbra e affondando le mani nei suoi capelli che si arricciolavano dietro il collo. Aveva desiderato per una vita poterlo fare. Sentiva il cuore del ragazzo battere furiosamente contro il suo petto, confondendosi a momenti con il suo, altrettanto accelerato. La divisa da Quidditch era come una seconda pelle sul suo corpo solido e asciutto, che la stringeva con forza misurata. Era come se volesse proteggerla e chiudere fuori tutto, senza però farle del male. James le afferrò il viso tra le mani, dandole un ultimo bacio a fior di labbra prima di staccarsi di un soffio per poter riprendere fiato. 

«Mi sembrava di aver capito che tu non flirtassi con James Potter! Ora lo baci addirittura?» commentò ad alta voce Mary alle spalle di James. 

Lily fece passare il braccio tra il fianco e il gomito del ragazzo, riprendendo a baciarlo, mentre la mano si chiudeva a pugno e rivolgeva il  dito medio alla compagna di stanza. Lily la sentì a malapena scoppiare in una fragorosa risata, troppo impegnata a recuperare con Potter tutti quegli anni persi a urlarsi contro, quando chiaramente il ragazzo era decisamente in più bravo in altre cose. 

James le baciò il viso fino ad arrivare vicino all'orecchio, lasciando una scia umida sulla sua gota sinistra arrossata. «Cosa ne pensi adesso di quell'adorabile, Evans?» 

 

 

 

 

Angolo dell'Autrice

E voi che ne pensate di questa adorabile cagata? 

Mi sono divertita un sacco a scriverla e ricordo di aver riso davvero davvero davvero tanto anche se in realtà non è così esilarante. Forse perché alcune parti sono di ispirazione autobiografica. Peccato però che poi il mio James non fosse innamorato perso di me. E non fosse in divisa da Quidditch. 

Comunque, dettagli. 

Ringraziate Writer96 (grande scrittrice però vi assicuro che non è così profonda in chat ❤️ -ti voglio bene, Vì) la quale ha attivamente ispirato questa fanfiction. Sopratutto la parte dell'adorabile. In effetti, Vì, tieni il tuo copyright: (come si fa un copyright?) © Writer96

Bho spero che basti. 

In ogni caso, è una sketch-fanfiction, niente di serio. Solo per ridere un po' di una Lily ubriaca.

Aspetto i vostri pareri, a presto!

 

Alice 

 

 

Ps. Io lo so che James Potter era un Cacciatore nei libri, ma per colpa dei film fino a pochi mesi fa nella mia mente è sempre stato un Cercatore. E adesso soffro al pensiero di dover rivedere il suo ruolo. Quindi perdonatemi ma proprio non sono riuscita a cambiare. Che la Rowling mi perdoni. 

   
 
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