Titolo:
~ Seduto Qui
Personaggi:
Susan Pevensie, Peter
Pevensie (Principali) – Lucy Pevensie, Edmund Pevensie
(Secondari)
Paring:
Lievissimi accenni di
Susan/Peter <3
Note:
Ecco cosa succede
quando la notte non dormo e la mia mente cavalca a briglia sciolta.
Almeno per
questa volta prendetevela con lei xD
I personaggi non sono miei
ma appartengono a C.S.Lewis.
Questa fan fiction è scritta per puro divertimento
dell’autrice, e
per la voglia irrefrenabile di intasare la sezione delle
“Cronache di Narnia”
con le sue fiction.
Riesci
a vederla?
Sembra
così simile
alle altre eppure noi sappiamo che nasconde qualcosa di speciale.
Nasconde
un po’ di
noi.
E
della nostra vita.
Ricordi
quando
sedevamo sopra di lei dopo aver giocato tutto il pomeriggio?
E
quando tornavamo da
scuola?
E
soprattutto quando
parlavamo tra di noi e ci confidavamo i nostri segreti…
Anche
se ora è un po’ arrugginita,
spero riuscirai a riconoscerla.
A
volte, quando mi
sento un po’ sola, siedo ancora sulla nostra panchina.
Anche
se qui vicino a
me non c’è mai nessuno.
Siedono
persone
sconosciute e ragazzi senza nome, ma tutta gente di passaggio che non
sono
tenuta a ricordare; che per me non ha valore.
E
in quei momenti, è
come se accanto a me sedessero dei fantasmi.
Dei
ricordi sbiaditi
ai quali non mi posso aggrappare.
Anche
se volevo
ardentemente che qualcuno si sedesse al mio fianco.
Qualcuno
che non fosse
un estraneo.
Qualcuno
che fosse te.
Peter
Come
quando eravamo
bambini.
Come
quando sentivo il
bisogno di voltarmi e vedere il tuo viso.
O
quello di Lucy,
sempre sorridente.
O
quello di Ed, sempre
un po’ scocciato.
Ma
soprattutto il tuo.
Per
questo sedevo
sempre sulla nostra
panchina.
Speravo
di vederti
arrivare da lontano per sedere ancora una volta al mio fianco.
Ma
quel giorno non
arrivava mai.
Perché
tu, Peter, non
c’eri più.
Eri
in un mondo dove
le nostre promesse non avevano più valore, dove io non ero
né con te né con gli
altri, ma semplicemente dimenticata.
Perciò
quando vennero
a togliere quella vecchia panchina ormai pericolosa e tremendamente
vecchia, la
cosa non mi sorprese.
Ormai, seduto qui con
me non c’era veramente
nessuno.
Note
Autrice:
Ok.
È una cavolata.
Completamente non-sense.
Prendetela come una piccola finestra sul dolore provato da Susan
alla fine del libro.
Non so veramente che altro dirvi.
Vi prego…abbiate pietà di me…