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Autore: TemperaGialla    15/01/2009    11 recensioni
"...Anche se qui vicino a me non c’è mai nessuno. Siedono persone sconosciute e ragazzi senza nome, ma tutta gente di passaggio che non sono tenuta a ricordare; che per me non ha valore. E in quei momenti, è come se accanto a me sedessero dei fantasmi..."
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: ~ Seduto Qui
Personaggi: Susan Pevensie, Peter Pevensie (Principali) – Lucy Pevensie, Edmund Pevensie (Secondari)
Paring: Lievissimi accenni di Susan/Peter <3
Note: Ecco cosa succede quando la notte non dormo e la mia mente cavalca a briglia sciolta. Almeno per questa volta prendetevela con lei xD
I personaggi non sono miei ma appartengono a C.S.Lewis.
Questa fan fiction è scritta per puro divertimento dell’autrice, e per la voglia irrefrenabile di intasare la sezione delle “Cronache di Narnia” con le sue fiction.

 

 

 Eccola là.

Riesci a vederla?

Sembra così simile alle altre eppure noi sappiamo che nasconde qualcosa di speciale.

Nasconde un po’ di noi.

E della nostra vita.

Ricordi quando sedevamo sopra di lei dopo aver giocato tutto il pomeriggio?

E quando tornavamo da scuola?

E soprattutto quando parlavamo tra di noi e ci confidavamo i nostri segreti…

Anche se ora è un po’ arrugginita, spero riuscirai a riconoscerla.

A volte, quando mi sento un po’ sola, siedo ancora sulla nostra panchina.

Anche se qui vicino a me non c’è mai nessuno.

Siedono persone sconosciute e ragazzi senza nome, ma tutta gente di passaggio che non sono tenuta a ricordare; che per me non ha valore.

E in quei momenti, è come se accanto a me sedessero dei fantasmi.

Dei ricordi sbiaditi ai quali non mi posso aggrappare.

Anche se volevo ardentemente che qualcuno si sedesse al mio fianco.

Qualcuno che non fosse un estraneo.

Qualcuno che fosse te.

Peter

Come quando eravamo bambini.

Come quando sentivo il bisogno di voltarmi e vedere il tuo viso.

O quello di Lucy, sempre sorridente.

O quello di Ed, sempre un po’ scocciato.

Ma soprattutto il tuo.

Per questo sedevo sempre sulla nostra panchina.

Speravo di vederti arrivare da lontano per sedere ancora una volta al mio fianco.

Ma quel giorno non arrivava mai.

Perché tu, Peter, non c’eri più.

Eri in un mondo dove le nostre promesse non avevano più valore, dove io non ero né con te né con gli altri, ma semplicemente dimenticata.

Perciò quando vennero a togliere quella vecchia panchina ormai pericolosa e tremendamente vecchia, la cosa non mi sorprese.

 
Ormai, seduto qui con me non c’era veramente nessuno.

 

 

Note Autrice:

Ok.
È una cavolata.
Completamente non-sense.
Prendetela come una piccola finestra sul dolore provato da Susan alla fine del libro.
Non so veramente che altro dirvi.
Vi prego…abbiate pietà di me…

Vostra, T.G

  
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