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Autore: zero2757    30/06/2015    0 recensioni
Himemiko, ragazza quindicenne ha una vita dedita alla noia.
Mezzo genio negli studi, passa le sue giornate a bighellonare con i suoi amici di sempre: Hiro & Yuuki. Ma non sempre gli amici rimangono al tuo fianco, ed è esattamente ciò che accade al trio. Forse per l'età complicata in cui si trovano o per il fatto che hanno vite differenti. Hiro, dongiovanni da strapazzo, passa quasi tutto il suo tempo a corteggiare le ragazze e a suonare con la band. Yuuki, all'eterna ricerca del "Ragazzo Giusto", si allontanano da Hime e la sua sterile vita. Abbandonata dai genitori in perenne viaggio, gli unici con cui si confida sono i suoi due fratelli: Momoharu e Matsushiro.
Ma riuscirà Himemiko a trovare una strada solo per sé stessa? Il destino opera in maniere imperscrutabile...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ciao, sono Micheila e questa è la mia prima storia Romanticosa, tutto è nato per caso mentre disegnavo una scenetta... E bhe... Spero piaccia! > w <
Un Kiss,
Michy

Attenzione la storia qui citata è coperta da copyright, qualsiasi accenno di plagio sarà gravemente punito.

 

 

 

Nail Polish ~ Smalto Per Unghie

di zero2757





Young and Beautiful - Lana Del Rey

 




Chapter Two: Comet Star


Girò tutti i dintorni del quartiere che un tempo erano terre inesplorate, posti esotici in cui sostare tra un'avventura e l'latra. Dove lei ed Hiro, potevano essere qualunque cosa volessero.
Come preso in causa, Hiro, sbucò da dietro un angolo a braccetto con la nuova fiamma della settimana. Hime scosse la testa e fece per andarsene, non voleva certo rovinargli i piani se no poi chi lo sentiva!
Ma non fu tanto fortunata, fece pochi metri che qualcuno le venne addosso facendola cadere per terra. «Ahi! Ma guarda dove...» ma il resto della frase le morì in gola, di fronte a lei un ragazzo moro e con occhi più profondi di quelli di Hiro, la stava guardando crucciato.
La Macchia, la stava guardando.
Hime avvampò e come presa da una foga assurda, lasciò li l'ombrello ed il ragazzo sconcertato, correndo via come non vi fosse un domani.

 

 

Si sfregò le mani per il gelo, una nuvoletta di condensa salì in cielo.

Il cielo bianco preannunciava una bella nevicata entro fine giornata e lei, se non si fosse sbrigata non sarebbe riuscita ad arrivare al Meet&Greet in tempo per la presentazione.
Himemiko, sorrise al ricordo della Macchia, le capitava spesso di pensarlo; in verità in dieci anni quel ragazzo l'aveva talmente ossessionata che quasi le sembrava di vederlo di sfuggita con la coda dell'occhio.
Ma ogni volta che si voltava vedeva cataste e cataste di volti e nulla più. Si strinse nel suo cappotto quando il vento gelido si abbatté sulle sue guance, oramai rosse di freddo.
Con passo di carica attraverò Oxford Street con l'intenzione di fermare un taxi per dirigersi al palazzo dei congressi, e mentre il suo corpo si muoveva automaticamente la sua mente vagava.
Ricordò di come il giorno dopo il Giorno, come lo aveva apostrofato lei, si fosse prodigata per trovare la Macchia.
Ricordò che pochi giorni dopo ebbe la notizia che sua madre era morta a causa di un incidente dal quale solo il padre si era salvato. Ma questo certamente non permise all'umo di sprofondare in un'oscura depressione che sfociò di violenza.
Ricordò, Matsushiro che le veniva strappato dalle braccia per affidarlo ad una famiglia più idonea della sua, Momoharu la prese con sé per un pelo; ma non riuscì a fare lo stesso per il fratellino.
Sentiva ancora l'odore delle lacrime di Matsushiro, delle sue grida per scappare alle braccia degli assistenti sociali e di come scomparve dalla sua vita; nonostante le ricerche disperate di Momo e lei.
Rivide Hiro e Yuuki allontanarsi sempre più data la sua vita disastrosa con la scusa dei genitori, lasciandola senza amici. Vide i suoi sforzi quando doveva studiare e fare tre lavori contemporaneamente, di come rivide Matsushiro cambiato anni dopo e di quanto quell'incontro casuale gli fu indifferente.
Ricordò Momo e la sua decisione di venire a Londra, "Da una piccola isola ad una un pò più grande" le disse quando, per i suoi diciotto anni le porse il biglietto ed il passaporto.
Sentì le lacrime, le amarezze e la perdita.
Perché lei sapeva che se lasciava il suo adorato paese natale non avrebbe più visto Matsushiro, anche se per sbaglio; poco le importava del suo sguardo di suffucienza.
Non avrebbe più rivisto quella Macchia che tanto avrebbe voluto conoscere...
Ma le lacrime durarono poco e l'incertezza con esse.
Così, si ritrovò in un luogo sconosciuto per rincominciare da capo e riprendere in mano le redini della sua vita. E così fece, s'impegnò nello studio della lingua e nella ricerca di un lavoro. I primi tempi furono quelli più bui, sia per lei che per Momo, ma tempo di poco che si erano già innamorati del posto.
Si diplomò tempo dopo con il sostegno non solo di Momo, ma anche di Janinne che le divenne amica nel periodo più tetro della sua vita. Non passò molto tempo che scoccò l'amore tra Momoharu e Janinne così i due iniziarono un periodo di "corteggiamento" piuttosto assiduo. Iniziò l'università, tutto procedeva come doveva, fin quando Hime non decise di scrivere un romanzo.
"Young [*]", questo il titolo che dopo poco scalò le classifiche portandola al punto dove si strovava ora.
Affermata nei suoi venticinque anni, in procinto di laurearsi in Letteratura Straniera e Lingue Interculturali, con un libro che resisteva in vetta alla classifica inglese e un'altro manoscritto in porto.
Poteva dire di avere finalmente quel barlume di felicità che da tanto le mancava.
Grazie a Dio era riuscita a fermare un taxi, dopo un'attesa lunga un secolo! Con fare sbrigativo aprì la portiera e dopo essersi accomodata fece per dare istruzioni al tassita ma fu brutalmente fermata.
«Oh Cielo! Finalmente un tassì, Knightsbridge per piacere!» esclamò un uomo sulla trentina non appena si accomodò accanto a lei.
Da sotto il cappello (che faceva molto stile anni venti) si intravedevano foli capelli neri, fasciato nel suo cappotto di tweed grigio, l'uomo non si era minimamente accorto della sua presenza.
«Mi scusi signore, ma questo sarebbe il mio taxy!» esclamò sdegnata lei, mentre con fare irriverente gli aveva afferrato una manica per farlo voltare.
Ma il gesto fu talmente brusco che nel voltarlo, il cappello che nel frattempo si stava togliendo gli cadde dalle mani rivelando il volto dello sconosciuto. Aveva i capelli tirati indietro, di un nero sinistro (sembrava riflettessero la luce, come le piume dei corvi) i linemaneti erano in armonia con la forma del suo viso, aveva un lieve accenno di barba che lo rendeva affascinante e degli occhi talmente chiari da risucchiarti.
Le mani inguantate di nero, nel tentativo di riprendere al volo il cappello si esano posate su quelle di Hime.
Ovviamente, quasi fosse un gioco sadico del destino, lei riconobbe subito l'uomo che malgrado dieci anni di più sulle spalle, mai aveva potuto dimenticare quell'incontro sotto la pioggia.
La Macchia la stava guardando, ma non come un tempo, con fare scocciato quanto sorpreso da tale intraprendenza.
«Oh, mi perdoni Signorina, non era mia intenzione!» disse lui con fare cortese facendo così per scendere dal taxy, ma lei lo riprese oramai più rossa che mai in viso; consapevole sia dello sguardo della Macchia che del tassita. «No! -non lo averebbe lasciato andare anche stavolta!- Mi scusi lei, è stato maleducato da parte mia, la prego condividiamo la corsa. Carnaby Street per me Signore!» lo affermò con tale trasporto che la Macchia iniziò a ridere non appena vide il poveruomo scuotere la testa affranto, sicuramente il suo non era un lavoro facile.
«Allora, signorina, mi sento in obbligo di una presentazione quantomeno decente. Piacere, sono Tetsu Miyagi e lei?» chiese lui, mentre con interesse squadrava quella ragazza così strana e -quasi- familiare ai suoi occhi. «Hem... Io sono Himemiko Yuuchi, piacere mio!» le gote le si tinsero di rosso più di quanto il freddo d'inverno non avesse fatto.
«Aspetti! Quella Yuuichi? La scrittirice del romanzo gotico Young?!» l'entusiasmo della Macchia o meglio di Tetsu, era pari a quella di un ragazzino di fronte al suo Mangaka preferito. Hime si limitò a sorridergli e annuire. «Oh cavolo! Ho amato quel libro! Il modo in cui ha descritto il rapporto tra James e Lydia è... sconvolgente, se poi si pensa che è ambientato nel dopo guerra!!! Ma... Ora che ci faccio caso, lei pare molto giovane. Se non sono indiscreto, quanti anni ha?» le chiese con estrema giovialità, Hime inizialmente fu presa in contropiede ma malgrado i battiti emozionati del cuore decise di rispondere come avrebbe fatto con un qualsiasi fun.
«Quanti me ne da?» chiese in tono quasi di sfida e Tetsu sorrise «Bhe, credo di esserle coetaneo, quindi... Oserei dire ventinove?» Hime rise di gusto, nessuno mai le aveva dato più della sua età!
«Si sbaglia, ne ho venticinque» riuscì a pronunciare dopo che riprese il controllo di se stessa.
«Ah» fu tutto quello che Tetsu, riuscì a pronunciare troppo sconvolto dalla rivelazione fattagli. Passarono dei minuti di silenzio che, notò Hime, stava per essere rotto se non fosse stato per il tassista che annunciava al signore la sua destinazione.
Tetsu sesce con pigrizia dall'abitacolo del nero tassì, ma non appena stava per chiudere lo sportello si voltò sorridendole.
«Spero di rivederla ancora Signorina Yuuichi» e con questa frase sparì, nuovamente dalla sua vita. Hime sorrise, in quei pochi attimi aveva vissuto un sogno che molto spesso aveva fatto e le andava bene così; si era oramai abituata alla cometa che era Tetsu Miyagi.

 

[To Be Continued...]   

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[*] Young in verità sarebbe l'opera letteraria L'Ospite si Sarah Waters, un piccolo omaggio a lei e alla sua fantastica storia... Ma per discrezione ho volutamente cambiato sia il nome dei protagonisti (il Dr Faraday con James e Caroline con Lydia), spero non sia un disturbo alla lettura! >w< 
In più l'ho voluta ricollegare alla canzone della Del Rey, ecco perché del titolo Young!


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I Personaggi nella mia testa hanno il voto di:

Janinne - Sarah/Dijibrill; Angel Sanctuary

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Attenzione la storia qui citata è coperta da copyright, qualsiasi accenno di plagio sarà gravemente punito.
 

   
 
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