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Autore: _redsky_    01/07/2015    0 recensioni
"Vorrei parlarvi di un mio difetto; io mi arrendo facilmente.
Eppure le odio le persone che abbassano lo sguardo alla prima difficoltà,
e forse è per questo che odio me stesso."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati mesi dall'ultima volta. Quale ultima volta? Quella in cui in tenuto la sua piccola mano pallida e i miei occhi sui suoi e l'altra mano tra i suoi capelli.
Ha cambiato colore, mi hanno detto, adesso è blu. Era il suo colore preferito; aveva tutto colorato di blu, anche la camera, lo zaino, le unghia tutte mangiucchiate dall'ansia. E i suoi occhi erano cerulei, cambiavano sempre colore, ma a me parevano sempre chiari, anch'essi sempre blu, sempre luce. Come quella volta in cui stavo accompagnandola a casa, dopo una partita a pallavolo, e aveva i capelli sistemati dietro le orecchie, ed era pure strano perchè i suoi erano sempre ribelli, ed io le dissi che i suoi occhi erano di un bel blu, e lei mi prese per scemo e si mise a ridere dicendo che i suoi occhi erano neri, neri come l'infinito. E chi te lo dice che invece i tuoi occhi non siano blu notte? Chi te lo dice che non siano costellazioni, chi non ti dice che fanno sognare?
Per lei tutto era scuro, tutto era nero. E insisteva sempre quando cercavi di ribattere. Niente da fare, era testarda, come mia madre. A lei piaceva Cloe. Mi chiedeva sempre di portarla a casa e sapeva ormai quale succo di frutta preferiva, e ce lo portava sempre in camera, su un vassoio, quando cercavamo di studiare. Ma con lei, con lei come si faceva? Mamma la chiamava 'la tua amica del cuore' e faceva abbastanza ridere, peró era vero, infondo, perchè quel cuore me lo faceva battere, ed anche forte. Mamma adesso mi chiede di lei, si chiede di me, perchè quel Kellin di prima, proprio lui, quello dei colori, delle estati con i risi sulle birre, beh si è innamorato del nero.
La scuola si sta per concludere, ed io non studio più. Mi sono stancato e mamma ha fatto di tutto pur di spingermi a fare quel minimo per non ripetere l'anno, e alla fine penso che lo passeró. Non ho più suonato e la chitarra l'ho appesa a un chiodo, così come direbbero tutti, perchè non c'è un cazzo da suonare. Nessuno strafottuta nota felice. I miei amici cercano sempre di tirarmi giù dal letto, ma l'unica strada che compio è quella per andare e tornare da scuola la mattina, e la faccio sempre di corsa pur di non incontrarla, anche se i suoi occhi mi pare ancora di vederli tra la folla negli armadietti, i suoi occhi mi pare ancora di cercarli.
Strano come io stesso abbia voluto rovinare tutto. Strano come una mia decisione sia riuscita a rovinarmi in questo modo, e probabilmente è destino, e parlo anche se a queste cose non ci ho mai creduto. Sono cose senza senso i destini e lo zodiaco con tutte quelle cazzate dietro. Voglio dire, c'è anche chi spende soldi per inviare un sms per scoprire chi sarà il suo amore, ma mi viene da pensare solo che Amore non è un nome che ti compare dal nulla sullo schermo. Amore lacera, l'amore ferisce, l'amore lo si cerca, lo si cerca bene, e si tiene stretto, con i pugni fermi, perchè puó scappare, o tu puoi mandarlo via. Non so ancora perchè quella sera mi son tirato indietro, ma lo psicologo ha detto che dovrei aver fiducia in me stesso, e forse è proprio la fiducia che dovrei imparare ad avere, ma in tutto, perchè a volte non mi vien da credere in niente. Tanto meno in me stesso. La verità è che la vita a volte stanca, non c'è nessuno sforzo fisico che regga. La vita l'ho sempre vista sul punto di sgretolarsi, e ho sempre corso per il riparo, con la paura di prendere pietre nella schiena. Tremavo sempre quando era il momento di farmi avanti, perchè farsi avanti significava allontanarsi dai ripari, e porsi al centro, e lasciare che la tua vita si mettesse in gioco. Ma forse, io, avevo ancora le gambe piene di paura, per muoversi e correre. Io non ce l'ho fatta.
E mi manca, e non so come dirlo.

Me ne sono accorto soprattutto circa un mese fa. Ero al bar di sera, a prendere una birra con mio cugino. Arrivato lì, mi ero reso conto che c'era una pseudo-festa di un tipo del corso di inglese, non me ne frega più, tanto da non aver capito prima quella cosa. Appena notai tutte quelle facce familiari mi era venuto un enorme senso di colpa per essermi trovato lì, che volevo subito tornarmene a casa. Ma Cloe non l'avevo vista, e così, d'una tratto, avevo tirato giù un sospiro di sollievo. "Vieni Kell!" Urla Scott, indicando me e mio cugino. Così ci avvicinammo, e mi passò una birra. E non era stata una brutta serata, per niente. Forse c'era qualcosa in più della birra, perchè arrivai a non capire più niente, e mi trascinai in bagno a vomitare. Questi sono i lati negativi di un bicchiere di Vodka; è buona sì, mette di buon umore, ma lo stomaco e il povero fegato ne risentono. Insomma, ero in bagno, avevo buttato tutto ciò che avevo da buttare, e mi rinfrescai la faccia con l'acqua ghiacciata. Mi guardai per pochi secondi allo specchio. "Guardati, Kellin. Come ti sei ridotto?" mi sussurrai. E poi mandai ai diavolo tutto e uscii dalla porta.
 
Fosse l'ultima cosa che dovevo fare. Già, indovinate chi mi ritrovai  davanti? Aveva ancora quegli occhi così freddi, gelidi, per la prima volta neri. Era così piccola, così bella, così incazzata. "Ciao" gli sussurrai impacciatamente, e la sua amica si mise a ridere, forse per quanto fossi strano, o per quanto fosse strana la situazione. Volevo abbracciarla e chiederle aiuto, perchè era lei quella che mi poggiava la mano sulla fronte quando ero ubriaco. Volevo dirle che ero uno schifo e che non ce la facevo più così, Volevo urlare, ma non feci niente.
E Cloe non rispose.
E mi trascinai di nuovo in bagno, ma questa volta, a piangere.



___Spazio autrce___
mh, beh, salve.
Stamattima ho ritrovato questo capito che avevo scritto un pò di tempo fa, e ho deciso di ritornare su efp a rompervi, iee
umh, è vero, questa una volta era una one shot, ma poi mi sono presa di ispirazione, e suona tutto brutto rileggerlo dopo mesi e mesi, ma ve lo lascio qui, nel caso qualche povera anima non avesse nient'altro da fare.
E nulla, fatemi sapere qualcosa (?)
Ah, anche se avrete ormai dimenticato dell'esistenza di questa storia, volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito il capito precedente.
Siete belli
Un abbraccio
_redsky_
  
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