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Titolo: Denaro
Autore: slanif
Fandom: Super Junior
Personaggio/Coppia: Leeteuk, Un Po’ Tutti (accenni KangTeuk)
Prompt: 32
Rating: Verde
Conteggio Parole: 751
Nota: Buon 33esimo compleanno, Leeteuk!


 
 
«SIETE DEI MOSTRI!», fu l’urlo indignato e offeso che rimbombò tra le mura del dormitorio dei Super Junior.
«Non è possibile...», sbuffò Heechul, puntellando le mani chiuse a pugno sui fianchi magri. La nuova frangia bionda gli ricadeva floscia sulla fronte, in ciuffi ancora bagnati dalla doccia.
«E’ insopportabile.», concordò Eunhyuk, tirando su gli spaghetti di soia e facendo un gran rumore.
«Uccidetelo.», ringhiò Ryeowook, osservando quella patetica scena con sguardo omicida.
«E’ una vergogna per l’umanità.», fu la catastrofica alzata d’occhi di Siwon mentre si buttava a sedere sul divano a peso morto.
«A me fa un po’ pena...», sospirò Donghae, osservando la scena con aria compassionevole.
«Io mi vergogno che sia il mio fidanzato...» rincarò la dose Kangin, aggrottando le sopracciglia in un’espressione concentrata.
«Direi che possiamo anche buttarlo di sotto.», concluse Kyuhyun con la solita poca grazia, sfogliando annoiato dei testi che doveva imparare a memoria per gli imminenti concerti dei Super Junior K.R.Y. in Giappone.
«Povero hyung...», fu il sospiro divertito di Yesung.
Tutti ridacchiarono, osservandosi l’un l’altro con occhi luminosi di crudele sarcasmo. Quei risolini attirarono l’attenzione del soggetto di quelle angherie verbali: niente popò di meno che il leader dei Super Junior Leeteuk, seduto sul pavimento e piegato in avanti con le spalle flosce e un’espressione afflitta in volto.
Li osservò tutti con un odio sempre più cocente mentre continuava a guardare l’oggetto tanto odiato che lo faceva lamentare e tirar su col naso per smettere di piagnucolare. «Come avete potuto...», sibilò, fissandoli con uno sguardo inceneritore che poche altre volte gli avevano visto.
Heechul gli diede un calcio decisamente forte su una coscia: «Straccia di rompi palle; possibile che non ti vada mai bene niente? Non sei tu quello che colleziona le Jordan?», sbottò, osservando quelle bellissima scarpe che avevano pagato un occhio della testa e che non solo arrivavano direttamente dall’America, ma avevano anche l’autografo di Michael Jordan stesso su un lato. Tutti erano convinti che il leader, nel giorno del suo trentatreesimo compleanno, sarebbe stato immensamente felice di ciò. Ma si sbagliavano, vista la reazione.
Il mento di Leeteuk tremolò e dopo aver osservato uno ad uno i suoi fratelli, tornò a guardare le scarpe. Erano bellissime e anche autografate. I suoi fratelli gli avevano fatto un regalo meraviglioso e che sicuramente avrebbe gradito.
In un altro momento.
«HO BISOGNO DI DENARO! In che lingua ve lo devo dire? Voglio la mia Jaguar!», sbraitò, tornando a piangere d’infelicità alla prospettiva che no, non poteva ancora comprarsi una macchina.
«Hyung, te ne ho affittata una... che problema c’è?», domandò Siwon, cercando di essere rassicurante come suo solito.
«Il problema è che vi ho mandato tutti i segnali possibili e immaginabili e voi non li avete colti!», sbraitò il leader disperato.
«Il problema è che tu sei un idiota.», decretò Kangin, strappandogli le Jordan dalle mani e cominciando a provarsele. Se quell’idiota non le apprezzava, ci avrebbe pensato lui a farlo.
Eunhyuk, però, gli diede uno scappellotto: «Che cacchio fai, hyung? Queste sono da collezione!», protestò, cercando di strappargliele dalle mani.
«Non puoi indossarle, dopo tutto quello che ci sono costate!», concordò Donghae. «Vanno conservate come reliquie.»
Leeteuk pianse più forte a sentire quelle parole: se i suoi stupidi dongsaeng avessero dato lui i soldi che avevano speso per comprare quelle Jordan, adesso sarebbe già in sella al suo bolide nuovo fiammante. Ma niente. Loro erano stati completamente sordi. Non importava quante volte avesse velatamente fatto capire che voleva del denaro. Quel branco di capre aveva fatto comunque come gli era parso e piaciuto.
Cacciò un urlo disperato mentre riprendeva a singhiozzare forte.
Una patetica scena simile proprio il giorno del suo compleanno.
Era proprio vero che il denaro fa la felicità.
«Ma siamo sicuri che compie trentatré anni e non tre?», domandò sconvolto Ryeowook, tirando un calcio molto poco accidentale su un piede del leader.
«Allora dovevamo regalargli una papera di gomma per quando fa il bagnetto...», ridacchiò Kyuhyun, fissando dall’alto in basso il suo deprimente e vergognoso hyung che ancora piagnucolava sul pavimento.
«Secondo me non vuole arrivare a trentaquattro...», lo fulminò Heechul, tirandosi i capelli all’indietro con una mano in un vero gesto da diva.
«SCREANZATI!», abbaiò questi, correndo in camera stringendosi al petto le Jordan rubate dalle mani di Kangin e già pregustando quanto denaro avrebbe ricavato dalla vendita di queste su internet.
Era sicuro che i suoi fratelli non gliene avrebbero voluto. Era molto meglio fargli vendere le scarpe che sentirlo piagnucolare per ore.
Tutti, in sala, silenziosamente concordarono.
 
 
 
 
FINE