You are a Stark
Ancora intatte le parole di Sam nelle
sue orecchie, che gli comunicavano la morte di suo padre, il Lord di
Grande
Inverno, mentre suo fratello, fratellastro
― una voce si ostinava a sussurrargli ―, cavalcava contro i Lannister
nel Sud;
per vendicare suo padre, per recuperare le sue sorelle.
Non gli importava più del giuramento,
dei guardiani, di Sam che, assieme ai suoi amici, lo aveva seguito
nella notte per
impedirgli una qualsiasi sciocchezza.
Cala
la notte e la mia guardia ha inizio, non si concluderà fino alla mia
morte.
Recitava quella formula che lo
aveva
legato alla Barriera a doppio filo, ma qualcosa lo rendeva ancora Jon
Snow,
bastardo di Grande Inverno; qualcosa che paradossalmente lo accomunava
a quella
che mai volle essere sua madre.
Famiglia.
Dovere. Onore.
Ed
era vero, drammaticamente.
Una
forza lo chiamava verso Sud, accanto
a Robb, a combattere sotto i vessilli del Giovane Lupo, a combattere
per suo
fratello. Non importava in che quantità avesse sangue di lupo in corpo,
lui era
suo fratello,
era cresciuto con lui, avrebbe lottato per il suo re, il Re del
Nord.
Prima
del suo dovere di corvo, prima del
suo onore, che aveva abbandonato infrangendo il giuramento, c’era la
famiglia; c’era
suo padre da vendicare, Robb in marcia per liberare Arya e Sansa.
C’era
la sua famiglia,
quella che il
destino gli aveva dato in dono, nessun dovere era più importante.
E
cavalcava, lungo la strada del Re,
senza fermarsi, tenendo stretta la sua spada al fianco, Spettro
ululava e
richiamava quello che era sua fratello, Vento Grigio.
Dopo
giorni di cammino giunse all’accampamento
di quegli alfieri che avevano giurato fedeltà a suo padre, che avevano
giurato
fedeltà agli Stark e in memoria di quel loro giuramento seguivano e
difendevano
il loro nuovo Lord, adesso.
Scese
da cavallo guardando fisso quella
che era la tenda dove suo fratello guidava l’avanzata, un migliaio
d’occhi si
posero su di lui, ormai disertore, ma non nei confronti del suo re.
«Chiamate
mio fratello», disse a
qualcuno lì accanto.
«Jon...»
fu un sussurro sorpreso quello
di Robb, prima che si avvicinasse per stringerlo nell’abbraccio di un
Re che
aveva bisogno di suo fratello.
«Sono
con te, andiamo a riprenderci
Sansa e Arya...» disse Jon, scostando suo fratello per guardarlo negli
occhi.
Robb
condusse suo fratello in disparte,
in mezzo agli alberi dove aveva pianto suo padre.
«Sarai
al mio fianco, ma non come uno
Snow...» disse a bruciapelo mentre Jon sgranava gli occhi.
«Io
non sono uno Stark», rispose cupo. Aveva
trascorso tutta la vita a considerarsi un pesce fuor d’acqua, a
gravitare ai
margini di quella famiglia, senza mai sentirsene parte appieno,
nonostante
tutti non vedessero altro che un fratello.
«Sei
uno Stark, Jon, lo sei nell’unico
modo che conta» strinse la spalla di suo fratello così forte da
imprimergli
dentro che sì, era uno Stark, lo era sempre stato.
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Salve a tutti, è la prima volta che mi
cimento nel fandom, ovviamento ho optato per uno dei personaggi che più
amo in assoluto, Jon Snow.
L'idea per questa flash mi è partita riguardando il decimo episodio
della prima stagione, in cui Jon cerca di raggiungere suo fratello Robb
alle Torri Gemelle, ma viene fermato dai suoi confratelli che lo fanno
rinsavire.
Ebbene, io ho cercato di immaginare cosa sarebbe accaduto se in quel
momento Jon avesse continuato il suo cammino e si fosse ricongiunto a
Robb, memore anche di una conversazione che Robb ha con sua madre
(forse solo nei libri, la memoria al momento non mi aiuta, perdonatemi)
in cui le diceva che se non ce l'avesse fatta voleva che Jon fosse il
Lord di Grande Inverno, è uscito questo esperimento.
Spero non vi diaspiaccia, buona lettura ^^