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Autore: oneyasha    04/07/2015    2 recensioni
Ecco qui la long fic di questa storia,che succederà? Scopriamolo insieme ;)
*********
Nessun ricordo ho più degli ultimi istanti passati in quella casa prima dell'incendio, ho un'immagine alquanto vaga nella testa di qualcuno di cui non rammento né nome né tanto meno l'aspetto che aveva fatto o detto qualcosa di importante.
Ho paura di ricordare, è come se il mio cervello avesse completamente rimosso quell'episodio poiché conteneva qualcosa di estremamente doloroso.
La cosa stana è che ricordo assolutamente tutto:il mio risveglio a mezzanotte,il corvo nero, gli zombie, mio padre... tutte le cose che ha fatto... ricordo tutto ....o almeno credo.Dopo essere uscita dalla mia stanza e aver visto i corpi risvegliati delle persone uccise da papà i miei ricordi si bloccano, facendo si che il puzzle non venga completato ... vorrei tanto ricordare...
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aya Drevis, Maria
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ciao bambina,il dottore è in casa? Sai,avrei bisogno di un piccolo controllo.-disse un ragazzo ad Aya sorridendo e mostrando con l'indice la facia sul suo occhio.

Aya era sdraiata nel giardino davanti casa a pancia in su accarrezzando Palla di Neve che era accoccolato accanto a lei.Sentendo la voce del ragazzo girò la testa verso il cancello per poi alzarsi e andargli incontro.

-Sei un paziente di papà?-disse la bambina guardandolo.Era davvero carino quel ragazzo.Aveva dei capelli arruffati che quasi brillavano grazie ai raggi del sole,indossava una vecchia camicia con duo o tre bottoni slacciati ,o almeno così sembrava a causa del materiale giallastro che dà quest'impressione,e dei pantaloni marroni dai quali partivano due bretelle del medesimo colore.Aveva,inoltre, una benda che gli faciava l'occhio destro e anche una parte di fronte.Ma passando poi a guardare l'occhio sinistro ... una meraviglia.Il suo occhio era una gemma preziosa dal nome sconosciuto,dovevano essere davvero stupendi, tanto da sembrare ipnotici .Aya rimase meravigliata dalla bellezza dei suoi occhi,non ne aveva mai vist di così speciali,neanche nelle bambole che spesso il padre le regalava.

-Ma cosa hai fatto all'occhio?-chiese dispiaciuta pensando che il suo bellissimo occhio possa avere qualcosa di veramente grave...

-Non saprei dirti sai? Mi sono svegliato una mattina con l'occhio rosso,pensavo passasse... e invece è andato via via peggiorando con il tempo fino a diventare un'infezione.Spero solo non sia grave.- disse finendo la frase con un sorriso,aveva un bellissimo sorriso.

-Mi dispiace... entra.-disse Aya aprendogli la porticina del cancello.

Corse sul prato accanto a Palla di Neve e fece segno anche al ragazzo di sedersi accanto a lei battendo due volte il palmo sul terreno accanto a lei.Il ragazzo le si avvicinò e si sedette proprio nel punto in cui Aya gli fece vedere.

-Come ti chiami?-disse Aya tutta sorridente

-Il mio nome è...-cominciò a dire, ma non riuscì a finire la frase che si sentì una voce:

-Aya,tesoro,sei fuori?-disse Monica sporgendosi dalla porta.

-Sì mamma,vieni, ti presento il mio nuovo amico-disse agitando la mano facendosi vedere

Monica le si avvicinò svelta,non voleva che sua figlia avesse a che fare con gli elementi che Alfred usava per i suoi esperimenti.

-Aya,quante volte ti ho detto di non parlare mai con gli sconosciuti! Ora alzati,vai dentro con Palla di Neve,forza!-disse dura

-Ma mam...-

-Niente ma! Corri, svelta!-disse con un tono che non ammetteva repliche.

Aya si alzò prendendo in braccio Palla di Neve.

-Aspetti,signora.Non è assolutamente colpa di sua figlia,sono stato io a chiederle del dottore, lei mi ha solo risposto.Mi dispiace per averle parlato,capisco la sua preoccupazione e ha completamente ragione.-disse educato il ragazzo.Era dispiaciuto essere la causa per cui la madre sgridò la bambina ,così si scusò.

Monica rimase stupita da ciò che il ragazzo le disse,ha chiesto perdono per una cosa sciocca come questa?

Aya invece guardava la scena confusa,come mai quel ragazzo chiese scusa per un suo sbaglio?Si era praticamente preso tutta lui la colpa.

-Quanti hanni hai ragazzo? -chiese Monica calma

-12,signora-rispose il ragazzo.

A 12 anni essere così educati non era certo da tutti.

-Ma allora sei piccolo anche tu!Dove sono i tuoi genitori?-chiese guardandosi intorno per poi riportare lo sguardo sul ragazzo che aveva un sorriso amaro sulle labbra e lo sguardo fisso sul pavimento.

-Capisco...-disse Monica-accomodati giovanotto,avrai fame no?-

-Evvai!Il mio nuovo amico si ferma a merenda, evviva!!!-esclamò Aya allegra che fino ad allora era rimasta in silenzio.

-Ne sarei onorato signora... ma non vorrei disturbare in alcun modo,farò la mia visita e poi me ne andrò via-disse sorridendo

A quelle parole Monica perse un battito.Sapeva bene cosa sarebbe successo a quel ragazzo.Non sarebbe mai andato via...

-Oh per favore,non vedo qualcuno che non sia adulto da...bhe mai,per favore resta.Mangia con me e poi andiamo in giardino a giocare con Palla di Neve!-lo pregò Aya

-...va bene,se non è un disturbo...-disse guardando Monica che gli sorrise

-Nessun disturbo,ti ho invitato io,figurati.-disse Monica sorridendogli dolcemente

Aya non perse tempo,lo prese per mano e lo trascinò in sala da pranzo

-Lo sai?Mamma mi ha insegnato a fare i biscotti,che ne dici se li facessimo insieme?-

-Ma certo!Sarebbe divertente.-disse felice il ragazzo


Due ore dopo...


-Ecco fatto!-disse Monica sfornando una telgia di biscotti perfettamente cotti e profumati

-Mhhh... che profumino,siete stati bravi ragazzi,mi congratulo con voi.-disse posando i biscotti sul tavolo tra i due ragazzi che aspettavano seduti davanti un bel bicchiere di latte.

-Woooo che bella mangiata!-esclamò Aya bevendo il suo ultimo sorso di latte

-Erano buonissimi,siamo degli ottimi chef!-disse soddisfatta

-Senti furbetta,vai a lavarti quei baffi di latte-disse Monica ridendo e facendo ridere anche il ragazzino che stava ancora bevendo il suo latte.

-Non prendermi in giro,mamma!-disse dirigendosi alla porta facendo un faccino che doveva sembrare arrabbiato ma che di arrabbiato non aveva assolutamente nulla.

-Ascolta ragazzo,mi dispiace dirtelo ma tu non puoi restare qui,credimi,lo dico per il tuo bene. Se dovessi restare non è garantito che tu sopravviva.-disse dopo che la porta si chiuse

-Signora,io devo restare,se non curo questa cosa al più presto potrei morire comunque.Questa infezione è grave,e molto. Ne sono pienamente cosciente,anche se a sua figlia non l'ho detto.Vorrei solo guarire.-disse convinto

-Ma non capisci che se resti...-non finì la frase che un'Aya tutta sorridente fece la sua apparizione nella sala da pranzo

-Di cosa parlate?-chiese Aya salterellando fino alla sua sedia per poi sedersi e guardare prima sua madre poi il ragazzo.

-Nulla cara,perché non fai vedere la casa al tuo amico? Almeno finchè papà finisce il suo lavoro e potrà visitarlo-disse Monica tirando un sorriso

-Che bell'idea mamma!Noi andiamo!-disse dando un bacio alla mamma per poi prendere il suo nuovo amico per mano e portarlo prima nelle varie stanze del primo piano e del piano terra.

-Senti,perché non andiamo nei sotterranei? Ma dobbiamo fare molto piano,papà non vuole che io vada lì,ma se ci andassimo potrei farti vedere il laboratorio e il resto.-disse sorridendogli

-No,Aya!-disse una voce alle loro spalle

-Mamma ma io voglio fargli vedere i sotterranei..-

-No Aya,tuo padre non vuole assolutamente che tu vada nei sotterranei, lo sai bene.-

-Va bene mamma...-disse arrendevole chinando il capo

-Accidenti però,si è fatto tardi,è quasi ora di cena e di tuo padre nemmeno l'ombra.... mmmh-disse pensierosa-vado a chiamare sia lui che Maria,aspettatemi in sala da prazo-disse dirigendosi verso le scale.

Aya obbedì facendo strada al ragazzo.

-Questa casa è fredda- disse Aya al ragazzo-siamo sempre e solo noi,è raro che io veda un'altra persona oltre mamma,papà e Maria,la sua assistente.Per qesto mi sono affezionata tanto a te...spero di rivederti anche più in là-disse con un sorriso amaro sule labbra.

Il ragazzo la guardò capendo perfettamente il suo stato d'animo.

-Non ti preoccupare Aya,ci vedremo ancora,faremo i biscotti insieme dinuovo e giocheremo insieme,te lo prometto.E io mantengo sempre le mie promesse,in un modo o nell'altro-disse abbracciandola.

La porta si aprì e entrarono Monica,Alfred e Maria.

Maria salutò la signorina e anche il ragazzo che guardò storto per qualche istante per poi andare in cucina per riscaldare e mettere nei piatti la zuppa che aveva preparato qualche ora prima.

Alfred si sedette a tavola guardando curioso il ragazzo.

-Ciao papà-disse Aya sorridente

-Ciao tesoro,chi è il nostro ospite?-domandò con un sorriso torvo stampato in faccia

-Il mio nuovo amico, è venuto per farsi visitare l'occhio malato,papà.-spiegò Aya al padre

-Oh allora ciao giovanotto,domani ti visiterò poiché oggi non ho tempo,rimani qui per sta notte a dormire,starai più comodo-disse guardandolo attento,aveva dei piani su di lui.Era molto carino,sarebbe stata una bambola perfetta accanto alla sua Aya quando sarebbe cresciuta pensava... e sarebbe stata anche la prima e probabilmente l'ultima bambola maschio che avrebbe fatto.Bastava solo curare qualsiasi cosa ci fosse sotto la benda e sarebbe stato perfetto.

-Alfred,hai sentito? Parlavo con te!-disse Monica al marito ancora intento ad osservare il ragazzo che mangiava accanto a sua figlia.

-Eh?Cosa c'è,Monica?-chiese guardandola

-Domani ho delle commissioni da fare,e sarò fuori casa,tutto il giorno.-disse sottolineando le ultime parole guardando prima lui poi il ragazzo ed infine Aya-E magari Aya verrà con me.-disse sicura

-Ma no,Aya resterà a casa così poi quando finisco di lavorare giochiamo insieme,vero Aya?-disse guardando la figlia

-Certo papà! Che bello,domani gioco con papà!-esultò felice

-Giocherai anche tu con noi,vero?-chiese al ragazzo




Uno strano senso di vuoto la avvolse,come se stesse sprofondando in un abisso senza fine.Sentiva una mano che la scuoteva e una voce che la chiamava ma lei continuava ad agitarsi e a cadere,prima di arrivare al suolo aprì gli occhi e scattò seduta.

Solo allora notò di essere ancora a letto e tutta sudata.Aveva la faccia bagnata,si toccò le guance.Aveva pianto.Aveva davvero pianto.

Si girò alla sua destra,c'era una Maria preoccupata che dopo qualche istante la abbracciò così che Aya potette dare libero sfogo alle lacrime.

-Ho sognato...ho....mi sono ricordata.... mi ricordo del ragazzo biondo dai bellissimi occhi...io....-disse singhiozzando

Maria le accarezzava dolcemente la testa dandole ogni tanto un bacio tra i capelli.

-Lo so... hai parlato nel sonno-sussurrò accarezzandole la testa

-Ora è tutto finito..-le disse sempre in un sussurro.

-Non proprio...-disse staccandosi dall'abbraccio e cancellandosi le lacrime con il dorso della mano-dimmi subito cosa successe dopo la cena...per favore-disse guardandola diritta negli occhi

-Bhe...-cominciò Maria mettendosi comoda accanto a lei.










* * * * *


Ciao popolo :D

Sono tornata,visto? Ho fatto abbastanza in fretta u.u

abbiam scoperto come Aya e il “misterioso ragazzo biondo” si sono conosciuti,abbiam visto cosa pensava il nostro caro Alfred Drevis e come ha reagito Monica alla visita del ragazzo,anche lei gli si è affezionata .

Ora staremo a vedere: cosa è realmente successo al ragazzo? Perché Aya aveva dimenticato tutto quello che riguarda lui? Perché sono tremendamente perfida e ho lasciato la frase di Maria in sospeso? Scopriamolo insieme nel prossimo capitolo ;)


Vorrei ringraziare con tutto il cuore tutti quelli che leggono ciò che scrivo,quelli che hanno inserito questa storia tra le seguite,preferite e ricordate,Grazie davvero di cuore.Sinceramente non pensavo che questa storia sarebbe piaciuta perciò non sapevo se continuarla o meno.

Recensite in numerosi per darmi consigli,per correggermi e anche per insultarmi se proprio volete xD

Un abbraccio Oy <3

   
 
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