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Autore: intelligentola    05/07/2015    1 recensioni
Riguardando gli episodi di My Mad Fat Diary (per la centesima volta) ed ispirata da alcune delle vostre storie, ho voluto ripercorrere la storia, ma dagli occhi di qualcun altro; dagli occhi di Finn.
Un viaggio all'indietro, lungo i suoi pensieri e sui suoi sentimenti, a mio parere troppo poco evidenziati nella storia reale.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Nelson, Rae Earl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Knewborth pt. 2 "Farai meglio a dire a solo-Rae che ti piace..."
Le parole di mia nonna risuonano come una campana all'ora di punta nella mia testa.
Fosse tutto davvero così facile, lo farei subito; ma non è per niente facile.
Con Rae non è mai niente facile, con lei pensi di aver vinto ed invece sei pienamente sconfitto; con lei pensi di avere l'ultima parola ed invece arrivi sempre penultimo.
Non mi sono mai trovato in una situazione del genere. Non ho mai dovuto dire ad una ragazza che mi piace; prima mi bastava solo accennare un sorriso e la ragazza in questione capitolava ai miei piedi, senza che io dovessi sforzarmi più di tanto.
Essere il più "figo della città", citando Archie, ha i suoi vantaggi, ma in realtà è una fregatura bella e buona, perché non impari mai  a come comportarti nelle situazioni che ti si presentano davanti non appena esci dai tuoi confini ben delineati.
Come fai a dire una ragazza che ti piace, quando sei sempre stato circondato da ragazze a cui non dovevi spiegare o dire niente?
So perfettamente quello che pensano di me le ragazze, eccome se lo so; ma in realtà loro non sanno niente di me.
Non sanno qual è il mio piatto preferito.
Non sanno quale musica mi tira su di morale quando sono a terra.
Non sanno di quando ho visto le valigie di mia madre nel nostro corridoio.
Non sanno quanto dolore ho provato, vedendola indossare il suo cappotto rosso ed abbandonare quella casa per sempre.
Non sanno in quanti pezzi si è frantumato il mio cuore.
Non sanno in quanto tempo ho smesso di piangere la notte.
Non sanno di come ho reagito ai fogli della separazione dei miei.
Non sanno quanto ho dovuto faticare per rialzarmi dalle mie stesse ceneri.
Non sanno quanto Archie e Chop siano stati la mia salvezza.
Non sanno un bel niente di me; vedono solo quello che rappresento, vedono solo l'aspetto fisico. E per un pò mi è andata bene così dal momento che affidarsi a qualcun'altra era fuori discussione,ma dopo Stacey ho capito che io non ero solo un oggetto, un trofeo da mostrare.
Io sono ben altro.
Io sono tutt'altro.
E solo con Rae mi sento in grado di poter essere il vero me stesso; non che con Archie e Chop, io abbia indossato una maschera, anzi, con loro non ho mai dovuto comportarmi da stronzetto scontroso. Ma loro, per quanto siano importanti per me, quasi dei fratelli, non mi fanno sentire come quando sto con Rae.
Lei ha questa strana ed innata capacità di farmi sentire pieno, di farmi sentire qualcuno con una testa e con dei sentimenti. Non solo labbra e muscoli, ma anche parole e sensazioni.
Dirle che mi piace sarebbe la soluzione immediata a tutti i miei problemi, ma ho paura di rovinare questa nuova armonia che siamo finalmente riusciti a creare.
Mi sembra di camminare su una lastra di ghiaccio, incapace di prevedere in quale parte si romperà, trascinandomi nell'acqua ghiacciata.
Probabilmente, se le dicessi che mi piace, lei scoppierebbe a ridere.
Come potrebbe provare lo stesso per me, quando le è piaciuta una persona come Archie?
Io e lui siamo completamente diversi.
Ma se dirle che mi piace fosse l'unica soluzione possibile? Se dirle che mi piace fosse la panacea dei mie mali? Beh credo che allora dovrei buttarmi.


 
Il giorno del concerto è finalmente arrivato.
Tra meno di tre ore sarò davanti agli Oasis con i miei migliori amici e con Rae.
Non sono ancora sicuro di come le dirò che mi piace; a dir la verità non so nemmeno se troverò il coraggio di farlo.
L'ultima volta che ci siamo visti, ho quasi fratturato la mascella al tipo che la stava insultando. E se avesse paura di me, adesso? Se mi considerasse uno pericolo? Uno da tenere alla larga?
Dio, se solo fossi capace di parlare con il cervello.
Se fossi come Archie, la prenderei da parte e le farei un discorso logico, con i tempi verbali tutti azzeccati, con le giuste pause, con i giusti silenzi, riuscendo finalmente a dirle ciò che provo per lei e di come la mia vita sia diventata una montagna russa continua, da quando è entrata a far parte della mia vita.
Ma sfortunatamente non sono Archie.
Non sono bravo con i discorsi.
Non sono bravo con le parole.
Con i gesti me la cavo meglio.
Quello che voglio dire o quello che provo riesco a farli emergere meglio a gesti che con le parole.
Quindi la soluzione migliore è tenere un basso profilo, finché lei non mi darà prova che non ha paura di me.
Parcheggio lo scooter e trovo i mie amici già carichi per il viaggio.
La birra scorre a fiumi e la musica pompa dalle casse dello stero della macchina di Chop.
"D'accordo, organizziamo le macchinate..." urla Chop tra un sorso di birra ed un altro.
"Io vado in macchina con Rae.." esclamo ancora prima di rendermi conto di quello che ho detto.
Archie mi guarda perplesso, prima di sorridere nascondendosi dietro la lattina di birra.
Chop, invece, non sembra aver dato tanto peso alle mia parole.
"Ok..allora tu, Rae e Al potete andare con Barney...io ed Archie andiamo nell'altra macchina"
"Bella mossa..." mi sussurra Archie, passandomi una birra.
"Ti sbagli..."dico "voglio solo prendermi una rivincita musicale".
Possibile che Archie mi abbia scoperto subito? Vero è che per tre anni di fila è stato campione di nascondino al campo estivo, ma mi ha stanato fin troppo presto, perfino per lui.
E adesso mi guarda con quella sua faccia da "tana per Finn, dietro la macchina", mentre io mi sento dannatamente fuori posto.
Mantenere un basso profilo, mi intimo accendendomi una sigaretta.
"Bellezza che fai qui?" chiede Chop vedendo arrivare Chloe.
Già, cosa ci fa qui?
"Sono solo passata a salutarvi" risponde mestamente.
Ha l'aria stanca di una che ha passato la notte in bianco a pensare ed io non posso fare a meno di sentirmi emotivamente vicino a lei.
Ne so qualcosa di notti in bianco passate a pensare.
"Rae?" chiede rivolgendosi a me e ad Archie.
"La stiamo aspettando" risponde Archie, mentre io mi limito ad un'alzata di spalle.
Mantenere un basso a profilo va bene, ma risultare maleducato no.
"Knewborth, dolcezza!" urla Chop, non appena nel suo campo visivo si palesa Rae.
Indossa la maglia che le ha regalato Chop e ci sorride, mi sorride.
Dopotutto, forse, non ha paura di me.
Forse posso rischiare.
"Ciao..." mi dice sorridendomi.
"Ciao..." dico, cercando di non perdermi nel suo sorriso.
"Come va la mano?"
"Sopravviverò..." dico osservando la mia mano ancora con le nocche arrossate.
"Grazie" dice sinceramente, cogliendomi alla sprovvista.
Ed è veramente sincera, mentre me lo dice, lo capisco dalla forma che i suoi occhi prendono e dal luccichio che emanano.
Con quegli occhi non è capace di mentire.
"Chiunque avrebbe fatto lo stesso al mio posto" dico convinto della mia frase.
"No, invece" dice, facendomi sentire un cavaliere in una scintillante armatura argentata.
Sono passato da: essere l'orco di cui ha paura all'eroe che la salva.
Sto facendo passi da gigante.
Questa nuova sicurezza, mi da la forza di sorriderle e di pensare che alla fine ce la posso fare.
Le posso dire che mi piace e non come amica.
Ce la posso fare.
E poi posso sbagliare con gli Oasis al mio fianco? Assolutamente no.
Le urla smaniose di Chop, sono il chiaro segnale che è ora di partire.
Faccio un ultimo tiro alla sigaretta prima di gettarla al vento, quasi mi desse la carica e la forza necessaria per far uscire quelle parole che mi bruciano in gola.
Forza e coraggio, mi intimo, prima si salire in macchina.
Rae mi raggiunge dopo aver salutato Chloe.
Non appena si allaccia la cintura di sicurezza, accendo lo stereo facendo partire una delle cassette che ho fatto per il viaggio.
Una delle cassette che ho fatto per il viaggio, pensando a Rae.
La sento gelarsi al mio fianco appena intuisce la canzone che ho masterizzato.
La canzone per cui mi ha massacrato qualche giorno prima al Chippy.
"Cosa? Credevo fosse la tua canzone preferita!" dico cercando di sembrare innocente, mentre Spaceman invade l'abitacolo saturo d'entusiasmo.
Lei mi sorride nuovamente e potrei davvero abituarmi a vederla sorridere alle mie parole.
Sorrido nuovamente anche io, sentendo i muscoli della faccia tirare; come se fossero passati anni dal mio ultimo sorriso.
"Mi aspetto il voto 10 per ogni canzone!" esclamo, cercando di concentrarmi sulla guida.
"Beh ti becchi uno zero, per incominciare.." mi canzona lei.
Posso davvero abituarmi a tutto questo.
Posso davvero dirle che mi piace.
"Ferma la macchina..." mi chiede d'improvviso.
Devo essermelo sognato.
Davvero vuole che fermi la macchina?
Non posso fare a meno di chiedermi cosa diavolo ho combinato adesso, per farla allontanare da me.
Di nuovo.
"Cosa?" le chiedo perplesso, sperando di aver capito male, tipo "cambia la marcia".
"Ferma la macchina.." ripete.
No, maledizione, avevo capito bene.
Il mio sguardo è un misto tra lo stupore ed il disappunto.
"Chloe ha bisogno di me oggi...mi spiace Finn...divertiti anche per me" dice, liberandosi velocemente dalla presa della cintura di sicurezza.
Chloe ha bisogno di lei.
Vorrei dirle che anche io ho bisogno di lei, più che mai, ma mi limito ad un lieve accenno, ancora incredulo che tutti i miei piano sono andati nuovamente in fumo.




Sbatto violentemente la portiera della macchina, mentre ignoro le lamentele di Al sulla mia guida; siamo appena arrivati e vorrei già andare via.
"Cristo, Finn, sembravi posseduto mentre guidavi. Mi è venuto sul il pranzo di Natale di 5 anni fa" mugugna.
"Oh ma piantala..." ghigno, cercando le sigarette nella mia tasca.
"Ma Raemundo?" chiede Chop, venendoci incontro.
"Chloe aveva bisogno di lei.." brontolo "dove cazzo è il mio accendino?"
"Oh..Oh calmati.." mi dice o meglio suggerisce Chop porgendomi il suo accendino.
La nicotina distende i miei nervi e fa calare la mia rabbia.
Si, sono arrabbiato.
Stavolta sono davvero arrabbiato con Rae.
Quando io ho bisogno di lei, sembra che tutto il resto del mondo si metta di traverso e lei non si accorga minimamente di me.
A tutti è permesso aver bisogno di lei, ma non a me? Evidentemente no, a me non è permesso di aver bisogno di lei accanto a me.
A me non è permesso averla di fianco mentre gli Oasis canteranno Champagne Supernova.
A me non è permesso prenderla per mano e dirle che provo qualcosa per lei.
A me non è permesso un cazzo.
"Tutto bene?" mi chiede Archie, cogliendo il mio malumore, nonostante gli Oasis.
"Perché non dovrebbe?" gli chiedo strafottente.
"D'accordo..mi arrendo Finn." dice alzando le mani al petto "Quando vorrai parlare di come ti senti e di cosa provi sarò qui. Ma adesso mi sono stancato di fare il traduttore ai tuoi silenzi ed ai tuoi comportamenti. Ora, hai due opzioni. La prima è rimanere qui, con il muso lungo, a struggerti perché Rae non è qui, oppure puoi semplicemente goderti questo fantastico concerto insieme ai tuoi migliori amici. A te la scelta".
Eccolo qui, il mio migliore amico so-tutto-io rifilarmi un'altra paternale sui miei comportamenti.
Possibile che nemmeno le mie reazioni vadano bene?
Ho due opzioni; peccato però che io avessi in mente una terza opzione e questa opzione prevedeva Rae.
"Vada per la seconda opzione" mormoro, seguendo Archie tra la folla.
"Bravo ragazzo" esclama prima di esaltarsi al suono della voce di Liam Gallagher che saluta Knewborth.

"How many special people change
How many lives are living strange
Where were you when we were getting high?"

Dove sei Rae?

"Someday you will find me
caught beneath the landslide
In a Champagne Supernova
A Champagne Supernova in the sky..."

Spero davvero che tu, Rae un giorno, mi possa davvero trovare e ti possa finalmente rendere conto che anche io ho bisogno di te.
Ho bisogno dei tuoi sorrisi e della tua forza.
Ho bisogno di te, come non avrei mai pensato.



Questa sarebbe dovuta essere la canzone in cui le avrei preso la mano, l'avrei allontanata dagli altri e le avrei detto che per me lei è importante.
Invece sono qui, incastrato tra Archie e Chop, che cantano a squarciagola, cullando gli accendini tra le mani.
E così non solo non sono riuscito a dichiararmi alla ragazza che mi tormenta, ma non riesco nemmeno a godermi quello che dovrebbe essere il concerto della mia vita.
Fantastico.





Eccomi con il nuovo capitolo....Ho ancora avuto dei problemi con la connessione e non avuto modo di aggiornare prima....Nonostante questo però ho scritto, così anche i prossimi capitoli sono già pronti!!!
Se vi va, come sempre fatemi sapere cosa ne pensate!

Hope you like it!
I.
  
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