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Autore: St. Jimmy    05/07/2015    3 recensioni
"Un altro quesito che si era posto durante il concerto era invece più personale, e mai l'avrebbe rivelato a nessuno: come faceva Billie Joe a sfoggiare un sorriso così tenebroso e accattivante in ogni foto scattata quella sera?"
Per la serie (che non è davvero una serie): "Non la vostra classica Bike". #LoveWins
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Grazie mamma per il prompt. A random, vorrei anche ringraziare la sangria in cartone "Señorita", per esserci sempre nei momenti di bisogno. Foto a piè di pagina. Enjoy!


Non Scrivere In Lettere Maiuscole

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Il concerto era stato fantastico, a dir poco spettacolare. Quei due avevano saputo domare una folla di trecento fan accaniti dei Green Day utilizzando solo la loro voce, due chitarre acustiche, un piano e poco più. Chi l'avrebbe mai detto che Billie Joe sarebbe stato in grado di portare il country nel mondo del punk? Mike non avrebbe mai smesso di chiederselo, poco ma sicuro. La domanda gli era sorta già due anni prima, quando l'amico gli aveva confessato le sue intenzioni riguardo alla piega che la sua possibile carriera solista avrebbe preso, e non aveva fatto che consolidarsi durante lo show di quella notte a New York City. Un altro quesito che si era posto durante il concerto era invece più personale, e mai l'avrebbe rivelato a nessuno: come faceva Billie Joe a sfoggiare un sorriso così tenebroso e accattivante in ogni foto scattata quella sera? E soprattutto perché, nonostante lo conoscesse da così tanti anni, Mike non l'aveva mai notato? In realtà non è che Mike non l'avesse mai notato, solo non si era mai davvero fermato ad osservarlo. Mentre il bassista guardava l'amico suonare sul minuscolo palco del Bowery Electric, pensieri su pensieri si accavallavano nella sua mente. Ricordi di un'infanzia passata con il frontman, dei suoi riccioli biondi che aveva mantenuto morbidi e ribelli fino all'adolescenza, per poi tagliarli compiuti diciotto anni. Ricordi del viso di Billie, paffuto, immacolato fino a che non aveva iniziato a crescergli la barba, ma mai davvero adulto. E immagini di Billie, adesso, uomo a tutti gli effetti, e bello come Mike non l'aveva mai visto.

Nel backstage, finito lo spettacolo, il bassita non poté che cedere alla propria curiosità. Aspettò che Norah se ne andasse, la salutò con un bacio sulla guancia ed un veloce abbraccio, imitando il gesto di Billie, un po' per cortesia, e un po' perché trovava davvero che Norah fosse una persona deliziosa, dunque si rivolse all'amico, che, Mike notò, lo stava fissando. Quel sorriso, eccolo di nuovo. Ma mi sta provocando?

Billie gli si avvicinò con passo lento, dunque gli posò una mano sul petto, lasciandola scivolare fino al suo addome, guardando prima le labbra dell'amico per poi passare ai suoi occhi blu. Mike si sentì piccolo.

“Billie,” iniziò.

“Mmh?” rispose l'altro, le palpebre leggermente abbassate e lo sguardo furbo di chi sa di avere il coltello dalla parte del manico.

“Come fai?” domandò Mike, sostenendo il suo sguardo.

“A fare cosa di preciso, Michael?” Billie si morse dolcemente il labbro inferiore.

“Quel sorriso,” spiegò brevemente il moro.

“Quale sorriso?” disse Billie, facendo il finto tonto, mentre le sue labbra si distendevano lievemente in quell'espressione tenebrosa, impassibile e vagamente saccente per cui Mike era sull'orlo di perdere la testa.

“Quello.”

Billie ridacchiò, portando entrambe le braccia attorno al collo di Mike ed avvicinando il viso all'orecchio del bassista. Mike stava impazzendo, poteva sentirlo nelle proprie vene, era tutto attorno a lui, nell'aria che respirava. Trattenne il fiato, aspettando la risposta dell'altro, il caldo respiro di Billie sul collo che lo fece tremare impercettibilmente sotto l'abbraccio dell'amico. Poi, finalmente, ecco che la sua voce suadente lo raggiungeva, ardente come un focolare acceso in pieno inverno.

“Non cago da sette giorni”.



   
 
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