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Autore: amnesiaL1996    05/07/2015    4 recensioni
"Accarezzò con la punta delle dita la cicatrice ormai sbiadita dagli anni con un timore quasi reverenziale di ferirla. Non farle male, le ferite fisiche sapeva che erano chiuse e non pulsavano più da tempo, ma di ferirla, riportandole alla mente momenti del passato che sicuramente avrebbe voluto eliminare e che bruciavano ancora, che sicuramente sempre l’avrebbero fatto."
Dramione ambientata dopo la Guerra Magica
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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  1. Come up to meet you, tell you I’m sorry
 
Accarezzò con la punta delle dita la cicatrice ormai sbiadita dagli anni con un timore quasi reverenziale di ferirla. Non farle male, le ferite fisiche sapeva che erano chiuse e non pulsavano più da tempo, ma di ferirla, riportandole alla mente momenti del passato che sicuramente avrebbe voluto eliminare e che bruciavano ancora, che sicuramente sempre l’avrebbero fatto.
“Fa male?” chiese perciò un po’ stupidamente, in un sussurro flebile di cui sapeva che lei avrebbe colto il significato.
“Non importa” mormorò in risposta ma non ritrasse il braccio, lasciandolo lì sotto il suo tocco leggero come ali di farfalla, in un gesto fin troppo intimo per due come loro che così vicini non erano mai stati.
“Mi dispiace”
A quelle due semplici parole Hermione sussultò. Quella era l’ultima cosa che si aspettava di sentir uscire da quelle labbra sottili, una frase che probabilmente lui non aveva mai detto a nessuno e che ora gli era sfuggita quasi senza che se ne accorgesse, prima che il suo raziocinio e il suo orgoglio potessero bloccarla, dettata da quella rabbia e quel dolore che la vista di quei segni gli aveva fatto montare dentro.
“E per cosa?” chiese quindi di rimando la riccia non capendo, lei che era forse la persona più intelligente sul pianeta e sicuramente la più brillante che lui avesse mai incontrato.
“Avrei potuto fare qualcosa… avrei DOVUTO fare qualcosa, bloccarla, aiutarti… E invece non ho fatto niente e sono rimasto immobile a guardarti mentre lei ti torturava… Dovresti odiarmi per questo” parlò a testa bassa,i capelli biondi che gli scivolavano davanti al viso nascondendo gli occhi plumbei e il tono di voce basso e pesante di quel senso di colpa che lo affliggeva da tempo ed Hermione per un paio di minuti non seppe che rispondere, immagini veloci e dolorose che le lampeggiavano dietro gli occhi per un paio di secondi e che le facevano pensare a come sarebbe stato se tutto quello non fosse successo, se lui l’avesse impedito, a chi sarebbe diventata senza quegli istanti vissuti.
“Va bene così” e fece scivolare il braccio dalla presa del ragazzo, avvicinando, dopo solo un attimo di incertezza, la mano alla sua. Non gliela strinse, non ne avrebbe mai avuto il coraggio in quel momento così strano, ma per un momento le loro dita si sfiorano e questo bastò a far attraversare entrambi da un brivido e a rincuorare il biondo davanti a lei almeno un pochino, facendogli alzare gli occhi su quelli scuri e grandi di lei.
Aveva mille pensieri in quel momento, tante domande da farle per riuscire a capire quella frase, ma in quegli occhi castani lesse forza e tenacia e un pizzico di dolore, l’implicita richiesta di non parlarne e non chiedere, non in quel momento almeno, e decise di accontentarla e lasciar perdere, dentro di sé la sensazione che prima o poi la spiegazione sarebbe arrivata comunque, in un modo o nell’altro.
Però c’era ancora un interrogatorio che gli premeva da quando aveva visto la cicatrice sulla pelle candida di lei e, dopo aver valutato per qualche secondo se fosse troppo,per tanti motivi, da chiedere, si decise a porlo, riabbassando lo sguardo su quei segni e sulle loro mani ancora tanto vicine da poter sentire il calore l’uno dell’altra.
“Perché l’hai tenuta? Sono sicuro che ci fosse un modo per farla sparire, un incantesimo, una pozione… Un modo per non doverla vedere ogni giorno”
La riccia fece un sorriso, amaro e triste quanto fiero, e chiese di rimando:
“Hai ancora il marchio Draco?” facendolo sussultare e stringere la mano a pugno, allontanandola da lei.
“Non è possibile eliminarlo… Non c’è modo” rispose in modo secco, gli occhi improvvisamente induriti da tutto ciò che gli si agitava dentro al pensiero del tatuaggio sul suo braccio, e il sorriso di lei sembrò addolcirsi un poco, dispiaciuto, prima di parlare.
“Ha più senso ora di quando ti è stato fatto però, non trovi? Ti ricorda chi sei, cosa hai passato e cosa non vuoi più essere… E per questo non cancellerò mai la cicatrice, mi serve per ricordarmi di lottare perché tutto quello non accada più”
Draco ci pensò, quelle parole che gli entravano dentro e si incidevano nella sua mente più di quanto entrambi avrebbero creduto, che andavano a lenire alcune delle ferite aperte nella sua anima.
Ed Hermione non lo sapeva ancora, ma in quel momento, lei lo aveva aiutato più di quanto Draco avrebbe mai creduto potesse fare chiunque.
In quel momento, tutto era iniziato.
 
 
 
La storia è ambientata un paio d’anni dopo la fine della Guerra Magica e Draco e Hermione si rincontrano dopo tanto tempo…
Dovrei lasciarla come one-shot o trasformarla in long? Recensite!

  
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