Libri > Le Cronache di Narnia
Ricorda la storia  |      
Autore: TemperaGialla    17/01/2009    6 recensioni
"...E mentre Peter rideva, Susan notò che i suoi denti parevano d’oro mentre riflettevano il fuoco, così come gli occhi e i capelli, e l’idea che dovesse nuovamente combattere un’epica battaglia per conquistarsi il rispetto dei nuovi abitanti di Narnia le parve ridicola. Bastava che dicesse – Io sono Peter, il Magnifico – e che la gente lo guardasse negli occhi per capire che non stava mentendo..."
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: ~ King of the Past
Personaggi: Susan Pevensie, Peter Pevensie
Paring: Susan/Peter, anche se molto moderatamente <3
Note: Provate ad immaginare cosa devo aver provato i fratelli Pevensie a dormire tra le rovine del grandioso castello di Cair Paravel. Immaginate che uno di loro, nel mio caso Susan, esternasse i propri pensieri a Peter, il fratello che più ha sofferto per la separazione da Narnia.
Ed ecco a voi questa fiction fresca fresca di giornata!
I personaggi non sono miei ma appartengono di diritto a C.S.Lewis ©

 
- Ehi Peter…

Silenzio. Tra le rovine di Cair Paravel c’era solo questo.

- Peter svegliati…

Nulla. Solo il regolare respiro di Lucy ed Edmund riempiva l’aria.

- Maledizione, Peter! Svegliati!

Un lieve grugnito, uno sbadiglio sonoro ed ecco che Peter Pevensie si mette a sedere, stropicciandosi il viso con le mani.

- Cosa c’è Susan?- le chiese, trattenendo a stento un altro sbadiglio – Spero per te che sia importante per che sto letteralmente morendo di sonno.

Ma lo sguardo triste di Susan lo face immediatamente pentire di ciò che aveva detto.

- Scusa Peter…hai ragione: non dovevo svegliarti…

Peter la guardò con affetto: com’era bella Susan quando si scusava. Si faceva piccola piccola e cominciava ad arrotolarsi una ciocca di capelli scuri attorno all’indice, visibilmente imbarazzata.

Ed anche quel lieve rossore che le imporporava le gote contribuiva a renderla involontariamente, come se già non lo fosse, più bella.

- Invece sono io a scusarmi con te. Non dovevo risponderti in quel modo.

Susan lo guardò e sorrise timidamente.

Infondo, lei non era veramente capace di portare rancore.

Un po’ come Lucy, la piccola della famiglia.

- Allora, ricominciamo d’accapo: perché mi hai svegliato nel cuore della notte?

Il viso di Susan si incupì nuovamente, e Peter, d’istinto, l’abbracciò, lasciando che il suo capo trovasse posto nell’incavo tra il collo e la spalla e che il corpo di lei aderisse con il suo.

Restarono in quella posizione, abbracciati e in silenzio, per alcuni minuti, poi Susan si districò dall’abbraccio e si rimise a sedere, poco distante da Peter, fissando un punto indefinito oltre la foresta buia.

A Peter, Susan non era mai sembrata così distante.

- Non ti fa uno strano effetto dormire tra le rovine di quella che una volta era la nostra casa?

Chiese d’un tratto Susan, cogliendolo alla sprovvista e scatenando un brivido freddo lungo tutta la spina dorsale del fratello.

- In che senso?

- Beh…noi che siamo i Re e le Regine di un tempo dovremmo dormire in letti lussuosi anziché tra le rovine del nostro castello…e invece guardaci: se qualche abitante di Narnia passasse per caso da queste parti ci scambierebbe per quattro ragazzini di qualche villaggio sperduto intenti a fare un allegro falò tra le rovine di un antico castello, del quale nemmeno conoscono la storia perché troppo giovani e disinteressati per apprenderla.

La voce di Susan aveva qualcosa di strano.

Alle orecchie di Peter pareva molto triste…e arrabbiata.

Poi Susan parlò di nuovo – Il fatto è che mi manca terribilmente essere la Regina Susan, mi manca Narnia e tutte le sue creature; eppure, ora che siamo nuovamente Qua, non posso fare a meno di chiedermi se la nostra presenza non sia…- si bloccò, alla ricerca della parola giusta, passandosi la lingua sulle labbra – inadeguata.

Poi Ed grugnì nel sonno, e colti dalla paura che si svegliasse restarono in silenzio, attenti a non fare nemmeno il minimo rumore.

- Vedi Cair Paravel…- continuò poi Susan, a voce bassa – Di quel meraviglioso castello di un tempo sono rimaste solamente le rovine.

Peter la guardò negli occhi – E qual è la tua paura?

- La mia paura? Di essere considerata una rovina, di appartenere al passato glorioso di una Narnia che non c’è più. Infondo, cose ne sappiamo noi di quanti anni sono passati dalla nostra partenza? Dieci, cento o forse mille anni ci separano dalla nostra Narnia, e Cair Paravel ne è la prova: della Narnia passata non restano altro che ricordi e libri impolverati scritti da chissà chi.

Ora Susan stava piangendo.

E Peter si schiaffeggiò mentalmente per non sapere come consolarla.

- Non pensavi che tenessi così tanto a Narnia, vero?

Gli domandò, asciugandosi le lacrime con la manica del vestito trovato tra le rovine.

Peter aggiunse un po’ di legna sul fuoco – In effetti no. Tu mi sembravi la più razionale di tutti per quanto riguarda la nostra vita passata a Narnia. Non una parola, non un sussurro: pensavo che Narnia fosse sparita dal tuo cuore per sempre.

Susan rise amaramente – Avrebbero dovuto strapparmi il cuore per far si che io mi dimenticassi di Narnia…- e poi, dopo un breve silenzio – e tutto quello che ho provato.

Peter sgranò gli occhi.

- Credi che potremmo essere ancora la Regina Susan e Re Peter in questa nuova Narnia?

Susan tremava come una foglia e Peter l’abbracciò nuovamente, stavolta baciandole la fronte.

- Questo è il nostro mondo, dopotutto. Qui non siamo fratello e sorella, ma un Re e una Regina senza corona.

- E con qualche anno di meno…-

Il fuoco scoppiettò e entrambi si ritrassero per paura di ritrovarsi i vestiti in fiamme.

- Come farai a essere considerato nuovamente Il Magnifico se sei solo un ragazzino di fronte a gente che nemmeno conosci?

Buttò là Susan, la voce incredibilmente seria.

Peter la guardò e poi rise come non mai.

- Oh no! Non dirmi che dovrò combattere un’altra battaglia come quella contro la Strega Bianca per guadagnarmi il loro rispetto!

Poi attaccarono a ridere entrambi, incuranti di Lucy ed Edmund che dormivano poco lontano, fino a farsi venire le lacrime agli occhi.

E mentre Peter rideva, Susan notò che i suoi denti parevano d’oro mentre riflettevano il fuoco, così come gli occhi e i capelli, e l’idea che dovesse nuovamente combattere un’epica battaglia per conquistarsi il rispetto dei nuovi abitanti di Narnia le parve ridicola.

Bastava che dicesse – Io sono Peter, il Magnifico – e che la gente lo guardasse negli occhi per capire che non stava mentendo.

Che in quei occhi e in quel fisico da ragazzo si nascondeva il Grande Sovrano del passato.

Il Sovrano che aveva regalato tempi d’oro a Narnia e che ora era tornato.

Il Re che Regina Susan, la Gentile, aveva amato.

Il ragazzo che ora si trovava al suo fianco, a ridere con lei accanto al fuoco.

 

~ Peter Pevensie, il Re Magnifico della Narnia che fu ~

 

 

Note Autrice:
Allora, dato che voi lettrici mi avete dato il via libera per intasare la sezione delle Cronache di Narnia, in particolare quella sulle Peter/Susan, eccomi qua con un’altra follia.
Perché la chiamo follia?
Perché da un momento Peter/Susan super romantico e venuto fuori una specie riassunto delle paure di Susan e un’ode spassionata a Peter.
Non che sia del tutto scontenta del risultato, lo ammetto, altrimenti non ve lo avrei mai proposto, ma i personaggi a cui mi dedico si muovono talmente in libertà che ecco cosa viene fuori se li lascio fare.

Sigh.
Devo essere meno permissiva con questi ragazzi!
Comunque, passiamo a ringraziare chi ha avuto il coraggio di recensire Seduto Qui, ossia SkAnNeRiZzAtA, MonicaLaBuona, EllaYaYa, Stephenye, Junna e clacly.
Grazie ragazze, dire che vi adoro sarebbe riduttivo!
E un ringraziamento ultra-mega-speciale va anche a drakina94 e a EllaYaYa
 per avermi inserito tra i loro autori preferiti. Mi sto semplicemente rotolando sul parquet! <3

Vostra, T.G

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: TemperaGialla