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Autore: GRACE_WHITE    06/07/2015    4 recensioni
Newtmas | One Shot | 2590 parole
Dal testo:
(...)
-Non pensarla così, sono sicuro che ci rincontreremo un giorno.- gli assicura Thomas.
-Bhe, allora io ci credo.- dice il biondo, silenziosamente gli prende la mano e la stringe.
-A cosa credi, Newt?-
-Al destino.- risponde- Al destino che noi due un giorno potremmo essere.-
(...)
Spero che sarà di vostro gradimento :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Newt, Thomas
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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I Still Believe
 
 
"Cause I still believe in destiny
That you and I were meant to be
I still wish on the stars as they fall from above
'Cause I still believe
Believe in love"

 
  


Newt un tempo era convinto che, fuori dal Labirinto, le stelle non si vedessero, per colpa delle radiazioni solari. Ma ora si è ricreduto: non ne aveva mai viste così tante in tutta la sua vita, ce ne sono migliaia, forse milioni. La vista dal tetto della sede del Braccio Destro è magnifica, soprattutto il cielo in questo momento, di notte. Oltre la base ci sono colline di deserto, che al chiarore della luna diventano color argento. L’aria è fresca, ogni tanto arriva qualche folata di vento che gli alza la maglietta.
-Ma ci pensate che non ci vedremo più?- osserva Mihno, con le braccia dietro la testa e le gambe una sopra l’altra, con lo sguardo rivolto alla volta celeste.
Thomas sospira- Magari non è un addio.-
Newt sorride a quella frase. Anche Thomas è disteso sul tetto spiovente del dormitorio che ci hanno assegnato, una piccola stanza comunicante con la sede; le sue dita mani sono incrociate sopra la sua mancia e le gambe leggermente piegate verso l’alto. Il biondo è l’unico di loro tre che è seduto, con il mento appoggiato sulle ginocchia, che invece di guardare le stelle sta fissando il ragazzo che ha appena parlato.

-Pensate- prosegue Thomas- alla rimpatriata che faremo, fra qualche anno: “Ah, correre come pazzi nel Labirinto con dietro quelle teste di caspio dei Dolenti, quelli si che erano bei tempi!”- dice, imitando una voce più mascolina.
-“Oh si, preferirei tornare là che passare un altro pranzo di ringraziamento con i parenti di mia moglie, per bacco!”- ora è Mihno a parlare- Ma mi ci vedete sposato?- scoppia a ridere e Newt e Thomas lo imitano.
-No! Assolutamente no!-  ribatte Newt, ridendo ancora- Pensate a dei piccoli Mihno: che orrore!- lo prende in giro.
-Ehi!- l’asiatico punta il dito verso di lui- Attento a come parli della mia stirpe, testapuzzona, un giorno domineranno il mondo!- scoppiano di nuovo a ridere tutti insieme.
-Vorrei proprio vederlo io, invece, un piccolo Newt.- commenta Thomas e il viso del ragazzo in questione si incupisce, stringendo di più le braccia intorno alle gambe. Ha toccato il tasto sbagliato, Newt sa che non avrà mai dei figli, perché non è attratto dalle ragazze e quindi resta in silenzio e lo stesso fa Mihno.

Lui solo sa della sua attrazione verso i maschi, e in particolare verso Thomas. Perciò dopo pochi secondi cala un silenzio imbarazzante, così Newt decide di ridacchiare- Già.- si gratta dietro il collo, con le guance arrossate. Mihno alza un po’ la testa per incrociare lo sguardo di Newt, poi lo sposta ripetutamente da lui all’altro ragazzo, come per incitarlo. Il biondo scuote la testa.
Allora Mihno sogghigna, sbadiglia e si stiracchia- Ragazzi, io vado a dormire.- annuncia, alzandosi in piedi sopra le tegole e facendo attenzione si avvicina al bordo del tetto- Ci vediamo domani mattina per l’addio, teste di caspio.- si aggrappa con le mani alla grondaia di ferro e con un balzo inizia a scendere fino a raggiungere la finestra del loro dormitorio.

Lo uccido, pensa Newt, giuro che mentre dorme lo uccido!

Newt era terrorizzato dall’idea di rimanere solo con Thomas, certo, nella Radura lo faceva spesso, ma mancano poche ore prima che si separino, visto che l’indomani gli verrà comunicato dove vivono i loro genitori  e loro partiranno per raggiungerli, per questo non vuole combinare casini prima di dirgli addio.
Newt senza fare movimenti affrettati si stende lentamente sul tetto, pochi centimetri lontano dal ragazzo, aspetta che lui parli per primo e, per sua fortuna, accade:- Mi mancherai, Newt.-
A quelle parole il suo cuore fa un balzo.
Rivive in quelli che sembrano poco più che due secondi i momenti più significativi con Thomas: quando è corso fuori dalla scatola, quando sorrideva appena diceva il suo nome abbreviato, ma soprattutto quando Thomas, sotto suo ordine, gli ha puntato la pistola alla fronte gridandogli di sparare, ma lui non lo fece. Thomas lottò con tutte le sue forze per non sparargli, così gli ha dato solo un colpo in testa giusto per farlo svenire e portarlo alla base del Braccio Destro. E così dopo qualche mese dalla cura contro l’Eruzione è tornato normale.

Tutto grazie a lui.

-Anche tu, Tommy.- risponde Newt- Non sai quanto.- aggiunge, sospirando. Vorrebbe dirglielo, gridarglielo, quello che sente per lui. Perché sa che non può volergli bene come un amico, o in questo caso come un migliore amico.
Thomas si tira su a sedere e guarda il suo amico, poi lo imita e si siede anche lui. Quando sorride, Newt sente che nulla potrebbe mai andare storto per il resto della sua vita- Grazie per essere diventato mio amico, Newt.- è buffo che Thomas lo abbia detto, perché era la stessa cosa che lui gli aveva confessato un anno prima, circa.
-Non potrei mai immaginare la mia vita senza di te, Tommy.- sussurra, sente che gli ha fatto bene rivelare quella cosa, perché è vera. Oh, se è vera.
Thomas sembra sorpreso, ha le sopracciglia aggrottate e la bocca dischiusa, ma poi la sua faccia si illumina- Ma neanche io Newt!- esclama, gli circonda le spalle con un braccio e questo fa rabbrividire il biondo- Sei il mio migliore amico.-

Newt scuote la testa- Non volevo dire questo, cioè… si, lo sei anche per me, ma… non volevo dire questo.- ripete. Lo sente ora, sente che è il momento di liberare tutte le sue paure, tenute dentro la sua gabbia toracica come se fossero rapaci che si sono dimenticati come si vola. Alza lo sguardo verso le stelle- Ti ricordi quando ti chiesi di uccidermi, Tommy? Quando ti ho pregato di farlo ma tu non lo hai fatto?-
-S-si,- risponde insicuro, non capendo il vero motivo della domanda posta dal suo amico- non avrei mai potuto ucciderti. Io tengo tanto a te. Troppo.- aggiunge.
-Okay, ma sai perché volevo che tu mi uccidessi?- continua, vuole che ci arrivi da solo ma non è molto sveglio a quanto pare.
-No,- Ecco, appunto, pensa Newt- perché proprio io?-

-Perché volevo morire con il viso della persona che amo davanti agli occhi.- risponde il biondo, ma è più un sussurro che Thomas purtroppo per lui ha sentito. Finalmente dopo qualche secondo Newt prende coraggio e abbassa gli occhi su quelli del ragazzo, lo sta fissando sbalordito. Newt ride- Si, esatto. Credo proprio di essermi innamorato di te, brutto testa di caspio. Sai, volevo dirtelo prima di non rivederti più, in privato, perciò questo mi è sembrato il momento adatto.-
Il volto di Thomas lo diverte, non pensava sarebbe stato così facile dichiararsi ad una persona, che molto probabilmente non contraccambia i tuoi sentimenti- Aspetta, ma quindi tu…- tenta di dire il ragazzo.
Newt scuote la testa- E’ tutto okay, Tommy. Non sei obbligato a dire niente, volevo soltanto dirti questo prima di un addio vero e proprio, domani.- lo rassicura. Il biondo si avvicina lentamente al moro e gli da un piccolo bacio sulla guancia, veloce e innocente- Buona notte.- gli dice, prima di alzarsi e fare la stessa strada che Mihno aveva fatto poco prima.

A Thomas ci vogliono diversi minuti per metabolizzare quello che è appena successo, vorrebbe fare delle domande al suo amico, chiedendo spiegazioni, ma quando arriva alla stanza dove ci sono i letti a castello trova Newt sul suo, sopra quello di Mihno. Si avvicina a lui ed è troppo tardi: si è già addormentato.
Così con un peso sul cuore Thomas raggiunge il suo letto, sotto quello di Gally e prova a prendere sonno, ma si pente di non aver risposto a quello che Newt gli aveva detto, perché era indeciso se rispondere “Anche io” o “Mi dispiace”.


 
Boston. Quella è la città dove Thomas avrebbe ritrovato la sua famiglia, o almeno in quella che una volta sarebbe dovuta chiamarsi Boston, tanti e tanti anni fa.
Gally sarebbe dovuto partire per la Virginia, dove lo avrebbe aspettato sua madre. Casualmente anche i genitori di Teresa si trovano nei dintorni della Virginia, così entrambi sarebbero partiti insieme fra qualche minuto.
La stessa cosa è accaduta per Brenda e Mihno, i loro parenti sono del Tennessee così anche loro avrebbero condiviso il viaggio nella Jeep che il Braccio Destro ha prestato ad ognuno di loro. Thomas non sa dove andranno gli altri sopravvissuti, non è molto interessato a loro, ora gli interessa la destinazione di Newt.
Dopo aver salutato con una stretta di mano Gally, Thomas si reca da Brenda- Senti, so quanto tu ci tenga a me, e che ti piaccio, anche tu piaci molto a me… ma non proprio in quel senso.- chiarisce e questo fa ridere  Brenda.
Lei lo abbraccia e lui contraccambia- Fidati, l’ho sempre saputo che non sei mai stato interessato a me.-

Dopo è il turno di Teresa, che appena lo vede trattiene le lacrime, Thomas le prende le mani- Ehi, sei pur sempre la mia migliore amica, la distanza non ci separerà. Non abiteremo poi così lontani.- ma dai suoi occhi scende qualche lacrima, così lui opta per il silenzio e la abbraccia, accarezzandole la testa mentre lei preme il viso contro la sua maglietta.
-Mi mancherai, Tom.- singhiozza.
-Anche tu, Teresa.- le bacia la fronte e poi le asciuga le lacrime, lei questa volta sorride. Così, dopo essersi assicurato che non pianga più, il moro va da Mihno che lo guarda con fierezza.
-Allora, ce la farai a non piangere tu, dopo aver detto addio a questo bel fusto?- lo stuzzica l’asiatico, indicando il suo corpo. Thomas ride e poi prendendolo dalla spalla lo tira verso di lui e lo abbraccia.

-Sei un testa di caspio, Mihno.- scherza, si danno entrambi delle pacche sulla schiena mentre si abbracciano.
-Te l’ha detto Newt?- sussurra l’amico e Thomas aggrotta le sopracciglia- Esatto, lo sapevo da un pezzo.- aggiunge.
-Si, ieri sera.- risponde Thomas- Sai se è ancora nel dormitorio? Devo parlargli.- lo informa.
-Sta finendo di fare lo zaino, ci ha salutati prima e ora è da solo dentro.- risponde Mihno. Il suo amico annuisce e si stacca da lui- Se gli devi dire qualcosa cerca di non… insomma, vacci piano se non contraccambi, okay?-
-Certo.- gli assicura Thomas. Si avvia verso l’entrata della stanza dei letti, collegata all’esterno della sede e prima di entrare sente l’asiatico richiamarlo:- Thomas! Guarda che io ci conto sulla rimpatriata, eh!-
Lui ride e alza la mano per salutarlo- Idem, io ci stavo serio quando l’ho proposta!- entrambi ridono e poi il più piccolo entra nella stanza.

Trova Newt seduto sul suo letto, che fissa il pavimento- Ehi.- cerca di attaccare bottone, ma l’altro resta a fissare le mattonelle fredde. Thomas si siede accanto a lui- Allora? Dove andrai tu?-
Newt si alza e prende un piccolo archivio con dentro dei fogli e lo porge al suo amico, lui lo apre e vede una foto pinzettata alla carta di un ponte color rosso, su una baia molto conosciuta- San Francisco.- deduce.
-Già.- risponde con amarezza- E’ praticamente dall’altra parte degli Stati Uniti, se prendiamo in considerazione il punto di vista di Boston.- fa riferimento alla città di Thomas.
-Bhe, troveremo un modo per tenerci in contatto, ne sono sicuro.- Thomas prova a pensare positivo, ma lo rende triste pensare che non potrà vedere il suo migliore amico così spesso- Senti, riguardo a ieri sera…-

-Ti ho detto che non c’è bisogno di rispondere a quello che ti ho confessato,- ribatte Newt- io volevo dirti cosa provavo per te e già è tanto se mi rivolgi la parola, quindi non voglio sentirti dire che non provi lo stesso, perché so che è così. Thomas, so che non mi ami, o che non ti piaccio in quel modo, quindi va bene così, davvero.- si allontana dal letto per andare a prendere lo zaino, ma l’altro lo afferra per un braccio e lo fa girare.
-Tu hai detto quello che pensavi, Newt, e non è giusto che ora tu parli anche per me,- dice Thomas a voce alta- quindi ora parlo io.-
Il biondo sembra sorpreso dalla sua reazione- O-okay.-

Prende un respiro profondo e inizia- Allora, quello che mi hai detto ieri sera è stata una cosa che non mi sarei mai aspettato. Pensavo che fossi solo il tuo migliore amico, come Mihno, e io ero convinto che tu pensassi la stessa cosa. Perciò quanto mi hai detto che mi ami ci sono rimasto un attimo… bhe, ero sorpreso. Ma poi mi sono reso conto che forse… uh, quanto è difficile, forse potrei provare un sentimento simile per te…-
Newt lo fissa incredulo- Quindi stai dicendo che…-
-Ma sei lento, eh!- borbotta Thomas e di getto prende la faccia del suo amico e fa scontrare le sue labbra con quelle del biondo. Newt sgrana gli occhi a quel contatto, ma poi si sciogli e dischiude la bocca per permettere alle loro labbra di incastrarsi perfettamente in un mosaico roseo. Thomas non pensava che sarebbe stato così piacevole baciarlo, si accorge che tutti i momenti passati con lui d’un tratto diventano speciali e preziosi.

Quando il bacio finisce, Newt non dice niente, afferra solamente lo zaino, se lo carica in spalla e poi intreccia le dita a quelle di Thomas e lo trascina fuori dal dormitorio. Raggiungono la jeep che avrebbe dovuto usare il biondo e lui carica dentro il bagaglio- Grazie.- mormora Newt, guardando il suo amico- Per quel bacio.-
Lui ride- Mi ha fatto piacere, sul serio.- si guarda intorno imbarazzato e inizia a dondolare sui talloni- Quindi… San Francisco, eh? Non ci rivedremo per molto, allora.-
-Forse non ci rivedremo più,- dice Newt- non si sa mai cosa potrebbe succedere.-
-Non pensarla così, sono sicuro che ci rincontreremo un giorno.- gli assicura Thomas.
-Bhe, allora io ci credo.- dice il biondo, silenziosamente gli prende la mano e la stringe.
-A cosa credi, Newt?-

-Al destino.- risponde- Al destino che noi due un giorno potremmo essere.- fa un sorriso triste, ma pieno di speranza.
Thomas non sa cosa dire, ma poi si accorge che quelle parole che gli ha appena confessato hanno fatto scattare in lui un scintilla, nel petto- Credo nel nostro destino, pure io.-
Ora il sorriso di Newt prende una piega felice e questa volta, a fare il passo in avanti e baciare è lui, posando le labbra su quelle del ragazzo. Il bacio non dura molto, ma è il tempo che è durato è bastato per sigillare una promessa. Stringe le sue braccia intorno alle spalle di Thomas e nascondo il viso nell’incavo del suo collo, l’altro invece gli cinge i fianchi appoggiando il mento nella sua spalla.
Quando Newt sale nella jeep lo guarda per un’ultima volta, e vederlo a lì sopra, pronto a partire per lasciarlo, Thomas non è più sicuro che lo rivedrà, per questo prova a scacciare con tutto se stesso le lacrime, e per sua fortuna ci riesce.

Quando Newt gli dice:- Ti amo, Tommy.- lui non sa cosa dire, perciò si limita a sorridere dolcemente e a lasciarlo andare: mette in moto il veicolo e lo vede andare via, sotto al sole del deserto dove risiede la base del Braccio Destro.
Thomas resta lì immobile finché non vede svanire il ragazzo, è talmente triste che non si rende neanche conto di stare piangendo. Ripensa alle ultime parole che gli ha detto Newt, non sapeva se esserne felice o triste di quella affermazione finale.
Perché molto probabilmente non lo rivedrà più.

Infatti, dopo averci pensato tra le lacrime, è sicuro che se ancora fosse lì gli risponderebbe: “Mi dispiace, ma anche io.”

Nota d'autrice: Allora, alcuni sanno che la mia OTP è la Newtmas, a cui sto già dedicando una fanfiction (Please, Newt. Please) perciò non potevo non creare una One Shot su questi due patati ^^
Forse non molti conoscono la canzone su cui mi sono basata, perchè (è un po' imbarazzante) l'ho presa dalla colonna sonora di Cenerentola: I Still Believe di Heyden Panettiere. So che è una cosa fuori di testa creare una Newtmas mentre ascolti una canzone della Disney, ma che ci volete fare: sono una fangirl e non posso essere controllata u.u (si... ho sedici anni, non vi sbagliate xD)
Spero che vi sia piaciuta, se volete delle spiegazioni riguardo alla piccola storia o semplicemente vi va di farmi sapere il vostro parere, lasciatemi una recensione.
Grace <3 <3 <3
   
 
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