Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Randa_Zero    06/07/2015    0 recensioni
Una mezza sirena.
Due licantropi.
Un mutaforme.
Un mezzo volatile.
E una ragazza senza un passato.
Sei ragazzi scappati da un Centro di Ricerca.
Braccati da scienziati che vogliono cancellare ogni prova sui loro esperimenti, dovranno scoprire l'obbiettivo di colui che li ha creati.
Riusciranno a scoprire la verità?
Genere: Generale, Mistero, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando Alex riaprì gli occhi un dolore atroce le esplose nella testa, senza essere riuscita a vedere nulla li richiuse stringendoli e sperando che quell'improvvisa sofferenza passasse.

Più tempo passava, più lei ritornava pian paino lucida, così, in pochi minuti, riuscì a riprendere consapevolezza di parte del proprio corpo: sentì che due mani le stringevano forti le gambe, era appoggiata a qualcosa di duro, caldo e umidiccio e qualcosa di delicato le sfiorava le braccia e il viso facendole storcere il naso, tentò di muovere le braccia, intrecciate intorno a qualcosa, ma anche questo piccolo movimento le procurò innumerevoli fitte.

-" Sei sveglia?"

Sentire quella voce improvvisa procurò alla ragazza un'altra dose di dolore alla testa.

Sollevando le mani , nel tentativo di trovare la fonte di quel rumore e ti chiuderla, sfiorò qualcosa di umido e qualcosa di ispido le graffio i palmi.

-" Zitto ... "

-" Hei!! "

Alex sentii una mano sciogliere la presa intorno ad una sua gamba, e, pochi attimi dopo risentì quella presa, questa volta però attorno al suo polso destro.

-" Stai ferma! "

Delicatamente, ma con decisione chiunque gli avesse afferrato la mano ora glie l'aveva abbassata.

-" Ancora un paio di minuti e ti lascio giù ma per il momento sta buona e riposati."

Alex piano annui e rilassando le palpebre ripiombò in un sonno ancora più profondo di quello da cui si era risvegliata, ma in qualche modo anche più tranquillo e sereno.

Sentendo il corpo della ragazza abbandonarsi rilassato sulla sua schiena, Ethan sospirò sollevato.

-"Come sta?"

Voltando lo sguardo l'albino incontrò due luminosi occhi verdi.

-" Non lo so, ma se consideriamo il fatto che non mi ha tirato i calci ordinandomi di farla scendere, non credo troppo bene".

Nicholas annuì serio.

Erano più di due ore che correvano; recuperata Alex dal fiume, Ethan l'aveva portata dagli altri ragazzi, ma prima che chiunque potesse chiedere qualunque cosa un ululato li aveva fatti sobbalzare: dall'altra parte del fiume erano comparsi una decina di enormi mastini, un paio di uomini con uniformi rosse e tre uomini in divisa mimetica: Guardie. Senza aspettare altro i ragazzi si erano caricati in spalla gli zaini e Ethan aveva preso in spalle Alex che giaceva ancora svenuta a terra.

Sapevano che il fiume non li avrebbe trattenuti per molto, così avevano iniziato a correre, avevano superato sentieri sterrati, svoltato a qualunque rumore sospetto ed avevano perfino percorso due ruscelli per tentare di confondere l'odore delle loro tracce.

Stava per calare il sole, quando stremati, avevano deciso di fermarsi; il luogo che avevano deciso di usare come rifugio era una piccola grotta naturale di fianco alla quale sorgeva un piccolo ruscello.

Ansimanti si erano lasciati cadere a terra uno dopo l'altro.

I gemelli ancora trasformati in lupi erano sdraiati su un fianco e il loro sterno si alzava ed abbassava ad intervalli velocissimi, Silvia si era accasciata su una pietra abbastanza piatta, i lunghi capelli erano ridiventati quasi del tutto bianchi e l'unica traccia che faceva pensare a una sua possibile trasformazione erano piccole squame trasparenti sui polpacci e scure ciocche di capelli rosa che andavano a vivacizzare la sua chioma.

Nicholas era seduto accanto ad un tronco e teneva la testa chinata incapace di calmare il respiro. Ethan prima di buttarsi anche lui a terra aveva posato delicatamente Alex su un piccolo spiazzo d'erba, poi finalmente si era anche lui lasciato crollare sul terrendo; dopo aver ripreso un minimo di fiato lentamente aveva ripiegato le ali sulla schiena in modo che aderissero alla sua pelle e che sotto la tunica rimanessero quasi totalmente invisibili, quel movimento però gli aveva procurato forti fitte sotto le scapole: aveva dovuto tenerle piegate in una posizione innaturale per più di due ore per permettere ad Alex di posarsi sulla sua schiena.

Dopo un'ora di riposo Ethan si era alzato e rivolgendosi ai ragazzi disse:

-"Per sta sera pensiamo solo al fuoco, per il cibo ci arrangeremo con le provviste che sono rimaste nello zaino".

Annuendo riconoscenti i ragazzi avevano subito iniziato a cercare piccoli ramoscelli nei dintorni, tutti però in un rigoroso silenzio: quello che era successo al fiume era ancora impresso nella mente di ognuno.

Cosa era successo? Perché l'acqua si era comportata in quel modo? Era forse colpa degli Scienziati dell'Istituto? O forse era stato qualcun altro? Era forse stata Alex?

Queste erano poche delle domande che logoravano la mente di ciascuno.

Quando finalmente il fuoco fu acceso , tutti iniziarono a mangiare quello che trovarono dentro i tre zaini: due pacchetti di patatine, qualche scatola di biscotti e tre lattine di brodo, che misero a cuocere sul fuoco.

Dopo qualche minuto di silenzio, nel quale ognuno era intento a fissare le lattine di zuppa bollire sul fuoco, e a sgranocchiare chi dei biscotti e chi delle patatine, un mugolio li fece sobbalzare.

Di scatto tutti si voltarono verso l'origine di quel rumore: Alex

Lentamente la ragazza tentò di alzarsi facendo leva con le braccia, ma subito con un imprecazione finì di nuovo faccia a terra.

-" Cazzo ..."

Cercò nuovamente di rialzarsi, ma quando vide che le tremavano le braccia ci rinunciò e dando un pugno al terreno sbuffò.

-" Ci rinuncio."

-"Non credevo fossi una ragazza così arrendevole."

A rompere la tensione che si era creata tra il gruppo dei ragazzi fu Ethan che con un sorriso ironico aggiunse:

-"Mi stai deludendo."

La ragazza appena sentì la voce del ragazzo si irrigidì poi lentamente girò il volto in modo che potesse guardare in faccia il bianco.

-" Voglio vedere te al mio posto."

Grace, ancora trasformata in lupo, dopo il primo momento di stupore, si lanciò correndo verso la nera e con un balzo le fu sulla schiena.

Iniziando ad abbaiare e a scodinzolare vivacemente una marea di parole le uscirono rauche dalla gola.

-"Oddio, meno male sei sveglia, credevamo tutti fossi morta, poi quando Ethan-"

Un urlo improvviso della ragazza fece scattare all'indietro la piccola lupa.

-" La schiena, cazzo, cazzo, cazzo"

Inarcando la schiena e cercando di toccare la superficie vicino alle scapole, Alex imprecò, e stringendo i denti cerco di scacciare quella marea di dolore che l'aveva assalita.

Mortificata Grace iniziò a scusarsi e piccole lacrime iniziarono a scenderle dagli occhi, Alex quando notò le piccole goccioline scivolare sul viso del lupo, venne investita dal rimorso.

-" Nono tranquilla, non piangere! Sto bene, benissimo ho solo bisogno di riposo".

Cercò anche di sorridere, ma il dolore le fece uscire una specie di ghigno.

La bambina però sembrò apprezzare quel suo sforzo e annuendo si andò ad accucciare di fianco alla ragazza stando però ben attenta a non sfiorarla.

Alex, per quanto le fu facile farlo stesa sulla pancia, pose una sua mano sulla testa dell'animale e lentamente prese ad accarezzarla.

Non ci aveva fatto caso prima, ma ora studiando il muso di Grace vide che i suoi occhi era quasi arancioni e se ci ripensava anche quelli di Mattina variavano quando si trasformava: diventavano di un delicato azzurro cielo.

-" Credo tu ci debba delle spiegazioni non credi?"

A parlare era stato di nuovo Ethan, ma questa volta sul suo viso non c'era dipinta l'ironia di prima, a al contrario ora il suo sguardo sembrava una fredda lastra di ghiaccio.

Sospirando, Alex, volse la testa verso il terreno e nascondendosi il viso con i capelli mugugnò:

-"Prima ho bisogno di una doccia, sapete mica se da queste parte ci sono bagni pubblici?"

Nessuno però rise a quella sottospecie di battuta.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Randa_Zero